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MICROBIOLOGIA DELLA DEPURAZIONE ACQUE:
Acque di scarico contaminate che devono essere in qualche modo immesse nell'ambiente.
Trattamento di depurazione delle acque reflue per non compromettere l'equilibrio
dell'ecosistema. Depurare per:
• Non inquinare e mantenere l'integrità dell'ambiente
• Per non sovraccaricare l'impianto di d epurazione centralizzato
• Per ridurre i costi dello scarico dei reflui
• Per poter ottenere la certificazione ambientale ISO 14001
• Per poter recuperare l'acqua depurata per l'irrigazione ed i fanghi per il riutilizzo
agronomico.
Nei reflui di industrie agroalimentari sono presenti:
• Sostanze biodegradabili (alcoli, zuccheri, acidi organici, tannini, ecc.)
• Solidi sospesi
• Azoto e fosforo in basse concentrazioni
Il trattamento adeguato risulta essere quello di tipo biologico:
• Fanghi attivi tradizionale
• SBR (Sequencing Batch Reactor) di tipo discontinuo
• MBR (Membrane Bio Reactor).
Le ultime due tecnologie sono da preferirsi per la loro elasticità funzionale.
Un impianto di depurazione biologico sfrutta i meccanismi biologici naturali e la biomassa
deputata alla depurazione può essere di tipo "adeso" oppure di tipo "sospeso".
• Reattori a biomassa sospesa:
o Impianti a fanghi attivi
o Impianti a fanghi attivi ad ossidazione totale
o SBR
o MBR
o Lagunaggio areato
• Reattori a biomassa adesa:
o Letti percolatori
o Bio-dischi o bio-rulli
o Biofiltrazione.
• Reattori a "biomassa mista" (sospesa/adesa): MBBR (Mooving Bed Bio Reactor)
Parametri principali di dimensionamento sistemi di depurazione:
• Carico idraulico: quantità liquida di acque di rifiuto
• Carico organico: quantità di sostanze organiche che devono essere trattate, BOD5)
Costituiscono le due grandezze la cui conoscenza è indispensabile per il dimensionamento di un
qualsiasi sistema di trattamento acque reflue.
Indagini scrupolose, sistematiche nel tempo e significative, sulla valutazione dei parametri per:
• Portate idrauliche
• Concentrazioni di carico organico
Le analisi vengono estese anche ad altre caratteristiche:
• Fisiche: solidi sospesi, torbidità, temperatura conduttività, ecc.
• Chimiche: COD, azoto, fosforo, oli e grassi, detersivi, pH, ossigeno disciolto, metalli pesanti,
ecc.
• Biologiche: carica batterica, patogeni, ecc.
Sperimentazioni dirette per mantenere in evidenza situazioni particolari ed anomalie:
• Apporti non stimabili di impianti industriali
• Collegamenti sconosciuti del sistema fognario con la rete idrica superficiale
• Allacciamenti alle condotte fognanti di sistemi drenanti diversi
• Scarichi di utenze quali scuole, supermercati, villaggi turistici.
Trattamenti depurativi:
• Trattamento meccanico: in genere un trattamento dei liquami che si limita alle sole fasi
preliminari: grigliatura, disoleatura, dissabbiamento
• Trattamento primario: comprende oltre che i trattamenti preliminari anche una fase di
sedimentazione "primaria" a carico dei solidi sedimentabili
• Trattamento secondario: trattamento più spinto, in genere biologico: fanghi attivi, filtri
percolatori, subirrigazione o chimico
• Trattamento terziario: successivo affinamento del grado di depurazione, es. osmosi
inversa.
Un trattamento depurativo ha i seguenti scopi:
• Rimozione delle sostanze sospese e disciolte nei reflui
• Stabilizzazione dei composti organici suscettibili di fermentazione
• Inattivazione dei microrganismi patogeni
• Rimozione di sostanze nocive o sgradevoli e di odori molesti.
Sedimentazione (trattamento primario): chiarificazione ma non abbattimento sostanze ossidabili.
Bacini circolari o rettangolari in cui l'acqua, lasciata a riposo, deposita particelle sospese. Stramazzi
orizzontali permettono l'efflusso del liquido. Ai materiali galleggianti viene impedito di lasciare il
bacino con l'acqua, tramite un intercettore a lama posto davanti agli stramazzi. Criteri di
dimensionamenti, funzione di:
• Profondità del bacino in corrispondenza delle pareti laterali
• Portata specifica e
• Tempo di ritenzione.
Portata specifica media giornaliera:
V0 = Q/A
Dove:
• 3 -1
Q: portata media giornaliera (m giorno )
• 2
A: superficie totale del serbatoio (m )
Tempo di ritenzione:
t = 24*V/Q (espresso in ore)
Dove
• 3
V: volume del serbatoio (m )
• 3 -1
Q portata media giornaliera (m giorno )
Portata specifica giornaliera sedimentatori primari civili 16-33 (m3 m-2 giorno-1). 30-40%
abbattimento BOD.
Sedimentazione secondaria. Posti a valle del trattamento biologico. Sono presenti le alghe, perché
quel disciolto contiene azoto e fosforo. Parametri per cui i microrganismi in superfici riducono la
possibilità di eutrofizzazione.
I parametri che ci permettono di controllare l'inquinamento sono molto maggiori per una
situazione civile-produttiva.
Nel caso solo civile ci sono 3 parametri: BOD5; COD; solidi sospesi.
In zone sensibili devo aggiungere altri 2 parametri: azoto e fosforo totali.
