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FORMULO IPOTESI E DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

Analizzando i dati, identificando i problemi di salute, i rischi e i punti di forza e formulando

enunciazioni diagnostiche, emerge un problema reale rispetto al modello nutrizionale- metabolico:

l’infermiere rileva una situazione di obesità (problema), confermata dai seguenti dati: bmi 33,1

kg/m2 (peso 90 kg) (segni e sintomi), con aumento ponderale di 12 kg in tre mesi e causata da

(eziologia): assunzione di quantità eccessive di cibo ai pasti e frequenti spuntini fuori pasto =

diagnosi infermieristica reale: obesità diagnosi NANDA 00232.

Se necessito ulteriori dati ricorro ad accertamento mirato tramite intervista con domande più

specifiche, osservazione dell’assistito, scale di valutazione.

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TIPI DI ACCERTAMENTO

Accertamento iniziale: valutare lo stato di salute, identificare i modelli fisiologici problematici, e

offrire un database approfondito e completo, fondamentale per valutare i cambiamenti nello stato

di salute dell’assistito negli accertamenti successivi.

Accertamento mirato: lo scopo è di raccogliere dati su un problema già identificato (status del

problema). Questo accertamento comprende anche la valutazione di ogni nuovo problema

trascurato o mal diagnosticato.

Riaccertamento a distanza di tempo: si esegue a distanza di tempo dall’accertamento iniziale. Lo

scopo di questo riaccertamento è valutare ogni cambiamento nello stato funzionale di salute

dell’assistito.

Accertamento d’emergenza: si effettua in situazioni di pericolo di vita. È incentrato su pochi

modelli

Il metodo scientifico è l’osservazione che porta a ipotesi a cui segue un esperimento per

confermare (traducendosi in legge o teoria) o negare l’ipotesi (e quindi la revisione delle ipotesi).

Il metodo clinico è unico e vale per tutte le discipline. Quello che cambia è il corpus di conoscenze

disciplinari e il campo di azione. È l’insieme di operazioni intellettuali che permettono di:

◦ formulare una diagnosi

◦ spiegare i fenomeni presentati dalla persona

◦ prevedere lo svolgimento futuro dei fenomeni

◦ modificare il decorso dei fenomeni mediante una terapia

Il ragionamento diagnostico è un’attività intellettuale attraverso la quale si analizzano, elaborano

e interpretano i dati raccolti per trarre delle conclusioni. Si tratta di un processo di pensiero attivo

che permette di esplorare le conoscenze rispetto ai fenomeni oggetto di studio della professione,

per assegnare ai dati possibili spiegazioni.

Dall’accertamento segue la valutazione dello stato di salute dell’assistito, la validazione dei dati

raccolti

◦ se sono necessari altri dati, proseguo con l’accertamento mirato

◦ se i dati sono sufficienti, procedo ad analizzare e interpretare il significato dei dati che in seguito

vado a raggruppare, classificare e organizzare portandomi alle ipotesi diagnostiche.

Le fasi del ragionamento diagnostico, quindi, sono:

• interpretazione e collegamento dei dati

• formulazione e verifica di ipotesi diagnostiche

• definizione del problema, della diagnosi infermieristica

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Definizione diagnosi:

→la diagnosi infermieristica è un giudizio clinico riguardante le risposte alla persona, della

famiglia e della comunità a problemi di salute/processi vitali reali o potenziali.

- La diagnosi infermieristica costituisce la base sulla quale scegliere gli interventi infermieristici

volti a conseguire dei risultati di cui l’infermiere è responsabile.

Le ragioni per esprimere una diagnosi infermieristica sono:

- analizzare i dati raccolti;

- Identificare i punti di forza dell’assistito;

- Identificare i normali livelli funzionali dell’assistito e degli indicatori di disfunzione reali e

potenziali;

Nella fase diagnostica l’infermiere:

- identifica dei modelli;

- Valida le diagnosi;

- Formula delle diagnosi infermieristiche

La diagnosi infermieristica costituisce la base sulla quale scegliere gli interventi infermieristici, per

raggiungere risultati di cui l’infermiere ha la responsabilità.

Diagnosi medica Diagnosi infermieristica

Descrive una risposta umana, al processo di

Descrive la malattia-patologia di organi malattia o al processo di vita, attuale o potenziale

specifici e sistemi corporei Modello di respirazione inefficace, correlato ad

Focolaio broncopneumonico. Possibile affaticamento della muscolatura respiratoria, che

polmonite. Ab ingestis si manifesta con dispnea, tachipnea (35a/min),

respiro irregolare e superficiale

Si basa sull’interpretazione di segni e sintomi,

Si basa sull’interpretazione di segni e sintomi dati e informazioni su tutti gli ambiti della

del processo di malattia persona (fisico, psichico, sociale, spirituale)

Obiettivo per il medico: guarigione dalla Obiettivo-risultato per l’infermiere: respirazione

polmonite efficace

L’infermiere si concentra sulle risposte e le risorse

il medico si concentra sul trattamento della della persona (famiglia, comunità)

patologia Interventi infermieristici: postura, comfort,

Trattamento medico: ossigenoterapia, terapia monitoraggio parametri, esercizi di respirazione

farmacologica L’infermiere collabora per garantire la corretta

Indagini diagnostiche: Rx torace, applicazione delle prescrizioni terapeutiche e

broncoscopia diagnostiche

Viene formulata dal medico Viene formulata dall’infermiere

Problemi collaborativi

Gestione integrata medico-infermiere

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I problemi collaborativi sono situazioni cliniche (fisiologiche, reali o potenziali) derivanti da

malattia, trauma, studio diagnostico o trattamento che richiedono la gestione integrata medico-

infermiere o in cui gli infermieri intervengono in collaborazione con altre discipline.

