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Estratto del documento

- STIMOLAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO SOMATICO

- AUMENTO DEL TONO MUSCOLARE.

Questi provocano un aumento della termogenesi e una diminuzione della termodispersione causando

la febbre. 17

CURVA TERMICA: MISURAZIONE AD ORARIO

 FEBBRE CONTINUA: temperatura superiore ai 37-38°C senza variazioni giornaliere

 FEBBRE REMITTENTE: oscillazioni quotidiane maggiore di 1°C senza mai tornare ai valori

normali

 FEBBRE INTERMITTENTE: picchi febbrili quotidiani spesso preceduti da brivido con caduta

della temperatura per crisi

 FEBBRE RICORRENTE: fasi di piressia bruscamente alterati da uno o più giorni di apiressia

 FEBBRE ONDULANTE: alternanza graduale di fasi di piressia ed apiressia.

MANIFESTAZIONI ESENTEMATICHE ASSOCIATE A MALATTIE INFETTIVE.

L'esantema (termine derivante dal greco antico: ἐξανθέω, exanthéō, «sboccio») è un'eruzione

cutanea diffusa che di solito si verifica nei bambini. Un esantema può essere causato

da tossine, farmaci o microrganismi oppure può derivare da una malattia autoimmune. L'esantema è

tipico, anche se non in esclusiva, di alcune malattie dei bambini, come il morbillo, la rosolia,

la varicella, note appunto come malattie esantematiche, e per lo più di origine virale. La stessa

condizione che si presenta invece nelle mucose prende il nome di enantema.

Le malattie esentematiche sono malattie che colpiscono come manifestazione principale la cute e

quindi danno un esantema.

L’esantema è il coinvolgimento della cute in corso di un’infezione che può essere batterica, virale e

funginea. Nella maggior parte dei casi le malattie esentematiche, che hanno come principale organo

interessato la cute, sono causate da virus. Tuttavia, bisogna considerare che nel corso delle malattie

infettive, molte di queste che colpiscono anche altri organi possono interessare la cute.

Cosa sapere di una malattia infettiva?

 Agente eziologico: nome (genere) e cognome (specie) e che tipo di microbo è (batterio, virus,

fungo, parassita). Ad esempio neisseria meningitidis

 Epidemiologia: diffusione nel mondo

 Via di trasmissione e misure di profilassi

 Tempo di incubazione

 Storia naturale della malattia

 Esiste una terapia che eradica l’infezione

 Esiste un vaccino che previene l’infezione

LESIONI CUTANEE IN CORSO DI MALATTIE ESANTEMATICHE.

Lesioni elementari Espressione anatomo-patologica Espressione clinica

DERMA

ERITEMA Vasodilatazione Arrossamento non rilevato

della cute

MACULA Iperemia da vasodilatazione e diapedesi Alterazione circoscritta,

eritrocitaria rossastra, del colore cutaneo

PAPULA Iperemia con infiltrazione cellulare del Rilevatezza cutanea arrossata e

derma ed edema circoscritta

PATECCHIA Danno capillare Emorragia puntiforme

sottoepidermica

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Le lesioni cutanee in corso di malattie esantematiche possono essere varie, innanzitutto le lesioni

eritematose significa che i vasi cutanei vengono dilatati (=vasodilatazione dei vasi cutanei),

determinando in questo modo un maggiore afflusso di sangue alla cute e si ha la colorazione rossa

dell’eritema. Nelle patologie infettive le lesioni principali sono la macula, la papula, la patecchia, le

vescicole e la pustola.

Le macule sono piccole macchie, piccole zone di eritema localizzato, non rilevato, piatto che possono

essere separate o confluenti, l’esantema di tipo maculare o papulare è tipico del morbillo.

Le macule diventano papule quando diventano un po' più rilevate.

