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MERCATI E STRUMENTI FINANZIARI

L'efficiente funzionamento del sistema finanziario è presupposto necessario al sostenimento dell'economia reale, ovvero di quella parte di economia riferita alla produzione e allo scambio di beni e servizi. A sostenere, infatti, le attività di investimento e l'attività produttiva, sono le grandezze finanziarie. Mentre con il termine "attività reali" si fa riferimento a ciò che è tangibile, come, ad esempio, macchinari e mobili, con il termine "attività finanziaria" si fa riferimento a ciò che invece tangibile non è, ad esempio titoli di stato e conto corrente. Alle attività finanziarie, si contrappongono le passività finanziarie, che hanno le stesse caratteristiche tecniche delle prime, ma forniscono un'indicazione diversa: le passività indicano le fonti, le modalità di approvvigionamento, dei fondi necessari, mentre le

Le attività indicano gli impieghi e quindi la destinazione della ricchezza. L'insieme delle attività e delle passività detenute costituisce il portafoglio di ogni operatore del mercato finanziario. Per mercato finanziario si intende il luogo in cui avvengono le contrattazioni e gli scambi di strumenti finanziari. È questo scambio di attività e passività finanziarie che consente di sostenere l'economia reale: attraverso gli intermediari finanziari, in particolare le banche, è possibile collegare i settori in avanzo finanziario a quelli in disavanzo finanziario. In questo modo, i settori che hanno eccedenza di risparmi hanno la possibilità di impiegarli con il trasferimento ai settori che invece richiedono risorse finanziarie aggiuntive necessarie al finanziamento dei propri investimenti. Le banche si pongono, appunto, come intermediari in questo collegamento, definibile quindi indiretto. Il loro ruolo è fondamentale.

collegamento diretto, infatti, sarebbe molto difficoltoso a causa di vari motivi, come ad esempio il fatto che i risparmiatori e gli investitori spesso non hanno la possibilità di individuarsi autonomamente a vicenda (causa possibile: la distanza tra gli operatori), o anche il fatto che, normalmente, il piccolo risparmio di un singolo operatore non è sufficiente a sostenere l'investimento di un'impresa, ad esempio. Inoltre, i risparmiatori, non potendo valutare in modo efficace l'affidabilità dell'operatore che chiede il finanziamento, sono riluttanti nel concedere direttamente le loro risorse. Le banche quindi, a seguito di adeguati controlli, effettuano una "trasformazione qualitativa dei fondi intermediari", per cui gli strumenti che offrono ai risparmiatori sono diversi rispetto a quelli offerti alle imprese. Devono, infatti, gestire i portafogli in modo efficiente e considerando le singole esigenze dei vari operatori. In particolare,

La banca, nello svolgimento della propria attività di gestione, deve rispettare tre tipologie di equilibrio fondamentali: quello economico, quello finanziario e quello patrimoniale. L'equilibrio economico attiene alla necessità che i ricavi coprano i costi, quello finanziario alla necessità di avere un volume di attività sufficiente a fronteggiare le passività e quello patrimoniale si riferisce alla capacità di detenere un capitale adeguato alla rischiosità della banca.

Affinché questo sia possibile, è necessario un clima di fiducia nei confronti delle banche. A questo scopo, per garantire la stabilità, le banche sono sottoposte ad importanti controlli da parte di sistemi come la Consob.

Lo stato patrimoniale di una banca vede tra le attività principali, oltre alle attività reali, la liquidità (intorno all'1%), i prestiti e i titoli e tra le passività principali, oltre al capitale proprio,

depositi e titoli. È dalla naturafinanziaria delle maggior parte delle voci in bilancio, che viene la banca si può definire "intermediariofinanziario". Per valutare l'andamento dell'attività di gestione di una banca, oltre all'osservazione del ROE e deirendimenti delle altre banche, è possibile definire la rischiosità dell'attivo. Questo è possibile definendo iltasso di interesse come "prezzo del denaro". Esistono molteplici tassi di interesse, il cui valore dipende datre specifiche componenti, indicative di diverse tipologie di rischio al quale lo strumento finanziarioconsiderato è "sottoposto". Il tasso di interesse di ogni strumento finanziario include il rischio di crescita deiprezzi e questo si riflette nel fatto che i tassi di interesse dovrebbero essere almeno pari all'inflazione.Include inoltre il rischio di mercato e il rischio di default. Il primo fa riferimento

al fatto che un titolo conscadenza più lunga ha maggiori probabilità che le condizioni di mercato subiscano drastiche modifiche equindi a questo maggior rischio sono associati tassi di interesse più alti. Il secondo invece fa riferimento alfatto che, a parità di scadenza, se un titolo è riferito ad un emittente più rischioso, deve essere associato adun tasso di interesse maggiore: fa quindi riferimento al rischio di insolvenza dell’emittente.È possibile definire una relazione diretta tra rischio rendimento, per cui un operatore è disposto adaccettare rischi maggiori, solo a fonte di un rendimento atteso maggiore.È possibile, inoltre, individuare una relazione rispetto ai prezzi: in particolare una relazione inversa prezzo-rendimento, per cui all’aumentare (diminuire) dei tassi di interesse su uno strumento finanziario, il prezzodi quest’ultimo diminuisce (aumenta).Nello specifico, i prezzi dei titoli

