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CONTAMINAZIONE DA M.O
Animali allevati in ambienti contaminati (elevata quantità di m.o); suolo, acqua,
foraggi oppure dal manto o pelle dell’animale; attività umana (movimentazione
foraggi)
FONTI:
Animale malato o portatore sano
Ambiente (aria, acqua, attrezzature, lettiera): superfici biotiche o abiotiche (con
il tempo si forma biofilm)
Infestanti (insetti, roditori, uccelli)
Umano (contatto, errore gestione)
S. AUREUS: alta probabilità di contaminazione con animale malato
L. MONOCYT: di origine ambientale, fonti di ogni tipo
SPORE BUTIRRICHE: clostridi butirrici, da acido lattico in acido butirrico + gas (CO2 e
H), spaccano le forme di formaggio (gonfiore tardivo); derivano dai foraggi
(alimentazione), si agisce sull’igiene pre-mungitura, le spore arrivano alle feci
resistendo al tratto gastro intestinale. 60-90gg durante la stagionatura (no O2, acido
lattico)
GONFIORE PRECOCE: 20-30gg ed ha una forma diversa, occhiatura indesiderata su
tutta la pasta
GONFIORE TARDIVO: avviene in forme molto alte, si creano spaccature al centro
(leggera deformazione superiore)
BATTERI PSICROTROFI: sono mesofili, ma anche a basse T mantengono velocità di
replicazione. Pseudomonas, attività proteolitica che da sapore amaro
QUALITÀ MICROBIOLOGICA LATTE: dipende da;
Tipo di m.o che raggiungono il latte e in che quantità
Trattamenti di risanamento (pastorizzazione > riduce di 5 log la carica di m.o
dei patogeni, non le spore. Sono colpiti anche i m.o buoni). La termizzazione è
più blanda, poiché t/T non è sufficiente ad inattivare la fosfatasi alcalina. La
bactofugazione (centrifuga a 50-60 gradi che elimina spore butirriche)
Possibilità di moltiplicazione in base alle condizioni di stoccaggio
Post contaminazione, avviene dopo il trattamento termico
Stoccaggio, permette di rallentare i m.o evitando che diventi veicolo di
tossinfezione
LATTE PAUCIMICROBICO: poco contaminato, specialmente di m.o buoni
Molti formaggi partono da latte crudo, per valorizzare la microflora buona del
latte, pochi trattamenti termici
LAB (batteri lattici)
Una refrigerazione spinta, avrà più Pseudomonas rispetto ai batteri lattici del
latte
PATOGENI: L.monocyt, S.aureus, E.coli, salmonella (tossinfezione o intossicazione)
ALTERANTI: fanno danni al prodotto; gonfiore propionico (da acido lattico a propionico
+ gas, sono i responsabili dell’occhiatura nei formaggi tipo svizzero, ma se presente
nel latte per altri formaggi causano un difetto); Pseudomonas fluorescens (produce
pigmenti); muffe; fagi (virus dei batteri)
PRO TECNOLOGICI: trasformano il latte in qualcosa di desiderato (L. delbruekii spp.
