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3.2 PROCEDURE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
La gestione dei rifiuti è regolamentata in tutte le sue tappe: raccolta, deposito, stoccaggio, trasporto
e smaltimento. La procedura di smaltimenti dei rifiuti si differenzia in base al tipo di rifiuto.
I rifiuti sanitari si distinguono in rifiuti pericolosi, rifiuti non pericolosi, rifiuti assimilabili agli urbani,
rifiuti con particolari modalità di smaltimento.
I rifiuti sanitari possono essere liquidi e solidi.
I rifiuti pericoloso possono essere a rischio infettivo o a rischio chimico o possono risultare pericolosi
senza rischio infettivo.
I rifiuti sanitari assimilabili agli urbani vengono smaltiti in sacchi neri, seguendo la differenziazione
in base ai materiali (es. cucina, attività di ristorazione, plastica e cartaceo, misti). Gli indumenti
monouso, rifiuti sanitari a rischio infettivo vanno nei rifiuti urbani purchè siano sterilizzati e vengono
smaltiti negli impianti di incenerimento.
I rifiuti sanitari non pericolosi sono i farmaci scaduti, i gessi ortopedici, parti anatomiche e sacche
di plasma, rifiuti di laboratorio. Alcuni materiali che possono essere riciclati e non sono a rischio
infettivo possono essere recuperati o smaltiti in discarica.
I rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo sono i rifiuti da rischio chimico; quindi, le sostanze
chimiche utilizzate per la colorazione come reagenti chimici, disinfettanti, medicali tossici e
citotossici. Queste sostanze vanno smaltiti in discarica controllata e raccolti da ditte autorizzate.
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I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo sono i rifiuti solidi ospedalieri che vanno raccolti in
sacchi rossi. Sono rifiuti contaminati da sangue, feci, urine e altri materiali (cannule, drenaggi,
cateteri, sonde etc.) contaminati da liquidi biologici provenienti da pz con malattie trasmissibili.
4.0 CELLULE PROCARIOTE: I BATTERI.
I batteri sono cellule procariote.
Sono organismi unicellulari poiché sono costituiti da una singola cellula batterica.
Sono più grandi dei virus, infatti la loro dimensione si misura come micrometri (1/10 di un metro).
Hanno un genoma circolare aploide, in quanto è costituito solo da un cromosoma, presenta sia DNA
che RNA.
Hanno un’organizzazione semplice ed essenziale per poter svolgere i processi vitali: crescita,
metabolismo e riproduzione. Inoltre, possono anche colonizzare l’ambiente motivo per cui li
troviamo sia a livello ambientale, sia nelle strutture biologiche superiori come l’uomo dove formano
una flora microbica insieme ad altri microrganismi (virus, miceti), negli animali e nei vegetali. Oltre
a svolgere un’azione benefica nei confronti dell’ospite, possono causare anche malattie batteriche
danneggiando strutture e apparati degli animali, delle piante e dell’uomo come ad esempio
polmoniti, enteriti, encefalite etc.
Sfruttano l’ambiente che li circonda come substrati per poter sintetizzare i propri costituenti che
formano la cellula batterica e per produrre energia che è importante per la crescita batterica e per
la loro riproduzione.
Per potersi adattare e sopravvivere nell’ambiente circostante vanno incontro a mutazioni cellulari,
modificando il loro corredo genetico. Questo viene sfruttato anche per resistere agli antibiotici e ai
disinfettanti, in tal caso si parla di batteri antibiotici-resistenti.
Sono stati raggruppati in due domini: archea e bacteria, perché grazie alla tecnica molecolare PCR è
stato possibile identificare il genoma di ogni microrganismo raggruppandoli in tre domini.
La differenza tra archea e bacteria, che sono entrambi cellule procariote, è il fatto che gli archea sono
i procarioti primitivi, sono anaerobi obbligati, resistono a temperature e pressioni elevate, la parete
cellulare degli archea non hanno l’acido muramico, quindi non presentano il peptidoglicano. I
bacteria sono batteri a tutti gli effetti, si sono evoluti rispetto agli archea e sono quelli che noi
consideriamo batteri patogeni, i batteri presentano il peptidoglicano, quindi hanno l’acido muramico
nella loro parete cellulare.
Grazie all’utilizzo del microscopio ottico, alle colture cellulari e metodiche di colorazioni per poter
distinguere i batteri tra di loro in specie e genere, è possibile distinguerli per il loro aspetto
microscopico, per il loro aspetto macroscopico, per il loro metabolismo (aerobico o anaerobico) e
per gli antigeni specifici, in quanto grazie alle tecniche immunologiche siamo stati in grado di rilevare
gli antigeni specifici di ogni batterio in quanto vengono riconosciuti dagli anticorpi altrettanto
specifici per ogni antigene. 28
4.1 MORFOLOGIA
In base alla loro forma distinguiamo:
- COCCO: hanno una forma sferica e si aggregano per formare:
Coppie: diplococchi
Grappoli: stafilococchi
Catene: streptococchi
- BACILLI: hanno una forma a bastoncino e si aggregano per formare:
Coccobacilli: se la lunghezza e larghezza sono uguali
Catene: streptobacilli
I raggruppamenti (a coppie o a grappoli o a catene etc) dipende dal piano di divisione, nel momento
in cui la cellula batterica si divide, la divisione segue un piano che può essere trasversale,
perpendicolare etc determinando il tipo di raggruppamento.
- FORME RICURVE: i bastoncelli si ripiegano a formare un vibrione. Serve per la motilità dei batteri
come il batterio del colera.
- MICOPLASMI: sono batteri privi di parete cellulare, sono più piccoli dei virus. Provocano
polmonite atipica.
