Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
La leucemia mieloide cronica (LMC) è una malattia che si sviluppa nel midollo osseo e progredisce lentamente.
Il midollo osseo è un tessuto spugnoso contenuto all'interno delle ossa lunghe e di alcune ossa piatte, dove originano cellule immature, dette anche cellule staminali, da cui si sviluppano le cellule che costituiscono la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Se nel percorso che porta le cellule staminali a diventare "adulte" subentrano errori e mutazioni, può avvenire una trasformazione maligna che dà origine alla leucemia mieloide cronica.
Il termine cronica indica che la malattia ha una progressione lenta nel tempo e può rimanere asintomatica anche per anni nella fase iniziale. Inoltre, contrariamente a quanto avviene nella forma acuta, nella leucemia mieloide cronica viene preservata la capacità dei precursori dei globuli bianchi di differenziarsi in cellule mature.
Le terapie disponibili per la leucemia mieloide cronica permettono di tenere la malattia sotto controllo anche senza che questa venga eradicata. La leucemia mieloide cronica è caratterizzata da:
- fase cronica (6-10 anni)
- fase accelerata o crisi blastica (febbre, artromialgie, sudorazione notturna, aumento epatosplenomegalia, aumento dei GB, anemia, piastrinopenia, blasti nel midollo e sangue periferico)
Il punto debole dei pazienti con leucemia è che sono più fragili verso le infezioni.
LINFOMI
I linfomi sono tumori che interessano un tipo specifico di globuli bianchi, noti come linfociti. Queste cellule combattono le infezioni. I linfomi possono svilupparsi dai linfociti B o dai linfociti T, due dei principali tipi di linfociti.
I linfociti T svolgono un ruolo fondamentale nel regolare il sistema immunitario e nel combattere le infezioni virali.
I linfociti B producono anticorpi, essenziali per combattere alcune infezioni. I linfomi sono simili ad
Altri tumori che interessano i globuli bianchi, chiamati leucemie. I linfociti hanno origine nel midollo osseo e vengono trasportati in tutto l'organismo attraverso il torrente ematico e una rete di canali tubulari detti vasi linfatici. I linfonodi che sono sparsi per tutta la rete dei vasi linfatici ospitano raccolte di linfociti. I linfociti che diventano cancerosi (cellule linfomatose) possono rimanere confinati a un unico linfonodo o diffondersi nel midollo osseo, nel sangue, nella milza o praticamente in qualsiasi altro organo. I globuli bianchi cancerosi non funzionano come i globuli bianchi normali, quindi non possono aiutare l'organismo a combattere le infezioni.
I linfomi sono malattie che hanno a che fare con la comparsa di proliferazione di cellule ematiche neoplastiche all'interno dei linfonodi. Queste cellule tumorali rimangono localizzate a livello ghiandolare e non vanno in circolo. I linfonodi sono strutture anatomiche costituite da un agglomerato di linfociti.
T e B organizzate in un centrogerminativo, follicolare, in una zona marginale ed in una zona mantellare. Essendo lestazioni in cui i linfociti vengono in contatto con l'antigene, si hanno tumefazionilinfonodali in occasioni di infezioni anche banali. Talora, la proliferazione illimitata edincontrollata comporta una tumefazione neoplastica del linfonodo (linfoadenopatia)che, se non trattata, cresce fino a comprimere le strutture circostanti. Il linfonodo èorganizzato in diverse zone: centro germinativo, zona mantellare, zona follicolare e zona marginale. LINFOADENOPATIA La linfoadenopatia è l'allargamento palpabile maggiore di 1 cm di uno o più linfonodi. Siccome sono neoplasie cheoriginano dai linfonodi, questi aumentano di volume e caratterizzano una malattia linfonodale chiamatalinfoadenopatia. Quindi, i linfonodi andranno a occupare più spazio. Quando parliamo di linfoadenopatia? - definizione: → linfonodi di dimensioni anormali (>1,0-1,5 cm) palpatoriamente si possono sentire o linfonodi di consistenza anormale ha la consistenza parenchimatosa come il rene o il fegato
- epidemiologia:
- età > 40 anni: 4% rischio di tumore con l'avanzare dell'età il rischio aumenta
- età < 40 anni: 0.4% rischio di tumore Studio olandese 1% delle linfoadenopatie senza causa nota sono dovute a tumore
- linfoadenopatia
- localizzata: 1 sola area interessata
- generalizzata: 2 o più aree interessate non contigue
Ci sono delle sedi dove c'è una maggior attività linfonodale. È perciò importante considerare le sedi dove normalmente i linfonodi non sono palpabili. Tra queste troviamo: la sede nucale, sovraclaveare, ascellare, inguinale. Le cause di linfoadenopatie sono moltissime. Tra le cause troviamo:
- infezioni
- EBV
- Toxoplasmosi
- Cytomegalovirus
- Varicella Zoster Virus
- Faringite
- Tubercolosi
- Scarlattina
- tumori
- linfaticio
- linfoma di Hodgkin
- linfoma non-Hodgkin
- LLCo
- LLAo
- LMA
- tumori metastatici
- [Data]DANIELA GARSTEAo
- melanoma
- HBVo
- carcinoma mammario
- HIVo
- carcinoma polmonare
- Rosoliao
- carcinoma gastrico
- parotite
- carcinoma prostatico
- carcinoma renale
- malattie del collagene e vasculiti
- tumori del collo
- RA
- LES
- LINFOADENOMEGALIA SOSPETTA
Bisogna osservare:
- Se è generalizzata
- Associata splenomegalia
- Dimensioni maggiori di 1 cm
- Consistenza dura
- Linfonodi adesi ai piani sottostanti
- Non dolente
LINFOMI – NEOPLASIE AI LINFONODI
I linfomi sono al 4° posto in ordine di incidenza fra le neoplasie al Mondo. Si distinguono in non-Hodgkin e di Hodgkin.
