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MICROECONOMIA - lezione 1

Un sistema economico è un meccanismo di coordinamento di attività produttive mentre l'economia è una scienza che studia produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi.

La misurazione di successo è la capacità di fornire beni e servizi ma non è semplice perchè le risorse sono scarse. Spesso il beneficio di uno è il costo di un altro e non pensiamo quanto le nostre azioni incidono sul benessere collettivo (possibile fallimento del mercato) La microeconomia studia come gli individui prendono decisioni.

PRINCIPI GENERALI:

  1. le scelte sono necessarie perchè le risorse sono scarse. Dobbiamo fare delle scelte perchè non sempre abbiamo tutto ciò che desideriamo. Denaro e tempo non sono infiniti e se li utilizziamo per qualcosa non possiamo usarli per altro.
  2. le scelte comportano costi/rinunce. Si parla di costo opportunità che rappresenta il costo della rinuncia e il costo monetario che è una approssimazione del costo opportunità, non sempre buona (ex costo dell'uni).
  3. decisione quantitativa, quanto tempo destinare a una cosa piuttosto che ad un altra. Chiamato trade off, comparazione tra costi e benefici.
  4. gli individui reagiscono ad incentivi, ovvero opportunità di migliorare il proprio benessere.
  5. lo scambio porta benefici perchè crea valore. Entrambe le parti possono ottenere di più di quanto otterrebbero con l'autosufficienza (specializzazione di un individuo in una determinata cosa).
  6. i mercati tendono all'equilibrio, situazione in cui nessun individuo può migliorare la propria condizione cambiando comportamento. Individui rispondo agli incentivi —> equilibrio
  7. per realizzare obiettivi collettivi, le risorse devono essere usate in modo efficiente anche se questo non deve essere l'unico obiettivo. Efficienza = condizione nella quale le risorse di un sistema economico vengono sfruttate appieno per migliorare il benessere delle persone. Può confliggere con giustizia ed equità

8. di solito, i mercati sono efficienti. Gli incentivi nell'economia fanno sì che le risorse vengano usate in modo efficiente.

9. se i mercati non sono efficienti, l'intervento pubblico può migliorare il benessere collettivo. Non sempre gli incentivi individuali sono sufficienti per arrivare all'efficienza di un sistema economico.

10. la spesa di un individuo è il reddito di un altro. Spesso periodi di crisi economica nascono da un settore per poi espandersi in un altro.

11. la spesa complessiva non è sempre in linea con la capacità produttiva dell'economia. Una spesa insufficiente (minori consumi) può portare all'aumento della disoccupazione (domanda minore offerta). Invece, una spesa eccessiva fa registrare inflazione, perché individui e imprese vogliono acquistare una qnt di beni e servizi maggiore della qnt offerta.

12. le politiche pubbliche possono modificare il livello della spesa.

MODELLI ECONOMICI

Un modello è una rappresentazione semplificata della realtà utile a capire il mondo reale. Esso usa 3 strumenti:

  • ragionamento logico, per fare ipotesi sensate.
  • algebra, per fissare e quantificare il ragionamento logico.
  • grafici per aiutare la comprensione.

Relazione x --> y

  • y - variabile dipendente, andamento spiegato dal modello
  • x - variabile indipendente, variabile esplicativa a parità di altre condizioni
  • variabili esogene, variabili tenute fisse per isolare la relazione

nuclei familiari.

  1. famiglie, costituiti da un individuo o più e condividono un reddito.

in questa economia esistono solo due tipi di mercati:

  1. mercato di beni e servizi, famiglie comprano beni/servizi prodotti da imprese (flusso monetario e di beni o servizi).
  2. mercato dei fattori produttivi (utilizzati dalle imprese per produrre): Terra, lavoro, capitale fisico e umano.

difetti del diagramma: nella realtà la distinzione tra imprese e nuclei familiari non è sempre così netta, una rappresentazione completa includerebbe i flussi di beni e denaro fra le imprese e un riquadro per le imprese familiari.

ANALISI POSITIVA: analisi che cerca di spiegare il funzionamento del sistema economico con descrizioni e previsioni portando risultati giusti o sbagliati.

