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LA NASCITA DELLE AVANGUARDIE RUSSE

Esse nascono perché gli artisti si sentono liberi di esprimere la loro idea di arte, essi non devono più seguire

delle regole precise, le hanno sempre seguite ma ora basta, essi guardano verso un arte che sia libera da

ogni idea da ogni relazione con la realtà.

Le caratteristiche di questa arte che poi prenderà il nome di arte astratta sono sicuramente le forme

geometriche ma soprattutto le linee. In particolare ricordiamo l’importanza delle linee diagonali, una via di

mezzo tra quelle orizzontali sinonimo di un qualcosa che si espande, e di quelle verticali, sinonimo di

qualcosa che cresce\che sale; il significato di queste linee può essere inteso come sintesi dei due

precedenti: un qualcosa che si espande ma che al contempo è in grado di crescere.

Un esempio dell’importanza delle linee diagonali è il disegno per il “movimento per

l’internazionale” 1919, un disegno di un monumento, mai costruito, in cui travi poste in

diagonale si intersecavano con delle spirali\sfere per dare alla scultura un senso di

movimento.

KAZIMIR MALEVIC

Può essere considerato il capostipite delle avanguardie russe, egli penserà ad un arte considerata

“suprematista”, un arte che guarda sopra alla realtà, un arte che aspira a superare la realtà ed a

raggiungere il mondo delle idee, un mondo superiore; questo tipo di arte verrà chiamata arte astratta e il

movimento astrattismo.

Il quadrato rosso 1915

Primo quadro astratto, in quanto egli disegnerà un quadrato rosso su sfondo bianco anche

se la particolarità del quadro sta nel fatto che l’artista sceglie di disegnare un quadrato non

perfetto, con i lati tutti diversi tra loro. Altri quadri faranno seguito come “il cerchio nero” o

addirittura “quadrato bianco su sfondo bianco” una provocazione in quanto il

disegno del quadrato è quasi irriconoscibile a causa della stessa tonalità di

colore.

Il ritorno alla realtà

Con la rivoluzione russa egli ritornerà alla realtà, o meglio alla tridimensionalità. Inizia con la realizzazione di

alcune sculture tra le quali ricordiamo “l’architecton” un modello fisico di un edificio molto simile ai

grattacieli americani.

EL LISSITZKY

Altro pittore astrattista russo che cercherà nel corso della sua vita di collegarsi e mettere in comunicazione

le avanguardie russe con quelle europee.

Il disegno più importante è il “spezza i bianchi con il cuneo rosso”, titolo fortemente

politico riferito alla guerra civile russa tra i bianchi (nazionalisti e monarchici) e i rossi (i

bolscevichi) vinta come si può intendere dal titolo dai rossi. Il quadro si compone da

linee spezzate, linee diagonali, forme geometriche (triangolo, cerchio…) e da scritte.

Altri disegni astratti sono il “prun 1 D” dal titolo senza senso e formato da figure geometriche, “l’uomo

nuovo” in cui c’è una composizione di forme geometriche a formare una figura umana, e la “tribuna di

Lenin” in cui si ipotizza una tribuna sospesa sostenuta da una struttura diagonale in cui Lenin potesse

tenere i suoi discorsi

LA FINE DELLE AVANGUARDIE RUSSE

Le avanguardie in Russia terminarono con la morte di Lenin e l’ascesa di Stalin. Il legame che aveva tra

avanguardia e rivoluzione si spezza, in quanto Stalin instaurò un regime totalitario e impose dei rigidi paletti

agli artisti: gli artisti non essendo più liberi di esprimersi decisero di abbandonare la Russia e emigrare in

Europa, chi restò fu emarginato.

IL PROBLEMA DELLA CASA

Con l’avvento di Stalin l’arte e l’architettura si spostarono su argomenti più

inerenti alla realtà, si focalizzarono sul risolvere il problema della casa. Bisogna

dare agli operai delle case dignitose, case in cui era bello vivere case che però

non distraevano troppo i lavoratori dal lavoro in fabbrica; si pensò a delle case

collettive (un disegno immaginario lo fece Ladovskij dove le case collettive erano

progettate attraverso forme irrealizzabili), case che però fossero lo specchio di

una sempre più industrializzazione e macchinizzazione della società, devono

rappresentare una società che costruisce che produce.

A fianco del problema casa si inserisce anche la necessità di avere degli spazi in cui gli operai nelle loro ore

libere potessero passare il tempo praticando qualsiasi tipo di attività, si sviluppano così i “club operai”: dei

centri di aggregazione sociale in cui ognuno poteva svolgere qualsiasi tipo di attività sociale e individuale

Si genera così una generazione di architetti che si cimentano in un’architettura (spesso irrealizzabile) che

però possa avvicinarsi il più possibile verso quell’idea di società descritta sopra.

LEONIDOV

Allievo del Vchutemas, una scuola per artisti ed architetti che ispira alla tedesca Bauhaus, disegna progetti

impossibili da realizzare, con forme troppo astratte e spesso sovradimensionati, sono progetti troppo legati

all’arte dell’astrattismo

Tra i progetti ricordiamo il “progetto per una tipografia” 1926, una torre troppo alta e

complessa per essere realizzata, “l’istituto Lenin e la biblioteca” 1927 con forme

sovradimensionate (sfera e torre troppo grandi), il “commissariato popolare per

l’industria pesante” (in foto) 1934 con tre torri che nella sua idea dovevano sorgere

nel centro di Mosca, progetto questo molto simile ai grattacieli americani ma non

fattibile.

