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Conclusione

La comprensione della parentela linguistica e delle metodologie di comparazione ha rappresentato

una svolta fondamentale nello studio delle lingue, passando da un'osservazione superficiale a un

approccio sistematico e scientifico. Questi sviluppi hanno consentito agli studiosi di ricostruire

lingue ancestrali e di comprendere meglio la storia delle lingue umane. Questo processo ha fornito

piattaforme solide che hanno guidato la linguistica moderna.

Certo! Il tuo testo approfondisce il passaggio dalla linguistica storica e comparativa, focalizzata

sulle famiglie linguistiche, a un approccio più generale e teorico sulla natura della lingua, guidato

da Ferdinand de Saussure e dalle sue idee semiotiche. Qui di seguito delineo i punti chiave e il loro

significato:

1. La linguistica a fine Ottocento

Alla fine del XIX secolo, gli studiosi si concentravano principalmente sulla ricostruzione della

lingua indoeuropea, limitandosi a studiare le lingue di questa famiglia. Si analizzavano le

somiglianze e le differenze tra lingue indoeuropee, senza una riflessione profonda su cosa fosse la

lingua in sé come sistema.

2. L'approccio di Ferdinand de Saussure

Ferdinand de Saussure è fondamentale per la transizione verso una comprensione più moderna della

linguistica. La sua rivoluzione copernicana consiste nel passare dall'analisi comparativa delle lingue

alla considerazione della lingua come un sistema di segni. Oltre a studiare le lingue in termini di

genealogia, Saussure si interessa a come funziona il linguaggio come sistema di comunicazione,

simile ad altri sistemi comunicativi umani.

Nel suo lavoro, Saussure introduce la semiologia (oggi spesso chiamata semiotica), definita come lo

studio delle forme di significazione. Quindi, inizia a indagare le leggi che regolano i segni

linguistici e come questi possano essere applicati a un'analisi rigorosa della lingua.

3. Semiosi e sistema di segni

Saussure definisce la lingua come un’unità biplanare costituita da:

- Espressione: La forma sensibile del segno, che può essere percepita attraverso uno dei sensi (es.

suoni delle parole, lettere scritte, segnali visivi).

- Contenuto: Il significato, il concetto che il segno rappresenta.

La semiosi è il processo grazie al quale un'espressione rimanda a un contenuto. È caratterizzata dal

grado di motivazione, che può variare:

- Naturale: Quando c'è una relazione naturale, come nel caso dei sintomi fisici.

- Analogica: Quando la relazione è basata su somiglianze percepibili.

- Immotivata: Quando la connessione tra segno e significato non è evidente e deve essere appresa

attraverso convenzioni sociali.

4. Tipi di segni

Saussure e i semiotici successivi hanno suddiviso i segni in diverse categorie in base alla loro

intenzionalità comunicativa e motivazione. Queste categorie sono:

- Indici (o sintomi): Segni non intenzionali, che segnalano eventi senza una volontà comunicativa.

Ad esempio, le orme di un'auto o il sbadiglio possono indicare informazioni senza un emittente

intenzionale potente.

- Icone: Segni che portano somiglianze con quello che rappresentano. Possono comunicare in modo

più immediato e significativo, come la fotografia (per il canale visivo) o le espressioni facciali (per

il comportamento non verbale).

- Segni convenzionali: Segni intenzionali ma non motivati, i quali operano attraverso convenzioni

sociali (come i segnali stradali). La relazione tra segno e significato in questo caso è stabilita per

accordo, piuttosto che per somiglianza o rapporto causale.

5. Comunicazione

La comunicazione, secondo Saussure, avviene quando c’è un'intenzionalità nella trasmissione di

informazioni. Importante nella comunicazione è che ci sia un emittente (il mittente) e un

destinatario (il ricevente) in grado di interpretare l'informazione. La comunicazione va distinta dal

semplice passaggio di informazioni, dove l’emittente non ha una volontà intenzionale (come nel

caso degli indici).

Saussure sottolinea che la comunicazione può avvenire attraverso un codice preesistente o possono

essere creati segni nuovi e non convenzionali. La comunicazione richiede che ci sia una certa

struttura e convenzione, che permette alle persone di capire il significato dei segni.

Conclusione

L'opera di Saussure ha rappresentato una svolta importante nella linguistica e nella semiotica,

avviando la riflessione su come le lingue e i segni funzionino non solo in termini di genealogia o

somiglianza, ma anche come sistemi di comunicazione complessi e strutturati. Questo ha posto le

basi per sviluppi futuri nella linguistica, nella teoria dei segni e in molti altri campi legati alla

comunicazione.

Certo! La tua esposizione si concentra sul concetto di codice all'interno della semiotica, descrivendo

come questi codici strutturano la comunicazione attraverso l'organizzazione di segni e relazioni.

Vediamo di chiarire i concetti chiave e i tipi di codici che hai menzionato.

1. Cos'è un codice?

Un codice è un insieme di elementi (segni) le cui relazioni e interazioni sono regolate da un insieme

di regole. In poche parole, un codice fornisce un modo organizzato e sistematico per trasformare

informazioni (contenuti) in forme percepibili (espressioni sensibili). Ha alcune caratteristiche

fondamentali:

- Organizzazione: Un codice è un sistema coerente di relazioni tra segni.

- Organicità: È composto da elementi che interagiscono secondo certe regole.