ANALISI NORMATIVA: esprime opinioni (prescrizioni) su come dovrebbe funzionare il sistema economico

se il prezzo aumenta il surplus del consumatore diminuisce e viceversa

il surplus aumenta per due motivi: le persone sono disposte a pagare un prezzo superiore all' originario oppure perchè prima non volevano comprare al prezzo originario quindi comprano se esso diminuisce.

Surplus del produttore: è il beneficio che il venditore trae della vendita del bene e corrisponde alla somma delle differenze tra il prezzo pagato e il costo opportunità.

guadagno del produttore che sarebbe disposto a vendere a un prezzo inferiore, ma vendendo a un prezzo superiore quello che guadagna è un surplus.

se il prezzo diminuisce il surplus del produttore diminuisce e viceversa.

Surplus totale, è il guadagno totale netto che i produttori e i consumatori traggono dagli scambi, pari alla somma del surplus del produttore e del consumatore.

I mercati sono efficienti e realizzano il più elevato surplus possibile. Un modo di allocare il bene diverso dell'equilibrio porta a una diminuzione del surplus totale.

efficienza: come raggiungere un obiettivo ma non indica quale questo sia

prezzo maggiore, questo tende a far aumentare il ricavo.

  • effetto di qnt, aumento del prezzo la qnt venduta diminuisce, questo tende a far diminuire il ricavo.

Se prevale l'effetto di prezzo il ricavo totale aumenta, diminuisce se aumento l'effetto di qnt.

  • domanda elasticità unitaria, un aumento del prezzo lascia invariato il ricavo totale. I 2 effetti si compensano.
  • domanda anelastica, aumento del prezzo accresce il ricavo totale. Effetto di prezzo prevale su quello della qnt.
  • domanda elastica, aumento del prezzo provoca una riduzione del ricavo totale. Effetto qnt prevale su quello del prezzo.

fattori che influenzano l'elasticità

  1. disponibilità di beni sostituti
  2. tipo di bene: prima necessità vs bene di lusso
  3. quota di reddito: spesa per l'acquisto del bene, se la quota è bassa anche l'elasticità tende ad esserlo
  4. tempo trascorso dalla variazione di prezzo: l'elasticità di lungo periodo tende ad essere più alta.

gettito= quando viene incassato dallo stato data l'introduzione dell'accisa.

Si ottine una accisa pari a pc-pp e viene pagata su una qnt scambiata pari a qT.

Il gettito di un imposta è il rettangolo che ha come base qt e come altezza il valore dell'accisa.

LEZIONE 8 - IL COMMERCIO INTERNAZIONALE

2 concetti:

  • importazioni, beni e servizi acquistati all'estero
  • esportazioni, beni e servizi venduti all'estero

sono entrambi cresciuti in maniera significativa negli ultimi anni. Ogni stato si specializza nel settore in cui ha un vantaggio comparato per poi scambiare quei beni o servizi con altri stati che ne hanno bisogno. (globalizzazione - mercato globale)

il vantaggio comparato: un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene/servizio se il suo costo-opportunità è inferiore che in altri paesi (ex. qnt fattori produttivi). Colui che ha il vantaggio comparato assoluto, quindi chi ha il costo-opportunità più basso, sarà il paese che si concentrerà sulla produzione di quel determinato bene.

Fonti del vantaggio comparato:

  • differenze di clima, effetti in particolare nel mercato alimentare
  • differenze nella dotazione di fattori: abbondanza di un fattore, intensità di un fattore (importanza di quel fattore rispetto agli altri), modello di hecksher-ohlin (paese ha un vantaggio produttivo nei settori ad alta intensità di fattori di cui è abbondante).
  • differenze di tecnologia.

arriviamo così a quello che è chiamato: modello ricardiano del commercio internazionale che è l'analisi del commercio con l'ipotesi di costi opportunità costanti (FPP costante). Il prezzo relativo è il rapport tra i prezzi che si formano, non può essere più alto del costo opportunità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
53 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlottasassi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lanzi Diego.