Saggio naturale di disoccupazione (U*)
Il saggio naturale di disoccupazione, dell'equilibrio concorrenziale, fa sì che un mercato del lavoro perfettamente funzionante abbia comunque una percentuale di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione coerente con il perfetto funzionamento del mercato del lavoro è chiamato saggio naturale di disoccupazione.
Economia in pieno impiego: il tasso di disoccupazione è pari al suo livello naturale (ci sono situazioni che non permettono di annullare questo tasso) - è inevitabile/naturale avere disoccupazione. Qual è l'ammontare di disoccupazione? È il 4-5%.
Cosa determina il tasso naturale U*?
- Elementi strutturali
- Asimmetrie informative
- Fattori istituzionali
Fattori strutturali: ci vuole tempo per adattarsi al fatto che il mercato del lavoro è poco omogeneo.
Disoccupazione frizionale: trovare lavoro (per trovare un lavoro che richiede le nostre competenze) - dato che ci vuole tempo a trovare lavoro: search & matching.
È naturale che ci sia disoccupazione temporanea legata alle differenze tra le figure professionali richieste (competenze richieste) e quelle effettive dei lavoratori. Quando c'è un gap tra le competenze richieste e le competenze medie della forza lavoro c'è una difficoltà per trovare lavoro e per le imprese per trovare un profilo adatto. Il gap si copre con formazione, riqualificazione dei lavoratori -> ci vuole tempo. Questo problema è più grave nei sistemi economici più dinamici in cui il progresso tecnico cambia le tipologie professionali richieste. Lega la produttività dei lavoratori con il livello del salario percepito. Asimmetrie formative: SALARI DI EFFICIENZA In alcuni paesi i salari sono più alti di quelli coerenti con l'equilibrio di mercato (in cui D=O). Per spiegare questa differenza è la teoria dei salari di efficienza: per molte figure professionali.È difficile spiegare l'impegno che un lavoratore applica nel proprio lavoro. Quindi il datore di lavoro soffre di asimmetria informativa perché fa fatica a valutare quanto effettivamente si sta impegnando un lavoratore. Ovviamente il datore di lavoro potrebbe fare delle verifiche, ma è costoso. Quindi il datore di lavoro preferisce rendere più costoso il lavoro aumentando il salario del lavoratore, perché in questo modo gli dà degli incentivi per lavorare meglio. Quindi, se non ci si impegna, si perderà lavoro. Applicare salari più elevati provoca disoccupazione nell'economia e ci sarà un lungo periodo di disoccupazione perché l'offerta di lavoro è maggiore della domanda di lavoro. Riassumendo, rendere più costosa per il lavoratore la perdita del lavoro ne incentiva la produttività. I salari di efficienza concorrono alla creazione di un ambiente lavorativo più produttivo.disoccupazione naturale.
MERCATO DEL LAVORO CON SINDACATO: disoccupazione può aumentare, anche senza l'aumento dei salari. La è un livello di disoccupazione naturale. Avviene tradimento l'azione sindacale: I sindacati negoziano il salario e le condizioni di lavoro -> negoziano il livello dei salari nominale e le condizioni di lavoro. => dato questo livello le imprese scelgono quanti lavoratori utilizzare "modello del diritto a gestire". Il livello dei salari a cui puntano è più elevato rispetto a quello dell'equilibrio concorrenziale, quindi i sindacati cercano di migliorare le condizioni di lavoro e di salario dei lavoratori. in questo caso il numero di lavoratori domandato però è minore rispetto a quella di equilibrio Ns => si crea così disoccupazione. In equilibrio avevamo: Triangolo verde : surplus imprese Triangolo rosso : surplus lavoratori Dopodiché: abbiamo una seguito dell'azione sindacale
(salari più elevati) nuovo livello-> il surplus dei lavoratori si è modificato (triangolodi occupazione Nsgiallo). L'unico punto di perdita è il fucsia ma si recupera con rettangolo da surplus impresedel surplus dei lavoratori è aumentato, togliendo del surplus alle imprese : ridistribuzione del surplus.L'areaQUINDI una situazione di pieno impiego necessita che ci sia una disoccupazione naturale > 0 (U*>0)Ut-U* = disoccupazione ciclica -> disoccupazione effettiva - tasso disoccupazione naturaleUt<U* : Economia si sta espandendo in ritmo più veloce rispetto alle risorse disponibiliUt>U*: economia non sta utilizzando tutte le risorse disponibili.STIMA PER IL NAIRU (USA):tasso di disoccupazione che non causa aumenti nell'inflazione --> è come il tasso naturale diNairu:disoccupazione perché se il mercato del lavoro è in equilibrio (w/p è stabile), le richieste salariali sonougualiall'inflazione (perché ai lavoratori interessa mantenere costante il loro potere d'acquisto), che quindi non aumenta(o diminuisce).Inflazione stabile: inflazione non aumenta o diminuisce.
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DETERMINAZIONE DEI SALARI NEL MEDIO PERIODO: è necessario considerare meccanismi di aggiustamento diprezzi e salari nel tempo.
Obbiettivo: studiare la relazione tra w e p (salari e prezzi).
