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AD FAMILIARES TRADUZIONE
Il nostro Caninio (amico comune che portava le lettere) mi invita a tuo nome a scriverti secè qualcosa che io ritengo che tu debba sapere. L’arrivo è dunque in attesa; e tu non loignori. Ma tuttavia, (un pinor tra virgole sono sempre accidentali= come ritengo), poiché luiaveva scritto, per quel che so, che sarebbe arrivato lui ad Alsio, i suoi gli risposero di nonfarlo (costruzione del verbo scribo, in questo caso regge la completiva volitiva); (fore in nitofuturo di sum. Collegato sempre a scripserunt. Ci fa capire che continua la narrazione delcontenuto della lettera. Oggettiva in quanto è un contenuto esplicitato) molti (soggettoaccusativo) sarebbero stati molesti nei suoi confronti e lui stesso (sarebbe stato ostile) amolti; sembrava più opportuno che lui potesse sbarcare ad Ostia (oggettiva. Abbiamo soloin niti. Retta sempre da scripserunt).
17fi fi fi fi fi fi fi fi
23/03/2023
TRADUZIONE (partenza da id ego)
non ho alcun interesse nel sapere dove trovare un alloggio.prendo parte alle loro decisioni. Non vedo a atto perché (Nolim: congiuntivo presente di nolo) non dovrei volerlo (quod nessorelativo. Pronome relativo che ha come antecedente tutto quello che si è detto no a quelmomento). Infatti non è la stessa cosa sopportare se bisogna sopportare qualcosa e approvare qualcosa che non deve essere approvato (cicerone e Verrone sono nellasituazione in cui devono sopportare la situazione. Gli serve una frase di passaggio perpassare a delle considerazioni più generali). Anche se (ne: può essere la prima parte di unne quidem= nemmeno) ormai non so nemmeno che cosa non dovrei approvare, apparte gliinizi delle cose; infatti questo furono nella volontà (furono un frutto di una decisione). Ho visto infatti (infatti tu eri assente, aber+sum) i nostri amici desideravano una guerra(oggettiva), questo invece non tanto la desiderava quanto piuttosto non ne aveva paura. Dunque (haec soggetto) queste cose furono frutto di
decisione (espressione sinonimica difuerunt) tutte le restanti (furono) inevitabili. Che questi o quelli vincessero d’altronde erainevitabile.Io so che tu (soggetto dell’in nitiva) eri sempre stato in lutto con me quando vedevamo (cimanca un complemento oggetto o un oggettiva, dopo il cum abbiamo il primocomplemento oggetto, dopo il tum è un oggettiva. Videremus regge il complementooggetto e l’oggettiva) da una parte quel gran male, la distruzione dei due eserciti e deicondottieri, dall’altro lato (mentre vedevamo che) il peggiore di tutti i mali è la vittoria di unaguerra civile, vittoria che io personalmente temevo anche da parte di quelli con cuic’eravamo schierati. Infatti (minor+dativo) minacciavano crudelmente i neutrali (otiosis), eera odiosa a loro sia il tuo parere sia la mia eloquentia. Adesso invece, se i nostri avesseropreso potere, sarebbero stati del tutto privi di freno (periodo ipotetico dell’irrealtà che siFacon i tempi passati del congiuntivo); infatti erano arrabbiati nei nostri confronti, come se(introduce comparativa ipotetica) avessimo stabilito qualcosa riguardo alla nostra salvezzapersonale ne non avessimo stabilito allo stesso modo per loro o come se (altra comparativa18ff fi fi fiipotetica) fosse più utile per lo stato che loro fuggissero verso l’aiuto addirittura delle besterispetto a morire o vivere con una speranza, se non ottima, almeno di un qualche tipo.
1929/03/2023
TRADUZIONE (da at in perturbata):
Ma noi viviamo in uno stato sconvolto. Qui può negarlo? Ma questo lo vedano coloro chenon si sono preparati alcun aiuto per le varie condizioni della vita per se. A nché arrivassino a qui infatti il discorso si è sviluppato più di quanto avrei voluto. (Quello che viene dopoil cum sta sullo stesso piano di quello che viene dopo il tum) Infatti da una parte io ti hosempre ritenuto un grande uomo, dall’altra parte per il fatto che per
così dire sei l'unico importo in queste circostanze, e cogli quei frutti della cultura che sono i più preziosi, (ut congiuntivo. Ut con valore dichiarativo e pesegetico, spiega qualcosa che viene prima), ossia meditare e maneggiare quei beni dei quali l'uso e il piacere sono da anteporre a tutte le azioni e ai piaceri di questa gente (Cicerone sta adulando il suo destinatario paragonandolo a un saggio). Io per me ritengo (oggettiva) che questi tuoi giornitusculesi (significa che Varrone si trovava nella sua villa a Tuscolo. Idea del letterato che si dedica all'ozio) valgano come una vita intera (instar= come) e volentieri (congiuntivo indipendente, il congiuntivo perfetto sta sullo stesso piano di puto. Congiuntivo irreale) lascerei a tutti tutti i miei beni, purché mi sia concesso di vivere in questo modo indisturbato (viene dall'ablativo assoluto. Molto spesso si può tradurre in questo modo). Questo anche io lo imito, siccome posso, e conenorme piacere e trovo riposo nei miei studi. Chi infattinon ci concederà questo, (ut epesegetico) cioè che, dal momento che la patria non può onon vuole servirsi della nostra opera, cioè che noi ritorniamo alla nostra vita che moltiuomini eruditi, forse non correttamente ma tuttavia molti, ritennero da anteporre (tradottocon un gerundivo) anche allo stato? (Prolessi del relativo= anticipazione) quegli studi chesecondo il parere di grandi uomini godono per così dire da un’ esenzione dall’ attività politicadi questi perché non dovrei appro ttare ora che lo stato lo concede?Ma faccio più di quello che Caninio mi ha chiesto di fare. Lui infatti (rogarat= formasincopata) aveva chiesto se io sapessi qualcosa (interrogativa indiretta) che tu non sapevi.Io ti racconto quelle cose che tu sai meglio di me stesso che le racconto. Farò dunquequello che mi è stato richiesto, perché tu non ignori nulla di quei
fatti che sono di questotempo (di attualità), qualunque cosa io senta.20fi fi fi ffi30/03/2023
CRONOLOGIA DELLA GUERRA CIVILE (44-42 a.C.)
