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Strategia elettorale del PP

Il PP utilizza diverse strategie per influenzare l'elettorato di sinistra e ottenere vantaggi durante le elezioni. Queste strategie includono:

  1. Spostare il dibattito su temi che non sono né di sinistra né di destra, al fine di seminare dubbi tra i votanti socialisti moderati.
  2. Utilizzare toni estremisti e catastrofisti per spingere gli elettori di sinistra ad astenersi.

Inoltre, il PP si concentra su temi condivisi che ottengono il sostegno dell'intero elettorato, come l'istruzione statale vs cattolica o l'aborto vs no aborto. Questi sono temi su cui sia i partiti che gli elettori si dividono secondo linee ideologiche.

La strategia del PP mira a spostare la competizione politica fuori dall'asse sinistra-destra, mantenendo al contempo il proprio elettorato mobilitato e seminando dubbi tra gli elettori del PSOE.

(parla male dell'avversario) perspingerli ad astenersi 4. Fa "campagna negativa" Cosa sono le campagne elettorali negative? Il "negative campaigning" si è affermato in paesi come USA o GB. Questa campagna sottolineano gli aspetti negativi degli avversari, piuttosto che quelli positivi del proprio partito. Suggeriscono di non votare per gli avversari. Es. durante la campagna del 2008 Obama vs Romney; da una parte la campagna di Obama con una frase "Romney non è la soluzione. Lui è il problema" in tutta risposta Romney "America in banca rotta? 'Yes, we can' (famosa frase di Obama)". Ricerche fatte su questo tipo di campagna hanno mostrato alcuni effetti: 1. Elettorato indifferente/moderato/non fortemente identificato/al centro è disgustato e si rifugia nell'astensione (viene smobilitato) 2. Elettori identificati, i partisans, vengono mobilitati da questi messaggi 3. Aumenta la polarizzazione politica tra i sostenitori dei diversi partiti

polarizzazione

13/04/2022

Elezioni del marzo 2008, sono elezioni che vengono nuovamente vinte da Zapatero e si scontra nuovamente con Rajoy.

La politica del tentativo del PP di denigrare il più possibile l’avversario e istillare dubbi sull’elettorato, ha funzionato ma fino ad un certo punto, creando anche un effetto boomerang spingendo gli elettori socialisti che spesso non andavano a votare, a recarsi alle urne per evitare il successo del PP.

Il governo Zapatero nasce all’alba della grave crisi del 2008 che arriva in Europa alla fine dell’anno, succede che Zapatero inizialmente sottovaluti la crisi, l’economia spagnola a differenza di quella italiana, si trova in ottima situazione e questo la accomuna a quella greca (anch’essa prima del 2009 stava crescendo molto).

Prima della recessione

Tasso di Disoccupat Debito Deficit/surp Tasso di crescita

i in % pubblico % lus di inflazione

medio del (2007) Pil (2007) bilancio media

PIL (1998- accumulato (2005-2007)

(2005-2007)2007)Spagna 3,9 8,2 35,5 +5,4 3,3Eurozona 3,1 6,6 60 -3,7 2,2(eccettoSpagna)I problemi della Spagna sono altri soprattutto per la dipendenza da fontienergetiche esterne, rigido nelle forme di lavoro con persone protette e personeprecarie e senza garanzie (no ferie pagate, no pensione), inoltre, è un'economiacon un alto debito privato (indebitamento famiglie e imprese) infine, è un paesedove il boom si vede in uno specifico settore quale quello edilizio.Mercato del lavoro duale; in Spagna ci sono settori che campano su un tipo di lavoro a tempo determinato (camerieri in estate, agricoltura con laraccolta stagionale, ma si applica anche al settore edilizio.Bassa produttività del lavoro: significa che il Pil non è in grado di crescere molto, anche se in Spagna si è assistita ad una crescita grazie al settoredell'edilizia1. Forte presenza di settori labour-intensive2. Uso limitato di tecnologie avanzate3. Alta percentuale di

lavoratori a tempo definito

Disponibilità manodopera immigrata

Sviluppo del settore edilizio, esprime l'11% del Pil (2007) e occupa il 13% della forza lavoro.

Cause:

  1. Tassi di interesse e valuta stabile, quando la Spagna entra nell'euro, l'acquisto di case diventa "attraente" anche per chi vive all'estero, molti sono gli inglesi che hanno comprato una casa in Spagna.
  2. Incentivi fiscali per l'acquisto della prima casa
  3. Leggi regionali sul suolo, che consentono di rendere urbanizzabili dei tratti del territorio così da fornire guadagno alle casse territoriali dello Stato
  4. Abitazioni per immigrati, che venivano richiesti per i lavori stagionali
  5. Abitazioni cittadini UE (specie sulle coste) anche per la causa n.1

Conseguenze:

  1. Corruzione politica, ci sono decine di scandali legati all'urbanizzazione di determinate aree del paese
  2. Problemi finanziari per le (case di risparmio, legate più al territorio)

Tendono a fare prestiti in maniera molto "semplici" per cui quando sorge la crisi non riuscendo più a ripagare i debiti, porta a problemi prima le cajas e successivamente le banche.

Occupano lavoro non specializzato (12,8% nel 2007).

Aumento prezzi delle abitazioni.

Aumenta l'indebitamento delle famiglie e degli imprenditori del settore immobiliare (indebitamento privato: 227% del Pil nel 2010).

