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SISTEMA DISTRIBUTIVO TRUCK&RAIL

Pallet 800x1200x1450h no debordo

Peso sopportabile pallet 1300kg

Container 8x8x20 ft. 2480*2480*6200mm

Peso sopportabile container 25.000kg

Costo pallet 9€

Costo trasporto Ferrara-Bologna (Autocarro): 200€ + 2.3€/km

Costo trasporto Bologna-Parigi (Treno): 600€ + X €/km

Costo trasporto Parigi-Montbard (Autocarro): 200€ + 2.1€/km

Livello scorte magazzino 12.000 scatoloni 30

Durata del trasporto 7gg

Costi di giacenza i = 25% all’anno

DETERMINARE:

  1. Configurazione ottimale del carico sul pallet (per ogni alternativa)
  2. Configurazione ottimale del carico sul mezzo di trasporto (per ogni alternativa)
  3. Il valore di X che rende conveniente il trasporto Truck&Rail

Costo totale Cattuale = 131904 €/anno

31GESTIONE PALLET CON RIUTILIZZO- PALLET DI PROPRIETÀ DELL’AZIENDA CHE REALIZZA IL PRODOTTO

Recupero gestito dall’azienda stessa

Azienda esterna che fornisce un servizio di gestione pallet (manutenzione,

container a 20 piedi con 11 pallet
  1. Trasporto alla fine del recupero - PALLET PRESI IN AFFITTO (ex: CHEP) secondo tre logiche
    • Raccolta recupera pallet presso i clienti
    • Interscambio ogni volta che l'azienda deve spedire prodotti con dei pallet, si prende i pallet usati e ne spedisce nuovi/ricondizionati. Il recupero pallet è a carico dell'azienda
  2. In queste due situazioni. L'affitto è pagato da chi ha realizzato il prodotto
  3. Trasferimento di noleggio invece qui, il costo del noleggio è via via trasferito a diversi livelli della supply chain

INDICE DI ROTAZIONE = domanda media nell'unità di tempo / capacità di stoccaggio media nel periodo di riferimento

Ex: 1200 pz/anno / 2000 pz = 6r coefficiente di attualizzazione, dipende dalle caratteristiche del mercato e dell'azienda di riferimento. Se siamo in una condizione di certezza, allora r è basso.

Configurazione tipica di un container a 20 piedi con 11 pallet

container a 40 piediEs pag 271 agenda blu 347. IMPATTO DEL LAYOUT SULLE SCELTELOGISTICHE

Per studiare un layout dobbiamo raccogliere le info sui prodotti che l'azienda vuole realizzare e le capacità produttive

Layout di prodotto cioè le macchine/trasformazioni si susseguono lungo la linea secondo il ciclo tecnologico del prodotto da realizzare

Nella zona II si usano i reparti (layout per processo o per reparti), delle linee non saturerebbero, oppure gli ambienti di lavoro a punto fisso (layout a postazione fissa) quando il prodotto è molto grande quindi sono i mezzi di produzione e gli operatori a spostarsi, non il pezzo ex: nave, aereo, ecc..

La zona centrale è molto complicata, si parla di layout misto: linee produttive che si dedicano a una parte comune del processo + layout per reparti che gestisce le restanti operazioni del ciclo produttivo

FLUSSI IN LAYOUT PER PRODOTTO 1) linea a zig zag per sfruttare meglio lo spazio 3) linee a U. Possono avere operatori

chelavorano sia dalla parte iniziale della linea→che da quella finaleresponsabilizzazione del lavoratore35LAYOUT PER PROCESSOProdotti che si muovono lentamente da un repartoall'altro, tanta manodopera e mezzi di trasportoflessibili e adattabili ai vari prodotti ex: carellielevatori, carrelli AGVParete esterna spessa e con interruzioni (ported'ingresso).Scaffalature una appoggiata al muro e le altre a duea due creano corsie dove possono passare icarrelli. Ce ne sono anche più piccoline ad altezzauomo per prodotti di piccola dimensione.Semplicità dei corridoi perché nelle curve si perdetempoArea di stoccaggio in comunicazione con l'area di produzione. Di fianco agli uffici c'è zona pedonale80cm che non può essere oltrepassata dai mulettiAree di lavoro con attrezzature e scaffalature per l'opportuna lavorazione ma non in un certo ordine→ importanza della movimentazioneCampata: distanza tra due elementi di

sostegnoCampata delle scaffalature, dello stabilimento, ecc…FLUSSI DI MATERIALI IN UN LAYOUT PER PROCESSO--- ciclo di produzione di un prodotto__ ciclo di produzione di un altroVediamo che sono molto diversi, i reparti sono gli stessi ma rankinge tempi di permanenza (a seconda delle lavorazioni) differenti.Le movimentazioni hanno un grande impatto sul ciclo di lavorazione,per questo si usa per numerosità basse se no gran parte dellerisorse aziendali verrebbero usate qui costo in più per il cliente manon aggiungono valoreLAYOUT MISTOPrincipi della Group Technology per cercare di aggregare prodotti simili in famiglie di prodotti (> tipologiadel prodotto) mezzi di lavorazione flessibili che riconoscano il prodotto e applichino i giusti cicli dilavorazioneQuesto ha portato a delle vere e proprie razionalizzazioni sui progetti dei prodotti e processi, l’obiettivo èstato di creare componenti standard con moduli ripetitivi e che cambiavano da

prodotto a prodotto

FLUSSO DI UN PRODOTTO

Area di ricevimento dove materiale viene estoccato

Trasferimento nel buffer all'ingresso della macchina numero 2 in cui viene eseguita un'operazione a valore aggiunto

