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ESEMPIO ANALISI SWOT
- Punti di forza: Blue Sky opera nel settore automotive da oltre 20
anni (affidabilità), alleanza tra Blue Sky e Pink car, accesso a
nuovi mercati, ottavo posto nelle vendite, alta redditività, offerta
ampia, manutenzione apprezzata, affidabilità, costi contenuti e
disponibilità dei materiali, auto ibride
- Punti di debolezza -> Blue Sky non ha ancora offerto nessun
modello di questa tipologia, prezzi che non sono tra i più
competitivi, non solida in Europa
- Trend -> atto di studi congiunti sull’elettrico, Cina e India perché
parti interessate all’elettrico, crisi degli ultimi anni, nel mese di
settembre l’ONU ha approvato i 17 obiettivi e, nel novembre
dello stesso anno, la COP21 di Parigi ha sancito l’impegno dei
diversi Paesi nel promuovere azioni volte al contenimento del
riscaldamento globale, nuove direttive
- Minacce -> crisi pandemica, aumento costi materie prime,
inflazione, competitors, infrastrutture poco adeguate, criticità
nuove tecnologie.
1. I punti di forza vengono osservati sulla base delle opportunità ->
strategia più semplice (la Blue sky potrebbe produrre auto elettriche)
2. I punti di forza vengono letti anche per cercare di ridurre l’impatto delle
minacce -> strategie a medio termine (per quanto capace l’azienda ha
qualcosa che la minaccia) -> si crea un accordo di esclusività con i
fornitori, creo delle partnership con infrastrutture che sono detentrice
della tecnologia che mi serve
3. I punti di debolezza vengono rapportati con le opportunità -> strategie di
medio periodo (là fuori c’è un’opportunità, io ho delle debolezze ma nel
19 momento in cui ci sono incentivi anche se non sono tanto solido provo
comunque a rendermi credibile)
4. La strategia W-T -> strategia più rischiosa perché oltre ai punti di
debolezza ha anche le minacce da coprire (competitor che fanno la
guerra, incapacità di sfruttare tecnologie e credibilità ridotta a livello
europeo)
Ricerche di marketing
La ricerca di marketing va a rispondere ad un’esigenza ovvero la presenza di
dati e informazioni -> l’azienda nel suo lavoro produce dati e informazioni
sempre ma ci sono problemi a cui l’azienda non riesce a rispondere utilizzando
i suoi dati o cercando al di fuori dei dati secondari.
- Dati secondari -> dati e informazioni che vengono acquisiti
dall’azienda ma che non sono prodotti in quel momento (dati che
esistono già) -> dati che possono essere dentro o fuori l’azienda
ma sono stati prodotti in un tempo precedente rispetto a quello
che è l’utilizzo che ne viene fatto sul momento (es: report di
settore come i dati dell’Istat, informazioni sui siti web).
- Dati primari -> dati nuovi creati in quel momento per
un’esigenza specifica, possono essere dati raccolti dentro o fuori
dall’azienda (es: output di una ricerca di mercato) sono
fondamentali perché se un’azienda ha un problema non può
basarsi su dati vecchi
Per creare valore, prodotti e servizi e per stare al passo con i clienti l’azienda
ha bisogni di dati che però diventano subito vecchi, anche se li produco io non
è detto che vadano sempre bene e tutte le aziende si devono rapportare con i
bisogni dei clienti che cambiano idea molto velocemente.
ES: Apple si è chiesta cosa potesse fare di nuovo quindi inizia a fare ricerche e
guardare fuori dal suo perimetro (device ad uso professionale) e inizia a capire
che le persone a cui si era rivolta fino a quel momento erano persone che
avevano nella tecnologia un piacere e inizia a capire che i lettori musicali
avevano bisogno di un’innovazione -> le cuffie non erano perfettamente
insonorizzate e quindi decide di lanciare l’ipod e va a risolvere una serie di
problemi che il mercato segnalava (customizzazione dell’ascolto, velocità di
accesso alle varie tracce e oggetto che fosse collegato ad un altro oggetto + il
tema delle cuffie).
Il problema è che non tutti sono Apple e non sono in grado di gestire diversi
aspetti -> i dati sui clienti non sono tempestivi, le motivazioni all’acquisto dei
clienti variano in più le informazioni sono disperse in molte piattaforme.
Più che avere tanti dati è meglio averne di qualità -> l’interesse dei manager è
quella di avere degli insight significativi -> gli analisti di mercato sono molto
richiesti.
Sistema informativo di Marketing
L’informazione cambia continuamente e quindi le imprese non possono andare
avanti considerando solo la linea del tempo per questo vi è una libreria sempre
a disposizione dell’azienda che è fatta da tre scomparti differenti:
- Database interno -> cassetto che qualunque funzione aziendale
può aprire e qualunque funzione aziendale alimenta (se produco,
20 porto dati; se vendo, porto dati) a supporto di ciò che sono i
gestionali perché l’idea è che l’informazione non venga utilizzata
solo da funzioni aziendali, sono frutto della gestione
caratteristica e sono dati contabili ed extra contabili.
