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La sintassi

La sintassi è la parte della linguistica che studia la struttura interna delle frasi, come le parole si possono unire per creare delle frasi grammaticalmente accettabili. Come nelle altre discipline, bisogna individuare il costituente minimo, in questo caso l'elemento più piccolo in una frase, il sintagma (gruppi di parole, dal greco "syntagma", composizione). Il sintagma non è una frase, ma un gruppo di parole, come nome e articolo, posizionate correttamente. Il sintagma è di norma più grande di una parola, ma più piccolo di una frase, le unità che lo formano hanno una certa coesione interna.

La sintassi studia le combinazioni di parole partendo dal costituente minimo che sono i sintagmi, che insieme ai verbi formano frasi e dunque discorsi e testi. Si possono creare parole partendo da un morfema semplice, ma per poter comunicare i morfemi non bastano, bisogna raggruppare le parole formando combinazioni di parole, le frasi.

Un fatto importante da tenere presente è la grammaticalità di una frase, una frase è grammaticale se risponde a delle regole di formazione ben corrette; infatti, non tutte le parole possono stare vicine poiché non risultano grammaticalmente corrette. Le regole da seguire variano in base alla lingua specifica. Una frase può anche essere grammaticalmente corretta, ma semanticamente sbagliata, può seguire in modo corretto le regole, ma non avere alcun significato, dunque una frase grammaticalmente corretta, è indipendente dal suo senso. La sintassi mette insieme le parole, non studia il significato delle frasi o delle parole come la semantica, ma come devono essere correttamente formate le frasi o i sintagmi. In un sintagma la parte fondamentale è costituita dalla 'testa', ad esempio nel sintagma 'la bella ragazza', la testa è il nome 'ragazza'. Una frase si definisce tale quando al suo interno

È presente almeno un verbo, è possibile avere frasi che includono solamente un verbo, ma non una frase senza verbi. Per avere una frase è necessario avere almeno un verbo e altre parole, costituenti, sintagmi che possono essere di vari tipi. Il verbo è un elemento obbligatorio in una frase, un elemento fondamentale che lega e tiene insieme più argomenti per mezzo della sua valenza. L'argomento, la valenza indica gli elementi che sono richiesti obbligatoriamente dai verbi, può essere costituito da un sintagma ma anche una frase intera. Ad esempio 'il poliziotto catturò il ladro', gli argomenti, il poliziotto e il ladro, sono argomenti del verbo catturare.

La Valenza

Il verbo utilizza la sua valenza per legare insieme più argomenti, più costituenti, sintagmi. Ogni verbo ha diversi tipi di valenza:

  • verbi avalenti o zerovalenti, verbi che hanno zero valenza, i quali possono esistere all'interno della frase da soli,
senza l'aggiunta di altri argomenti. Esempio i verbi metereologici- verbi monovalenti, i quali per costruire una frase necessitano di un solo verbo intransitivo. Esempio 'lui cammina' (aggiunta di un sintagma nominale)- Verbi bivalenti, i quali per costruire le frasi necessitano di due argomenti, verbi transitivi, complemento. Esempio 'Gianni ha catturato il ladro' (sintagma Gianni per il soggetto, e sintagma il ladro, per il complemento oggetto). Il sintagma può essere una frase intera, però dipendente direttamente dall'altro sintagma verbale o nominale. Ad esempio 'Gianni crede che Pietro verrà'.- Verbi trivalenti, i quali per costituire le frasi necessitano di tre argomenti. Di solito sono i verbi del 'dire' e del 'dare'. Ci sono argomenti che sono definiti obbligatori per poter avere una frase grammaticalmente corretta. Ma esistono argomenti facoltativi o circostanziali.Quali possono esserci o non esserci all'interno della frase, e non hanno un posto definito all'interno di essa, possono essere spostati senza cambiare il senso della frase stessa. 'A mezzanotte' in 'il ladro catturò il ladro a mezzanotte'. Una frase corretta grammaticalmente necessita di almeno un verbo, il numero di argomenti obbligatori in base alla valenza del verbo e altri argomenti facoltativi. Gruppi di parole, tipi di sintagmi. La stessa funzione di argomento può essere svolta da una sola parola o da un gruppo di parole (sintagma). È intuitivo riconoscere quali parole fanno gruppo insieme, ad esempio un articolo, si raggruppa più strettamente con la parola che segue che non con la parola che lo precede. Esistono comunque criteri per determinare le intuizioni sul raggruppamento delle parole all'interno della frase, criteri che permettono di individuare un gruppo di parole e dunque un sintagma. Criterio del movimento, le

Le parole fanno parte di uno stesso gruppo, si spostano 'insieme' all'interno della frase. Ad esempio 'a mezzanotte'.

Criterio di enunciabilità: in isolamento, dato un contesto opportuno, le parole che formano un sintagma, un gruppo di parole, possono essere pronunciate da sole. 'il poliziotto'.

Criterio di coordinabilità: in base all'elemento centrale, la testa, che può essere un elemento, una preposizione o un aggettivo, si costruiscono gli altri elementi specificatori, gli articoli sono chiamati del sintagma e il complemento.

