GAMMA LINEE
Packaging :
Il packaging svolge il ruolo di illustrare al consumatore gli attributi fisici del
prodotto e, soprattutto, mette in evidenza il brand («la parte visibile della
marca»).
Il packaging è solitamente distinto in tre livelli:
- primario: serve a contenere il prodotto
- secondario: involucro che avvolge il package primario
- terziario: cartoni di imballaggio per il trasporto
Fattori determinanti nella scelta del packaging :
Il materiale deve essere adatto per mantenere le caratteristiche del prodotto
essenziale.
Brand => parte visibile della marca.
Il packaging, quindi, può anche svolgere un ruolo fondamentale nella
differenziazione del prodotto => Attraverso dei servizi aggiuntivi inclusi nella
confezione o attraverso il design (cottura ad esempio direttamente nel
packaging).
IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO : Introduzione :
Margine di
profitto negativo
inizialmente
(perché si fa un
investimento)
Fase di declino può portare a due scelte :
- Arrendersi e lasciare che il mercato faccia il suo corso
- Lottare e provare la fase di rivitalizzazione.
Il ciclo di vita del prodotto PROFITTI :
In rapporto ai profitti generali, il ciclo di vita del prodotto determina la
seguente situazione:
Il ciclo di vita può assumere forme diverse in base alla dinamica evolutiva della
domanda per lo specifico prodotto, legata alle caratteristiche specifiche, alla
forza del brand, alla categoria in cui esso è incluso.
Il ciclo di vita può essere usato come strumento di diagnosi e previsione,
perché consente di:
● stabilire qual è la posizione attuale del prodotto lungo la sua curva
● capire il momento in cui lo stesso transita da una fase all'altra
All'inizio è in negativo perché deve partire
● può andare in fase di declino e io posso arrendermi liberandomi il
magazzino e abbasso il prezzo; oppure posso cercare di salvarla →
RIVITALIZZAZIONE
● Rivitalizzazione vuol dire renderlo di nuovo competitivo
Devo differenziare il prodotto per rimetterlo in gioco sul mercato, guardando il
cambiamento dei gusti dei consumatori e cosa gli piace di più. Devo cambiare
strategia comunicativa, il prezzo ecc.
Devo rifare il posizionamento del prodotto Prima è stato recepito male, quindi
devo modificare le caratteristiche del prodotto e la comunicazione per
collocarlo in uno spazio nuovo nella mente del consumatore. È fondamentale
aggiungere caratteristiche che siano importanti per il consumatore.
Il ciclo di vita del prodotto Si possono identificare cicli di vita specifici per
diverse categorie di prodotti:
● Prodotto stagionale
● Prodotto flop
● Prodotto di moda
● Prodotto evergreen
● Ciclo primario
● Rilancio
Appendice: Differenziazione
«negativa».
Si tratta di differenziare il
prodotto eliminando ingredienti
o componenti sgraditi al
consumatore.
Marketing : - Il Prezzo è l’unico
elemento del marketing mix che
produce ricavi, gli altri generano
solo costi!
IL PREZZO :
Le decisioni sul prezzo ha come conseguenza i RICAVI.
Il prezzo è «il valore di scambio di un bene o un servizio».
Il PRICING è una delle attività aziendali più difficili e delicate, sia in fase di
introduzione di un nuovo prodotto che in fase di aggiustamento dei prezzi di
prodotti esistenti.
Le decisioni relative al prezzo (pricing) :
Analisi sui clienti :
- Fattori demografici => età, reddito, sesso, istruzione ecc…
- Fattori Psicologici => per molti il prezzo è anche simbolo di qualità.
ELASTICITA’ DELLA DOMANDA :
Rappresenta la variazione percentuale della domanda per una variazione
percentuale del prezzo.
Misura la sensibilità della domanda a variazioni del prezzo :
- è data dal rapporto tra variazione
percentuale della quantità domandata e
variazione percentuale del prezzo.
Si misura attraverso le serie storiche e indagini campionarie.
L’elasticità si dice essere sempre negativa (+/- oppure -/+).
Generalmente esiste una relazione inversa tra quantità domandata e prezzo:
la quantità Q è funzione decrescente del prezzo P .
Tale funzione, ovvero la funzione della domanda, è rappresentata solitamente
in forma iperbolica o in forma lineare.
Concentriamoci su quella lineare :
- Quantità in funzione del prezzo.
- Prezzo in funzione di qualità.
Influenza della domanda sul prezzo :
Una domanda è ELASTICA => se il valore dell’elasticità è minore di -1 e se a
fronte di piccole quantità di prezzo la domanda è sensibile.
Una domanda è ANELASTICA => se il valore dell'elasticità è maggiore di -1 e
minore di 0.
S = spesa del compratore
p*Q = Prezzo * Quantità
S = spesa del compratore = p*Q = Ricavo totale del produttore
Se cambia il prezzo cosa accade? => dipende dalla curva della domanda che
dipende in parte dell’elasticità.
- Se abbasso il prezzo il ricavo e la spesa sono superiori, e quindi
aumenta anche la qualità => Domanda Elastica.
- Se abbasso il prezzo si abbassano sia il prezzo che la spesa =>
Domanda Anelastica.
1) DOMANDA PERFETTAMENTE ELASTICA : (|ε| → +∞) - Il
prezzo è
imposto
dal
mercato e
non varia.
