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FOMO - Fear Of Missing Out

Parte della comunità in cui viviamo. Altro elemento di "disturbo" legato ai social è il FOMO (Fear Of Missing Out), controllare in continuo le timeline perdersi qualcosa di importante.

Questi fenomeni sono legati al concetto di "proiezione" (Boccia Artieri), ovvero la possibilità di modificare la propria identità costante con Photoshop. Sui social network tendiamo a veicolare un'immagine di noi stessi che riflette il nostro concetto di successo personale, ma questo influisce sulle autorappresentazioni e sul modo in cui ci autorappresentiamo nei video, nei selfie e nelle immagini che condividiamo. Questo fenomeno ha un forte impatto sulle dinamiche relazionali sociali e che si instaurano nei social network, questo perché i soggetti tendono a restituire un'immagine vincente di sé, escludere ciò che non è considerato importante.

Federica Zanchetta a.a 2022/2023 UniMarconi

riuscendo ad adattare ciò che mostriamo agli altri e di mostrare solo ciò che vogliamo. Ancora legato a questo argomento è il concetto di "omofilia", quel fenomeno per cui tendiamo a frequentare sui social solo persone che hanno ideologie affini alle nostre. A causa di questa "camera di eco", tendenza a condividere informazioni dentro un cerchio di persone che costituiscono la nostra "bolla informativa", coloro che condividono valori e rappresentazioni con noi e tendiamo quindi a radicalizzare le nostre opinioni. Altri fenomeni diffusi sui social: dittatura della minoranza, minoranza rumorosa che tende ad imporre un punto di vista, il quale poi apparirà sovradimensionato, facilitata dalla comunicazione online che favorisce un linguaggio diretto; schermatura del monitor che ci mette al riparo dalla pressione delle relazioni sociali che abbiamo nel dialogo faccia a faccia; perciò,Il linguaggio tende ad essere ancora più diretto e ad accendersi con più facilità.

Spirale del silenzio: poco rappresentate non comunicarle, chi ha opinioni tende a per paura della critica sociale.

Effetto Streisand: difficili da cancellare spesso una volta divulgate.

Federica Zanchetta a.a 2022/2023 UniMarconi

MODULO 2: METODI DIGITALI PER L'ASCOLTO DELLE CONVERSAZIONI CIVICHE

Declino della violenza, l'epoca attuale è caratterizzata da un decisivo

Libro di Steven Pinker: pacifici dati e statistiche argomentano come i tempi in cui viviamo siano i più di sempre. I suoi studi lo portarono a sostenere che secoli di civilizzazione e di esercizio virtuoso di empatia e cosmopolitismo hanno portato a ridurre la violenza fra gli uomini e fra gli Stati. Il mondo occidentale sembra aver sconfitto la violenza nonostante una diffusa percezione di paura sul futuro che sembra

Pervadere le società contemporanee, fino ad arrivare anche negli ambienti di rete. Le tecnologie della comunicazione elettronica offrono un ampio accesso alle fonti di informazione, contribuendo così a un miglioramento generalizzato del livello di scolarizzazione e alla diffusione positiva di una nuova forma di cosmopolitismo. Inoltre, hanno favorito la diffusione delle notizie riguardanti le diverse rivoluzioni dei diritti legate a diverse campagne civiche; nell'era elettronica c'è quindi un ruolo molto importante delle tecnologie dell'empatia, queste hanno portato in primo piano i protagonisti delle lotte civili.

I social media hanno favorito nuove forme di attivismo diffuso e partecipativo, in grado di mobilitare individui e organizzazioni in nome di cause sociali e globali (#metoo e #fridaysforfuture). Oltre questi aspetti positivi, queste nuove tecnologie hanno individuato l'origine di una percezione della violenza e della paura nella nostra società.

contemporanea. Riguardo a questo, va citato il sociologo Jean Baudrillard, il quale fu il primo a parlare di potere eduttivo dei media rispetto alle immagini della violenza contemporanea. Le immagini d'odio diventano uno spettacolo affascinante. Queste celebrano, attraverso la violenza, un potere avvolgente; esercitano una seduzione e un controllo allo stesso tempo tramite la repulsione e la necessità irrinunciabile di vedere e di essere informati. (Adriana Cavanero): fenomeno che spiega come la violenza contemporanea è un orrorismo che agita per essere vista da soggetti distanti, pietrificare gli inermi. Il suo obiettivo è spettatorie la sua audience globale (medusa). La fenomenologia dell'odio online, il modo in cui viene espressa, è spesso riconducibile a movimenti ideologici. Sono sempre più diffusi i discorsi d'odio legati a populismi aggressivi, movimenti neonazisti a volte anche supportati da partiti, organizzazioni xenofobe che hanno carattere sia

Nazionale sia transnazionale (ALT right). Questi sono caratterizzati da un linguaggio provocatorio e violento piattaforme below the radare si svolgono su dove vigel’anonimato assoluto.

