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4) RICERCA IN AMBITO MOTORIO

Sviluppo psicomotorio

= Sviluppo della abilità motorie, cognitive, emozionali

(comprendenti le risposte ai suddetti stimoli) del bambino,

che ne consente il pieno sviluppo personale

- Sviluppo motorio prassico: sviluppo di abilità motorie

grossolane e fini con tappe: controllo capo (3 mesi),

controllo tronco (6-9), stazione eretta (9/12),

deambulazione autonoma (16), manipolazione oggetti

(18);

Dimensioni corporee e linguaggio del

corpo

- Schema ed immagine (=rappresentazione mentale del

proprio corpo, Schilder) corporei come due elementi

distinti ma fondamentali x lo sviluppo dell’individuo;

- Linguaggio del corpo: tipo di comunicazione non verbale

caratterizzato da elementi quali la postura, la posizione,

l’orientamento spaziale e il sistema paralinguistico;

Capacità motorie

= cap complesse e articolate, fondamentali x la

realizzazione di ogni atto motorio, si distinguono in 1)

capacità condizionali 2) Mobilità articolare/flessibilità 3)

coordinazione motoria;

1) Forza, velocità, resistenza;

2) Capacità che permette la realizzazione di movimenti

ampi con il minor dispendio energetico;

Valutazione funzionale motoria e

sportiva = Valutazione che consente l’individuazione

dell’insieme delle capacità fisiche dell’individuo

attraverso un’anamesi generale e la verifica attraverso test (validità,

ripetibilità, oggettività):

- Batteria KTK: valuta coordinazione motoria nell’età 5-

11;

- Test di Leger: valutazione cap aerobiche (corsa a

navetta);

- FMS (Functional Movement System): valutazione

mobilità e stabilità durante esecuzione dei 7 schemi

motori fondamentali;

- K5: Test su campo della VO2max di 1 specifica

prestazione;

- Palla medica: test forza esplosiva/ coordinazione arti

superiori;

- Cardiofrequenzimetro: test FC;

- Test di Cooper: valutazione cap aerobica su 12 minuti

di corsa;

- Test di Bosco: forza arti superiori;

- Hand Grip Test: test di forza x presa della mano;

Psicomotricità ed educazione

psicomotoria Definizione e contributi:

- movimenti psicomotori = movimenti con componente

volontaria;

- Psicomotricità: scienza che studia relazioni tra corpo e

psiche (Griesinger 1944);

- Psicomotricista: descrizione del movimento come

manifestazione della vita psichica dell’individuo;

- Contributi: Ernest Dupre XX sec, percorsi terapeutici x

individui colpiti da disturbi mentali associati a

dinamiche corporee; teoria di Vayer: teoria che collega

l’educazione psicomotoria all’analisi delle relazioni

tonico-affettive, basata su test psicomotorio (base su

test già esistenti);

Attività motoria e disabilità

- Disabilità: condizione patologica che può influenzare

lo sviluppo, la crescita e le prestazioni motorie

(paralisi, sindrome di down, spettro autistico, disturbi

neurologici; si può migliorare attraverso 1 specifico

intervento (adattamento alle disabilità);

- Sport= strumento fondamentale apportante diversi

benefici sia al normodotato sia al disabile (inclusione

sociale, miglioramento salute fisica e mentale,

autonomia, autodisciplina, crescita personale),

importanza dell’attività fisica nella scuola e

conseguente ruolo fondamentale dell’insegnante

(metodologia educativa finalizzata allo sviluppo

motorio, cognitivo e sociale dell’individuo);

5) METODOLOGIE INCLUSIVE

NELLA DIDATTICA IN AMBITO

DIDATTICO MOTORIO

Educazione e disabilità: contesto e norme

- Norme: legge 517 1977 (diritto di frequenza stesse classi),

legge 118 1971 (elimina le preclusioni all’interno delle

istituzioni educative);

- Affrontare lo sviluppo della persona con disabilità: favorire

una vita soddisfacente dal punto di vista emotivo, affettivo,

sociale, culturale, garantire esperienze di apprendimento

significative;

- Metodo di insegnamento: dialogo dell’insegnante con 1 team

di professionisti (psichiatri, specialisti, medici): co teaching;

- Affermazione dell’inclusione nel corso degli anni:

- Anni ’80 fase della consapevolezza integrativa: integrazione

dell’allievo “difficile”;

- Anni ’90 fase dell’attenzione integrativa: nascita della legge

104;

- Fase dell’inclusione: insegnanti di sostegno;

- Modalità di insegnamento/inclusione: far apprendere ogni

alunno alla propria velocità (“learn out at their own speed”),

mettere in evidenza i bosogni e le necessità, così come i

punti di forza e non di debolezza, adeguata accoglienza;

Insegnante inclusivo

- Inclusività nella scuola: articolo 3/34 Costituzione e DPR n

275/1999, scuola responsabile dell’insegnamento di 1

didattica inclusiva (mira a far raggiungere il max grado di

apprendimento ad ogni alunno secondo le singole necessità);

- Lezione efficace: tiene conto delle necessità dei singoli

alunni, prevede l’uso di strumenti/materiali adatti, alcuni con

l’obiettivo di stimolare l’interesse dell’alunno, x esempio:

brainstorming, lettura della consegna da parte

dell’insegnante, anticipazione della lezione, apprendimento

cooperativo;

- 7 dimensioni azione didattica che rendono possibile il

miglioramento dell’inclusione:

