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LE FASI DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA:

Esiste uno stretto legame tra le interpretazioni e le forme della comunicazione pubblica e l'evoluzione della società (Willia m Paisley <<Public communication campaigns>>).

- Un primo modello storico è quello della comunicazione pubblica in funzione propagandistica.

In questa prima fase storica, che arriva fino agli anni Settanta del Novecento, la comunicazione pubblica è unidirezionale. L 'istituzione si preoccupa di informare e comunicare in funzione del

perseguimento di obiettivi di parte, non c'è un concetto di dialogo e prevale una comunicazione persuasiva. Infatti quest'ult ima è orientata al potenziamento dell'immagine o all'attivazione del

pubblico su temi utili a generare consenso o azioni concrete, inoltre si coinvolgono pubblicitari e operatori delle relazioni pubbliche.

Nell'ambito della comunicazione politica i casi del Governo e del Parlamento sono esemplari, in quanto, nessuna delle due ist ituzioni si preoccupava di produrre e far circolare i messaggi, questo

compito era assunto dai partiti e dai singoli politici che lo svolgevano con prevalente funzione persuasoria o dai media (com unicazione eteroprodotta).

- Un secondo modello storico è quello informativo a senso unico.

Questa seconda fase storia, che caratterizza gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, risponde allo sviluppo di una più ele vata coscienza del sistema di diritti e doveri che collega le istituzioni con i

cittadini. Quest'ultimo è ancora percepito come ricettore passivo della comunicazione pubblica, il suo potere di influenza su i processi comunicativi o sulla definizione dei bisogni di comunicazione è

molto contenuto. I mezzi di comunicazione di massa avviano una sempre più autonoma azione di tematizzazione sulle attività de lle istituzioni pubbliche, acquisiscono un ruolo di analisi e attenzione su

ciò che fanno quest'ultime interpretando un po' quella che è l'opinione pubblica. In questo caso vediamo come i media fanno a ncora da intermediari e manca quindi un dialogo diretto, è una forma di

comunicazione che riguarda l'identità dell'istituzione e temi specifici di cui quest'ultima è un forte stakeholder.

- Un terzo modello storico è quello della comunicazione bidirezionale.

In questa terza ed ultima fase storica, che si avvia a partire dall'inizio degli anni Novanta del Novecento, il cittadino è p ercepito come interlocutore del processo di comunicazione. Si afferma il concetto

di marketing dei servizi e dell'istituzione pubblica e il cittadino diventa così stakeholder al quale fare riferimento per co struire un processo ciclico dialogico di comunicazione. La pubblicazione degli atti

delle istituzioni pubbliche non è più vista come concessione ma come atto dovuto, rispondente ad un diritto del cittadino. Co n ciò all'interno delle istituzioni si creano dipartimenti, uffici di

comunicazione e servizi dedicati in modo specifico alla comunicazione e alla relazione con il pubblico. Quindi le istituzioni di strutturano e si organizzano per essere in grado di comunicare

efficacemente e creare un dialogo, questa rappresenta infatti la fase in cui siamo oggi.

TIPOLOGIE DI MESSAGGI:

I processi di informazione di comunicazione pubblica hanno a che fare con la costruzione di campagne di comunicazione i cui m essaggi veicolati appartengono a 8 principali tipologie (Foti, Scarpato,

2016):

- Messaggi destinati alla persuasione: sono progettati con caratteri di precisione poiché orientati a convincere il pubblico. Puntano sull'argomento e sulla rilevanza dei fatti. Fanno leva

sull'emotività, oltre che sulla razionalità. Vengono elaborati con semplicità lessicale e sintattica così da essere compresi dal vasto pubblico.

- Messaggi destinati al coinvolgimento: fanno prevalentemente leva su informazioni improntate al senso di identità politica o di schieramento, etnica, artistica, religiosa.. Hanno carattere di brevità

e sono concepiti secondo schemi grafici, pubblicitari. Sono preceduti da conoscenze diffuse sui motivi del coinvolgimento siasotto il profilo dei contenuti sia sotto quello dell'eventuale

competizione o conflitto.

- Messaggi destinati al disturbo: sono finalizzati alla distrazione e al distoglimento mediatico. Nel momento in cui un soggetto è sotto pressione può mettere in campo argomenti in grado di

provocare un cambio di scena studiato e curato nelle forme espressive, nel contenuto, nella forma e nella qualità del linguaggio.

- Messaggi destinati alla contrapposizione: vengono messi in campo nel momento in cui due soggetti sostengono tesi e argomentazioni opposte, sono caratterizzati da un linguaggio diretto,

conflittuale, polemico. Sono messaggi che offrono minore possibilità ai cittadini di formarsi una serena opinione dei fatti.

- Messaggi destinati all'avvertimento: sono messaggi in risposta a campagne di comunicazione indirizzate a danneggiare un soggetto istituzionale. Sono elaborati non in risposta alle

argomentazioni del mittente ma come contro-campagne volte a fornire un avvertimento dissuasivo al soggetto promotore degli attacchi subiti. Non sono orientati al confronto.

- Messaggi di identità: hanno l'obiettivo di creare coesione sociale attorno a temi identitari. Sono costruiti su richiami a valori condivisi, obiettivi comuni, memoria collettiva. Si fondano su una

forte componente emozionale e su parole d'ordine improntate al richiamo.