Secondo governo Zapatero 2008-2011

Zapatero inizia la legislatura con una continuazione della politica espansiva, nel 2008 la crisi finanziaria internazionale segnala una contrazione del credito e di una brusca frenata della crescita. Quando arriva la crisi, il governo "minimizza" e prosegue con misure espansive fino al maggio 2010: spende il surplus di bilancio.

Nell'ottobre del 2009 parte la crisi greca, il neoeletto Papandreu rivela il giorno dopo le elezioni che il precedente governo aveva alterato i conti di bilancio per entrare nell'euro e per rimanerci.

Il deficit di bilancio è quasi del 12,7%, mentre il debito pubblico al 112%, l'economia greca rischia di crollare dirà Papandreu e si entra nella crisi del debito sovrano.

Le agenzie di rating mostreranno la Grecia come in grave difficoltà designando il debito come "spazzatura" e seppur la Grecia offra grandi tassi di interesse, gli investitori non erano per nulla incoraggiati a comprare debito perché non credevano che potesse essere ripagato.

Altra parola importante è contagio nel momento in cui il debito pubblico greco affonda, gli investitori si chiedono se non sarà lo stesso con altri paesi europei.

Poteva bastare l'aiuto dal punto di vista finanziario, ma la Germania si oppone e la situazione si trascina da ottobre 2009 e il gennaio 2010, quando FMI e BCE accolgono la richiesta di 110 miliardi di euro in 3 anni per la Grecia (sarà la prima tranche di tre), il tutto segue ad un piano di forte austerità.

è la chiave della crisi del debito, l'aiuto è subordinato a tagli di spesa pubblica e aumenti di tasse, con riforme strutturali, il tutto porta a scioperi, proteste e situazioni di disagio sociale e instabilità. Solo alcuni anni dopo il FMI farà autocritica dicendo che le misure di austerità non erano la soluzione, la soluzione sarà successivamente il "quantitive easing" (come gli USA), ci si arriva più tardi grazie Draghi (Whatever it takes). La Spagna deve alzare i propri tassi di interesse, ciò comporta abbastanza facilmente a capire che a lungo andare dei tassi alti, portano al fallimento; deve dimostrare di essere credibile e all'indomani di un consiglio UE ci saranno tagli sulle pensioni e sugli stipendi, tutte misure che dovrebbero rasserenare i mercati ed evitare la vendita del debito pubblico spagnolo e la necessità dello Stato di indebitarsi a tassi sempre più alti. Tutto ciò porta a

Proteste anche in Spagna.

2008-2011: il PP adotta il “muro del no”

Gestione della crisi economica (valence issue), quale partito è più capace di creare lavoro?

  1. PP manipola la realtà addossando a Zapatero la colpa della gravità della crisi
  2. PP rifiuta di sostenere iniziative del governo
  3. PP non presenta un piano politico alternativo
  4. PP blocca il ricambio di personale in istituzioni che hanno bisogno di consenso ampio

(Fare un brain storming sulla vicenda indignados)

Alternanze di governo nel 2011 il PP torna al governo al posto del PSOE, con una nuova maggioranza assoluta dei seggi. La crisi economica successiva al 2008 rovina il PSOE, ma sarà l’ultima legislatura di normalità e tranquillità. Dopo le elezioni del 2015: instabilità e trasformazione del sistema partitico

26/04/2022

20 novembre 2011 – nuova alternanza

Era un’economia che aveva dei problemi, come la necessità di importare fonti energetiche.

con un livello molto basso di produttività e una crescita drogata dal mercato immobiliare. Per queste ragioni la crisi sarà più profonda, dopo la Grecia, una crisi che causa dei costi sociali molto elevati, molte famiglie perdono la casa, aumenta il tasso di suicidi, le persone smettono di curarsi ed aumentano le persone che soffrono di depressione. In Spagna dal 2004 al 2011 vi è un governo progressista e all'opposizione i popolari, con un'opposizione molto aggressiva, che usa una contrapposizione durissima, rompendo quella che era stata la tradizione della cosiddetta "opposizione utile". Nelle elezioni del 2011 il PP guadagna nuovamente la maggioranza assoluta dei seggi (44,6%) e dall'altra parte il PSOE che ottiene il risultato più basso di sempre (28,8%), IU cresce alle spalle del PSOE (6,9%) e infine, UPyD (Unione Progresso e Democrazia) scomparirà nel breve (4,7%). Siamo quindi al primo governo Rajoy che durerà.Dal 2011 al 2015 (maggioranza assoluta). Siamo quindi davanti alla quarta alternanza, dopo quella del 1982 con l'ingresso del PSOE (Por el cambio "Gonzales"), nel 1996 con il PP la prima volta che una forza neo-franchista arriva al governo; nel 2004 con l'arrivo di Zapatero (PSOE) con Zapatero si va con politiche di sinistra, con le scelte sui diritti civili e quindi un governo che non lascia le cose come stanno. Governo Rajoy 2011-2015: 1. Politiche economiche improntate all'austerità per riportare sotto controllo il deficit pubblico, è la medesima di Zapatero, siamo negli anni della crisi. 2. Tagli alla spesa pubblica (sanità, istruzione e stipendi PA). 3. Riforma del mercato del lavoro (2012) che flessibilizza assunzioni, licenziamenti e condizioni di lavoro.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
62 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antlup di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Paolini Gabriele.