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INTEGRAZIONE VERTICALE

Scelte sulla progettazione: -> % processi di

fabbricazione di componenti realizzati in proprio (decidere cosa fare all’interno e cosa

esternalizzare). Una volta noto il grado di verticalizzazione è possibile procedere alla

scelta del modello organizzativo (ovvero stabilire la capacità produttiva) , ossia: del

sistema tecnico dell’entità degli investimenti in

(impianti e capacità produttiva) e

capitale fisso; struttura organizzativa, costo di funzionamento

della e quindi del

complessivo. DECENTRAMENTO PRODUTTIVO: un fenomeno oggi

sempre +diffuso che di fatto trasforma l’impresa di grandi dimensioni in

un’organizzazione centrale di regia, dedita esclusivamente alla cura del mercato ed al

coordinamento generale delle risorse produttive esterne; con il decentramento

l’impresa affida a sub-fornitori la produzione di prodotti specifici che preferisce non

produrre personalmente (scelte di outsourcing). Il decentramento produttivo è

alternativo (o, se vogliamo, opposto) all’integrazione verticale. Tra committente e sub-

rapporto di coordinamento. OUTSOURCING:

fornitore si realizza un principio in base al

aziende acquistano all’esterno funzioni logistiche

quale le (trasporto, distribuzione,

allestimento ordini), produttive ed eventualmente accessorie (imballaggio, controllo

maggiore flessibilità nei costi,

qualità), al fine di ottenere vantaggi in termini di

riduzione fabbisogni finanziari e rischi, concentrazione know-how, economie di scala e

di rete per gli operatori specializzati, innovazioni e investimenti, focalizzazione sul core

business.

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT (SCM): Si riferisce al canale di fornitura di un prodotto,

reperimento/produzione, consegna

partendo dal suo arrivando alla sua al cliente

finale. È un’integrazione (tra fornitori, produttori, distributori e clienti) dei processi

imprenditoriali chiave che partendo dai fornitori forniscono prodotti, servizi e

informazioni che aggiungono valore per i consumatori e per gli altri stakeholders

(obiettivi: costi, qualità, affidabilità e soddisfare clienti). I PARAMETRI

STRATEGICI PRODUTTIVI (Gunn - 1987) Sono variabili interne (leve produttive) sulle

quali l’impresa può operare per costruire un’azione che generi in vantaggio

competitivo nei confronti dei concorrenti. I fattori che hanno fatto variare più volte i

Dinamica della tecnologia e dei mercati Accorciamento

parametri strategici sono:  

ciclo vita Interazione

del prodotto a monte con i fornitori e a valle con i clienti

 

Complessità intrinseche dei prodotti. Prima caratteristica dei parametri di Gunn:

Focalizzazione sulla soddisfazione del cliente (lead time di produzione, qualità, livello

di servizio al cliente, flessibilità); Focalizzazione sulle prestazioni finanziarie (ROI:

Return On Investment, rotazione delle scorte, sprechi, tempo di introduzione di nuovi

prodotti). Seconda caratteristica dei parametri di Gunn: si presentano come

può essere misurato

indicatori quantitativi, infatti: il livello di servizio al cliente più di

quanto non possa esserlo il numero o la varietà dei servizi offerti (misurato con CRM,

flessibilità del mix di prodotto

interviste/questionari); la e volume produttivo è meglio

quantificabile che non la tecnologia o l’organizzazione, pur dipendendo da esse.

l’abbattimento dei prezzi,

Giappone: priorità competitive sono la rapida evoluzione

progettuale al fine di lanciare nuovi prodotti sia sui vecchi che sui nuovi mercati;

qualità e puntualità nelle consegne

Europa: raggiungimento di un elevato livello di al

fine di introdurre nuovi prodotti sui vecchi mercati; USA: raggiungimento di un elevato

aumentare la propria quota di

livello di qualità e puntualità nelle consegne al fine di

mercato sui mercati esistenti fattori strategici

-> indagini dimostrano correlazione tra “

produttivi” di Gunn e tendenza industrie ad intervenire su variabili quantificabili in

soddisfazione del cliente

termini di (puntualità delle consegne, qualità, evoluzione

progettuale, prestazioni finanziarie, abbattimento prezzi). Il sistema di

produzione è costituito dall’intreccio di due sottosistemi: Un complesso di mezzi e

trasformazione

unità che determinano la fisica del prodotto. Un complesso di mezzi

flusso

che assicurano il delle materie prime, dei semilavorati e dei componenti fino al

completamento del prodotto finito. Un PROCESSO PRODUTTIVO è condizionato dai

seguenti elementi: Acquisizione di input esterni (materiali, prestazioni); disponibilità

 

di risorse interne al sistema (uomini, tecnologie, capitali); output (prodotti, servizi).