Infine troviamo due macrocategorie:

- Messaggi con obbligo di verifica: sono quei messaggi che mettono in evidenza aspetti e contenuti delicati e personali del soggetto, del gruppo, dello schieramento di appartenenza, dell'ente,

dell'impresa.. necessitano di verifica accurata in modo che se sottoposti a confutazione o denuncia risultino inattaccabili sotto il profilo dell'affidabilità e delle possibili conseguenze giudiziarie.

Prevedono un linguaggio vincolato dell'attinenza ai fatti, senza aggiunte e rielaborazioni narrative dell'immagine del soggetto cui si riferiscono.

- Messaggi senza obbligo di verifica: non sono vincolati dalla rigorosa attinenza ai fatti e sono suscettibili di interpretazione da parte dell'autore del messaggio. Possono prevedere riferimenti

ironici e sottolineature personali e critiche.

IL CICLO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA (GRAFICO)

LEZIONE_2

LA COMUNICAZIONE POLITICA..

LA CORNICE ISTITUZIONALE:

Un tema importante da affrontare è la comunicazione politica nel contesto della comunicazione istituzionale e della comunicaz ione pubblica.

Nella cornice istituzionale la comunicazione pubblica include un serie di domini:

- La comunicazione istituzionale: nonché la comunicazione delle istituzioni che comunicano ai cittadini riguardo temi di interesse generale, di interesse pubblico. Questa comunicazione è generata da

enti pubblici e da pubbliche amministrazioni per attuare normative, accompagnare legalità e diritti costituzionali, promuovere l'accesso ai servizi, nel quadro delle normative vigenti e con

declinazioni che corrispondono alla peculiarità della missione specifica dell'istituzione, come nell'esempio del sito del Governo italiano utilizzato appunto a questa finalità.

- La comunicazione politica: è generata da partiti e movimenti in lotta per il consenso, con diversi ambiti applicativi che hanno a che fare con il progetti di formazione delle appartenenze e delle

identità, la caratterizzazione del confronto e del posizionamento rispetto ad altre forze, le campagne elettorali. Ha a che fare con contenuti controversi e offre una prospettiva specifica e include

una call to action, cioè una chiamata all'azione per i cittadini con finalità di adesione da parte di quest'ultimi a un pensiero, un partito, una campagna, o con lo scopo di accaparrarsi un voto.

- La comunicazione sociale: generata da soggetti pubblici, associativi e privati con l'obiettivo di promuovere e tutelare diritti e valori, incentivare pratiche virtuose, in un contesto in cui istituzioni,

imprese e professionisti dialogano e si confrontano in relazione ai valori e al contesto normativo, sociale e culturale in cui si inseriscono. Es. pubblicità progresso. (lezione_1)

- La comunicazione di impresa orientata ad interessi generali: si sviluppa intorno alla rappresentazione e alla divulgazione delle condizioni per lo sviluppo e per la crescita collettive. Le imprese che

avviano campagne di comunicazione orientate a interessi generali, spesso curano in modo attento l'informazione circa le attività avviate in relazione alla loro responsabilità sociale che rappresenta

un sottoinsieme.

Questa è la cornice istituzionale in cui si colloca la comunicazione politica e ci porta ad identificare una serie di ambiti applicativi di forme della comunicazione pubblica che sono oggetto di studi da parte

di discipline come:

- La comunicazione politica;

- La comunicazione sociale;

- La comunicazione sociale d'impresa;

- La comunicazione delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni;

- La comunicazione di crisi e di emergenza;

- La diplomazia pubblica;

- Il marketing territoriale; Note rapide Pagina 2

- Il marketing territoriale;

- La democrazia partecipativa;

- Politiche pubbliche (sostenibilità, processi culturali, salute, sicurezza pubblica..)

LA COMUNICAZIONE POLITICA:

La comunicazione politica si distingue dalle altre tipologie di comunicazione pubblica perché interviene su argomenti di inte resse generale che sono però di carattere controverso e rispetto ai quali

sostiene un particolare punto di vista. Quindi i comunicatori all'interno delle campagne di comunicazione politica portano il loro punto di vista specifico su un tema controverso e offrono una chiave di

lettura, una prospettiva specifica e esplicita. La comunicazione politica può essere messa in atto sia da istituzioni di cara ttere pubblico, come il Governo o altre istituzioni amministrative, sia da istituzioni

semipubbliche, come i partiti o le rappresentanze di interessi.

Quest'ultima rappresenta lo spazio negoziale tra tre sistemi:

- Gli istituti della politica (istituzioni, rappresentanti, associazioni di categoria, partiti..);

- Le istituzioni dell'informazione (legacy media, digital e social media..)

- I cittadini che entrano in relazione con le istituzioni di comunicazione politica che utilizzano le piattaforme che abilitanoforme di disintermediazione. (Lezione_1)

Nello spazio politico si rapportano e relazionano sistema politico, sistema dei media e sistema dell'opinione pubblica, ciasc uno di questi caratterizzato da obiettivi, risorse e dinamiche di comportamento

proprie e distinte utili agli altri per raggiungere i propri obiettivi.

La comunicazione politica può essere in forma:

- Diretta (autoprodotta): l'insieme dei processi di interazione, delle tecniche e delle strategie comunicative che sono originate dal sistema politico e si rivolgono direttamente ai cittadini.

- Indiretta (eteroprodotta): l'insieme delle rappresentazioni della realtà polit

Dettagli
A.A. 2023-2024
7 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giusy.bianco007 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Morreale Domenico.