TERZO MODULO
Introduzione alla gestione del
progetto
La gestione del progetto è suddivisa in diverse fasi.
Project Charter: Questo documento serve a formalizzare
l'autorizzazione e il contesto di un progetto. Include elementi chiave
come benefici e stakeholders, informazioni generali, descrizione del
problema e delle finalità, definizione dell'ambito e risorse del
progetto; stabilisce l'autorità del responsabile del progetto e
fornisce una chiara direzione e struttura.
Definizione: Valuta l'avvio del progetto e ne delinea gli obiettivi,
identificando bisogni e fornendo una macro-progettazione
preliminare.
La gestione del progetto è vista come un processo dinamico e
flessibile, dove ogni fase è interconnessa e contribuisce a un
miglioramento continuo ciò consente di adattare il progetto alle
mutevoli esigenze e ai feedback raccolti.
Tipologie di progettazione didattica
Sono suddivise in due categorie principali: progettazione ` ex ante `
e progettazione incentrata sullo studente.
Progettazione ` Ex Ante `
Progettazione per Obiettivi: Si concentra sugli obiettivi formativi
1. che gli studenti devono raggiungere con attività e valutazioni
delineate per raggiungerli.
Progettazione per Contenuti: Si basa sulla sequenza e
2. presentazione dei materiali didattici con una sequenza logica e
progressiva dei contenuti. Valutando la comprensione e
memorizzazione dei contenuti.
Progettazione per Concetti: Si focalizza sull'acquisizione di
3. concetti chiave piuttosto che sulla memorizzazione di
informazioni isolate, un’approccio orientato alla comprensione
profonda. Progettazione Incentrata sullo Studente
Progettazione per Situazioni: Si basa sull'apprendimento
1. attraverso esperienze dirette in contesti reali o simulati,
focalizzandosi sull’applicazione pratica delle conoscenze e
competenze; per questo la valutazione è basata sulla capacità di
risolvere situazioni pratiche.
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Metodologia e tecnologia della ricerca
Progettazione per Padronanze: Mira all'acquisizione di abilità e
2. competenze attraverso la pratica e la ripetizione.
Progettazione per Soggetti: Si basa sull'integrazione di diverse
3. discipline o materie per promuovere una comprensione
interdisciplinare. Per questo le valutazioni si basano sulle
connessioni tra concetti provenienti da diverse aree di studio.
Progettazione ex ante
La progettazione `ex ante` si riferisce a un approccio che anticipa le
attività in aula.
Include l'autoregolazione dell'intervento educativo e il monitoraggio
continuo del processo.Considera l'apprendimento come un
fenomeno prevedibile e controllabile, con un'oggettività nella
valutazione delle conoscenze e abilità. Utilizza metodi quantitativi di
valutazione, con una scansione logica e programmata delle tappe
didattiche. In sintesi, la progettazione ` ex ante ` è un approccio
sistematico e anticipato che mira a strutturare l'insegnamento in
modo da raggiungere obiettivi formativi chiari e misurabili,
attraverso una pianificazione dettagliata e una valutazione
continua.
Progettazione centrata sullo
studente
Esistono tre modelli di progettazione didattica che possono essere
considerati centrati sullo studente:
Progettazione per situazioni : proposto da W. Fornasa, si basa su
1. una concezione reticolare del sapere e pone l'accento
sull'interazione tra aspetti cognitivi, emotivi e sociali. La
progettazione si sviluppa in tre fasi: osservazione, offerta e
sviluppo della situazione, con una valutazione qualitativa
dell'evoluzione dell'alunno.
Progettazione per padronanze : rifiuta l'idea di conoscenza innata
2. e promuove un apprendimento euristico, in cui il docente è il
timoniere e le fasi didattiche comprendono la condivisione dei
saperi, il mapping, l'applicazione, la ricostruzione e la
generalizzazione, tutte mirate a sviluppare competenze
autonome negli studenti.
Progettazione per progetti : Questo modello offre un'offerta
3. didattica differenziata per rispondere alle diverse esigenze degli
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Metodologia e tecnologia della ricerca
alunni. Include percorsi flessibili, diversificati e aggiuntivi, con un
focus sulla motivazione, il recupero e l'integrazione degli studenti
con difficoltà.
La progettazione educativa nelle
comunità per minori
La progettazione educativa nelle comunità per minori si concentra
sul garantire il benessere e lo sviluppo sano dei minori.
Gli obiettivi principali sono il cambiamento dell'immagine di sé del
minore, il miglioramento delle competenze relazionali,
l'interiorizzazione dei limiti per favorire l'autoregolazione e la
promozione della capacità di pianificazione oltre il presente.
È essenziale che chi guida la progettazione educativa abbia una
matrice relazionale, per poter costruire relazioni autentiche,
focalizzandosi sulle esigenze individuali dei minori e promuovendo
un contatto autentico con gli educatori.
La progettazione educativa si articola in diverse fasi:
Fase Preliminare: Analisi del contesto sociale, economico e
culturale.
Fase di Progettazione: Definizione degli obiettivi educativi, sviluppo
di programmi educativi personalizzati, formazione del personale.
Fase di Implementazione: Creazione di un ambiente terapeutico,
integrazione di attività didattiche e ricreative, supporto
individuale e di gruppo.
