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POLITICHE FISCALI

Lo Stato è responsabile delle politiche fiscali (G,B,Td).

L'obiettivo dello stato è mantenere il prodotto corrente il più vicino possibile al prodotto potenziale → politiche di stabilizzazione

Si estende il modello reddito-spesa per tenere conto dello Stato:

  • G= spesa pubblica esogena
  • B = tY → t = aliquota fiscale

Tassazione netta = NT = Td -C = A + c * Yd → C = A + c (1-t)Yd = Y - NT = (1-t) *Y * YAD = C + I + G *Y* → Y* =Y* = AD = A + I + G + c (1-t) [1/(1-c*(1-t))] * (A + I +G) → l'aliquota fiscale famoltiplicatore in economia chiusa con Stato = 1 / (1-c (1-t))diminuire il valore del moltiplicatore

Se avviene uno shock negativo delle componenti autonome, ci sono due possibili variazioni di reddito d'equilibrio:

  1. Il reddito si riduce molto se il valore del moltiplicatore è alto
  2. Il reddito si riduce poco se il valore del moltiplicatore è basso

In caso di shock → → qualsiasi

meccanismo che riduce il valore stabilizzatore automatico per mitigare le oscillazioni del reddito d'equilibrio. del moltiplicatore (come aliquota fiscale)

Secondo il modello keynesiano → Y* = livello attività economica aumenta se:

  • Aumentano le spese (G)
  • Calano le aliquote fiscali (t)

Possono avvenire due tipi di politiche fiscali:

Politica fiscale espansiva →

  1. Obiettivo: aumento prodotto corrente e aumento occupazione → Come? Con aumento del reddito aumentando G e riducendo t

Politica fiscale restrittiva →

  1. Obiettivo: una riduzione di G e/o un aumento di t

Perché i Governi non attuano politiche fiscali quando avvengono shock?

  • Tempo di realizzazione shock, di decisione della politica, per effetti politica
  • Incertezza sul valore del moltiplicatore
  • Gli investimenti e la spesa pubblica dipendono dal reddito nella realtà

Il bilancio dello Stato (Saldo primario di bilancio) è la

La formattazione del testo utilizzando tag HTML è la seguente:

differenza tra le entrate e le uscite→ Saldo di bilancio = NT - G (Grandezza di flusso)

Surplus = NT - G > 0

Deficit = NT - G < 0

Pareggio = NT - G = 0 la spesa pubblica, quale sarà l’effetto sul deficit

Se lo Stato, a parità di tassazione, aumenta→di bilancio?

● Il deficit peggiora

● Aumenta il reddito di equilibrioY* = C + I + G

Yd* = Y* - NT = C + S→ C + I + G - NT = C + S

I → l’aumento del reddito indotto dall’aumento di G, faG - NT = S - aumentare il risparmio

Se lo stato aumenta sia la tassazione che la spesa pubblica, partendo in una situazione dipareggio → Il bilancio rimane in pareggio → moltiplicatore del bilancio è in pareggio(l’aumento del dall’aumento di G è maggiore della riduzione delreddito generato redditoindotta dall’aumento di NT) → aumenta il reddito

Debito pubblico = somma dei debiti contratto dallo stato (Grandezza di stock)

Saldo complessivo di bilancio = NT - G -

Spesa per interessi (la spesa cresce con lo stock di debito e con il tasso di interesse)

Perché allora gli Stati adottano politiche di spesa in deficit?

Aumentando G e aumentando t → avviene una riduzione dell'effetto espansivo

Perché l'aumento del reddito riduce l'incidenza del debito e della spesa per interessi

L'unico rischio è se l'aumento dello stock di debito aumenta la spesa per interesse → deficit peggiora ancora.

Complichiamo il modello con una economia aperta → Aggiunta del settore estero

Nx = X - M → se è positivo è in avanzo, se è negativo è in disavanzo

AD = C + I + G + X - M

X = esportazioni = componente autonoma

M = m*Y → m= propensione marginale alle importazioni

Y* = (1 /(1-c(1-t)+m)) *[A + I + G + X] → la propensione marginale

Moltiplicatore economia aperta con Stato = 1/ (1-c(1-t)+m) alle importazioni fa diminuire il valore

del moltiplicatore MONETA E POLITICA MONETARIA

Il mercato dei beni e servizi è in relazione con il mercato monetario attraverso il tasso di interesse r = tasso di interesse = prezzo della rinuncia alla liquidità.

La moneta ha diverse funzioni:

  1. Mezzo di scambio
  2. Unità di conto → la posticipazione di un consumo è possibile ma perde di valore
  3. Riserva di valore

La moneta con l'inflazione.

Passaggio dalle merci-moneta alla moneta simbolo:

  • Il valore della moneta eccede di tanto il costo di produzione
  • C'è un'autorità che controlla l'offerta di moneta → Banca Centrale
  • La moneta deve essere accettata da tutti come mezzo di pagamento

Esistono due tipi di moneta:

  • Pagamenti con contanti → moneta circolante
  • Pagamenti con assegni, bonifici dal conto corrente → disponibilità immediata e certa di potere d'acquisto

Criterio della liquidità:

La moneta si

differenzia dai titoli:

A. attività finanziaria meno liquide della moneta

B. pagano un tasso di interesse

Ci sono diverse misure dell'offerta di moneta a seconda dei vari gradi di liquidità. Il grado di liquidità più importante = M1 = circolante+depositi bancari e postali

Perché i soggetti economici vogliono detenere moneta liquida?