- Economicità: Un codice consente di esprimere il massimo contenuto possibile con il minimo

sforzo. In altre parole, facilita la comunicazione efficiente.

2. Funzione di codifica e decodifica

La codifica è il processo attraverso il quale un'emittente elabora un messaggio, trasformando il

contenuto informativo in un'espressione sensibile (cioè ciò che il ricevente percepisce). Questo

avviene secondo le regole del codice comune ai partecipanti alla comunicazione.

La decodifica, al contrario, è l'operazione che il ricevente compie per interpretare il messaggio,

passando dall'espressione percepita (cioè i segni o i segnali) al contenuto dell'informazione. Anche

in questo caso, la decodifica avviene secondo lo stesso codice utilizzato nella codifica.

Processo:

- Dal contenuto all'espressione = codifica

- Dall'espressione al contenuto = decodifica

3. Tipi di codici

Hai identificato diversi tipi di codici, che si differenziano per il modo in cui esprimono i contenuti:

- Codici primari: Questi sono codici di base che non dipendono da altri codici. Un esempio potrebbe

essere il linguaggio parlato, che ha la sua struttura e regole e comunica direttamente idee e concetti

senza fare riferimento ad altre rappresentazioni.

- Codici sostitutivi o secondari: Questi codici esprimono contenuti che sono già stati prodotti da un

altro codice. Un esempio è la scrittura alfabetica, che trascrive suoni e parole del linguaggio verbale

in una forma visiva. La scrittura è quindi un codice secondario che derivate dal codice primario del

discorso verbale.

- Codici doppiamente sostitutivi o doppiamente secondari: Questi codici esprimono contenuti di un

codice secondario, che a sua volta rappresenta un codice primario. Un esempio è il codice Morse,

che utilizza punti e linee per esprimere lettere e numeri, o il Braille, che rappresenta lettere e numeri

in una forma tattile per non vedenti. Questi codici hanno come contenuto l'alfabeto, che è un codice

secondario, e la scrittura, che si basa su segni fonici (il codice verbale).

Un'altra categoria di codici doppiamente sostitutivi può includere cifrari e sistemi di crittografia,

dove il messaggio originale è trasformato attraverso un codice in una forma crittografata, che deve

essere poi decifrata.

4. Importanza del codice nella comunicazione

L’uso dei codici è fondamentale per la comunicazione umana, poiché consente di tradurre messaggi

complessi in forme comprensibili per i destinatari. Ogni tipo di codice ha specifiche applicazioni e

contesti di utilizzo, dappertutto dalla linguistica alla crittografia, dalla scrittura alla comunicazione

visiva.

La comprensione e il riconoscimento dei codici sono essenziali per una comunicazione efficace.

Essi determinano le modalità attraverso cui possiamo esprimere idee, emozioni e informazioni in

modo che siano condivise e comprese all'interno di una comunità.

Conclusione

In sintesi, i codici sono fondamentali per la comunicazione e svolgono un ruolo cruciale nel modo

in cui organizziamo e interpretiamo le informazioni. Combinarli in modi diversi, come nei codici

primari, secondari e doppiamente sostitutivi, amplia le possibilità comunicative e consente la

creazione di linguaggi e sistemi espressivi che possono rispondere a molteplici esigenze sociali,

culturali e pratiche. Se hai altre domande o vuoi approfondire ulteriormente qualche aspetto, non

esitare a chiedere!

Certo! In questo testo sono messi a confronto due modelli di comunicazione: quello elaborato da

Ferdinand de Saussure e il modello di Shannon e Weaver.

Modello di Saussure

Saussure ha proposto un modello di comunicazione circolare, in cui il processo comunicativo

avviene tra un parlante (A) e un ascoltatore (B). In questo modello, sia il parlante che l'ascoltatore

elaborano mentalmente il messaggio attraverso associati concetti e immagini acustiche. L'elemento

fondamentale è che la comunicazione non è solo un trasferimento di dati, ma implica un'interazione

tra le menti degli interlocutori, dove il significante (l'immagine acustica) e il significato (il concetto)

sono legati da un codice comune, che è la lingua.

Modello di Shannon e Weaver

Questo modello, concepito per l'ingegneria delle telecomunicazioni, considera la comunicazione

come un processo lineare e unidirezionale. Si compone di:

1. Sorgente: Il soggetto emittente che crea il messaggio.

2. Trasmettitore: Dispositivo attraverso cui il messaggio viene codificato e inviato.

3. Canale: Il mezzo fisico attraverso il quale il messaggio viaggia. Può essere auditivo, visivo, ecc.

4. Ricevitore: Il dispositivo che riceve il messaggio.

5. Destinazione: Il soggetto ricevente che decodifica il messaggio.

Il messaggio viene trasmesso come un segnale codificato e, infine, viene decodificato dal ricevitore.

È importante notare che il modello di Shannon e Weaver si concentra su aspetti tecnici e di

ottimizzazione dei segnali, senza considerare le dimensioni umane della comunicazione

(interazione, interpretazione, contesto).

Limitazioni del modello di Shannon e Weaver

- Assenza di contestualizzazione: Non prende in considerazione il contesto sociale e culturale in cui

avviene la comunicazione.

- Nozione di rumore: Considera solo il rumore come un disturbo, ma non affronta le influenze

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Triky04 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Calderini Alberto.
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