Nella nostra contemporaneità possiamo notare come non siano più solo i discorsi estremisti o movimenti d’odio di stampo politico a creare (pandemia). In generale, nei social media si politically incorrect rileva un crescente aumento di un registro comunicativo che fa del un registro dominante.

Storia dimensione normativa della per l’hate speech: non teneva ancora conto

- Prima fase (1997): prima delibera che della diffusione massiva social media dei come nuovi ambienti di discussione UNESCO

- Seconda fase (2015): rapporto vede una situazione peggiore con le piattaforme diffusione dell’opinione pubblica. social che fanno da padrona nella In questo rapporto permanente nel tempo, vengono elencati i caratteri fondamentali dell’hate speech, come spettacolarizzato, diffondibile

anonimoe codice di- Terza fase (2016): principali social network mainstream aderiscono ad uncondotta promosso dalla Commissione EU in base al quale le piattaforme si impegnano a contrastare la diffusione dell'hate speech, in particolare tramite la rimozione dei contenuti considerati tossici o nocivi e il ricorso sistematico a moderatori (trusted flaggers)

Digital Services Act,- Quarta fase (2020): emanazione del una proposta di regolamento del parlamento EU e del consiglio relativo a un mercato unico dei servizi digitali, con l'obiettivo di garantire sicurezza ai soggetti vittime dell'odio online

fatto sociale "odio un che mira ad esercitare online"

Definizione di di Émile Durkheim: costrizione esteriore. sull'individuo una Il dibattito pubblico che si sviluppa anche attraverso le propria, piattaforme social assume un'esistenza indipendente dalla volontà e anche alle manifestazioni individuali dei soggetti.

La diffusione di notizie false ha fomentato l'odio verso alcuni soggetti o gruppi sociali. Per riassumere il pensiero di Durkheim, possiamo dire che l'odio in rete è un fatto sociale quando è un fenomeno che esiste come fenomeno collettivo a prescindere dalle azioni e dall'adesione dei singoli individui, quando influenza le percezioni e le opinioni e quando ha delle ricadute anche drammatiche nei comportamenti. Oggi il dibattito pubblico si svolge prettamente sulle piattaforme social e si alimenta di interazioni immediate (come i like e i commenti), è dunque avvenuta una trasformazione della concezione di sfera pubblica proprio ad opera dei social. Vediamo le interpretazioni di diversi autori: 1. Con prospettive ottimistiche: - Zizi Papacharisi nel suo libro evidenzia il nascente aspetto di sfera "privata"; - Quindi, l'idea del "pubblico" che è sempre più mutevole. L'evoluzione dei social è vista comefenomeno dell'accesso all'intervento positivo e con un ruolo importante nell'ampliare di più persone nel dibattito pubblico- Yochai Benkler nel suo libro ragiona sulle dinamiche dei media digitali e sulla possibilità di interazione in rete. Questo è frutto di un'idea di possibilità di condivisione di opinioni, beni, azioni e imprese alla base della ricchezza e della possibilità di internet di diventare una fonte pubblica di critiche:
  1. Con prospettive di sfruttamento dei dati- Christian Fuchs nel suo libro denuncia lo sfruttamento dei dati degli utenti da parte delle piattaforme. Sappiamo bene che questi dati riguardano azioni molto effimere, ma se presi nel loro totalità possono creare volumi di dati interessanti che se elaborati e analizzati possono poi essere ceduti a parti terze per scopi di marketing. Processo chiamato "Digital labor", delle azioni quotidiane di comunicazione che vengono poi sfruttate dalle piattaforme.

Dimensioni specifiche di deriva dei media- Peter Sloterdijk nel suo libro individua alcune digitali legate al loro ruolo nella società contemporanea, come:

Post-attualità: si lega a post-verità e indica che i post-fatti sono delle circostanze in cui influenzata dai contenuti emozioni, l'opinione pubblica è più che fanno appello alle ai pregiudizi opinioni personali resoconto oggettivo e alle che non ad un dei fatti

Ipervisibilità: fenomeno specifico che deriva dal ruolo dei social nel dibattito pubblico contemporaneo. È importante tenere a mente che le dinamiche dei social media rifiutano di distinguere fra l'espansione di un'informazione e il relativo valore di verità. Questa continua auto esposizione di sé, in maniera anche molto esplicita, ha l'obiettivo specifico di aumentare la propria visibilità e popolarità

Cinismo diffuso: disincanto sospetto- atteggiamento chiaramente di e di rispetto

Alverità non ha più racconto e alla consapevolezza politica dei fatti. Se il valore di importanza, quantità ma è più importante la della singola informazione, l'esito finale di indifferenza, delle opinioni, questa dinamica è la sola produzione di ciò che l'appiattimento della coscienza civica e la consapevolezza politica della nostra sfera pubblica. Federica Zanchetta a.a 2022/2023 UniMarconi indigna rivendica delle istanze "Soggetto individuo che si e si affermando la sua timotico": identità giustizia. tramite azioni che vogliono riaffermare una Questi soggetti "arrabbiati" di oggi non hanno più quelle

Dettagli
A.A. 2022-2023
22 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federicazanchetta289 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Morreale Domenico.