La petecchia è una lesione cutanea diversa che è indice di un danno proprio del capillare, è

espressione di una patologia più grave e non di una malattia esantematica, salvo rare eccezioni;

spesso è associato a meningite da meningococco che a volte può dare un coinvolgimento cutaneo

importante dando un vero e proprio danno capillare con lesioni cutanee che sono le petecchie.

Per distinguere le macule e le petecchie: se si effettua una digitopressione, si preme e poi quando si

toglie il dito sparisce allora è macula, mentre se è petecchia e si posiziona il dito sopra la lesione non

scompare alla digitopressione proprio perché è un danno del capillare.

In alcune zone sono separate tra loro (macule e papule) mentre in altre zone tendono a confluire ed

è tipico del morbillo.

Ci sono macule che tendono a confluire, alcune sono rilevate e altre non e si chiamano esantema

maculo-papulare. Le petecchie sono espressioni di danno capillare, se si effettua una digito

pressione la petecchia non scompare ed è un danno più importante della cute.

LESIONI CUTANEE IN CORSO DI MALATTIE ESANTEMATICHE.

EPIDERMIDE Vescicola varicellosa Degenerazione vacuolare con Piccola raccolta di

VESCICOLA acantolisi liquido chiaro

Vescicola vaiolosa Degenerazioen reticolare con Piccola raccolta di

necrosi cellulare liquido chiaro

Vescicola erpetica Edema intracellulare ed Piccola raccolta di

extracellulare con acantolisi liquido chiaro

Accumulo di leucociti in una Piccola raccolta di

PUSTOLA formazione vescicolare aspetto purulento

Residui epiteliali con siero, Escara secca

CROSTA sangue, germi e pus

Paracheratosi e discheratosi Lamelle di vario

SQUAMA degli strati superficiali spessore ed

estensione

Queste lesioni (vescicole e pustole) sono tipiche delle malattie erpetiche (herpes labiale) o della

varicella o del fuoco di S. Antonio. Le vescicole sono delle lesioni rilevate derivate dalla

degenerazione maculare della cute che forma una vera e propria vescicola ripiena di liquido sieroso

o di liquido purulento e in questo caso viene chiamato pustola. questo

Nelle lesioni herpetiche la vescicola diventa pustola che si rompe ed evolve verso la crosta

è l’evoluzione delle lesioni della varicella o herpetiche.

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Queste sono vescicole ripiene di liquido torbido e purulento e in questo caso si

chiamano pustole che poi possono evolvere in croste o desquamazione.

MANIFESTAZIONI ESANTEMATICHE ASSOCIATE A MALATTIE

INFETTIVE

ESANTEMA ESANTEMA ESANTEMA

MACULO- VESCICOLOSO EMORRAGICO

PAPULOSO Varicella-zoster, Morbillo, virus

INFEZIONI VIRALI Morbillo, rosolia,

EBV, dengue, herpes simplex, Marburg, virus ebola,

chikungunya, vaiolo, echovirus, virus crimea-congo,

parvovirus B19, CMV, febbre di lassa

coxsackie virus A

HIV, echovirus,

coxasackie virus A e B

Scarlattina, Necrolisi epidermica

INFEZIONI Sepsi

endocardite batterica, tossica stafilococcica, (meningococcica,

BATTERICHE erisipela, rickettsiosi, rickettsialpox gonococcica,

sepsi da pseudomonas pseudomonas

aeruginosa, malattia di aeruginosa, s.

Lyme, brucellosi, pneumoniae, s.

sifilide secondaria, pyrogenes, s. gruppo

erlichiosi, leptospirosi, B, s. aureus), malattia

necrolisi epidermica di lyme, febbre

tossica stafilococcica purpurica delle

montagnc rocciose,

tifo esantematico

Istoplasmosi, Critpococcosi,

INFEZIONI DA sporotricosi, istoplasmosi

MICETI cirptococcosi,

candidosi

Abbiamo detto che moltissime infezioni virali, batteriche e fungine possono interessare la cute.