derivano da meccanismi di asta diretti dalla Banca Centrale, a cui partecipano le banche autorizzate. Dalle offerte di queste ultime, in base alla tipologia di asta, si definisce il prezzo. Nelle aste marginali il prezzo risulta uguale per tutti e corrisponde al prezzo proposto dall'ultimo aggiudicatario, mentre nelle aste competitive ognuno paga il prezzo proposto. Tutti i titoli quotati sul mercato regolamentato devono formare un prezzo ogni giorno. Sempre a riguardo della stabilità del mercato, è attribuita alla Consob la possibilità di sospendere le contrattazioni, qualora il prezzo stesse "strappando", ovvero si stesse drasticamente allontanando dai prezzi normalmente rilevati. Questo "strappo", viene interpretato infatti come indice di una situazione in cui, nel mercato, alcuni operatori sono entrati a conoscenza di maggiori informazioni, rispetto agli altri. In questo modo, la Consob fornisce al mercato la possibilità di

metabolizzare l'informazione e agli operatori dieffettuare scelte razionali.Il mercato deve quindi muoversi gradualmente per garantire stabilità e trasmetterla ai risparmiatori, chealtrimenti sarebbero riluttanti ad operare nei mercati finanziari: i prezzi devono muoversi in modoordinato.

Strumento fondamentale per gli operatori che operano nei mercati finanziari è la term structure. Ognistrumento finanziario ha la propria struttura dei tassi a termine, che permette di analizzare i tassi spot sullevarie scadenze. Il riferimento sono i tassi sugli Zero Coupon Bond, che sono considerati "puri", in quantounici titoli per cui il tasso di interesse misurato ex-ante, nel caso in cui il titolo venga acquistato e detenutofino alla scadenza, è uguale al tasso di interesse effettivo ex-post. La curva si aggiorna quotidianamente inbase al metodo del boot strapping effettuato da particolari programmi. Spostamenti della curva sono legatia variazioni dei prezzi.

sul mercato in una relazione inversa, per cui la gestione di un portafoglio non può prescindere dalla conoscenza della term structure. Inoltre, dalla term structure è possibile individuare il tasso di rendimento effettivo e i tassi forward. Nello specifico, con tasso di rendimento effettivo (TRE), si indica il tasso per cui il prezzo di uno strumento finanziario risulta essere uguale al valore attuale delle prestazioni attese. Questo tasso risulta essere compreso tra i tassi della term structure. Se questa è orientata positivamente, il TRE risulterà poco più basso del tasso più alto nella term structure. Se invece, è orientata negativamente, il TRE risulterà essere poco più alto del tasso più basso nella term structure. Questo deriva dal fatto che il tasso con cui viene scontata la prestazione alla scadenza più lunga ha un impatto maggiore nella determinazione del prezzo e quindi del TRE. Il TRE è peròsulla base delle aspettative del mercato, è possibile individuare opportunità di arbitraggio. L'arbitraggio consiste nell'approfittare delle discrepanze tra i prezzi degli strumenti finanziari per ottenere un profitto senza rischio. Ad esempio, se la curva dei tassi spot è sottostimata, si potrebbe acquistare uno strumento finanziario a tasso fisso e contemporaneamente vendere uno strumento finanziario a tasso variabile, sfruttando la differenza tra i tassi. In questo modo, si otterrebbe un rendimento positivo senza rischio. In conclusione, i tassi di rendimento effettivi possono differire dai tassi di rendimento previsti inizialmente, sia per gli strumenti spot che per quelli forward. Tuttavia, le variazioni dei tassi possono offrire opportunità di arbitraggio per gli investitori attenti alle dinamiche del mercato dei tassi di interesse.

È possibile definire delle posizioni di investimento o indebitamento sintetico regolate ai tassi forward: operazioni in cui investimento e indebitamento non hanno la stessa durata. Gli operatori che considerano la curva dei tassi sovrastimata potrebbero costruire una posizione di investimento sintetico, per cui l'operatore effettua un investimento a lungo e si indebita a breve. Se il tasso al quale si rindebita è minore del tasso forward, allora otterrà un guadagno da questa operazione. Al contrario, chi considera la curva dei tassi sottostimata tenderà a costruire una posizione di indebitamento sintetico regolata al tasso forward, per cui si indebita a lungo e investe a breve. Se poi il tasso a cui reinveste risulta maggiore del tasso forward otterrà un guadagno. Gli operatori che effettuano queste operazioni, però si sottopongono al rischio di tasso, che insorge nel momento in cui la durata dell'investimento e dell'indebitamento.

è diversa. Questo rischio fa riferimento al fatto che, in entrambi i casi, se i tassi procedono in modo opposto rispetto a quello che era previsto dagli operatori (sono maggiori del tasso forward nel primo caso, e minori nel secondo caso), questi operatori subiscono delle perdite. Se i tassi
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A.A. 2022-2023
4 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher __alice___ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Mercati e strumenti finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Patanè Michele.