Valori limite di emissione in acque superficiali e fognature legge 152/06 allegato 5: fognature
miste che raccolgono scarichi di insediamenti industriali.
BOD: domanda di ossigeno biochimico. La domanda di ossigeno richiesta per la demolizione
biologica delle sostanze organiche, sotto condizioni aerobie, a una data temperatura e per un
certo tempo. Dato che non sarebbe agevole determinare la domanda finale di ossigeno (UOD), che
richiederebbe circa un mese di tempo, si è convenuto arbitrariamente di considerare terminata la
prova dopo 5 giorni (BOD5), ammettendo che il BOD5 rappresenti il 68% dell'UOD.
Richiesta cumulativa di ossigeno: BOD > x > [sostanza organica] e x > velocità di biodegradazione:
per questo motivo si indica quale ottimo strumento per la valutazione della "forza dei liquami":
• 1° stadio: ossidazione della frazione carboniosa dei composti organici
• 2° stadio: ossidazione biologica della frazione azotata.
Fabbisogno chimico di ossigeno: ossidazione di sostanze organiche ed inorganiche mediante una
soluzione di dicromato di potassio in presenza di acido solforico concentrato e di solfato di
argento, come catalizzatore. l'eccesso di dicromato viene successivamente titolato con una
soluzione a concentrazione nota di solfato di ammonio e ferro.
"Abitante equivalente" (AE): il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di
ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno.
PUNTE DI CARICO IDRAULICO CON SISTEMA UNITARIO (FOGNATURE MISTE): se al sistema
depurativo fossero adatte anche le acque piovane, in certi periodi arriverebbero portate
elevatissime (>anche di 150 volte le portate massime di acque nere). Dato che è impossibile un
loro trattamento si pone a monte dell'impianto uno scaricatore di piena.
TRATTAMENTO SECONDARIO:
Lagunaggio: viene fatto come trattamento preliminare di un trattamento particolare. Lo troviamo
in ambienti dove è difficile fare impianti. È un sistema che può aiutare la depurazione.
Filtro percolatore
Processo a fanghi attivi: la depurazione biologica sfrutta 2 principali fenomeni di bioflocculazione,
per la rimozione delle sostanze sospese non viventi ed eventualmente i batteri dispersi, ed il
metabolismo microbico per la rimozione delle sostanze solubili o facilmente solubilizzanti. La
componente fisica del fenomeno è costituita dall'energia di turbolenza che favorisce l'incontro
delle particelle. La componente biologica è data da un non ben definito effetto di flocculazione, a
tutt'oggi sconosciuto, favorito dai prodotti del metabolismo dei batteri e di altri organismi che
popolano i fiocchi stessi.
CARATTERIZZAZIONE MICROBIOLOGICA: i batteri sono i diretti responsabili della rimozione della
sostanza organica, della formazione e della stabilizzazione dei fiocchi. Le caratteristiche chimiche
dei composti presenti nello scarico determinano la selezione delle specie microbiche:
• Concentrazione alta di proteine favorisce la presenza di Alcaligenes, Flavobacterium e
Bacillus
• Elevato tenore di carboidrati favorisce la crescita di Pseudomonas
• Elevata [O2] disciolto ed una bassa [sostanze organiche] favorisce la crescita di
Nitrosomonas e Nitrobacter.
L'eventuale presenza di alghe e funghi deve ritenersi accidentale:
• Le prime non procurano danni rilevanti se non quelli di eccessivi accumuli nelle zone
superficiali delle vasche
• I secondi possono influire negativamente sulla formazione del fiocco con le loro strutture
filamentose e ne peggiorano la sedimentabilità. La predominanza di funghi è da imputare
all'alto tenore di carboidrati, bassi pH, deficienze nutrizionali specialmente di azoto.
• Si trovano anche forme di vita superiori:
o Protozoi: flagellati, amebe e ciliati
o Metazoi: nematodi, rotiferi
FORMAZIONE DEI FIOCCHI DI FANGO ATTIVO: agglomerato gelatinoso di qualche millimetro,
costituito dall'insieme di sostanze sospese, prevalentemente organiche, frequentemente
colloidali, nonché da una comunità microbica, principalmente batteri il cui contenuto in biomassa
attiva (respirante e riproducentesi) si aggira intorno al 10-40 % del peso secco totale
rispettivamente per sistemi a basso ed a alto carico del fango.
La bioflocculazione è un evento che si manifesta spontaneamente areando per qualche giorno il
refluo organico ed è il risultato della concomitante azione di fattori chimici, fisici e biologici quali:
• La presenza dei colloidi organici ed inorganici
• Del pH
• Della concentrazione salina
• Dell'agitazione
• De contenuto energetico del sistema
• Delle masse di microrganismi attivi ed inattivi presenti
• Tramite la bioflocculazione, il fiocco è in grado di aggregare su di sé le sostanze sospese
presenti e creare acqua limpida, favorito da un basso valore di turbolenza.
• Il livello di turbolenza nei sistemi a fanghi attivi è un compromesso tra l'incremento della
respirazione batterica e quindi della rimozione dei substrati solubili, e l'erosione del fiocco.
STRUTTURA DEL FLOCCULO: un fango attivo di buona sedimentazione è costituito da una miscela
calibrata di organismi zoogleali e filamentosi essenziali per l'integrità della microstruttura del
fiocco. I filamenti interni costituiscono una struttura armata su cui attecchiscono le forme
zoogleali.
NEI FANGHI ATTIVI LA XOMPONENTE BIOTICA È RAPPRESENTATA DA:
• Decompositori (batteri, funghi) che prendono l'energia per il loro sviluppo della sostanza
organica disciolta nel r