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GOAL&SCOPE
Definizione del goal (obiettivo) & scope (scopo), quindi definire:
1. Cosa voglio valutare.
2. Di quale prodotto
3. In quale fase di vita
4. Lo scopo dello studio/analisi
del prodotto in
5. L’impatto un tempo stabilito
6. La quantità di prodotti analizzati.
Nel goal & scope è obbligatorio che siano dichiarate:
L’unità
1. funzionale (1): è una performance/prestazione/caratteristiche quantificate di un prodotto.
Serve come unità di riferimento per lo studio LCA.
Risponde alle domande: Che cosa? Quanto? Quanto bene? Per quanto?
Es: una maglia di cotone NON è una prestazione quantificata (ma dichiarata (2)), ma 1 maglia di
cotone di un certo colore, che è stata prodotta in un certo modo, per la durata di x anni LO È. Più
dettagliato è, più è possibile essere comparabile con altri prodotti.
L’unità dichiarata si riferisce invece ad una massa o una superficie.
Non ci interessa se 2 prodotti hanno lo stesso spessore/ superficie, ma contano le loro prestazioni.
Esempio di unità funzionale:
2
1- Proteggere e decorare 1m di substrato per 50 anni con un certo livello di qualità (98% di opacità)
2
2- 1m di finestra in legno dotata di marcatura CE (prestazioni) che garantisca un valore di
trasmittanza termica tale da rispettare i limiti massimi definiti dal decreto interministeriale 26
giugno 2015 per le chiusure trasparenti per una vita utile di 42 anni
Delimitare tutte le fasi incluse nell’analisi all’interno di un perimetro chiuso,
2. Confini del sistema:
quindi considerare tutte le fasi che sono incluse all’interno.
significa perimetrare l’analisi LCA dall’estrazione
Ad esempio nel cradle to gate (cava) alla
produzione.
3. Limitazioni dello studio = tutto quello che io escludo
In sintesi, nel Goal&Scope vengono rilevate le aspettative e il contributo dello studio LCA e gli obiettivi
sono la possibilità di essere confrontati ad altri prodotti, una migliore comprensione, identificare i
sostenere un’ampia valutazione
principali impatti, sviluppare banche dati, approfondire le conoscenze,
ambientale, sostenere le politiche pubbliche, sostenere la certificazione dei prodotti, stabilire
informazioni di base per un prodotto/processo, guidare lo sviluppo di prodotti e processi, classificare il
contributo relativo di singole fasi o processi, identificare le lacune nei dati.
Quindi il Goal vuole descrivere le categorie di impatto ambientale: risorse naturali, salute umana, qualità
degli ecosistemi, effetti del prodotto sull’ambiente e sull’uomo.
Impatto = risultato fisico immediato di una operazione (emissione)
= conseguenza sull’ambiente (fauna e flora)
Effetto (riduzione dell’ozono, riscaldamento globale, esaurimento risorse),
Gli impatti si diversificano in globali
(acidificazione pH dell’acqua, eutrofizzazione) (tossicità per l’uomo, eco-tossicità,
regionali e locali
smog fotochimico, desertificazione).
LIFE CYCLE INVENTORY
l’inventario del ciclo di vita, ossia una quantificazione di tutti gli input (tutto ciò che entra nel sistema)
È legata all’unità funzionale definita nel Goal&Scope.
ed output (tutto ciò che esce)
Valuta tutti i flussi di energia, di materiale, di emissioni e di rifiuti.
possono essere le materie prime e tutto ciò che è legato alla loro estrazione, come l’energia dei
Gli input
macchinari o il loro carburante, il modo in cui è stata prodotta tale energia, i macchinari stessi, i consumi
per trasformare la materia prima in prodotto finito, le macchine operatrici per il taglio,
l’energia/carburante necessarie, le varie verniciature…
le emissioni in aria e acqua, le polveri, i rifiuti, l’energia
Gli output sono i prodotti finiti, i sotto-prodotti,
per smaltirli ed altri aspetti ambientali.
I dati raccolti devono avere dei requisiti, e si dividono in 3 categorie:
presso l’azienda, specifici di quello che sto analizzando.
- Dati primari: raccolti direttamente
- Dati secondari: dati che arrivano dalla lettura dei dati medi.
- Dati terziari: dati ricavati da stime, dati medi, ipotizzati, quindi con un grado di incertezza elevato
a seconda dell’obiettivo prefissato inizialmente.
Il loro grado di incertezza varia
Si definiscono i flussi di materia in entrata ed in uscita.
La maggior parte, soprattutto gli input sulla consumazione dell’energia elettrica, vengono ricavati da
banche dati, quindi sono grandezze che sono già state calcolate.
Essi vengono suddivisi in input/output parziali (divisi per le varie fasi) e se sommati danno l’input/output
globale.
Per effettuare un controllo a grandi linee vale la conservazione della massa (ciò che entra = ciò che esce).
In sintesi, è la fase più dispendiosa x essere quella in cui serve il reperimento di tutti i dati (è il cuore
dell’analisi).
Servono abbastanza dati e abbastanza qualitativi.
Oggetto, prodotti del sistema produttivo, consumi idrici, suolo, macchinari, materiali di consumo, rifiuti
Serve sapere le fonti dei dati, i processi e le tecnologie di riferimento, la marca ed il luogo di provenienza
dei beni acquistati, quantità unitarie e totali, metodo di misura ed unità di misura utilizzate.