- CLAMIDIE. Per la loro morfologia e dimensioni assomigliano ai virus e si comportano come virus,
quindi sono parassiti intracellulari, sono sensibili agli antibiotici e posseggono sia DNA che RNA.
I batteri si possono classificare in base alla produzione di spore, in base al pH, in base alla
concentrazione di NaCl, in base alla temperatura, distinguiamo:
PSICROfili: crescono a temperature basse, di cui abbiamo gli psicrotrofi che crescono a una
temperatura inferiore ai 5°C.
TERMOfili: crescono a temperature alte, tra cui thermus acquaticus da cui è stata isolata la
polimerasi che viene utilizzata nella PCR
MESOfili: crescono a temperature intermedie (36-37°C) motivo per cui sono di interesse
medico.
La maggior parte dei batteri di interesse medico crescono a un pH neutro (neutrofili).
I psicrofili non resistono a temperature ambientali, gli psicrotrofi resistono a temperature
ambientali. Lo pseudomonas, listeria monocytogenes sono psicrotrofi, dandogli un vantaggio
selettivo per la trasmissione delle infezioni.
In base alla concentrazione di sale distinguiamo:
- ALOfili: cresce ad alte concentrazioni di sale
- aloTOLLERANTI: tollerano alte concentrazioni di sale come lo stafilococco aureus che viene
coltivato su un terreno molto concentrato di NaCl che viene definito terreno selettivo.
In base alla colorazione dei gram distinguiamo i gram positivi e i gram negativi.
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I gram positivi sono: micrococcaceae, stfilococchi, streptococchi, pneumococchi, enterococchi, i
bacilli antracis, clostridium, lattobacilli, listeria monocytogenes, gardnerella vaginalis, micobatteri
tubercolari e non tubercolari.
I gram negativi sono: shigella, esherichia coli, salmonella, yersinia della peste, klebsiella, serratia,
vibrioni del colera (i vibrioni hanno i flagelli), helycobacter pylori, legionella, brucella, bordtella,
coccobacilli haemophilus, treponema che provoca sifilide, borrella, leptospira, pseudomonas
aruginosa, neisseria, rickettsie, clamidie e micoplasmi.
4.2 ORGANIZZAZIONE DELLA CELLULA BATTERICA
Dall’interno verso l’esterno sono presenti: citoplasma, membrana citoplasmatica (o membrana
interna), parete cellulare (con peptidoglicano e periplasma), membrana esterna, strutture accessorie
(fimbrie, pili e flagelli).
1. CITOPLASMA è presente sia nel gram positivo e sia nel gram negativo. Il citoplasma contiene:
- MATERIALE GENETICO: una struttura cromosomica semplice (una molecola di DNA circolare a
doppio filamento covalentemente chiuso ed è aploide) immerso direttamente nel citoplasma
senza membrana nucleare. Il genoma contiene geni essenziali e geni non essenziali. I geni
essenziali servono per la replicazione del batterio. I geni non essenziali sono accessori perché
permettono il trasferimento di fattori di virulenza e di patogenicità del batterio. Il materiale
genetico, durante la scissione binaria, è ancorato alla membrana citoplasmatica tramite i
mesosomi.
- NUCLEOIDE (o CROMONEMA): regione dov’è addensato il materiale genetico.
- PLASMIDI: sono porzioni di molecole di DNA extra cromosomale, è in grado di replicarsi da solo.
Serve per trasferire fattori di virulenza e di resistenza tra batteri attraverso la coniugazione
batterica utilizzando i pili. Sono strutture accessorie
- RIBOSOMI: organuli importanti per la sintesi proteica. Rappresentano il bersaglio degli antibiotici
che sono specifici solo nei confronti dei ribosomi procarioti, perché la costante di
sedimentazione dei ribosomi procarioti è 70s, mentre quella degli eucarioti è di 80s motivo per
cui gli antibiotici agiscono solo sui ribosomi procarioti e non sui ribosomi eucarioti. I ribosomi
sono costituiti per il 60% da RNA ribosomiale e per il 40% da proteine. È formato da due subunità:
maggiore e minore.
- PIGMENTI: servono per difendere la cellula batterica da radiazioni, sono utili durante l’esame
colturale per identificare i batteri
- GRANULAZIONI: materiali nutritivo e di mantenimento di riserva (glicogeno, lipopolisaccaride,
polisaccaridi etc.)
2. MEMBRANA CITOPLASMATICA (O MEMBRANA INTERNA) è presente sia nel gram positivo
e sia nel gram negativo.
La membrana citoplasmatica circonda la cellula batterica. È costituita da un doppio strato
fosfolipidico in cui sono immerse le proteine. È costituita da lipidi, proteine e carboidrati. I fosfolipidi
presentano una parte idrofobica rivolto verso il centro e una parte idrofila rivolto verso l’esterno, di
conseguenza le proteine essendo idrofobe sono inglobate nella matrice. La membrana è selettiva
permettendo il passaggio solo di determinate molecole.
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Affinchè la membrana citoplasmatica sia flessibile e fluida sono presenti gli opanoidi che hanno la
stessa funzione degli steroli. Negli eucarioti e nei micoplasmi sono presenti gli steroli, gli opanoidi
sono presenti solo nei batteri. La loro funzione è quella di lubrificare e dare fluidità alla membrana.
È una membrana semipermeabile e selettiva in quanto permette il passaggio solo di determinate
sostanze (gas, acqua, nutrienti). Alcune sostanze possono passare per diffusione semplice o facilitata
o trasporto attivo o tramite utilizzo di proteine di membrane a seconda del peso molecolare della
sostanza. Nella membrana citoplasmatica troviamo diverse proteine che servono per la biosintesi
(come quella del peptidoglicano), fosforilazione ossidativa (respirazione e fotosintesi). È un sito di
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