Sebbene le vere e proprie malattie esantematiche sono quelle che colpiscono soprattutto la cute

sono quelle che vedremo oggi.

A volte alcune condizioni gravi come la sepsi da meningococco possono coinvolgere la cute e

possono essere perfino mortali se non vengono curate adeguatamente.

Le malattie esentematiche più frequenti sono: morbillo, varicella, rosolia, sifilide, scarlattina.

La sifilide, nonostante sia una malattia batterica con principale trasmissione per via sessuale, può

avere un interessamento cutaneo.

La scarlattina è una malattia batterica.

Queste patologie sono contagiose da persona a persona.

Malattie esantematiche

Sono delle malattie che hanno in comune un interessamento della cute, con delle eruzioni al livello

della pelle. Le malattie esantematiche sono diffuse in tutto il mondo e sono contagiose e quindi

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trasmissibili da persona a persona, per via aerea nella maggior parte dei casi. Esiste un tempo di

incubazione in cui il paziente ha l’infezione ma non ha ancora manifestato i sintomi. Con la

vaccinazione si previene la contrazione di queste malattie. Le lesioni che si possono avere sulla cute

sono diverse, come ad esempio la differenza tra lesioni da morbillo rispetto a quelle dovute da

varicella. L’eritema è causato da una vasodilatazione diffusa dei vasi della cute, le macule sono delle

macchie rosse circoscritte non rilevate della cute. Nel momento in cui la macula assurde un rilievo

prende il nome di papula. L’esantema maculo-papulare è tipico del morbillo. La petecchia è una

lesione del vaso e che al contrario della macula e della papula non scompare con la digitopressione.

Le lesioni tipiche della varicella e dell’herpes sono le vescicole che sono delle piccole raccolte ripiene

di liquido chiaro che quando assume una colorazione più torbida prendono il nome di pustola.

L’evoluzione delle visciole e delle pustole è la crosta. Le malattie infettive che possono coinvolgere

in modo principale o secondario la cute sono tantissime ma tra le più importanti vediamo il morbillo,

la sifilide secondaria, la scarlattina, la rosolia, la varicella, la sepsi, l’herpes simplex.

ESANTEMA MACULO-PAPULOSO: MORBILLO

Il morbillo è una malattia infettiva, causata da un virus, è altamente contagiosa ed è caratterizzata da

un esantema maculo-papuloso confluente e mucositi. È un patogeno esclusivamente per l’uomo e

quindi non circola tra gli animali. Il morbillo si trasmette per via respiratoria, poiché veicolato da

starnuti e tosse e quindi si contagia un altro soggetto, poiché gli agenti patogeni vengono a contatto

con le mucose o con addirittura la congiuntiva del paziente sano. Il morbillo non ha portatori e quindi

quando si contrae il morbillo si manifesta la malattia. Il morbillo è contagioso fino a 1/2 giorni prima

della comparsa dell’esantema fino a 5 giorni dopo la comparsa dell’esantema e quindi il paziente deve

essere isolato. Il virus viene drenato al livello dei linfonodi e viene messo in circolo. Andando in

circolo arriva a tutti gli organi e raggiunge la pelle e si ha una manifestazione eclatante del virus, che

è l’esantema. La patogenesi del morbillo è simile alla rosolia e alla varicella. La diagnosi di certezza

del morbillo si effettua la titolazione degli anticorpi, ossia la sierologia. Dal momento dell’infezione

fino a quando si sviluppano gli anticorpi devono passare almeno 2 settimane. Un paziente soggetto

da morbillo ha un decorso abbastanza preciso e si divide in 4 periodi:

• Fase di incubazione 9-14 giorni, in cui il paziente sta bene e non manifesta sintomi.

• Fase prodromica o delle mucositi, dove compaiono i sintomi come la febbre, l’irritazione delle

m

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A.A. 2023-2024
179 pagine
SSD Scienze mediche MED/17 Malattie infettive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sgueer di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie infettive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Oliva Alessandra.