2) DOMANDA PERFETTAMENTE ANELASTICA : (|ε| = 0) - Retta
perfettamente
verticale.
- Mercato è
in grado di
assorbire quella
quantità e basta.
- + aumenta
il prezzo + alzo i
ricavi ma vendo
sempre la stessa
quantità.
3) DOMANDA A ELASTICITA’ UNITARIA : (|ε| = 1) - Può
succedere
qualsiasi cosa
ma le
variazioni %
sono sempre
uguali.
- Variazioni di
prezzo e
quantità sono
sempre
uguali.
- Beni
complementari =>
Elasticità è + alta.
- Beni
sostituiti =>
Elasticità è - alta.
LA CONCORRENZA :
Devo tenere conto di questi fattori:
- Il numero delle aziende concorrenti
- Le loro dimensioni
- La loro localizzazione
- La loro immagine sul mercato
- Le loro possibilità tecniche e finanziarie
ecc…
La concorrenza, la differenziazione, il prezzo :
(margini di manovra)
Anche in questo caso devono essere analizzati tre aspetti.
1. Gli obiettivi del pricing :
Gli obiettivi del pricing derivano dagli obiettivi della strategia di marketing
che, a loro volta, derivano dagli obiettivi della strategia aziendale.
2. I fattori di costo nel pricing :
Il prezzo di vendita deve generalmente coprire i costi di produzione,
promozione e distribuzione.
- Metodo del ricarico (mark-up pricing) :
Si applica una maggiorazione percentuale al costo di produzione.
- Metodo del cost plus pricing :
Si considerano sia i costi diretti sia i costi indiretti e si applica il mark-up
desiderato secondo la formula.
- Metodo del profitto desiderato (rate of return pricing) :
COSTI FISSI E COSTI VARIABILI :
La funzione di produzione => l’insieme delle tecniche efficienti per produrre la
quantità y di output utilizzando un data combinazione di fattori produttivi.
Una tecnica è efficiente se per la produzione di un dato volume di prodotto
non esiste un’altra combinazione che utilizza una minore quantità di almeno
un input, a parità di impiego degli altri input.
Un fattore della produzione (“input”) è qualsiasi bene (es. impianti, edifici,
materie prime, energia) o servizio (es. lavorativi, di informazione) impiegato nel
processo produttivo.
COSTI FISSI => relativi a fattori produttivi immodificabili nel breve periodo: I
costi fissi incidono sui costi unitari (costo riferito alla singola unità di prodotto
realizzato) in modo decrescente all’aumentare della produzione.
COSTI VARIABILI => relativi a fattori modificabili nel breve periodo: I costi
variabili incidono proporzionalmente sui costi unitari.
COSTO
TOTALE :
Break Even Analysis :
(Analisi del punto di pareggio)
Consiste nell’individuare la quantità venduta che permette di realizzare il
pareggio tra costi e ricavi.
Il punto di pareggio (break even point - BEP) indica quindi il punto in cui i costi
di un’azienda coincidono con i ricavi di vendita, dove non ci sono né profitti né
perdite.
IL BEP può essere individuato sia tramite calcolo che graficamente.
Per calcolarlo ho bisogno di tre valori :
Il prezzo di vendita unitario del prodotto ( p )
- I costi fissi ( CF )
- Il costo variabile per unità di prodotto ( cv )
-
Attenzione…
- Se conosco la struttura dei miei costi fissi e variabili e il livello di
produzione che sono in grado di generare, posso conoscere il «prezzo
di pareggio». Infatti, se:
Inoltre…
- La Break Even Analysis mi consente di calcolare la quantità di prodotto
che dovrei vendere (QO, quantità obiettivo) sulla base di specifici
obiettivi in termini di UTILE.
Infatti, se il mio obiettivo è ottenere un utile UO, posso calcolare :
Grafico :
- La curva dei ricavi totali parte sempre dall’origine.
- Il punto di pareggio è il punto dove la curva dei ricavi totali interseca
quella dei costi totali.
- L’Analisi Grafica ci consente di vedere a destra e a sinistra 2 aree =>
● Area di perdita (distanza dalle curve CT e RT)
● Area di profitto (distanza tra RT e CT)
Situazione critica : produco e vendo una quantità inferiore al BEP
(area delle perdite).
Soluzione => varie combinazioni
- Aumento la produzione (ampliamento mercato)
- Aumento il prezzo di vendita (valorizzazione prodotto)
- Riduco i costi fissi (miglioramento strutturale efficienza aziendale)
- Riduco i costi variabili (miglioramento operativo e efficienza aziendale.
MS => rappresente quanto sono sicuro di poter ottenere un profitto.
Se produco di più, l’MS sarà sempre più alto (+ profitto avrò).
Se MS è negativo (sono nella zona delle perdite).
- Nel nero è nascosto il valore della rata annuale (a) calcolala.
- Utilizza la formula :
Marketing : Distribuzione : è il risultato delle
attività necessarie a mettere a
disposizione dei consumatori i
beni che questi desiderano nei
tempi, nei luoghi e nelle
modalità desiderate.
La distribuzione è l’interfaccia
tra produzione e consumo.
La distribu
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Marketing
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Marketing dei prodotti agroalimentari
-
Strategie di marketing dei prodotti agroalimentari
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Appunti di marketing dei prodotti agroalimentari