I primi hanno riconosciuto nel corso degli ultimi 20 anni un aumento esponenziale della loro incidenza; I secondi, invece, sono rimasti stabili. Al momento, il rapporto fra le forme non-Hodgkiniane ed Hodgkiniane è pari ad 10/1. Gli organi linfoidi, ricorda, sono tutti i tessuti che producono cellule del sangue come linfonodi, milza,
midollo osseo, anello del Waldeyer, fegato. Queste sedi potenzialmente possono essere sedi di produzione linfonodale. È, perciò, importante andare ad analizzare il midollo osseo. Queste neoplasie colpiscono tutte le età e senza distinzione di sesso. CLINICA DEI LINFOMI È caratterizzata da: DIAGNOSI DEI LINFOMI L'esame diagnostico è senza dubbio quello istologico del linfonodo o della massa linfomatosa tramite BIOPSIA. TAC collo, torace, addome vengono fatti per valutare il grado di espansione del linfoma (I-IIIII stadio) perché per ogni stadio cambia la strategia terapeutica. Si esegue la biopsia ossea bilaterale (si valuta estensione al midollo- IV stadio) con aspirato per citogenetica, biologia molecolare e immuno-fenotipo (alcune alterazioni biologico-molecolari sono patognomoniche di determinati linfomi). In casi selezionati si effettua RMN, PET, scintigrafia toracica con Gallio. Esami Ematochimici: LDH, Beta 2 microglobulina, VES, Fx epatica erenale ed ematochimici di routine
STADIAZIONE DEI LINFOMI
Devo fare prima un prelievo dei linfonodi e poi del midollo osseo. Successivamente, devo stadiare il linfoma attraverso:
- Valutazione delle stazioni/organi di tutto il corpo TAC total body + PET
- Biopsia osteo-midollare
- Nelle forme extranodali (Linfomi MALT) valutazione endoscopica del tratto gastro-enterico, studio ORL
THOMAS HODGKIN è andato a definire la classificazione delle cellule. Ha fatto sì che alcuni linfomi siano classificati come Hodgkin o non.
Il linfoma di Hodgkin è un tumore del sistema linfatico che origina dai linfociti B, un tipo di globuli bianchi presenti nel sangue, nei linfonodi, nella milza, nel midollo osseo e in numerosi altri organi che compongono il tessuto linfatico. Il linfoma di Hodgkin molto spesso si sviluppa all'interno dei linfonodi, piccoli organi disposti in maggioranza nella parte superiore del corpo, che svolgono un ruolo cruciale nella difesa immunitaria.
Infatti, in condizioni fisiologiche, in presenza di una infiammazione o infezione si ingrossano e inducono la proliferazione di linfociti B e altre cellule immunitarie che raggiungeranno il sito del danno cellulare. Questo tipo di tumore può insorgere in ogni parte del corpo dove siano presenti linfonodi o altri componenti del tessuto linfatico. Ciò che caratterizza il linfoma di Hodgkin rispetto agli altri linfomi, che vanno sotto il nome collettivo di linfomi non Hodgkin (LNH), è la presenza di cellule giganti, chiamate cellule di Reed-Sternberg e cellule di Hodgkin.
Il linfoma non-Hodgkin (LNH) è un tumore che ha origine dai linfociti B o dai linfociti T presenti nel sistema linfatico. Questo sistema è costituito dagli organi linfoidi primari e secondari, dalla rete dei vasi linfatici, e dalla linfa. Gli organi linfoidi primari sono timo e midollo osseo, mentre gli organi linfoidi secondari sono milza e linfonodi. La principale funzione del sistema linfatico
è la difesa dell’organismo dagli agenti esterni e dalle infezioni. Il LNH, così chiamato perdistinguerlo dal linfoma di Hodgkin, si sviluppa nei linfonodi o in altri organi e sistemi, tra cui stomaco, intestino, fegato,osso e, più raramente, cute e sistema nervoso centrale.
12[Data]DANIELA GARSTEAInoltre, si è andati anche a definire l’andamento clinico, definendoli come linfomi ad alto grado o a basso grado.I linfomi hanno una prognosi più o meno favorevole a seconda della loro aggressività.
FATTORI PROGNOSTICI SFAVOREVOLITra i fattori prognostici sfavorevoli troviamo:
- Linfoma a cellule T
- Linfoma ad alto grado in fase avanzata di diffusione con localizzazioni "bulky”
- Progressione di malattia durante il trattamento o mancata remissione
- Presenza di segni sistemici
- Difficoltà di raggiungere un'alta intensità di dose di terapia
- Alti livelli iniziali di LDH e grave anemia
- Età superiore a 65
La biopsia ossea ha come sede preferita le creste iliache. Questo perché sono sedi di emopoiesi.
SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE
Sono malattie neoplastiche del sistema emopoietico caratterizzate da un'abnorme produzione di cellule mature o immature delle linee mieloidi. Tra queste troviamo le sindromi:
- Granulomonocitica
- Piastrinica
- Eritrocitica
Queste sindromi possono essere:
- Acute
- Leucemie acute
- Subacute
- Sindromi mielodisplastiche
- Croniche
- Leucemia mieloide cronica
- Policitemia vera
- Trombocitemia essenziale
- Mielofibrosi idiopatica con metaplasia mieloide
MIELOMA MULTIPLO
È una malattia caratterizzata dalla presenza di un'esagerata proliferazione delle plasmacellule. Le plasmacellule producono immunoglobuline. Quindi, se c'è un tumore a livello delle plasmacellule, vi è un ab