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CARTOGRAFIA
La cartografia moderna nasce nel secolo XVI con Gerardo Kremer detto Mercatore, cui si deve il primo planisfero costruito con una proiezione di sviluppo chiamata Mercatore ed una sua carta.
Ma come si costruisce una carta geografica? Il primo modo, più antico, è costituito dalle proiezioni di sviluppo. A sua volta ciascuna proiezione può essere vera oppure modificata o convenzionale; in quest'ultimo caso, si applicano complesse formule matematiche per conferire alla carta determinate proprietà. Un esempio di proiezione convenzionale è quella di Galle Peters, che conserva la proporzionalità delle aree, ma conferisce ai continenti una forma allungata.
Le proiezioni vere sono ottenute mediante il trasporto del reticolato geografico, eseguito con metodi geometrici, su una superficie ausiliaria, applicando i soli principi geometrici. Per costruire una proiezione di sviluppo, si immagina di proiettare la superficie curva della Terra su un cilindro o un cono.
successivamente aperti a costituire un piano o diproiettare una superficie parziale della terra su un piano tangente ai poli oin un determinato punto della Terra. Quando la trasposizione è su unpiano, si hanno le proiezioni prospettiche o azimutali; se invece diimmagina di avvolgere la Terra un cilindro o un cono, cioè un solidosviluppabile su un piano, si hanno le proiezioni per sviluppo detterispettivamente cilindriche o coniche
Titolo: Le diverse prospettiche o azimutali
Titolo: Le proiezioni cilindriche e coniche
Nella proiezione cilindrica la superficie laterale del cilindro è tangenteall'equatore. I meridiani sono rappresentati da linee parallele, equidistantie perpendicolari all'equatore, mentre i paralleli sono rappresentati da retteuguali e parallele all'equatore, che si avvicinano progressivamente indirezione dei poli (a causa della curvatura della Terra). La proiezione,sviluppata sulla superficie ausiliaria, si presenta come un
reticolato composto da maglie rettangolari di dimensioni variabili con la latitudine, cioè sempre più grandi via via che ci si avvicina ai poli. Tale proiezione è equivalente ed equidistante solo lungo l'equatore. La deformazione è minima per le regioni equatoriali, lungo la linea di tangenza, e aumenta invece per le regioni polari: i due poli, che sulla Terra sono due punti, sulla carta sono rappresentati da linee lunghe tanto quanto l'equatore.
Titolo: sviluppo della proiezione cilindrica
Nella proiezione conica il cono, all'interno del quale si deve supporre di collocare la sfera terrestre, è tangente lungo un parallelo. Dopo lo sviluppo in piano, il reticolato è composto da meridiani rettilinei e divergenti a ventaglio dal polo e dai paralleli, rappresentati da archi di circonferenze concentriche. È la zona a cavallo del parallelo di tangenza a essere rappresentata con maggiore precisione. La proiezione è equidistante.
sololungo la linea di tangenza. La più nota tra le proiezioni modificate è la proiezione isogona di Mercatore, nome italianizzato di Kremer (1512-1594), matematico, geografo e cartografo fiammingo (v. post ad hoc), ottenuta da una proiezione cilindrica tangente all'equatore, in modo da ottenere una cartaisogonica, equivalente lungo l'equatore e in cui le deformazioni sono elevate alle alte latitudini. I meridiani e i paralleli sono rappresentati da due fasci di rette parallele tra loro ortogonali, ma, mentre i meridiani si mantengono tra loro equidistanti, i paralleli si distanziano sempre più andando dall'equatore verso i poli. Su di essa è possibile tracciare la linea lossodromica. La lossodromia, (losso dal greco antico loxos, curvo, edromos, percorso) è una spirale logaritmica che unisce due punti qualsiasi sulla superficie terrestre, tagliando tutti i meridiani con lo stesso angolo. Nella proiezione di Mercatore si configura come una linea retta ortodromica,
mentre nella realtà essa è rappresentata da una linea curva, data la sfericità terrestre. Questa proiezione è utile per la costruzione di carte nautiche, in quanto gli angoli di intersezione tra i meridiani e la linea lossodromica si mantengono costanti per tutta la rotta.