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STANDARDIZZAZIONE
Prodotto uguale a quello offerto sul mercato nazionale, fatta eccezione per l’etichetta, la lingua utilizzata o per le altre leve del
marketing mix. Trasferire all’estero, senza apportare alcuna modifica, un prodotto ideato e realizzato per il mercato di origine.
Eventualmente vengono creati adattamenti che non vanno ad impattare la percezione del consumatore.
Questa strategia viene implementata da imprese che: 24
intraprendono per la prima volta una politica di penetrazione commerciale all’estero (frequente nel caso di esportazioni
indirette) -> che non hanno confidenza con il mercato estero.
hanno ottenuto positive performance sul mercato di origine con quel prodotto -> soddisfa bene le esigenze del mercato
domestico e prova a entrare e vendere in quello estero
vendono sui mercati esteri un surplus di produzione, o un prodotto entrato nella fase di maturità sul mercato nazionale ->
solitamente si cerca un mercato estero più simile possibile a quello domestico per prolungare il ciclo di vita del prodotto.
sono in grado di realizzare economie di scala -> vendo sfruttando la capacità produttiva
sostengono costi elevati associati all’adattamento (es.: prodotti farmaceutici, prodotti chimici ecc…) -> se non adatto il prodotto
si avrà un impatto negativo sul volume delle vendite
Viene adottata in relazione a:
1. Tipologia di prodotto
a. beni destinati alla produzione: i beni industriali (macchinari, cavi elettrici, bulloni, pneumatici, …) sono meno sensibili
agli aspetti culturali rispetto ai beni di consumo, in particolare non durevole (alimentari, beni per la cura della persona
…);
b. beni di consumo durevole ad alto contenuto tecnologico (elettronica di consumo, elettrodomestici, auto …)
Comunque presenti adattamenti di tipo normativo e con riferimento ai servizi di assistenza!!!
2. Origine del prodotto
a. beni fortemente associati all’immagine del paese di origine → effe o Country of Origin (COO) o Made in
COO -> Identifica una influenza (positiva o negativa) esercitata, sulla percezione di valore del consumatore, dal paese di origine
nel quale un determinato prodotto viene progettato/disegnato (country of design) e/o prodotto/assemblato (country of
manufacture/assembly). Il paese di origine è utilizzato dal consumatore come un sostituto di informazione e garanzia di qualità,
relativamente agli attributi del prodotto giudicati importanti nel processo decisionale di acquisto (es.: il tè inglese, la seta
cinese, la tecnologia tedesca, la moda italiana).
Quando non si hanno conoscenze riguardo al prodotto spesso si è portati a valutare la qualità del prodotto in base alla propria
origine (immagine positiva o negativa nella mente del consumatore), soprattutto se non si conosce al 100%.
Es.: pasta italiana Buitoni, posizionata come tipico prodotto della tradizione
culinaria italiana; prodotti tipici locali, espressione di un territorio che
modificati possono perdere la loro identità.
Dimensioni dell’immagine di un paese:
Innovazione -> livello di avanzamento tecnologico, qualità dei
manufatti, affidabilità.
Es. auto tedesche; orologi svizzeri
Design -> stile, eleganza
Es. abbigliamento moda italiano
Prestigio -> status symbol, esclusività
Es. auto italiana Ferrari; profumo francese Coco Chanel
*L’Italia è riconosciuta nel mondo per le 4F’s -> Food, Fashion, Furniture and design e Factory automation (innovazione).
https://medium.com/@21investsocial/the-4-fs-of-made-in-italy-cd23923cf566
27/03 – Lezione 14
ASSOCIAZIONE IMMAGINE PAESE IN ORIGINE E CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO:
Positivo: le caratteristiche rilevanti del prodotto fanno riferimento ad aspetti per i quali il paese è percepito positivamente.
Possibili azioni di marketing -> progettare una marca che segnali il paese di origine; un packaging che evochi le associazioni
tipiche del paese; rinforzare la conoscenza degli attributi del prodotto e del paese di provenienza con una comunicazione
efficace o applicare una politica di premium price.
Negativo: le caratteristiche rilevanti del prodotto fanno riferimento ad aspetti per i quali il paese è percepito
negativamente. Possibili azioni di marketing -> sottolineare aspetti attinenti alle prestazioni effettive del prodotto;
rilocalizzazione della produzione in paesi che godono di immagine positiva rispetto agli attributi rilevanti del prodotto;
immagine di origine prestata.
Nullo: l’immagine negativa del paese si riflette su aspetti poco rilevanti del prodotto. Possibili azioni di marketing ->
omettere qualsiasi riferimento al paese di origine del prodotto.
Mancato: l’immagine positiva del paese si riflette su aspetti poco rilevanti del prodotto. Possibili azioni di marketing ->
adottare una comunicazione orientata a modificare la scala di attributi chiave e a servirsi dell’immagine paese come
attributi di rinforzo.
Come scegliere il mercato?
Mercati vicini da un punto di vista geografico o simili per tradizioni e grado di sviluppo a quello in cui il prodotto è stato lanciato con
successo per la prima volta. 25
Mercati caratterizzati da innalzamento del reddito pro capite a cui corrisponde un elevato potenziale di domanda per certe
tipologie di beni di consumo → maggiore propensione ad acquistare prodo stranieri (es. merca asia ci: diffusione di prodotti
luxury come la moda italiana).