15 marzo 44: uccisione di Cesare, per mano dei congiurati guidati da Marco Bruto e Gaio Cassio. L'eredità politica del dittatore viene assunta dai suoi stretti collaboratori Marco Antonio e Marco Emilio Lepido, ma la cariche politiche dei cesaricidi non vengono ritirate: Bruto e Cassio partono per l'Oriente, in qualità di proconsoli di Creta e Cirenaica, mentre Decimo Bruto e Trebonio sono governatori della Gallia Cisalpina e dell'Asia (province loro assegnate dallo stesso Cesare).
Fine aprile 44: arriva a Roma Ottaviano, glio adottivo di Cesare, i cui rapporti con Antonio si fanno subito tesi; i due trovano un primo accordo. Cicerone pronuncia la prima Filippica (2 settembre) e scrive la seconda (19 settembre, non pronunciata)
Ottobre 44: Antonio rompe la pace con Ottaviano, che chiama a raccolta i veterani di Cesare.
Dicembre 44 - aprile 43: guerra di Modena tra Marco Antonio e l'esercito repubblicano (consoli Irzio e Pansa), alleato con Ottaviano e Decimo Bruto - le cui azioni vengono legalmente riconosciute dal Senato. Antonio è sconfitto nelle battaglie del Forum Gallicum (14 aprile) e di Modena (21 aprile). Cicerone pronuncia le Filippiche III-XIV. 21 novembre 43: la Lex Titia stabilisce il cosiddetto secondo Triumvirato tra Ottaviano, Antonio e Lepido. Segue ben presto la redazione di liste di proscrizioni, in cui rientra anche Cicerone (in qualità di nemico personale di Antonio). Cicerone viene ucciso il 7 dicembre 43. Ottobre 42: battaglia di Filippi, definitiva sconfitta (e uccisione) dei cesaricidi. CIC., fam. XI 7 Ep. XI 7: databile alla metà di dicembre 44 e rivolta al cesaricida Decimo Bruto, che si trovava a Modena (ricopriva infatti la carica di governatore della Gallia Cisalpina, conferitagli da Cesare l'anno precedente). Nella lettera, Cicerone esorta Bruto.A mettere da parte ogni scrupolo di legalità e di obbedienza al Senato (considerato non più libero di esercitare la propria auctoritas), proseguendo nello scontro contro Marco Antonio. A sostegno della sua posizione sono citate le iniziative del giovane Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, che per decisione personale aveva cominciato a reclutare i veterani di Cesare, e le defezioni delle legioni Marzia e Quarta (precedentemente assegnate ad Antonio).
TRADUZIONE 11,7(È frequente trovare un riferimento a cosa è successo, una riunione che si è tenuta a casa di Cicerone) dal momento che lupo ha incontrato a casa mia me, libone e servio, tuo cugino, ritengo che tu sappia (perfetto logico) quale sia il mio punto di vista da seio, il quale prese parte alla nostra riunione; tutte le altre cose tu le potrai conoscere da Graceio, anche se Graceio ha seguito subito Seio, Il cuore del discorso è questo, che voglio che tu colga e memorizzi perfettamente, (ut
Non è possibile sostituire "ne" con "negazione di ut" perché non rispetti l'autorità di un senato che ancora non è libero, nel preservare le libertà e la salvezza del popolo romano (quando il gerundio ha poi un complemento oggetto, il gerundio viene sostituito dal gerundivo che concorda in genere e numero con il complemento oggetto, salute e libertà), e di non condannare la tua azione (infatti hai liberato lo stato senza un'autorizzazione ufficiale, motivo per cui quella azione è più grande è più degna) e di non ritenere che il giovane, se non proprio il ragazzo Cesare (Ottaviano) abbia agito in modo temerario, lui che si è preso per una decisione personale una così grande responsabilità pubblica, in ne (ne) non ritenere che gli uomini di campagna ma coraggiosissimi e ottimi cittadini siano stati folli, in primo luogo i veterani, tuoi commilitoni, poi la legione Martia, poi la legione quarta, che hanno giudicato il loro console.
come nemico, e accorsero a difendere la salvezza dello stato