La raccolta dei dati deve essere un processo interattivo (tra progettista che valuta ed il fornitore di dati).
I commenti servono per capire cosa si è fatto in precedenza (nella tabella input-output).
Dopo aver raccolto i dati bisogna fare una verifica incrociata (vero somiglianza-attendibilità):
- Secondo rilevamento a distanza di tempo
- Consultazione dei documenti
- Consultazione di altri soggetti
- Bilanciamento tra input e output deve essere più o meno 1.
LCI (Life Cycle Impact Assessment)
Consiste nell’inserire i dati dell’inventario in un software, che attraverso dei calcoli moltiplicano il peso
che ogni sostanza ha rispetto all’impatto ambientale finale. Nel caso dell’energia elettrica, nel
SOFTWARE, si specifica da dove proviene.
sono l’energia elettrica
Ciò che impatta di più sulla CO e il diesel.
2
Da questo possiamo analizzare gli impatti fase per fase (estrazione, manifattura…)
INTERPRETAZIONE
Trovate le fasi più impattanti, esse vanno interpretate e cercate delle soluzioni per migliorarle.
Obiettivi dell’LCA a definire l’impatto ambientale del prodotto rispetto all’obiettivo prefissato, oppure
Lo studio LCA serve
identificare gli aspetti più significativi, e serve all’azienda (dove può migliorare) o per interesse pubblico.
Le fasi dell’LCA sono interattive, ovvero la seconda fase richiede il riaggiustamento della prima (Goal,
Inventory e Impatto ambientale sono tutte e 3 legate alla Interpretazione).
Limiti dell’LCA
- Lunga, e quindi costosa
- Complessa, perché richiede dati attendibili
- Dà gli impatti potenziali e non quelli reali, ovvero non combaciano mai con quello che poi sono
davvero
Le emissioni nell’intervallo vengono quantificate ma non viene detto dove avvengono
- geograficamente.
Differenze tra i vari tipi di etichette
Aree di criteri / Metrics
Tipo I multiple (check list con più aspetti)
single (info su una specifica caratteristica o prestazione ambientale (contenuto di riciclato…))
Tipo II
Tipo III multiple
Life Cycle Consideration
Tipo I yes (analizza tutto il ciclo di vita)
Tipo II no (analizza solo un aspetto)
Tipo III yes
Selectivity
Tipo I yes (seleziona determinati tipi di prodotti, cioè non tutti la hanno)
Tipo II no
Tipo III no
Verifica da parte terza obbligatoria Tipo I yes Tipo II no Tipo III no
Azienda Xella
L’azienda Xella di occupa della produzione di materiali da produzione in calcestruzzo aerato auto
clavato. Il suo core-business è la sostenibilità nella produzione di elementi costruttivi ed intonaci
attraverso 3 obiettivi:
L’utilizzo di materie prime “sostenibili”, infatti
- il calcestruzzo areato auto clavato è una pietra
ricostruita trovata in natura, derivante da materie prime naturali (acqua, sabbia silicia, cemento,
calce, gesso, agente espansivo, polvere dall’alluminio).
Esso ha le stesse prestazioni del legno (ecosostenibile, lavorabile, leggero) meno alcune criticità
al fuoco ed all’acqua).
(sensibilità
- Soluzioni convenienti a un costo più basso
- Migliorare la qualità della vita del cliente finale con materiali sostenibili e certificati.
è leader di sostenibilità, all’avanguardia nella
Xella digitalizzazione del cantiere per velocizzare la posa
dei materiali.
Nella produzione si possono raggiungere densità diverse, che conferiscono al materiale prestazioni
meccaniche e termiche diverse.
I sui blocchi hanno generalmente il 2/3% di differenza di prezzo rispetto al laterizzo.
I blocchi Ytong:
- Sono blocchi per muratura, sottili, isolanti e speciali (irrigidimenti, architravi armate, malte e
intonaci…)
- Si realizzano pareti interne con mezzi sottili, divisori acustici, costituiti da 2 strati di massa e
spessore diverso con materiale fibroso interposto con alti poteri fonoassorbenti.
- Il loro principale uso è nelle murature di tamponamento, dove blocchi mono strato riducono le
lavorazioni velocizzando i tempi e riducendo i costi, sono molto precisi e permettono incollaggi
con giunto di 2-3mm (molto poco).
Le multiple
- Sono pannelli isolanti, malte, collanti specifici per pannelli. Possono chiamarsi M2, M3 ed M4,
in base all’isolamento termico che riescono per l’interno, M4 per interni ed
a garantire (M3
esterni e l’M2 EXSAL THERM per l’isolamento di edifici in muratura storica.
Gli edifici del futuro devono possedere le 4 S: Sostenibili, Salubri, Semplici e Sicuri.
Sostenibilità: 2
- È stato confermato che il consumo di energia per la realizzazione di 1m di muratura Ytong è
meno della metà dell’energia necessaria alla produzione di un blocco laterizzo.
- Anche per quanto riguarda gli impatti diagramma a ragno (più si avvicina di più al centro
meno è l’impatto, più è grande la ragnatela più è grande l’impatto).
- A livello di fine vita (manutenzione e costi) Ytong ha consumi molto più bassi.
- Le produzioni di CO vengono compensate da dei progetti per migliorare la produzione in quei
2
luoghi (assorbimento delle torbiere ed impianto eolico)
l’uso il nostro materiale assorbe
- Durante CO per tutto il tempo.
2
- Durante la produzione si ri