Mercati caratterizzati da un determinato stadio di sviluppo economico a cui corrisponde la domanda di beni strumentali con certo
grado di complessità tecnologica (es.: InterPuls, due linee di prodotto).
Il prodotto può essere lanciato sul mercato estero per usi diversi senza alterarne le caratteristiche:
il prodotto può essere proposto per usi diversi sul mercato estero.
Es. scarpe sportive americane ideate per i velisti, riposizionate in altri mercati come scarpe per il tempo libero e vendute ad un
prezzo superiore.
il prodotto può essere introdotto sul nuovo mercato in un segmento diverso da quello del mercato di origine.
Es. Cioccolatini Ferrero Rocher sul mercato cinese sono percepiti come prodotti di medio-alto posizionamento e
rappresentativi di elevato status sociale, oltre che per la qualità anche per l’immagine di italianità di cui godono, per i quali il
consumatore cinese è disposti a pagare un prezzo più elevato. In Cina il consumo di cioccolato è estremamente aumentato ma
si mantiene un mercato di dimensioni modeste; il consumatore è inesperto per quanto riguarda il cioccolato in quanto viene
considerato un prodotto “straniero” e pensa che il cioccolato alla nocciola faccia bene alla mente, quello fondente al cuore. Il
prodotto viene realizzato allo stesso modo, ma in Cina le praline Rocher sono: simbolo di alta pasticceria italiana, altissima
qualità, l’incarto dorato è sinonimo di ricchezza e la forma è sinonimo di buon auspicio. Considerati i gusti dei consumatori
cinesi, sono stati enfatizzati attraverso la comunicazione gli attributi del prodotto che vengono visti meglio dai consumatori.
PRODOTTO GLOBALE
Prodotto venduto in molti mercati esteri, considerati come un unico grande mercato (prodotto posizionato e riconosciuto a livello
globale). Prodotto in grado di soddisfare senza subire modifiche la domanda di più paesi-mercato con esigenze simili (segmento
transnazionale omogeneo):
Prodotti ad alto contenuto tecnologico (es. informatica, telecomunicazioni, farmaceutica…)
Beni di consumo percepiti come simboli di una certa modernità, in particolare da parte di consumatori giovani (es.:
abbigliamento, fast food, bevande…)
Prodotti che riflettono stereotipi di un certo paese, effetto immagine “made in” (es.: vini e formaggi francesi; prodotti tipici
italiani; brand della moda italiana…)
Come diventa GLOBALE un prodotto?
Prodotto nato per il mercato di origine e divenuto globale, attraverso un processo di graduale allargamento dei mercati serviti Es.:
Coca Cola e McDonald’s nascono per il mercato USA.
Prodotto ideato sin dalla nascita per essere destinato ai principali
mercati di sbocco a livello mondiale:
Prodotti ad elevato contenuto tecnologico (es. iPad grado
di soddisfare un segmento di domanda omogenea rispetto
al bisogno di una comunicazione fluida e interattiva).
Prodotti progettati quale risposta innovativa a un bisogno
universale (es. rasoi Gillette sono esempi di prodotti
semplici ma innovativi che hanno rivoluzionato il settore
della rasatura).
05/04 Lezione 15
ADATTAMENTO
prodotto adattato alle esigenze del mercato estero rispetto a elementi
tangibili e intangibili quali: confezione, qualità, design, formati, brand,
colori, servizi assistenza vendita. Si adatta quando:
l’impresa vuole soddisfare le diverse esigenze dei mercati esteri a
seguito delle differenti caratteristiche economiche, culturali,
legislative, geografiche.
l’incremento dei costi conseguente all’adattamento (minori
economie di scala, costi di progettazione e di produzione, logistici,
di marketing) è più che remunerato dall’incremento dei volumi e
dei ricavi derivanti dalla vendita del prodotto adattato. 26
Perché si adatta?
Regolamentazione locale -> Normative imposte dalle istituzioni locali per il rispetto, a livello di prodotto, di specifiche
caratteristiche (organolettiche, standard tecnici, modalità di imballaggio, durata della garanzia, contenuto dell’informativa) poste a
difesa del consumatore (fattori country specific).
Tradizioni locali -> Cultura, usi, costumi locali condizionano il comportamento di acquisto del consumatore. I modi di vivere di un
mercato estero, diversi da quelli del mercato di origine dell’impresa, impediscono di mantenere invariate le caratteristiche del
prodotto.
Condizioni d’uso -> Condizioni naturali (climatiche) e ambientali (luogo di consumo, quantità acquistate, caratteristiche fisiche della
popolazione) incidono sulle caratteristiche del prodotto.
Esempi di adattamento:
il gioco da tavola Trivial (i giocatori misurano la loro abilità nel rispondere a domande di cultura generale) è stato riprodotto in
40 edizioni internazionali: i britannici preferiscono domande sul criket (piuttosto che sul baseball), i francesi amano domande su
vita notturna, arte, letteratura
differenze culturali nell’uso dei farmaci: i britannici e gli olandesi preferiscono le comprese, i francesi le supposte e i tedeschi le
iniezioni
i consumatori giapponesi sono attratti da prodotti che fondono la tecnologia con la cultura e lo stile di vita tradizionali
giapponesi: lavatrici silenziose, elettrodomestici per cucinare il riso; enfasi posta nel preservare la cultura giapponese nel
mettere la tecnologia al servizio dei consumatori
la Francia ha proibito alla Coca-Cola di utiliz