Il vantaggio di questo database è che essendo interno è facile
che il coordinamento tra le varie funzioni e i dati sono facilmente
accessibili; il limite è che potrebbero non essere sufficienti a
rispondere a dubbi che le varie funzioni aziendali potrebbero
avere.
- Marketing intelligence -> risponde ad un’esigenza di reperire
informazioni da fuori l’azienda per darle a disposizione
dell’azienda stessa (social network, serie televisiva su cui i clienti
commentano, report di settore); dati dispersi sul web che
l’azienda cataloga per trarre delle opportunità di suo interesse.
Big data eterogenei e dispersi su tante fonti, il suo vantaggio è
quello di porre l’azienda nella capacità di osservare dati esterni e
raccoglie feedback dal consumatore.
- Ricerche di mercato -> è quell’insieme di dati e informazioni che
vengono costruite dall’azienda insieme ad un istituto di ricerca
nel momento in cui l’azienda né dal database né dal marketing
intelligence è in grado di trovare una risposta.
- Business intelligence (a parte) -> regole che all’interno
dell’azienda circolano tra le varie funzioni aziendali (regole di
comportamento)
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Lezione 7
Dettagli - Database interno -> il marketing da l’analisi dei clienti
(informazioni demografiche ovvero età del cliente, area
geografica, livello di scolarità piuttosto che i suoi bisogni); il
servizio clienti crea altra tipologia di informazione ovvero tutte
le lamentele e tutte le informazioni di soddisfazione; la
contabilità è la funzione che ha in capo le vendite e le uscite, i
flussi di approvvigionamento e la funzione H&R; la produzione di
dati produttivi (tempi di spedizioni e scorte); la forza vendita
mette all’interno la quantità di prodotti venduti, a che prezzo, in
quale territorio e per quale tipologia di clientela; il canale
distributivo è un interlocutore esterno ovvero non è parte
dell’azienda e grazie alla relazione con questo interlocutore
l’azienda può incamerare dei dati.
Limiti -> la funzione vendite ha il suo modo di catalogare dati e il
marketing deve interpretarlo.
- Marketing intelligence -> rende le aziende più veloci e
consapevoli e da la possibilità all’azienda di uscire dalla sua
specifica modalità di lettura del dato avendo un occhio esterno; il
problema è che avere una intelligence all’interno dell’azienda ha
dei costi molto elevati infatti si hanno due figure che fanno dei
mestieri abbastanza simili (Chief listening officer, Listening Czar)
-> persone che passano le loro giornate davanti a n monitor e
21 ascoltano tutto ciò che passa dalle varie piattaforme rispetto ad
un prodotto, tema o settore e raccolgono queste informazioni e
cercano di intercettarle autenticandosi come parte dell’azienda o
facendo finta di essere un cliente qualunque per capire se ai
clienti possa piacere il prodotto lanciato.
Coloro che decodificano i big data vengono anche chiamati social
media centres e si occupano di tutto ciò che viene condiviso dai
media cercando anche di capire dove il prodotto potrebbe avere
un senso (in quale mercato sarebbe più congruo lanciare quel
determinato prodotto).
Oggi, tutte le aziende non hanno la possibilità di essere ovunque
allora ci sono dei partner informativi grazie ai quali le aziende
possono acquisire informazioni assieme a degli esperti e
restituiscono dei dati per capire il posizionamento di mercato
competitivo.
- Ricerche di mercato -> ci sono diverse tipologie di ricerche di
mercato e istituti di ricerca a supporto di questa tipologia di
attività perché quasi nessuna azienda fa ricerca da sola stante la
criticità dell’informazione.
La relazione impresa e istituto è di questo tipo -> ho un’azienda
che ha un problema e non riesce a trovare una soluzione né dal
marketing intelligence ne dal database interno e quindi chiama
un istituto di ricerca che ha il compito di guidare l’impresa nella
formulazione delle giuste domande, nel capire chi è il soggetto
da indagare (cliente soggetto dello studio), nel tempo entro il
quale la risposta deve arrivare (settare l’urgenza) e nel budget.
Questo tipo di allineamento si chiama BRIEF DI RICERCA ->
contratto che l’azienda sottoscrive con l’istituto di ricerca; ha
dentro tutti i punti che l’istituto di ricerca chiede all’impresa a cui
viene aggiunto anche il modello e metodo di ricerca e
successivamente l’istituto di ricerca inizia a raccogliere
informazioni.
Società ed istituti di ricerca di marketing
1. Società di ricerca multicliente -> Aspetti positivi: condivisione delle spese
ottenendo comunque dei buoni risultati ma il problema non può essere
troppo specifico perché deve essere qualcosa che risolve qualcosa che
caratterizza più di un’impresa, qualcosa di più generale, interessa il
settore e la tipologia di prodotto o mercato (es. trend di vendita).
Funziona davvero quando le aziende che hanno lo stesso problema dello
stesso settore hanno un’apertura mentale e si chiedono se stanno
andando nella stessa direzione e se hanno tutte le informazioni e nel
caso insieme vanno all’istituto di ricerca; già il loro dibattito è un
risultato.
2. Società di ricerche di marketing personalizzate (ricerche ad hoc) ->
ad hoc,
progettano le ricerc