LEZIONE 17 - PRODUZIONE – PARTE 2

Il processo produttivo richiede l’interazione tra le componenti: interne al sistema

(che consentono il processo di trasformazione-> macchinari); esterne al sistema

(che motivano il processo – clienti - e lo alimentano – fornitori). Nei processi produttivi

funzioni fondamentali: attrezzaggio

che avvengono in fabbrica si riscontrano alcune 

delle macchine trasformazione movimentazione dei materiali collaudo-controllo

   

manutenzione delle macchine layout degli impianti. La funzione di produzione è

collegata Funzione Marketing: bisogni

alla: per l’individuazione dei espressi dal

Funzione R&S: Funzione Finanza:

consumatore per la ReD di nuovi prodotti per

 

posizione finanziaria

capire riflessi delle scelte di produzione su dell’impresa e sul

Funzione HR: gestione delle risorse

fabbisogno di capitale per organizzare la umane

 Funzione Approvvigionamento:

nello svolgimento del proprio lavoro per la corretta e

alimentazione del ciclo produttivo Funzione

tempestiva (evitare sottoscorta) 

Logistica: gestione degli approvvigionamenti

per una corretta dei materiali e della

Prodotto

distribuzione commerciale dei prodotti. : oggetto materiale (merce) e

in grado di essere venduto,

non (servizio) strumento in grado di far fronte ad un

problema o soddisfare un bisogno; dal punto di vista aziendale il prodotto è il risultato

del processo di produzione. prodotti distinti in tre categorie (in base al contenuto

prodotti tecnologicamente avanzati

tecnologico): (aerei, calcolatori, farmaceutica);

 

prodotti intermedi prodotti tradizionali o

(prodotti chimici, derivati del petrolio); 

maturi velocità di sviluppo (time to market)

(legno, carta, tessili). La di un

ruolo importante

prodotto ha assunto un ai fini della concorrenza: in effetti

l’innovatore, abbassando i tempi di sviluppo, raggiunge il duplice vantaggio: 1)

diminuzione dei costi di immobilizzo; 2) Lavorare allo sviluppo di un prodotto il cui

lancio sarà più vicino nel tempo. L’inseguitore, aumentando la sua capacità di

risposta, aumenta la capacità di adeguarsi alle azioni dell’innovatore (es. campo

mercato

tecnologico: Giappone-> innovatore; Europa-> inseguitore). Il

oggi più prodotti con caratteristiche

è caratterizzato da: Presenza simultanea di

simili Maggiore competenza del consumatore

determinata dal ridotto ciclo di vita 

orientato verso la concezione del prodotto totale e personalizzato (attenzione a

crescente complessità

qualità). Il mercato evolve verso una sempre e verso prodotti

che abbiano i seguenti attributi di QUALITÀ Prestazioni: gli attributi misurabili del

prodotto Caratteristiche: che superino le funzioni di base del prodotto

 

Affidabilità: la probabilità di malfunzionamento/guasto in un periodo di tempo 

Conformità: grado di rispondenza agli standard progettuali Durata: tempo prima

del deterioramento Livello di servizio: velocità nella consegna, competenza,

cortesia, facilità di riparazione (servizio post vendita) Estetica: come il prodotto

risponde ai gusti del cliente Qualità percepita: quanto delle informazioni relative

percepito

alle 7 dimensioni della qualità viene effettivamente dal cliente. Bene di

BENE tutto ciò che può essere oggetto di appropriazione e di utilizzo

 

Consumo bene destinato a soddisfazione di bisogni immediati, ed il cui utilizzo non

implica trasformazioni di beni ulteriori -> non utilizzabili per produzione altri beni (es.

Bene Strumentale

pane, abiti, mobilio, elettrodomestici, ecc.) bene materiale di

 

uso durevole -> destinato alla produzione di altri beni (beni ad utilità continuativa (es.

tornio, fresatrice, ecc.). Per implementare processo produttivo, al fine di

conoscenza

realizzare il prodotto, occorrono all’Impresa: (know how) delle “cose da

sequenza di trasformazioni

fare”, cioè della (fasi) da materia prima a prodotto finito 

Tecnologia mezzi materiali

la i per realizzare detta sequenza di trasformazioni i

 

Beni Strumentali DECADIMENTO: beni strumentali hanno una idoneità all’uso limitata

nel tempo -> considerare usura, quindi perdita di prestazione: vita utile oltre la quale

non conviene utilizzarla) OBSOLESCENZA TECNOLOGICA: altro motivo di perdita di

la disponibilità sul mercato di beni strumentali

valore di un bene strumentale, cioè

concorrenti di produttività superiore -> impresa che non adegua il proprio processo ai

perdita di competitività

nuovi mezzi di produzione, subirà una del proprio prodotto nei

progettazione del processo produttivo

confronti dei concorrenti. La è chiamata a

CONCILIARE OBIETTIVI critici e spesso inconciliabili quali: costi di produzione:

riflettono la produttività e l'efficienza delle combinazioni di fattori produttivi (migliore

tecnologia-> -costi); da valutare rispetto ai concorrenti; dipendono da quantità/tipo di

fattori impiegati, modalità organizzative e tecnologie; elasticità: capacità del

fronteggiare variabilità dei volumi

sistema produttivo di la produttivi senza forti

conformi

penalizzazioni nei costi di produzione; qualità: capacità di realizzare beni

alle specifiche definite in sede di progettazione; flessibilità: capacità di fronteggiare

 riassortimento e/o

rapidamente, con contenute variazioni dei costi di produzione, il

rinnovo della gamma modificazione delle sequenze produttive

e la ; tempestività

delle consegne: rapidità di soddisfare le richieste dei clienti; affidabilità delle

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
64 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/16 Tecnologie e sistemi di lavorazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gessi97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dei cicli produttivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Amendola Carlo.