La situazione è stata identificata (stato di salute, problema)

L’infermiere è abilitato a prescrivere gli interventi primari per raggiungere un

obiettivo?

Sì = diagnosi infermieristica

prescrivere, attuare e valutare interventi infermieristici per la No

prevenzione, il trattamento o la promozione della salute

per raggiungere gli obiettivi dell’assistito sono necessari interventi medici ed

infermieristici?

Sì = problemi collaborativi

prescrivere e attuare interventi di competenza No = dimissione

infermieristica; monitorare e valutare le condizioni dell’assistenza

dell’assistito; mettere in atto prescrizioni mediche

D.I. NANDA – EVOLUZIONE STORICA

• 1953 – Fry = primo utilizzo del termine “diagnosi infermieristica”

• 1972 – Gordon = dissertazione sul ragionamento diagnostico

• 1973 – Gebbie & Levin = creano la prima task force presieduta da Majory Gordon

infermieristica per denominare/classificare le D.I.

• 1982 – NANDA = il gruppo diventa ufficialmente NANDA (North American Nursing

Diagnosis Association). M. Gordon è la prima Presidente

• 1986 - Tassonomia I = resa ufficiale la Tassonomia I (pubblicata 1977); Linda J. Carpenito è

Presidente del Diagnostic Rewiew Commitee. Tentativo di inclusione nell’ICD

(International Classification Diseases), attraverso l’OMS

• 1990 – letteratura = prima pubblicazione della rivista “Nursing Diagnosis”

• 1991 – ANA, American Nurses Associsation = riconosce le D.I. nel 1973, le riafferma con la

revisione degli “standard” nel 1991: “L’infermiere analizza i dati dell’accertamento per

determinare le diagnosi infermieristiche

• 1993 – JCAHO = Standard: “l’assistenza ad ogni persona si basa sulle D.I identificate o sui

bisogni assistenziali”

• 1997 – letteratura = pubblicazione della rivista “Journal of Nursing language and

classification” NNN _(NANDA, NIC, NOC) = primo meeting congiunto

Oggi NANDA è NANDA-International. Ogni 2 anni viene organizzata una conferenza

internazionale, in cui vengono revisionate e aggiornate le diagnosi già in precedenza inserite e

vengono approvate nuove diagnosi. Negli ultimi anni la Conferenza ha preso il nome di NNN:

• NANDA-International

• NOC (Nursing Outcome Classification)

• NIC (Nursing Intervention Classification),

nel tentativo di unificare i tre linguaggi e sviluppare i relativi collegamenti tra di essi

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• 2000 - Tassonomia II = Approvazione della Tassonomia II, sul modello rivisto di M. Gordon

TASSONOMIA II NANDA-I

Nel 2021 sono state accettate 267 diagnosi infermieristiche per l’uso clinico.

Le diagnosi infermieristiche sono collocate in un sistema di classificazione, definito tassonomia,

basato su modelli teorici e fondamenti scientifici.

La Tassonomia II NANDA-I ha tre livelli:

• domini (13 = promozione della salute, nutrizione, eliminazione/scambi, attività/riposo,

percezione/cognizione, auto-percezione, ruoli e relazioni, sessualità, coping/tolleranza allo

stress, sicurezza/protezione, benessere,

crescita/sviluppo)

• classi (47

• diagnosi infermieristiche (267), ognuna con un proprio codice

COSTRUZIONE DEI CONCETTI DIAGNOSTICI

Le diagnosi NANDA-I sono concetti costruiti per mezzo di un sistema multiassiale. Un asse

corrisponde a una dimensione della

risposta umana che viene presa in considerazione nel processo diagnostico. Nel modello NANDA-

I gli assi sono 7:

assi dimensioni definizione

1 focus della diagnosi risposta umana, titolo della diagnosi

2 soggetto della diagnosi persona, caregiver, famiglia, comunità

3 giudizio descrittore, specifica i focus

4 localizzazione parti del corpo e funzioni correlate

5 età neonato, bambino, adulto, anziano

6 tempo acuto. cronico, intermittente

focalizzata sul problema attuale, di

7 stato della diagnosi rischio, di promozione della salute

COMPONENTI PER LE ENUNCIAZIONI DIAGNOSTICHE

TITOLO

fornisce il nome della diagnosi infermieristica (etichetta diagnostica), come compare nella

tassonomia;

descrive l’essenza della risposta umana, il focus (asse 1), espresso con un termine, con una frase

concisa; e può comprendere un descrittore (asse 3). Ad ogni titolo è assegnato un codice a 5 cifre.

00032 Modello di respirazione inefficace, 00085 Mobilità compromessa, 00109 Deficit nella cura di

sé: vestirsi, 00304 Rischio di lesione da pressione, 00069 Coping inefficace; ogni titolo è affiancato

da una definizione che fornisce una descrizione chiara e precisa, delineando il significato della

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diagnosi, differenziando così diagnosi simili per evitare errori di interpretazione è

indispensabile conoscere e consultare la definizione; esempi:

-intolleranza all’attività = energie fisiche o psichiche insufficienti per continuare o completare le

ADL

-fatigue = senso di esaurimento

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Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher herthaf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia clinica infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Rizzo Chiara.
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