Bulgaricus, S. thermophilus, leuconostoc in piccola quantità per l’occhiatura,
propionibatteri)
PROBIOTICI: fanno bene alla salute (lattobacilli, bifidobatteri, enterococcus, lieviti)
REPORT EFSA: zoonosi, tossinfezioni alimentari (forte legame tra alimento ed evento)
Ci sono tossinfezioni in cui l’evento è legato all’alimento, ma non si sa per certo
che il patogeni fosse presente
In generale sono sottostimate
CAUSE: alimenti che hanno il latte in comune:
Crudo: si ottiene in ambiente sporco, m.o ubiquitari, composizione favorevole
(contaminazione per biofilm, animale malato, ambiente sporco, latte lasciato a T
che permettono la proliferazione)
S.aureo: intossicazione, il patogeno produce tossine nell’alimento (deve essere
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in concentrazione di almeno 10 cell/ml. Se conservo a T in cui la
moltiplicazione in 48h non arriva a quella concentrazione, quel latte non avrà
tossine
Pastorizzazione: corretta coppia t/T è giusto funzionamento della
strumentazione. Può esserci ricontaminazione post trattamento per biofilm
Uso di latte crudo senza competenze adatte (+90gg stagionatura è ok, tranne
per L.monocyt; i formaggi freschi sono a rischio)
SALMONELLA: enterobacteriaceae, gram -, origine intestinale, bastoncini, catalasi + ed
ossidasi -. Se presenti nel tratto intestinale, la contaminazione sarà fecale (mammella
non pulita durante la mungitura), 37 gradi di optimum
Le fonti sono animali malati (mastiti); portatori sani (direttamente nel latte)
È molto trasmissibile, sopravvive anche mesi nell’ambiente di allevamento
La prevenzione si fa con ambienti puliti
Trattamenti sul latte, evitare alto numero di m.o che poi nel corpo causano
infezione
Gestione trattamenti termici, ricontaminazione (è molto termolabile)
Fino a 10 mesi di sopravvivenza nella stagionatura
S.AUREUS: gram +, stafilococcaceae, aerobio, catalasi +, cocchi, 37 gradi di optimum.
Produce tossine nell’alimento, termostabili (non le distruggo con la pastorizzazione).
Mastite bovina più comune > finisce poi nel latte. Produce tossine solo se in quantità
elevate (latte mastitico a T sbagliate). Non tutti i ceppi producono enterotossine, che
sono di 5 tipi più frequenti (A-B-C-D-E), nell’industria lattiero casearia solitamente sono
prodotte A e B. Muore con la pastorizzazione, non è sporigeno.
L.MONOCYTOGENES: YOPI (young, old, pregnant, imuno compromised), può causare
morte fino al 20% dei casi, è mesofilo, gram +, bastoncino, 37 gradi di optimum ma è
anche come uno psicrotrofo (cresce a T di refrigerazione); resiste a pH, NaCl e calore;
si adatta agli stress ambientali.
Le fonti sono animali malati (mastite) o portatori, personale, aria, superfici
(biofilm) > che sono più resistenti anche in piccole quantità
C’è rischio nel latte crudo, nei formaggi freschi o a latte crudo, latte
ricontaminato; servono +60gg di stagionatura per inattivarla
Maturazione centripeta: fenomeni di bio attività sulla superficie, consumo di acido
lattico per produrre energia, attività lipo e proteolitica > disacidificazione crosta e la
listeria può crescere più facilmente
Formaggi erborinati: inoculo muffe dentro la pasta
Formaggi a crosta fiorita: muffe sulla crosta (penicilium camemberti)
Formaggi a crosta lavata: crosta umida, microflora molto attiva, colore
arancione dato da Brevi bacterium linens che produce un carotenoide
PREVENZIONE: rigide norme igieniche di produzione e sanificazione, corretta
formazione personale, il tempo è fondamentale per evitare la formazione di biofilm
BIOFILM AMBIENTALE: più m.o che si raccolgono, alcuni si sacrificano per fornire
nutrienti agli altri
BIOFILM DI PROCESSO: a valle dei trattamenti termici, sopravvivono le spore e sono
appiccicose, nelle zone di raffreddamento si formano i biofilm (spesso monospecie che
si sono selezionate, si formano anche in qualche ora, e sono ceppi termodurici)
