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PESTE SUINA
Malattia infettiva contagiosa (con componente vettoriale) ad elevata morbilità e mortalità che colpisce
i suidi domestici e selvatici.
Virus a DNA a doppio filamento, famiglia Asfaviridae
- Ridotta attitudine a evocare anticorpi neutralizzanti
- 24 genotipi con spiccata variabilità antigenica
- Elevata resistenza ambientale
Variabilità antigenicaà non ci permette di avere un vaccino.
In Italia sono presenti due genotipi:
- genotipo 1 prevalente fino al 1990, con mortalità 1-4%, principalmente sardegna
- genotipo 2 responsabile degli attuali eventi epidemici, con mortalità 8-20%
Principalmente problemi legati alla peste Africana che provoca una mortalità molto elevata (60-90%)
si diffonde meno, ma causa sintomi maggiorià sempre stamping out sia africana che classica
Il genotipo due è caratterizzato da una mortalità maggiore rispetto al genotipo 1.
Molto contagiosa quindi trasmissione per via erogena (contatto). Attraverso le zecche (vettore).
Arrivato e diffusa anche a causa dei rifiuti che permettevano di alimentare suini selvatici infetti
(àcinghiale, problema legato alla sua alta densità). Possibilità diffusione attraverso il seme (non ci
si pone questo problema perché gli animali vengono uccisi)
Altro problema legato all’evasione del sistema immunitarioà variabilità antigenica, virus però a
DNA. A differenza dei virus a RNA i virus a DNA sono provvisti della DNA polimerasi che corregge
eventuali errori di trascrizione. Ma nel caso della ASFV (peste suina) c’è una mutazione single point
sul gene ORF 30 che produce la presenza di acido aspartico (D) al posto di asparagina (T) in posizione
752 della DNA polimerasià è una mutazione sul DNA polimerasi che non funziona più. 45
Il virus si rifugia nella zecca e nei linfonodi.
Evoluzione della malattia definita malattia rossa
(emorragie cutanee e danni negli organi, sempre
emorragie). Lenta diffusione nel gruppo con esito
solitamente letale rispetto alla peste classica.
Quando si apre in generale tutte le pesti provocano
emorragie.
C’è una particolare concentrazione del virus nella
milza (organo bersaglio).
Vengono analizzati tutti i cinghiali selvaggi abbattuti
che presentano sintomi presso istituti zooprofilattici.
50 paesi interessati (no America, Australia e nuova Zelanda).
Genotipo 2 georgia
Il genotipo 2 è arrivato nel bacino europeo nel 2011.
Si presume che sia arrivata dal Mozambico con una nave fino ad arrivare in Georgia. Il ciclo
epidemiologico prevedeva i rifiuti della nave che venivano mangiati dai suini che presentavano poi
la peste.
Poi è andato verso ovest nell’EUROPA continentale fino ad arrivare nel 2013 in Russia, espandendosi
poi verso il resto dell’europa (russi hanno occupato la Georgia e si sono portati a casa i maiali). Dopo
la Russia si è arrivata a Bulgaria, Slovacchia, Estonia, Ungheria, Polonia (sta facendo molto fatica),
Lituania, Serbia e Romania.
In ottobre è stato isolato lo stesso genotipo in Ucraina e in Belgio (diffusione molto veloce, legato al
fatto che popolazioni di cinghiali facevano circa 3,5km al giorno rispetto al 1,2km).
Legata al fatto
La Francia dispone l’istituzione di una zona «bianca» di 25 Km al confine con il Belgio per evitare
che arrivi in Francia.
Poloniaà Presente dal 2014, dal 2019 aumento di casi verso ovest. A novembre 2020 arriva anche in
Germania (ipotesi di reti, ma cinghiale scava, controllo con droni e seguente abattimento)
In Polonia a febbraio del 2021 primo focolaio nel domestico seguito da molti.
In Germania ottobre 2021 tre focolai imputati a contatto con i cinghiali esondati dalla Germania.
Problema legato al fatto anche della bio-sicurezza. Dalla 2022 si sta sempre spostando più verso
ovest.
Nel 2022 abbiamo il picco in Europa, ma inizia ad abbassarsi la prevalenza ma perché? Abbattimenti
dei cinghiali, virus va a ridurre la fertilità degli animali.
In Italia
Febbraio 2020à il ministero della salute emana un piano di sorveglianza che prevede sia sorveglianza
passiva che sorveglianza attiva (prelievo di sangue nei maiali e monitoraggio a campione e
monitoraggio sui cinghiali a campione). NON abbiamo la peste suina in Italia. È stato anche avvisato
il centro di riferimento per la peste cioè l'istituto profilattico di Perugia.
46 7 gennaio 2022àprimo cinghiale trovato
morto positivo (genotipo due) in provincia di
Alessandria. È arrivata la peste in Italia.
Genotipo 2 altamente patogeno come quello
attualmente circolante in Europa, diverso dal
genotipo 1 tradizionalmente presente in
Sardegna.
Inizia a diffondersi nella parte piemontese e
ligure. 170 comuni infetti o comunque in
restrizione. Non si sa come mai si arrivato in
Liguria (non proviene dalla Francia)
Inizia a scendere e arriva da Roma (lazio), dove ci sono i problemi di cinghiali, ma risulta essere il
primo focolaio nel domestico che si è verificato in Italia in un allevamento semi-brado. Il fatto che
sei in entrato in un allevamento semibrado è dovuto al fatto della presenza dei cinghiali e a bassi
livelli di biosicurezza. Il problema è che non sono stati trovati dei cinghiali morti in Toscana, ma
direttamente in Lazio (strano). Arriva poi in Campagna causa sempre del cinghiale.
