Luigi Pirandello

NOVELLE

Costituiscono lo spunto da cui poi sviluppò le storie da trasportare nei romanzi e nel

teatro. Le novelle costituiscono per lui un serbatoio di idee dove sperimentare e

offrono la possibilità di delineare i suoi personaggi. Scrive per tutta la sua vita e

nascono in modo occasionale per essere pubblicate nelle riviste o quotidiani come il

“marzocco” o il “corriere della sera”, oppure per riunirli in una raccolta. Nelle novelle

viene rappresentata la complessità dell’umanità che cerca di cogliere nella sua visione

del mondo. Nel rappresentare questa umanità ha sempre un atteggiamento

umoristico. Volutamente deforma i tratti fisici e carica di movimenti gesti i suoi

personaggi rendendo quasi inverosimili e assurde le storie dei suoi personaggi, si

scaturisce facilmente un riso che appare però dolente. Nel 1922 progetta di sistemare

tutte le sue novelle in 24 volumi che avrebbero dovuto comprendere testi già editi,

rielaborati o nuovi per un totale di 365 novelle una al giorno). Il titolo è “novelle per un

anno”. Il progetto ambizioso non viene concluso, si realizza solo una parte, pubblica

solo 14 volumi più una pubblicato postumo, ciascuno dei volumi prende il nome della

novella che pone all’inizio (ad eccezione del postumo). Il totale delle novelle è 225.

All’interno della raccolta le novelle non sono volutamente ordinate secondo un ordine

cronologico o tematico, poiché vuole alludere alla varietà caotica della vita, sulla

frammentazione e la disorganizzazione dell’umanità che è dissonante. Per motivi

convenzionali, si possono distinguere le 1. Novelle

siciliane, ovvero ambientate nella Sicilia contadina (n.b. non sono veriste, anche se lo

ricordano, perché non c’è assolutamente la volontà di rappresentare i meccanismi

della vita e della lotta per la vita). Si differenziano per tre aspetti:

●L’attenzione di Pirandello è l’aspetto interiore dei personaggi.

●I personaggi sono estremizzati e resi inverosimili e grotteschi.

●Ci sono richiami al mondo mitico, primitivo della terra siciliana, che le rende più