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IPERTROFIA CONCENTRICA

Rispetto a questa situazione normale, se io aumento la pressione alla situazione normale, che c'è uno spessore della parete contenuta, aumenta la pressione, la parete diventa cicciona. Questa è l'IPERTROFIA CONCENTRICA perché non aumenta le dimensioni della cavità cardiaca, è l'adattamento che c'ha per esempio il culturista, perché quando voi andate in palestra e prendete il bilanciere, quando voi fate uno sforzo, uno sforzo isometrico o isotonico?

Isometrico, Iso stesso, metrico lunghezza, Isotonico, stesso tono, isometrico vuol dire che è uno sforzo contro resistenza e il muscolo non si accorcia il prototipo è il sollevatore, il body builder, Isotonico è il nuotatore, il maratoneta, perché i segmenti corporei si muovono.

Il culturista fa uno sforzo isometrico, lo sforzo isometrico vuol dire grossa contrazione muscolare che schiaccia le arterie che ci stanno dentro, se io schiaccio

Un'arteria aumento le resistenze, se aumento la resistenza aumento la pressione. Il culturista tipicamente è un'ipertrofia ventricolare concentrica. Se io sono un maratoneta faccio girare più sangue, quindi vuol dire che il mio ventricolo alla fine di ogni diastole è più dilatato?

Sì, quindi io parto da una situazione di maggiore dilatazione.

IPERTROFIA ECCENTRICA

Se io parto da una situazione di ventricolo più ampio, questo ventricolo tenderà a ipertrofizzarsi ma lasciando le pareti dello stesso spessore ma aumentando la volumetria, è diverso lo stimolo. In un caso parte da un volume standard e si ipertrofizza, nell'altro caso parte da un volume aumentato, si ha ipertrofia eccentrica, perché diventa un pochino più grande.

Se io vado a misurare la massa di questo Cuore, questa e questa qua, più o meno è la stessa, però in questo caso qua le pareti sono molto spesse, in questo caso qua le

Le pareti non sono così spesse, è la cavità che è più grande. Non è una patologia, può essere una patologia, ma quella che è la conseguenza dell'allenamento all'esercizio fisico non è una patologia, quando uno smette di fare l'esercizio fisico regredisce.

CARDIOPATIA IPERTROFICA

Ci sono dei soggetti che hanno non un'Ipertrofia, cioè un compenso all'esercizio ma è una patologia primitivamente del Cuore CARDIOPATIA IPERTROFICA, che è diversa, se io smetto di fare l'esercizio fisico la Cardiopatia Ipertrofica non regredisce, se io smetto di fare l'esercizio fisico l'Ipertrofia Cardiaca regredisce.

Quindi stiamo parlando di meccanismi di adattamento, questi meccanismi di adattamento non è che siano eterni.

CAUSE DELLO SCOMPENSO CARDIACO

Arriviamo alle cause dello Scompenso Cardiaco.

Io posso avere come cause più frequenti 3 problematiche fondamentali. Una

quella in cui, però se io ho una problematica che mi riguarda primitivamente il muscolocardiaco che viene danneggiato, quel muscolo funzionerà meno bene, ad esempio il Covid ha determinato in molto pazienti la Miocardite cioè l'infiammazione del Miocardio, che ha determinato come conseguenza un Insufficienza Cardiaca in molti pazienti.

Andiamo a vedere il grosso dello scompenso cardiaco. Riconosce fondamentalmente 2 motivi: Uno la Cardiopatia Ischemica e l'altro l'Ipertensione Arteriosa.

CARDIOPATIA ISCHEMICA

Oggi nel mondo, la Cardiopatia Ischemica anzi in Italia la Cardiopatia Ischemica è tra le cause più importanti di decesso, le malattie cardiovascolari rappresentano sostanzialmente la prima causa di morte, 230.000 morti l'anno, se uno si fa uno Scompenso Cardiaco nell'intervallo di tempo dell'anno successivo un 30% ci lascia le penne.

Se io ho una pressione alta, tieni conto che in Italia c'abbiamo 18 milioni di

pazienti ipertesi, pianpiano questo ventricolo funzionerà meno bene, perché si ipertrofizza e pure avendo la sua forza contrattile non si riuscirà a riempire bene, si parlerebbe di Scompenso Cardiaco a Frazione di Eiezione Conservata.

Nello Scompenso Cardiaco io non ho come parametro di riferimento la capacità del Cuore di contrarsi, ma la capacità del Cuore di portare sangue.

Nel paziente che ha questo problema qua, cioè l'Ipertrofia Cardiaca, il Cuore si contrae anche bene ma non essendoci un'adeguata diastole, alla fine la portata cardiaca non è adeguata e questo determinerà dei sintomi.

Dall'altro spettro della situazione, dall'altro estremo c'è quella situazione in cui il Cuore proprio non ce la fa a contrarsi, perché si è danneggiato il tessuto, per chi ad esempio ha preso il Covid e l'ha infiammato o cosa ben più frequente per quel problema, la Cardiopatia Ischemica.

perché se io ho una parte di Cuore che mi muore per effetto di una necrosi ischemica cioè un Infarto o un singolo episodio grosso o più episodi piccoli recidivanti, alla fine di tutta quella quota di tessuto muscolare che c'è, c'è né rimasto poco, c'è rimasto tessuto fibroso che non si contrae. Quindi due situazioni:

  1. quella in cui non ho una capacità contrattile adeguata
  2. quella in cui la capacità contrattile è adeguata ma non c'è la capacità di rilasciamento.

