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SPIEGAZIONE
Questo articolo dispone che il figlio deve rispettare i genitori, ma non vi è sanzione
giuridica contro il figlio che contravvenga a questa norma. Nonostante tutto è una
norma giuridica perché facente parte dell'ordinamento giuridico
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L’intero sistema giudiziario si fonda sul principio che il giudice deve decidere secondo
la legge, ma non vi è rimedio contro una sentenza sbagliata del giudice di ultima
istanza. Nel nostro ordinamento sul piano civilistico il rimedio fondamentale è la
RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE DEL DEBITORE
ARTICOLO 2740
“il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni, con tutti i suoi beni presenti
e futuri”
Tra gli altri rimedi abbiamo le conseguenze giuridiche derivanti dal non rispetto di una
norma.
In altre parole: l’uso delle sanzioni è marginale; l’obbedienza è infatti la
regola
Il rispetto delle norme giuridiche nasce da:
L’accettazione delle norme stesse fondata sul riconoscimento della sua utilità
L’abitudine
La convinzione morale
Il bisogno di autorità
Questo dimostra come il timore della sanzione sia solo uno dei fattori che entrano nel
gioco delle motivazioni e contribuiscono a determinare l'obbedienza
ES. ARTICOLO 2932 (esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto).
“Se colui che è obbligato a concludere un contratto non adempie l'obbligazione, l'altra
parte, qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, può ottenere una
sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. Se si tratta di contratti
che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata o la
costituzione o il trasferimento di un altro diritto, la domanda non può essere
accolta, se la parte che l'ha proposta non esegue la sua prestazione o non ne fa
offerta nei modi di legge, a meno che la prestazione non sia ancora esigibile.”
Sul distinguo tra i rimedi in diritto civile e i rimedi in diritto penale:
LoPucki ha detto che: "La legge è un sistema per controllare il comportamento umano.
Nella società contemporanea, i governi applicano la legge essenzialmente mediante
due meccanismi: l'incarcerazione e la responsabilità. Questi corrispondono grosso
modo alle due sfere del sistema legale: quella penale e quella civile. Nella sfera
penale, il trasgressore è minacciato di reclusione; nella sfera civile, il trasgressore è
minacciato di privazione della ricchezza. La responsabilità è cruciale perché è uno dei
due soli mezzi principali con cui il governo fa rispettare la legge "
2.LE FONTI DEL DIRITTO ITALIANO
Sono fonti del diritto italiano:
1. la Costituzione
2. le leggi ordinarie dello Stato
3. le leggi regionali
4. i regolamenti
5. gli usi 11
Si presentano secondo una scala gerarchica dove la prima prevale sulle altre e La
legge ordinaria non è valida se contraddice la Costituzione e così via.
Le prime tre fonti vengono definite fonti primarie.
Le ultime due fonti ossia i regolamenti e gli usi/consuetudini vengono definite fonti
secondarie: vale a dire che non possono mai essere in contraddizione con le prime.
REGOLE BASE DELLA GERARCHIA
1. Ogni legge ordinaria deve rispettare la Costituzione
2. Le leggi regionali devono essere emanate nei limiti del rispetto dei principi
fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato
contra legem
3. I regolamenti sono validi quando non sono
4. Gli usi, nelle materie regolate da leggi e regolamenti, rilevano quando sono
richiamati dalle leggi o dai regolamenti
Al diritto prodotto dalle fonti ora elencate si affianca quello prodotto da FONTI
COMUNITARIE come quelle dell’Unione Europea :
Art 10 Art 11
“L’Italia consente in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di
responsabilità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le
nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”
Questi due articoli stabiliscono che l’ordinamento giuridico è composto da norme
internazionali e che l’Italia in parità con altri stati rinuncia a parte della propria
sovranità esterna per garantire pace e benessere.
Quando parliamo di norme europee distinguiamo:
Norme DIRETTIVE: norme che vincolano gli stati membri cui sono rivolte per
quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli
organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
I REGOLAMENTI: norme giuridiche emanate dall’unione europea sui territori
dei singoli stati: tutte queste norme si pongono sul piano delle fonti del diritto
se non sul piano superiore quanto meno sullo stesso livello delle norme
costituzionali.
Le norme dell’unione europea sono considerate fonti primarie come la costituzione
Alle fonti del diritto italiano sono dedicate alcune disposizioni anteposte al Codice
civile: LE DISPOSIZIONI SULLA LEGGE IN GENERALE. L’art. 1 di queste disposizioni
dà delle fonti un elenco un po’ diverso da quello sopra enunciato, perché comprende:
leggi, regolamenti, norme corporative, usi.