Fase di Valutazione e Adeguamento: Monitoraggio continuo
dell'efficacia dei programmi e adattamento in base alle esigenze.
Piano Educativo Individualizzato (PEI): Il PEI è uno strumento
fondamentale che fornisce una guida dettagliata su come
rispondere alle esigenze specifiche di ciascun minore,
promuovendo il suo sviluppo positivo. Include l'analisi e la
valutazione delle abilità e delle esigenze del minore, coinvolgendo
anche la famiglia e il personale professionale.
Approccio Olistico e Flessibile : Capacità di adattarsi alle esigenze
mutevoli dei giovani.
Metodologia nella ricerca in ambito
motorio
QUARTO MODULO
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Metodologia e tecnologia della ricerca
Sviluppo Psicomotorio
Lo sviluppo psicomotorio si focalizza in:
Educazione Psicomotoria: Costruzione dell'io corporeo cioè la
consapevolezza corporea del bambino, che consiste nella
comprensione e accettazione del proprio corpo, riconoscendone
limiti e potenzialità; fondamentale per la formazione di una sana
immagine di sé e per il benessere psicofisico. La consapevolezza
corporea aiuta il bambino a sentirsi a proprio agio e a sviluppare
un senso di identità.
Organizzazione del bambino di fronte al mondo degli oggetti:
Interazione con l’ambiente per analizzare la sua capacità di
interagire; Abilità motorie e cognitive necessarie per affrontare il
mondo materiale, comprese le abilità manipolative e la
comprensione dello spazio; Percezione degli oggetti e la capacità
di interagire con essi.
Organizzazione del soggetto dinanzi al mondo degli altri: Relazioni
sociali e interpersonali, sviluppando la capacità di interagire con
gli altri in modo consapevole e costruttivo; Comprensione delle
emozioni e la gestione delle relazioni; Abilità comunicative e
sociali.
Questi tre piani collaborano per fornire un approccio olistico allo
sviluppo del bambino, integrando la consapevolezza corporea, le
competenze motorie e la capacità di interagire con il mondo
circostante e gli altri.
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Metodologia e tecnologia della ricerca
Dimensioni corporee e linguaggio
del corpo
La consapevolezza corporea è la capacità di percepire e
comprendere il proprio corpo nello spazio. È fondamentale per lo
sviluppo di una sana immagine di sé e per il benessere psicofisico,
inoltre aiuta il bambino a riconoscere i propri limiti e potenzialità,
costruendo l'io corporeo.
Essa è suddivisa in diversi aspetti fondamentali:
Lo schema corporeo è l’insieme delle sensazioni corporee in
relazione all'ambiente e alle esperienze motorie. Vayer distingue
tra ` io corporeo ` e ` schema corporeo `, dove il primo si riferisce
alle reazioni e azioni finalizzate all'adattamento al mondo esterno.
Motricità Grossolana e Fine: La motricità grossolana coinvolge
movimenti ampi e coordinati dell'intero corpo, essenziali per attività
come camminare e correre. La motricità fine, invece, riguarda
movimenti più precisi e dettagliati, come allacciarsi le scarpe.
Entrambe sono cruciali per l'interazione con l'ambiente.
Linguaggio del Corpo: Espressività Psicomotoria, comprende la
postura, il tono, il gesto e altri parametri corporei che riflettono il
mondo interiore del bambino, essi permettono di comprendere le
emozioni e i processi psichici; Relazione Mente-Corpo, la
psicomotricità si fonda sulla connessione tra la sfera mentale e
corporea, poiché ogni movimento intenzionale incorpora una
dimensione di intenzionalità, posta nella sfera psicologica
dell’individuo; Comunicazione Non Verbale
Lo sviluppo psicomotorio implica l'interazione dinamica tra le
dimensioni corporee e l'ambiente circostante. Un ambiente
stimolante favorisce l'esplorazione, l'apprendimento sensoriale e
l'interazione fisica, contribuendo alla crescita motoria e cognitiva
del bambino. Per la valutazione psicomotoria vengono utilizzati il
Test di Ozeretsky-Guilmain e il Test di Piaget-Head che valutano la
coordinazione dinamica, il controllo posturale e l'organizzazione
spazio-temporale, aiutando a delineare il profilo psicomotorio del
bambino e a identificare eventuali difficoltà. 4.
Vayer sottolinea l'importanza di un'azione educativa adattata alle
esigenze del bambino, focalizzandosi sull'equilibrio tonico-
affettivo e sulla dinamica delle relazioni. L'intervento educativo
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Metodologia e tecnologia della ricerca
deve essere personalizzato, considerando l'unicità del bambino e
rispondendo in modo flessibile ai suoi bisogni.
Le capacità motorie
Si suddividono in due categorie principali: capacità condizionali e
capacità coordinative.
Le capacità condizionali, includono resistenza, forza, velocità e
mobilità articolare. Sono essenziali per il funzionamento del sistema
motorio e sono legate a fattori fisiologici e anatomici. Esse
dipendono dall'apparato cardiocircolatorio, respiratorio e muscolare.
In particolare, le capacità condizionali supportano le attività motorie
di base e complesse, influenzando l'efficienza e le p
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Metodologie e tecnologie per la ricerca in ambito didattico-motorio