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k=costante di una generica distribuzione.
kg= costante di una distribuzione Gaussiana.
θ è molto piccolo perciò possiamo approssimarlo come
niente il rapporto tra df su f.
Più mi allontano dalla distribuzione gaussiana più d0
cresce inoltre le cose vanno meglio per sorgenti con
lunghezze d’onda basse.
Per avere massima irradianza nel punto di fuoco meglio avere lunghezze d’onda basse.
Perché voglio un d0 piccolo?
Nel taglio cerco di avere un d0 piccolo per avere un irradianza massima per poter avere una velocità di
lavorazione superiore, inoltre più l’utensile è piccolo e minore è il materiale asportato. d0 piccolo più è
focalizzato il fascio.
Nella marcatura voglio un d0 piccolo per aumentare la velocità di lavorazione, la velocità è il parametro
fondamentale della lavorazione. Il rapporto I su IG è uguale a 1 quando ho una distribuzione
gaussiana cioè M2=1.
Più mi allontano più aumenta il peso di M2 e vedo il suo e etto
sull’irradianza!
Immagino di imporre un irradianza soglia I*, sopra
questa soglia rimuovo materiale sotto no. La profondità
ma di campo de nisce lo spessore lavorabile quindi nel
e
e
a caso il punto di fuoco giaccia nel pezzo ho una
profondità di lavorazione pari a due volte pdc.
Se scelgo focali corte la profondità di campo è
penalizzata quindi devo trovare un compromesso su d0 per non peggiorare troppo pdc.
fa di della lente 1
focalizzazione
lunghezza fa
f
con
fa di della lente
focalizzazione 2
lunghezza AI
irradianza
soglia DISTANZA
Di
PUNTO
fa FUOCO
s
E
a t
fa
Se lavoro per vaporizzazione devo usare lunghezze focali corte per massimizzare l’irradianza a scapito
della profondità di campo pdc.
Mente se lavoro per fusione uso lunghezze focali lunghe perché aumenta lo spessore asportato a
scapito dell’ irradianza.
La f dipende dal tipo di lente scelta.
02
di
d z
z zo de lidojII
jI dfI
ditha
Izzo
i
do III
hola
d z ie
Ho sostituito
forma
La d
a L’interazione laser materia può essere descritta
da due punti di vista di erenti: sico e tecnologico.
Le onde mettono in vibrazione le particelle dotate di
carica (elettroni e protoni) del nostro materiale. Elettroni
sono più leggeri ma liberi mentre protoni più vincolati.
Materiali metalli gli elettroni sono più liberi di muoversi
rispetto agli elettroni della nuvola elettronica che
colpiscono gli atomi del reticolo cristallino mettendoli in
vibrazione. Maggiore è l’ampiezza di vibrazione maggiore è la temperatura raggiunta.
Del punto di vista tecnologico introduco coe cienti di assorbimento e trasmissione:
La percentuale e ri essa è assorbita dipende dalla
lunghezza d’onda, dalla nitura super ciale del materiale
e dal materiale lavorato. Più la nitura super ciale è
bassa più le nostre onde vengono ri esse.
Guardando la retta rossa, materiali metallici, notiamo
che abbiamo bassi coe cienti di assorbimento per
vari materiali
curve o alcune sorgenti più usate dal punto di vista industriale.
Per i non metalli, retta blu, andremo ad utilizzare la
sorgente che massimizza l’assorbimento CO2.
i Potrei trovare materiali polimerici lavorati con sorgenti
and:YAG perché sono stati addittivati di una sostanza che massimizza l’assorbimento.