Sono comunità di cellule sessili (su un supporto solido), attaccate in modo
irreversibile (servono forti azioni meccaniche per staccarli), ad una superficie
biotica o abiotica, immersa in una matrice esopolisaccaridica (EPS) e DNA
extracellulare secret dalle cellule, che hanno un fenotipo modificato per la
velocità di crescita e l’espressione genica (producono più atp)
1. Adesione reversibile (interazioni chimiche)
2. Adesione irreversibile (servono azioni meccaniche, sanificanti potenti ed
ossidanti)
3. Formazione colonie
4. Macrocolonie (a forma di fungo) > Pseudomonas aeruginosa (settore medico)
(negli alveoli polmonari)
5. Biofilm che rilascia m.o (ricontaminazione)
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RICOTTA SALATA: fino a 10 ufc di L. mono, latte non vaccino, trovati biofilm in 2 su 4
campioni
Se la contaminazione è post processo, non bastano 60gg di stagionatura per
inattivarla
FILM DI CONFEZIONAMENTO: acqua e nutrienti residui su superfici, per la crescita di
biofilm
Quando listeria si trova in condizioni sub ottimali, diventa più resistente
all’attacco (stress più alto della sua tolleranza)
DIFESA DALLA LISTERIA: usare batteriocine, che sono una sorta di veleno, peptidi
antimicrobici, agiscono a livello della membrana formando dei fori > fuoriuscita di
citoplasma. I batteri lattici, possono produrre batteriocine, che saranno attive nei
confronti di m.o simili a loro che le producono
ENTEROCOCCUS FAECIUM: introdotto in un formaggio molle, per vedere la riduzione di
L. M. con la produzione di batteriocine; ovviamente il batterio lattico non deve
interferire con i m.o usati per produrre il formaggio
Ci può essere un’aggiunta diretta di nisina (prodotta da Lc. Lactis), potente ed
usata come ingrediente diretto
Film antimicrobici con aggiunta di batteriocine
ESCHERICHIA COLI (enteropatogeni): enterobacteriaceae, habitat come la salmonella,
fa parte del microbiota intestinale, è potenzialmente patogeno ma nel colon è tenuto a
bada da un equilibrio del microbiota. PATOBIONTE, se si altera il microbiota, diventa un
patogeno; è un indicatore fecale, gram -, mesofili con optimum a 37 gradi, catalisi -,
ossidasi +. Il siero tipo enteroemorragico è O157:H7 (shigella like), veicola molti
antigeni, può portare a morte specialmente i bambini
Fonti fecali o da animale malato
Sensibile a pH acido, specialmente con un calo rapido
Sensibile ad NaCl
Termosensibile (ci sono ceppi psicrotrofi)
Si trova in latte crudo, formaggi freschi o a latte crudo
Trattamenti termici e starter molto efficienti
ALTERAZIONI: il sottogruppo dei coliformi, può fermentare il lattosio e causa gonfiore
precoce; cagliata con aspetto di spugne (occhiatura fitta)
CAMPYLOBACTER JEJUNI: incidenza minore nella filiera lattiero casearia; molto sensibile
all’O2, T, pH basso, bassa Aw, termizzazione
Rischio nel latte crudo o ricontaminazione
Va ingerita un’alta carica batterica
YERSINIA ENTEROCOLITICA: solitamente nella carne suina, eneterobatteriacea,
ubiquitaria, sta nell’intestino, contaminazione fecale, è una specie psicrotrofa (usata
per analisi microbiologiche), termolabile, a pH basso e basso aw, rallenta la
moltiplicazione
DESTINO PATOGENI IN FORMAGGI A LATTE CRUDO: latte crudo intenzionalmente
contaminato
C.jejuni è il primo a sparire per cottura della cagliata
Salmonella, E.coli e YERSINIA dopo 30gg di stagionatura
Listeria dopo 60gg
PATOGENI MENO FREQUENTI
BRUCELLA (abortus e melitensis): indice di lavorazioni a latte crudo o scarsa igiene;
causano zoonosi, spesso malattia professionale. Eliminata attraverso il latte in modo
non costante; molto sensibile ai trattamenti
SPORIGENI TOSSINOGENI: struttura prodotta da alcuni m.o come clostridi e bacilli, in
ambito alimentare. Spesso la fonte è il terreno (molto stress e accumulo di
antimicrobici/sanificanti); le spore resistono nell’ambiente e tramite i foraggi arrivano