Questo fa gli estremi di una serie di situazioni intermedie che però è molto ben codificato. Io dico che ci sono due situazioni estreme e in tutti e due i casi il paziente deve essere gestito. Stante questa fisiopatologia, cioè vuol dire che io sono arrivato al momento in cui il Cuore non riesce a garantire un'adeguata quantità di sangue, di flusso tale da soddisfare le esigenze metaboliche dei tessuti.

rispetto a quella situazione, quale sarà la sintomatologia del paziente?

SINTOMATOLOGIA

Non è facilissimo ma neanche complicatissimo, il paziente che ha lo Scompenso Cardiaco che sintomi vi riferirà?

Astenia, perché?

L'astenia è la stanchezza, quindi non c'è un'adeguata quantità di sangue ai muscoli.

Affanno, Dispnea, tanto è che nella classificazione tra le varie che ci stanno.

New York Heart Association (NYHA) 4 stadi,

  • il Primo Stadio il paziente non ha problemi
  • il Secondo Stadio compare dispnea per sforzi importanti
  • il Terzo Stadio per sforzi ordinari (cioè pulire casa)
  • il Quarto Stadio Dispnea a riposo.

Quindi man mano che progredisce lo Scompenso Cardiaco con due dispnee si fa più importante.

Perché questa curva qua, relazione tensione lunghezza e in queste condizioni per il paziente, per il soggetto che sta bene, il paziente che ha lo Scompenso Cardiaco è questa, cioè

all'aumento del volume telediastolico, l'aumento della forza non è molto concreto, perché questo Cuore è un Cuore un po' malandato. Questo è un soggetto normale tanto tu, vai là, come un elastico, tanto più tendi un elastico tanto più torna indietro, se quell'elastico è malandato, tiri-tiri indietro ci torna sempre di meno. Ci troviamo in una situazione in cui questo Cuore pompa poco, manda poco sangue in circolo e il paziente è astenico, ma questo sangue che gira poco 5 litri dove si accumula? La Cardiomiopatia Dilatativa in cui questa situazione qua viene per cause non completamente note oppure per la Cardiopatia Ischemica. Parte dal Ventricolo Sinistro fa tutto il giro e arriva nei capillari, dai capillari ritorna nelle vene cave, dalle vene cave... Ventricolo Destro... comune e torna indietro. Torna facendo gli viene un infarto, gli si rompe il 30-40% del Ventricolo Sinistro, che succede?

Dal punto di vista emodinamico? Questo Cuore si contrae meno bene, quindi mi trovo in una condizione in cui questo Cuore anziché pompare 5 litri al minuto ne pompa 3, questo però non è mica danneggiato, perché si danneggia questo Cuore?

Se c'è la Cardiopatia Ischemica, lì era un caso di un'emicardite, si danneggia questo e questo, era una Cardiomiopatia Dilatativa non c'è una selettività del danno, se io sono un Iperteso il danno ce l'ho qua, se io ho l'Infarto del Miocardio quasi sempre ce l'ho qua, il Ventricolo è bello cicciottello e il Destro appena accennato, foglietto leggero intorno al Ventricolo Sinistro.

30% in meno di frazione di eiezione, cioè si riduce il 30% la capacità contrattile, quindi anziché tirare fuori 5 litri me ne tira fuori 3,5 litri, questo ne pompa 5 il destro, questo 1,5 litri dove va a finire?

Questo si accumula qui dentro nei Polmoni, il Polmone

è fatto come una spugna, la spugna di mare, se voi mettete la spugna dentro l'acqua e poi la tirate su come la vedete? Piena, pesante con i setti che separano un buco e l'altro ispessiti, perché si ingorga di sangue, il sangue di questi pazienti è blu, quindi si accumula qui e il paziente avrà difficoltà a respirare, avrà dispnea, questo perché? Perché gli scambi gassosi sono alterati in ragione del fatto che il liquido si accumula tra i setti intra alveolari tra un alveolo e l'altro. Per motivi emodinamici questo accumulo di sangue si verificherà soprattutto dove? Nelle parti più declivi, quali sono le parti più declivi dei Polmoni? Le basi, tanto è che tu poggi il fonendoscopio e senti il rumore dell'acqua. Se il paziente si stende nel letto, qual è la parte più declive? Se questo paziente tu lo fai mettere in posizione distesa, aumenti la quantità di sangue chedallegambe torna al Ventricolo Destro, dal Ventricolo Destro va al Polmone che non lo fa rimandare al Ventricolo Sinistro, perché il Ventricolo Sinistro non lo accoglie. Questi pazienti tipicamente vedono accentuarsi le dispnee in posizione distesa, quando qualcuno di noi, questo nello Scompenso Cardiaco lo metto in pancia all'aria, è grave? Non tollerano il clinostatismo, se lo Scompenso Cardiaco è molto avanzato. La posizione che assume il paziente è quella posizione che gli garantisce una respirazione più tranquilla, per motivi puramente emodinamici. Se io sto così, la parte declive è questa, e tutto il Polmone si riempie d'acqua. Quindi per valutare la gravità dello Scompenso vedere com'è il decubito, se il decubito gli è indifferente, cioè il paziente sta a pancia all'aria e legge il giornale è probabile che quello scompenso non sia particolarmente severa, se questo paziente è.Mi sono trovato costretto a dormire stando seduto sulla sedia, appoggiato sul tavolo. Il mio corpo era così esausto che non riuscivo a resistere in piedi. La sedia era l'unica opzione per riposare, anche se non era certo il modo più comodo per dormire. Il tavolo, invece, mi serviva come supporto per non cadere. La situazione era così estrema che il mio corpo aveva raggiunto uno scompenso severissimo.
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giacomo.benedetto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina interna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Desideri Giovambattista.