W= Pe * A * F(u, z)
EQUAZIONE DEI SALARI:
A: rappresenta la produttività (media e marginale) del lavoro --> i salari dipendono dalla produttività perché chi èpiù produttivo avrò salario più elevato. È una variabile esogena (sarà pari a 1)
Pe: il livello atteso dei prezzi --> l'importanza è che i lavoratori sono interessati ai salari reali (w/p cioè quanti benisono acquistabili con un certo salario
La contrattazione salariale è infrequente (alla fine del periodo t-1 si contrattano i salari per il periodo t) ed è per questo che si è interessati al livello dei prezzi atteso. (Se i salari sono fissati per un certo periodo di tempo, e ci si aspetta che i prezzi nel futuro raddoppiano, si chiederebbe di raddoppiare il salario)
Il tasso di disoccupazione influisce sui salari dipendendo negativamente da u, perché una disoccupazione più alta determina una diminuzione del potere contrattuale dei lavoratori. C'è maggiore concorrenza tra disoccupati, quindi gli occupati si accontenteranno di salari minori.
La variabile z riassume tutte le altre variabili che influenzeranno la determinazione dei salari. Sarà una relazione positiva, in quanto fanno aumentare il salario. Queste variabili possono essere:
- Influenza positivamente sul salario nominale perché il lavoratore avrà meno paura
di• Sussidi di disoccupazione: rimanere disoccupato, quindi per convincere una persona ad accettare il lavoro bisognerà offrire un salario nominale maggiore del sussidio. Quindi un aumento del sussidio provoca di conseguenza un aumento dei salari nominali. Stessa cosa vale per gli altri fattori.
• Salario minimo
• Livello di protezione dei lavoratori
QUINDI ASSUMIAMO CHE:
P= Pe (aspettative corrette) ->(nel lungo periodo) -> l'equazione dei salari diventa
Quindi di conseguenza i salari reali sono dati da W/PEquazione wage setting: cioè da cosa dipendono i salari reali
GRAFICO: abbiamo w/p (salari reali) e u(tasso disoccupazione).Se aumenta Z↑: la funzione si sposta verso l'esterno perché => potere contrattuale↑(relazione dei lavoratori aumenta, quindi chiederanno dei salari più elevati W positiva)
EQUAZIONE DEI PREZZI: Funzione di produzione con unico fattore produttivo il lavoro.A: produttività media o marginale -->
costante (q. Prodotta per unita di lavoro) Y: produzione ed N: numero di occupaticoncorrenza perfetta Supponiamo che fattore produttivo in avremo che:il prezzo = costo marginale W/A (MC: costo produzione di un unità aggiuntiva)P=W se un lavoratore produce una unità di prodotto (A=1).in monopolio: i prezzi sono più alti quindi i prezzi sono fissati in modo differente.imprese riescono ad ottenere un margine in più sul costoDipendono da m: mark up >0:marginale (quindi rispetto al concorrenza perfetta, il prezzo varia di m) -> è un indicatore del potere di mercato (perché maggiore è il potere di mercato maggiore sarà il prezzo che le imprese potranno fissare). / oppure è margine che copre i costi delle imprese.=> PRICE SETTING (PS): esplicitiamo il salario reale nell'equazione precedente e otteniamo l'equazione dei prezzi.Utilizzata nel momento in cui c'è monopolio. DISOCCUPAZIONE DIEQUILIBRIO: Troviamo la L'equazione Price setting è una retta orizzontale al valore A/1+m: Osservando il grafico le due curve si incontrano dove c'è un certo tasso di disoccupazione. Se assumiamo che i ** => scriviamo equazione prezzi = prezzi attesi WS e PS (cioè i salari nei diversi mercati). Bisogna risolvere il sistema di due equazioni per trovare il punto in comune --> Questa equazione definisce il tasso di disoccupazione naturale. Questo modello ci dice che nell'equilibrio del mercato di lavoro si definisce il tasso di disoccupazione naturale, dati z ed m. Tasso naturale di disoccupazione quello che il mercato può raggiungere dato il potere di mercato delle imprese e del lavoro, ed è raggiungibile quando le aspettative sui prezzi sono corrette. -> è il tasso di disoccupazione di pieno impiego. ** Se Ut > Un: quindi la domanda di beni e potere contrattuale dei lavoratori è basso, servizi è bassa (il potere
La contrattazione dei lavoratori è bassa, perché ci saranno più disoccupati con cui competere quindi i lavoratori accetteranno salari più bassi. Quindi le imprese hanno minori costi e di conseguenza potranno abbassare i prezzi per la concorrenza. Nel complesso i salari sono stabili (si ristabiliscono i salari reali), perché ad un diminuire dei salari diminuiscono anche i prezzi. --> prezzi < prezzi[P<Pe] attesi
Se w↓ p↓ w/p è stabile
Se Ut < Un: (la quantità di disoccupati è inferiore a quella naturale di pieno impiego), quindi riescono ad ottenere salari nominali maggiori, però in questo caso le imprese avranno maggiori costi e quindi aumenteranno i prezzi[P>Pe]
Se w↑ p↑ w/p è stabile (si ristabiliscono salari reali)
P = Pe quando avremo Ut = Un *