Nel 2023 ad Ottobre arriva a Pavia (9 focolai nel domesticoàallevamento industriale). Vengono
individuati i focolai, il problema è che da uno di questi allevamenti parte con un camion con delle
scrofette e arriva in un allevamento di Mantova. In questo allevamento di Mantova però non c'è stata
trasmissione (isolamento preventivo). Questo spostamento di animali sia stata fatta senza che il
veterinario e l'allevatore abbiano fatto il loro lavoroàinchiesta.
A un certo punto sull'appennino piacentino sono stati trovati quattro casi positivi (cinghiali) in
provincia di Piacenza.
Il 29 gennaio 2024 nel corso della sorveglianza attiva (campioni su cinghiali morti) viene trovato un
àVal
cinghiale in provincia di Parma (tarsogno). trebbia si sposta in Val di Taro 65 km di distanza
10 Aprile 2024 arriva a Fornovo, che ha 15 km rispetto a Langhirano. In seguito, è arrivato anche a
felino. Il ministero mette Langhirano e Felino in zona di restrizione 2 (no export, anche i paesi esteri,
principalmente USA, Canada, Giappone, Cina, dicono di no al prosciutto di Parma). Tutte le aziende
a felino si sono fermate e si sono chiuso.
Dal 1° gennaio 2022 al 5 maggio 2024 in Italia abbiamo registrato 23 focolai nel domestico e 1855
casi nel cinghiale, morti.
Al momento i focolai da Roma si sono spostati più al sud in Campania e Calabria.
A maggio del 2024 vengono istituiti 3 sub-commissari.
Il danno nel maiale abbattimento di 40.000 soggetti. L'abbattimento è fatto da aziende specializzate,
vengono storditi emessi dentro a delle camere a gas. Si procede poi all'interramento degli animali in
terra. Non si possono portare fuori.
Nel caso di cinghiali positivi La Liguria è la regione che ne ha presentato di più. Nel caso invece di
focolai la regione maggiormente colpita è stata Calabria (8 focolaiàallevamenti però piccoli) ma
anche in Lombardia (Paviaàallevamenti grandi). 47
àgenotipo
Sardegna 1
Nell’Italia continentale un solo focolaio registrato nel 1967 e subito estinto. Il problema però è
cronico nel domestico. La malattia è stata considerata endemica, dal 1978 vicino a cagliari.. Ad oggi
si sono registrati oltre 1.900 focolai con 4 picchi epidemici: 1992, 1995, 2004 e 2012.
Nel 2004 400 allevamenti colpiti (stato brado e semibrado)à prodotto porcellino.
Nell'83 un’ addetto è andato in Sardegna e ha riportato indietro delle salsicce e gli ha dato i resti ai
maiali dove lavorava, ultimo focolaio verificato a Modena prima dell'ultimo evento sulla peste
La Sardegna chiede al ministero di essere di etichettata come PSA free. Nel 2023 arriva anche in
Sardegna il genotipo 2, con 5 focolai estinti subito.
25 ottobre 2023 dichiara La Sardegna free. Nel 2024 però risulta positiva alla peste africana (1
focolaio), ma non perde la qualifica estinto subito il focolaio.
Problema legato ancora all'allevamento semi brado.
30 milioni € di danni al mese, non viene contato però la zona che riguarda Parma. Mancano ancora i
risarcimenti e per come devono essere distribuiti.
Il 23 gennaio 2024 piano di sorveglianza per la eradicazione per la peste suina africana in Italia.
In passato un paese dove si verificano casi di peste viene considerato infetto, provvedimento
eccessivamente restrittivo. Oggi si è passata in tutta Europa a suddividere le zone infette. A seconda
della zona in cui ci troviamo le restrizioni sono diverse.
Zona infetta è una zona precedentemente indenne dove sono stati riscontrati primi casi di peste nei
cinghiali.
Zona di restrizione di tipo 1vuol dire che non sono ancora stati riscontrati casi di peste suina africana
ma si trova a confine con le zone infette.
Zona di restrizione di tipo 2 significa è una zona in cui sono stati riscontrati dei casi di peste suina
africana solo in suidi selvatici.
Zona di restrizione 3 vuol dire che sono stati riscontrati sia dei casi di peste nei suoi dissolva atici
cinghiali ma anche nel domestico (àcome Pavia)
A questo punto parte anche la situazione nazionale. Si parte campionando le carcasse di suini nelle
zone di protezione e sorveglianza. Registrazione di morti dei suini negli allevamenti. Sempre nelle
zone di sorveglianza.
Per tutti i cinghiali abbattuti in Italia devono essere portati presso istituti zooprofilattici per poter
analizzare la milza, questo vale per tutte le zone d'Italia. I cacciatori sono coinvolti nel controllo per
la peste suina.
È stata aumentata anche la biosicurezza per decreto ministeriale. Rete anti-cinghiale devo essere
montate. Problema economico, la regione Lombardia ha stanziato dei soldi per poter fare le reti.
Si prova a creare delle figure che sono state formate per tutto ciò che riguarda la peste suina
Molto semplice dire abbattiamo i cinghiali, ma anche in questo caso abbiamo il pro e il contro.
Pro agli abbattimenti:
- Sarebbe meglio utilizzare dei silenziatori in quanto spaventando gli animali si potrebbero
spostare dalla zona infetta una non infetta. Silenziatore solo esercito
48
Per lui è meglio abbattimento radicali.
Fare recinzione Germania e polonia no per questione ebrei eccc
Lezione 27/05
Ruolo del lupo nella peste suina africana è un problema oppure no?
Possibile rintracciare gli animali attraverso le impronte (trackin) , attraverso ululati, feci avvistamenti,
carcasse ed attacchi di lupi. In questo modo sappiamo dove sono e quanti sono.
Razza di lupi presenti in natura: probl