Col passare del tempo i progetti di Leonidov tenderanno ad essere sempre più

astratti, ad essere sempre più fuori dalla realtà: arriverà a scontrarsi con il regime che

lo accuserà di troppo individualismo e di fare progetti irrealizzabili, non concreti.

MELNIKOV

Uno dei maggiori architetti russi dell’epoca, colui che riuscirà a coniugare architettura con l’arte astratta.

Il padiglione URSS a Parigi 1925

È un padiglione che richiama l’arte astratta in quanto dominato dalle linee diagonali,

riscontrabili sia per le coperture di ingresso, sia per la copertura a falda sia anche per le

scalinate di accesso al padiglione. È un padiglione essenziale fatto in legno e vetro con

una pianta che assomiglia molto ad un quadro astrattista: presenta delle figura

geometriche (triangolo, cerchio…) disposte secondo uno schema mentale preciso.

Il club operaio Rusakov 1927-1929

Melnikov è anche l’architetto dei club operai, questo è la perfetta sintesi tra arte e

architettura; la particolarità dell’edifico sta nei tre volumi a parallelepipedo

aggettanti che vanno a richiamare gli ingranaggi di una macchina. Altro aspetto è la

pianta e la sezione in cui si possono osservare in pianta la forma dell’edifico

triangolare e in sezione dove si vede come quei corpi siano posti in

diagonale(richiano delle linee diagonali)

Casa Melnikov a Mosca

Casa a forma di cilindro in cui si innesta un secondo cilindro come corpo di ingresso; la

particolarità della casa sta nelle finestre che assumono una forma esagonale e si trovano a

tutte le altezze dei piani.

LA DIATRIBA DEL PALAZZO DEI SOVIET

Nel concorso parteciparono numerosi architetti internazionali, tra i quali Le Corbusier. Il

concorso venne vinto da Iofan che presentò un progetto irrealizzabile (un grattacielo

sormontato da un enorme statua) a differenza del progetto di Le corbusier (egli rimase

“scottato” dalla non sua vittoria) che a differenza di quello di Iofan era realizzabile ma

non era così grande e mastodontico.

L’USO DEI GRATTACIELI IN RUSSIA

In Russia a differenza che in America dove i grattacieli avevano uno scopo utilitaristico (sfruttare tutto il

suolo a disposizione), i grattacieli erano un come dei gioielli da ammirare e preservare, erano il simbolo di

una città, di una nazione ma non avevano alcuno scopo utilitaristico.

LE AVANGUARDIE IN GERMANIA\SVIZZERA

Le avanguardie europee si legano inevitabilmente con quelle russe, esse riprenderanno da quelle russe

l’astrattismo, il non-senso, la volontà di trasformare l’arte in qualcosa di non reale, astratto.

La rivista merz 1924

È una rivista fondata da Schwitters che vedrà poi la collaborazione con El lissitzki. Il senso

della rivista è tutto racchiuso nel nome “merz”: la parola è frutto di un collage (tecnica che

consiste nel ritagliare pezzi di immagini\scritte e rin collarle a formare un altro

disegno\parola) di un'altra parola, essa deriva dalla parola “commerz” (commercio in

italiano) a cui è stato troncato l’inizio “com”.

Come si può capire la parola “merz” non significa nulla, è una parola senza alcun tipo di

significato, è senza senso, ma può essere presa come simbolo, delle avanguardie che si stanno sviluppando.

Tutte queste avanguardie hanno infatti l’obiettivo di creare un’arte che per la prima volta non abbia un

senso, non abbia un significato, insomma che non comunichi nulla. Un esempio di questa arte che si

tradurrà anche in architettura è la “merzbau”, una casa progettata dallo stesso Schwitters che al suo

interno presenta uno spazio invivibile, uno spazio senza un significato, senza senso appunto.

Il dadaismo L’avanguardia simbolo è il dadaismo; come dice il suo fondatore, Tzara, la parola “dada”

non significa nulla, deriva dai primi suoni emessi da un bambino, e sempre secondo Tzara

essa non è un movimento, una religione, una filosofia… ma è soltanto il nulla. L’obiettivo

del dadaismo è quello di distruggere la storia dell’arte, ma anche il senso e il significato

dell’arte.

Mondrian

Il corrispettivo europeo di Malievic, sarà colui che porterà l’astrattismo ai massimi

livelli trasformando l’arte in figure geometriche in grado di arrivare ad un mondo

superiore. Inizierà la sua sperimentazione con le figure degli alberi fino ad arrivare ad

una composizione di quadri colorati.

Van Doesburg Colui che cercherà di portare l’astrattismo nell’architettura, cerca di collegare il

mondo delle idee con quello reale andando a pensare a degli edifici che

coniugassero ciò; si inizia cercando di dare un movimento alle forme geometriche

(la controcomposizione) per poi arrivare a creare delle prime assonometrie di edifici

con quelle forme geometriche (la controcostruzione). Un esempio di architettura

realizzata è il cafe “Aubette” luogo in cui le forme geometriche si compongono per

dare vita ad una costruzione.

WALTER GROPIUS

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Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
76 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IADE di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Biraghi Marco.