Ecc.. 363 operazioni a valore aggiunto su 15 operazioni totali

FLOW VALUE ANALYSIS FVA

Serve per scoprire efficienza di un flusso produttivo

Si fotografa la realtà produttiva in un determinato momento e si individuano le operazioni a valore aggiunto Tciclo tempo delle operazioni a valore aggiunto

Al denominatore tempo totale per la realizzazione del prodotto, non solo operazioni a val aggiunto

In realtà i tempi non sono così disponibili in azienda→ calcolo l'indice in maniera differente

I due indici però non daranno mai lo stesso risultato

Più gli indici tendono a 1, più il nostro flusso è efficiente. 1 situazione ideale

378. FMS: FLEXIBLE MANUFACTURING SYSTEMS

Sistemi che rappresentano

Una risposta soddisfacente per realizzare ampi mix di prodotti in lotti piccoli è composta da macchine operatrici a controllo numerico computerizzato per differenti operazioni, sistema di movimentazione dei pezzi e automatizzazione degli utensili sia nella macchina che nella tool room dove l'utensile viene preparato, montato e misurato.

Le varie celle di lavorazione sono dislocate lungo una movimentazione dei pezzi lineare (convogliatori anastro, a catena, carrellini automatici, ecc..).

I primi FMS si sviluppano alla fine degli anni 70 quando nasce la necessità di produzione a ritmo elevato, che non potevano sostenere i centri di lavoro (molto flessibile ma poco efficiente perché molto fermo) e la linea transfert (per la produzione di pochissimi prodotti ma tassi di produzione molto elevati).

VANTAGGI

  • Elevata flessibilità perché la macchina riconosce il pezzo che entra e può attuare cicli di lavoro differenti - si può

modificare facilmente la nostra produzione al variare delle richieste del mercato, bastari programmare le macchine

- elevata riduzione dei magazzini perché i cicli di lavoro sono molto più veloci

- riduzione costi manodopera. Abbiamo operatori che si occupano principalmente della preparazione dei pallet

- riduzione dei tempi di sosta perché il setup, cambio pallet e utensili sono molto veloci, è tutto automatizzato

ex: può essere utilizzato lo stesso utensile per due macchine diverse grazie a precisi algoritmi

- questi sistemi possono lavorare 24/7 purché le macchine siano programmate correttamente per il weekend e la notte

- riduzione dello spazio richiesto

- prodotti di maggiore qualità perché le macchine non risentono di quei difetti di natura umana, sono più precise

C'è da dire comunque che per gli FMS si richiedono grandi investimenti

DIAGRAMMA P-Q

P numero di prodotti realizzati dall'azienda

Q rispettive

quantitàArea I) pochi prodotti in quantità elevate LAYOUT PER PRODOTTOArea II) molti prodotti in basse quantità LAYOUT PER REPARTOArea III) molti prodotti in quantità consistenti serve flessibilità e altaproduttività FMS 38MACCHINE OPERATRICI1. PER LAVORAZIONI ASSIAL-SIMMETRICHE il pezzo è messo in rotazione e in questo modo fatta la lavorazione. Se il prodotto è piccolo, viene messo con l'asse di rotazione in orizzontale, se è grande, in verticale2. PER LAVORAZIONI RETTILINEE/LUNGO LE COORDINATE macchina in grado di lavorare su 5 assi, x, y e altri che permettono lavorazioni particolari. Sulla macchina è presente un magazzino utensili che verranno prelevati, utilizzati dal mandrino e poi depositati al momento opportuno3. SPECIALI per lavorazioni su profili molto particolari non inquadrabili nei precedenti e che ci permette di lavorare in maniera coordinata su più assiEsistono anche macchine con

più mandrini che lavorano sul pezzo

SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE DEI PEZZI

Vi sono degli elementi portapezzo che sono dei pallet da intendere come sostegno per il trasporto del pezzo in lavorazione, una volta che entra nella macchina però o “lo aspetta fuori” (macchina1) oppure entra anch’esso nella macchina (macchine2)

- UNIVERSALI sulla superficie ci sono fori dove possono essere inserite delle staffe per bloccare e posizionare meglio qualsiasi prodotto. Realizzati per prodotti in lotti molto piccoli perché riutilizzabili

- DEDICATI i fori hanno dimensioni tipiche del prodotto. Realizzati per prodotti in lotti molto grandi a cui quindi possiamo dedicare progettazione e acquisto

Per alimentazione macchina:

TAVOLA PENDOLARE può ruotare in modo da accogliere il prodotto già lavorato e far entrare il prodotto da lavorare, nel frattempo il pezzo in uscita sta gi subendo nuove lavorazioni

SHUTTLE presenza di guide di scorrimento in cui una tavola si muove

Lungo un asse continuamente avanti e indietro per carico-scarico prodotti

ROBOT CARICATORE - Il prodotto arriva in prossimità della macchina e il robot lo posiziona

CON CAROSELLO - Con sopra i pallet, rappresenta un buffer di lavoro preparato da un operatore e permette la lavorazione anche quando la macchina è presidiata

IN LINEA - Il prodotto fluisce su una linea di lavorazione e progressivamente viene caricato sulle varie macchine a seconda delle lavorazioni che deve subire

UTENSILI - Sostituzione rapida e programmata degli utensili durante i cicli di lavoro. Gli utensili sono in magazzini disposti in maniera integrata alla macchina operatrice in box. C'è in tutti una zona tronco-conica che

Dettagli
A.A. 2022-2023
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher laramartinounimore di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Logistica di distribuzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Gamberini Rita.