- Risorsa compagni di classe: lavoro su collaborazione,

cooperazione e clima di classe;

- Strategie logico-visive: mappe concettuali e mentali

consentono l’astrazione di diversi concetti;

- Processi cognitivi e stili di apprendimento: consentono lo

sviluppo di abilità psicologiche, comportamentali ed

operative fondamentali;

- Metacognizione: consente la consapevolezza delle proprie

capacità cognitive;

- Emozioni e variabili psicologiche: influenzano l’autostima e lo

sviluppo di 1 immagine di sé positiva;

- Valutazioni, verifiche e feedback;

Gestione del gruppo classe

- Gestione corretta del gruppo classe, favorente tra le altre

cose anche un’ambiente inclusivo, prevede: considerazione

degli alunni nella loro individualità, tutela dei bisogni, rispetto

dei programmi e creazione di lezioni suscitanti interesse;

creazione di 1 ambiente collaborativo e positivo attraverso

appositi strumenti: peer education, cooperative learning;

- Tipi di studenti con disabilità:

- Disabilità intellettiva: forma grave (3/4%), moderata (10%) o

lieve (80%), caratterizzata da deficit di capacità mentali,

causa la compromissione del funzionamento adattivo e quindi

non permette di raggiungere gli standard di autonomia e

capacità sociali nei diversi ambiti quotidiani, esempi:

sindrome di Down, di Williams, Prader, X fragile; lieve: ADHD

(planning attività, richiamo dell’attenzione, pause, feedback

costanti);

- Disabilità fisica-distrofia muscolare: sindrome cronica

caratterizzata dalla progressiva perdita dell’uso dei muscoli,

con dolori cronici e peggioramento nel tempo;

- Disabilità grave: disabilità che non consente il

raggiungimento degli obiettivi minimi di apprendimento e

competenze scolastiche né di autonomia nella vita

quotidiana, necessario il costante intervento di servizi

educativi, psicologici e riabilitativi aggiuntivi (ritardo mentale,

paralisi celebrale, autismo);

Tutorship e scaffholding

Apprendistato cognitivo= modalità di apprendistato

finalizzato al conseguimento di apprendimenti e competenze,

assegnato al docente, basatyo sul rapporto guida-novizio,

tappe:

- Osservazione: alunno osserva l’attività dell’insegnante senza

partecipare;

- Assistenza: alunno viene guidato dal prof e prende parte ad

alcune attività (scaffholding impalcatura);

- Pratica: graduale responsabilizzazione dell’alunno;

- Fattori caratterizzanti il tutorship: possibilità di tutoring in

classe (tutor+tutee), aree curricolari, scelta dei partecipanti,

materiali didattici durata (max 6 sett), frequenza (4/5 alla

settiamana come ideale);

- Vantaggi e svantaggi: aiuto all’apprendimento e allo sviluppo

di abilità sociali, aumento senso di appartenenza alla classe,

motivazione allo studio ed autostima; difficoltà

riconoscimento del tutor;

Didattica collaborativa

= approccio didattico che prevede la composizione di piccoli gruppi di studenti

condividenti abilità e competenze x l’apprendimento; elementi chiave:

- Interdipendenza dei partecipanti: il risultato del lavoro

è responsabilità di ciascuno e ciascuno dà il suo

contributo;

- Interazione vis a vis tra gli sttudenti di 1 gruppo;

- Acquisizione di specifiche competenze: responsabilità,

gestione del conflitto, leadership, problem solving,

decision making;

- Riflessione di gruppo: dibattito degli alunni sulla

soluzione;

Contrasto con tutoring: a differenza di questo nella DC la

 responsabilità dell’apprendimento è di ciascun membro del gruppo;

Esercizi x il Cooperative Learning:

 Think-pair-share: riflessione di ciascuna coppia di

o alunni su un argomento e conseguente

esposizione alla classe;

Gioco di Jigsaw (gioco puzzle anni ’70): divisione

o della classe in gruppi, a ciascun alunno

assegnazione di 1 argomento egli dovrà ripetere

prima a 1 alunno “esperto” poi al suo gruppo,

verifica finale;

Gioco del telefono: 1 studente lascia la stanza,

o mentre è assente l’insegnate spiega 1 nuovo

argomento, quando torna gli altri devono

spiegarglielo;

Gioco vero falso: domande da parte del prof ed

o assegnazione dei cartellini vero/falso x la

risposta;

Debate: divisione classe in 2 gruppi con 2 tesi

o diverse, essi dibattono e poi si scambiano ruoli;

Tavola rotonda: discussione, riassunto o

o brainstorming su 1 argomento;

Lezione musicale: scrittura/canto di 1 canzone

o circa 1 esperienza degli alunni;

Didattica metacognitiva

= didattica incentrata sullo sviluppo della consapevolezza delle

capacità cognitive dell’individuo, basata su 4 livelli:

consapevolezza dell’esistenza della parte cognitiva,

autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo, uso di

strategie di autoregolazione cognitiva, variabile psicologiche;

3 teorie fondamentali:

 - Theory-Theory (Gopnick, Wellman, Perner):

sviluppo da parte del bambino di stati mentali

che consentono la predizione e spiegazione di

comportamenti attraverso 3 stadi principali:

psicologia del desiderio (previsione di

comportamenti degli altri sulla base dei suoi

desideri), psicologia della credenza-desiderio

(comprensione del nesso tra desiderio e

comportam

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiarag0215 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie e tecnologie per la ricerca in ambito didattico motorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Treglia Eugenia.
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