Perché? 12
Va tenuto presente che il Codice civile e le sue disposizioni preliminari risalgono al
1942.Successivamente alla caduta del fascismo fu soppresso l'ordinamento
corporativo e venne così meno la fonte di produzione delle norme corporative (oggi
cancellate e sostituite dagli usi). La costituzione poi entrò in vigore in Italia il 1°
gennaio 1948, come fonte di diritto sovraordinata alle altre introducendo così una
potestà legislativa delle regioni. In seguito, poi l'Italia aderì ai trattati istitutivi della
comunità europea con le fonti del diritto comunitario. Questo spiega il motivo del
diverso ordine delle disposizioni sulla legge in generale
1) LA COSTITUZIONE
È prima nella gerarchia delle fonti del diritto sia per il carattere intrinseco di norma
fondamentale che regge la comunità degli italiani, sia perché esprime i principi
fondamentali dell’ordinamento giuridico.
La diversità tra norme costituzionali e leggi ordinarie sta nel fatto che le prime
vincolano non solo i privati, i giudici e gli organi esecutivi dello Stato, ma anche lo
stesso Parlamento, fissando direttive e limiti alla legislazione. Ciò non implica che il
Parlamento non possa derogare alla Costituzione, modificandola; lo può fare, ma solo
per mezzo di leggi di revisione costituzionale, in ciò si manifesta la rigidità della
Costituzione.
CONTENUTO:
La Costituzione contiene:
I principi fondamentali dell’ordinamento giuridico
● Le norme di organizzazione dello Stato(quindi le norme fondamentali di
● organizzazione dello Stato, regolando le fonti creatrici del diritto,
determinando gli organi supremi, legittimando i poteri pubblici)
I diritti e doveri dei cittadini e dei gruppi sociali
● I rapporti cittadino-stato
●
LA COSTITUZIONE contiene anche le regole fondamentali del diritto privato
Infatti, contiene anche norme riguardanti i rapporti cittadino-cittadino ossia
● rapporti tra privati (art.30 cost sui diritti/doveri dei genitori verso i figli)
2) LEGGI ORDINARIE
Seguono ella gerarchia delle fonti le leggi ordinarie (così designate in contrapposizione
alle leggi costituzionale)
Le norme principali del diritto privato italiano sono raccolte nel Codice Civile (2969
articoli), emanato nel 1942. Le successive trasformazioni del diritto privato si sono
espresse mediante leggi che hanno modificato gli articoli del Codice Civile o hanno
introdotto nel Codice nuove disposizioni.
ESEMPIO : La disciplina della famiglia nel 1942 era basata sulla potestà genitoriale, il
padre era il capo della famiglia. Con la riforma del diritto di famiglia del 1975 è
cambiata l’area del diritto privato sulla famiglia.
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Le leggi ordinarie vengono definite invalide se sono contro la Costituzione.
Art 134 Costituzione: La Corte Costituzionale giudica sulle controversie relative alla
legittimità costituzionale delle leggi.
ES: articolo 2 preleggi: la formazione delle leggi e l’emanazione degli atti del Governo
aventi forza di legge sono disciplinate da leggi di carattere costituzionale.
“Si ha riserva di legge quando una norma della Costituzione riserva la disciplina di una
materia alla sola legge e, secondo l'orientamento prevalente, agli atti aventi forza di
legge, ad esclusione delle altre fonti subordinate”
Ai fini del diritto privato, il Codice Civile e le leggi collegate sono equiparati
quali leggi ordinarie.
3) LEGGI REGIONALI
In primo luogo, si distinguono le regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale.
LE REGIONI A STATUTO SPECIALE (Sicilia,Sardegna,Trentino-Alto Adige,Friuli
Venezia Giulia e Valle d’Aosta) . Queste regioni hanno un potere normativo
estremamente ampio.
Ma in realtà negli anni 90 con la riforma Bassanini ha introdotto una serie di
limitazioni come si può vedere nell’articolo 117 Cost, articolo che definisce le materie
fondamentali di competenza tra Stato e Regioni: esistono aree del diritto in cui lo stato
ha esclusiva competenza, altre aree di competenza concorrente, il resto competenza
delle regioni.
Le leggi regionali devono essere contenute entro i limiti dei principi fondamentali
stabiliti dalla legge dello Stato; NON possono essere in contrasto con l’interesse
nazionale e con quello delle altre Regioni. Sull’invalidità delle leggi regionali si
pronuncia la Corte Costituzionale.
4) I REGOLAMENTI
I regolamenti si distinguono in varie categorie secondo la materia regolata e secondo il
fondamento della loro efficacia. Per quanto riguarda il diritto privato sono
regolamenti di esecuzione
particolarmente importanti i emanati per disciplinare
l'applicazione delle leggi statali e regionali.
ES:l’art 4 delle preleggi, (limiti disciplina regolamentare)
“I regolamenti non possono contenere norme contrarie alle disposizioni delle leggi. I
regolamenti emanati a norma del secondo comma dell'art. 3 non possono nemmeno
dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo.”
I regolamenti sono regolamenti che eseguono le leggi, per questo sono fonti del
diritto secondarie, i regolamenti eseguono la legge introducendo norme subordinate
alla legge ordinaria per la disciplina di materie specifiche non disciplinate dalla legge.
I regolamenti entrano in gioco quando c’è un’area di riforma del diritto privato
ES: la riforma del terzo settore, cioè quello che fa riferimento ad associazioni e
fondazioni, che esercitano attività a beneficio della società in generale e si
avvantaggiano