In base alla testa, si distinguono quattro categorie sintagmatiche, gruppi di parole, sintagmi.

  • Sintagmi preposizionali (SP)
  • Sintagmi nominali (SN)
  • Sintagmi aggettivali (SA)
  • Sintagmi verbali (SV)

La struttura interna dei sintagmi può essere rappresentata attraverso i diagrammi ad albero, detti anche indicatori sintagmatici, utili anche per rappresentare la struttura gerarchica delle frasi. Ulteriore

rappresentazione sintagmatica è sviluppata tramite l'uso delle parentesi. È possibile trasformare una frase affermativa in frase interrogativa con l'inversione del sintagma da SN+SV a SV+SN. Tutte le categorie seguono una struttura simile costituita da: testa, specificatore e complemento. Tale analogia si può esprimere utilizzando tre livelli strutturali del sintagma, o livelli di proiezione:

  • Il livello più basso è costituito da una sola testa, e si indica con X(NVAP)
  • Il livello immediatamente superiore è costituito dalla testa più il complemento e si indica con X'(N'V'A'P')
  • Il livello più alto è costituito dallo specificatore, dalla testa e dal complemento, e si indica con X'' (N''V''A''P'')

La struttura costruita in base ai diversi livelli strutturali è chiamata <<struttura X-barra>>.

Le frasi:

La definizione

Il significato tradizionale di frase è: 'gruppo di parole che esprime un senso compiuto'. Ma non tutti i gruppi di parole che chiamiamo frasi esprimono un senso compiuto 'che aveva appena svegliato', e non tutte le espressioni di senso compiuto sono gruppi di parole. Solo le frasi sono composte da un soggetto e da un predicato, hanno una struttura predicativa, il rapporto soggetto/predicato è un rapporto di dipendenza reciproca, ossia l'uno dei due elementi esiste solo perché esiste anche l'altro e viceversa. Gli altri rapporti possibili all'interno dei gruppi di parole, non sono di questo tipo, non c'è dunque una dipendenza reciproca tra le testa e gli altri elementi all'interno del gruppo di parole.

Tipi di frasi:

  • La frase semplice, non contiene altre frasi. 'Gianni è partito'.
  • La frase complessa, contiene altre frasi, in rapporti di:
    • Coordinazione, due o più frasi semplici sono sullo stesso piano, se...

Una delle due frasi si omette, il risultato è sempre una frase grammaticale di senso compiuto.

Subordinazione, due frasi semplici che non stanno sullo stesso piano, si distinguono una frase principale, detta anche indipendente perché esprime un senso compiuto e una subordinata (dipendente, secondaria) se la frase principale è omessa, la frase subordinata risulta agrammaticale. Vi è quindi un'asimmetria tra le frasi semplici che formano la frase complessa.

Classificazione delle frasi semplici:

In base a cinque punti di vista:

  • Dipendenza: in una struttura di subordinazione, le frasi possono essere principali o dipendenti
  • Modalità: le frasi si classificano in:
    • frasi dichiarative, affermazione 'Gianni è partito'
    • frasi interrogative, interrogative 'si-no' 'Gianni è partito?' la risposta sarà si o no. interrogative 'wh-' la risposta includerà una specificazione.
    • frasi imperative,

‘Gianni,parti!’-frasi esclamative,

‘Che sorpresa!’- Polarità

Distingue le frasi in frasi affermative e frasi negative-

DiatesiDistingue le frasi in frasi attive ‘Gianni ama Maria’ e frasi passive ‘Maria èamata da Gianni’-

SegmentazioneDivide le frasi in segmenti, in base a segni di punteggiatura e indica questecome frasi segmentate. La frase che precede il segno è detta frase dislocata asinistra, quella che segue, frasi dislocata a destra.Altri tipi di frase segmentate possono essere: a tema sospeso, focalizzata oscissa.

Relazioni tra frasi di tipo diversoAd una frase ti tipo dichiarativo, può corrispondere una frase interrogativa <si-no>,oppure il completamento oggetto in una frase passiva corrisponde al soggetto nellafrase attiva. Queste corrispondenza sistematica sono dette Trasformazioni.Alcune trasformazioni non vengono utilizzate spesso nel parlato, ad esempio una frasedi tipo dichiarativo

corrisponde ad una frase interrogativa <<wh>>. 'Gianni ha detto che Mario ha comprato la macchina' in 'Cosa ha detto Gianni che Mario ha comprato?', frasi che si ricostruiscono in base al meccanismo della ricorsività, caratteristica propria del linguaggio umano. Frasi che non ricorrono spesso nell'esecuzione, ma appartengono alla competenza dei parlanti. Noam Chomsky nella teoria sintattica ha dedicato particolare attenzione allo studio di questo fenomeno. L'idea di Chomsky è che i sintagmi che sono interpretati in posizione base, diverse posizioni della frase, prima in dove soddisfano la valenza del posizione di arrivo, verbo, poi nella dove segnalano la modalità interrogativa della frase. Il legame tra queste due posizioni può essere visto come un'operazione di movimento, ad esempio il sintagma introdotto come complemento.
Dettagli
A.A. 2022-2023
51 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher skuolanet.9023 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Romito Luciano.