  1. Motivo transazionale = la moneta liquida è necessaria per svolgere transazioni di acquisto di beni e servizi. E perché la quantità di moneta è una funzione crescente del reddito
  2. Motivo precauzionale = la moneta liquida è necessaria per far fronte ad eventi futuri e incerti. È una funzione del livello di reddito
  3. Motivo speculativo = preferenza di detenere moneta invece che titoli se il tasso di interesse è troppo basso da incentivare l'acquisto dei titoli. Per semplicità esistono rischio → Acquistando titoli si rinuncia alla liquidità → solo
moneta rispetto al tasso di interessek = parametro che descrive come varia la domanda di moneta per motivi speculativi al variare del redditoY = reddito disponibile per la spesa In sintesi, il prezzo dei titoli a reddito fisso è influenzato dal tasso di interesse. Se il tasso di interesse aumenta, il prezzo dei titoli diminuisce e viceversa. Quando il tasso di interesse è basso, c'è una tendenza a vendere i titoli e a detenere la moneta in forma liquida, aumentando la domanda di moneta. Al contrario, quando il tasso di interesse è alto, c'è una tendenza ad acquistare titoli e a cedere la moneta in cambio di titoli, diminuendo la domanda di moneta. La domanda di moneta dipende anche dal reddito disponibile e da altri fattori come la sensibilità della domanda di moneta rispetto al tasso di interesse.

Moneta speculativa al tasso di interesse

L'Offerta di moneta è regolata dalla Banca Centrale di ogni paese.

La Banca Centrale ha il compito di produrre banconote e monete metalliche (Base monetaria)

La Base monetaria si distingue in:

  • Circolante detenute dal pubblico
  • Riserve detenute dalle banche

L'Offerta di moneta è il valore della quantità complessiva di moneta in circolazione.

Il ruolo delle banche commerciali è concedere prestiti e incassare depositi.

L'attività delle banche commerciali influenza l'offerta di moneta.

Moltiplicatore monetario

M= offerta di moneta = C + DH = base monetaria = R + C La Banca può agire sulla offerta di moneta sia tramite base monetaria sia tramite moltiplicatore monetario: le riserve delle banche si

  1. Coefficiente di riserva obbligatoria delle banche→se si vuol diminuire l'offerta

distinguono in obbligatorie e volontarie: di moneta, si aumenta la percentuale di riserve obbligatorie

→ si agisce sul moltiplicatore monetario (TUR) → le banche possono richiedere prestiti alla banca centrale se le loro riserve sono scarse, il TUR è il tasso per ricevere prezzi → se si aumenta il TUR maggior depositi a riserva → si agisce sul moltiplicatore monetario 2. Fissazione del tasso ufficiale di riferimento per ricevere prezzi → Aumento della propensione ad avere maggior depositi a riserva → si agisce sul moltiplicatore monetario 3. Operazioni di mercato aperto → si agisce sulla base monetaria acquisto titoli → dare liquidità vendita titoli → ricevere liquidità = contro dell'offerta di moneta da parte della Banca centrale Politica monetaria La politica monetaria dipende dagli obiettivi di stabilità monetaria della Banca Centrale L'equilibrio tra domanda e offerta determina univocamente il livello del tasso di interesse. M = Offerta L = Domanda = kY - drY = reddito → r = (kY-M)/d TITOLI AZIONARI E TITOLI OBBLIGAZIONARI Nel

Il mercato finanziario è il luogo in cui avvengono gli scambi di titoli. I titoli finanziari rappresentano l'impiego del capitale come finanziamento di un'impresa. Ci sono due tipi principali di titoli:

  1. Titoli azionari (azioni): Gli azionisti diventano dei piccoli proprietari dell'impresa. L'incasso degli azionisti dipende dal successo dell'impresa, quindi il rientro del capitale investito non è garantito. Il guadagno dell'azionista viene dato attraverso dividendi distanti da periodi di tempo uguali.
  2. Titoli obbligazionari (obbligazioni): Gli obbligazionisti diventano dei creditori dell'impresa. Il rientro del capitale investito è assicurato, a meno che l'impresa non fallisca, e inoltre gli obbligazionisti guadagnano grazie al tasso di interesse (cedola).

Inoltre, ci sono anche i titoli di stato, che vengono richiesti per finanziare delle attività o per sanare il debito pubblico. Il debito pubblico rappresenta i titoli che uno Stato ha emesso per finanziarsi.

INVESTIMENTI (VAN, TIR, WACC)

Investimenti = I = A - r*B → indipendente

A = componente autonoma dal tasso di interesse e dal reddito

B = sensibilità dell’investimento → dipendente dal tasso di interesse

L'impresa deve valutare un’investimento a seconda dei:

  • Prodotti futuri attesi
  • Relazione tra investimenti e tasso di interesse:

Se l’impresa chiede un prestito, deve pagare gli interessi. Più è alto il tasso di interesse, maggiore sarà il costo dell’impresa.

L’impresa deve confrontare il rendimento dell’investimento in un’attività con i rendimenti di investimenti in altre attività

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
20 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ceragabry02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di istituzioni di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Bonaccorsi Alfonso.