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Capitolo IX-X e relativa analisi
Capitolo IX: Siamo nel marzo 1832, nel periodo in cui Douglass vive da Thomas Auld, che non nutre abbastanza gli schiavi. Douglass lavora in cucina e mangia in una fattoria vicina. Qui gli schiavisti adottivi sono peggiori dei veri proprietari. Auld decide di dare Thomas a Covey per un anno.
Capitolo X: Nel 1883 Douglass si trova da Covey ed è costretto a lavorare nei campi e subisce violenza ogni settimana. Covey viene chiamato "il serpente", perché tentava di catturarli mentre riposavano. Covey aveva comprato una schiava cardine come "allevatrice", che ingaggiava un uomo sposato ad avere rapporti con lei. Douglass si indebolisce e perde il suo spirito.
La casa di Covey si trova vicino alle rive di una baia, dove passano grandi navi con vele bianche, che per lui sono simbolo di libertà, e qui giura di scappare.
In questo capitolo Douglass racconta della sua trasformazione in un uomo: scappa per
Raggiungere Auld e si lamenta con lui del comportamento di Covey, ma Auld insiste affinché lui torni da Covey, cosa che accade il mattino dopo. Douglass fa ritorno nei boschi e incontra Sandy Jenkins, uno schiavo di una fattoria vicina, che lo invita a raggiungere sua moglie libera e gli consiglia inoltre di portare una radice magica nel bosco che lo salverà dalle percosse dei bianchi e Douglass lo fa. Quando fa ritorno da Covey, lui gli parla con gentilezza. Il giorno dopo tra i due scoppia una lotta e Douglass gli dice che non vuole più essere trattato come un animale: da quel momento in poi Covey non lo toccherà più.
Analisi:
- Il potere degli schiavisti è creato attraverso il gioco di ruolo.
- C'è una pericolosa alleanza tra schiavisti e falsi cristiani. Auld è più crudele dopo la conversione.
- L'immagine del cristiano onesto serve a giustificare le sue azioni violente.
- Ci sono dei paralleli
- Emerge la contraddizione tra l'americano e lo schiavo, perché i diritti degli americani erano inesistenti per gli schiavi.
- Douglass lavora per la prima volta per gli stipendi quando inizia l'apprendistato ai cantieri navali, ma li deve consegnare ad Auld ogni settimana (era un ladro di tutto ciò che non era suo) questo genera in Douglass un senso di ingiustizia.
CAPITOLO XI E APPENDICE
Capitolo XI Si parla della parte della vita in cui Douglass è fuggito dalla schiavitù, ma non descrive come. Nel 1838 non vuole consegnare il suo salario ad Auld, ma dà a Douglass una piccola parte del denaro. A questo punto Douglass chiede ad Hugh
Di lavorare da solo, perché deve pagare Auld 3$ a settimana. Duouglass fugge il 3 settembre a New York City, una città sconosciuta. Qui conosce un nero libero, Ruggles, che gli consiglia di andare a New Bradford, dove Douglass viene aiutato da Johnson, non vede condizioni di povertà estrema e gli uomini neri sono più istruiti. Dopo tre anni di lavoro si iscrive al Liberator, una rivista abolizionista e nel 1841 entra a far parte della convenzione di Nantucket.
22→Appendice Douglass usa l'appendice per chiarire la sua posizione nei confronti della religione. Parla di un divario tra cristianesimo puro e quello corrotto e dell'ipocrisia dei cristiani meridionali, che praticano violenza e prostituzione e rubano i salari degli schiavi mentre professano valori cristiani di umiltà, purezza e virtù. Douglass inoltre cita la Bibbia, come poema abolizionista, e una versione parodica di un inno del Sud per sostenere la sua argomentazione.
23THE
AMERICAN RENAISSANCE: FORME E FIGURE DELLA CULTURA AMERICANA DI METÀ OTTOCENTO
13. RALPH WALDO EMERSON, “THE AMERICAN SCHOLAR” (1837)
L’AUTORE: RALHP WALDO EMERSON (1803-1882)
Ralph Waldo Emerson è uno scrittore che ha influenzato più scrittori nell’Ottocento, come ad esempio Thoureau, Whitman, Melville, Dickinson, etc.).
Emerson nasce a Boston. Sua zia è un’educatrice e lo guida nelle sue letture. Diventa un pastore e nel 1828 scrive un sermone, “Likeness to God”, in cui Gesù è espressione di umanità, ma non è un Dio.
Emerson è stato influenzato dallo scetticismo di Channing sulla storia cristiana e per questo inizia ad avere più fede verso l’individuo che verso la religione. Inizia a soffrire di crisi spirituale e assiste alla morte della moglie, decide quindi di abbandonare la carica e di intraprendere la sua carriera come lettore nel New England.
Nel 1836 pubblica in anonimo
Il libro “Nature” contiene filosofie idealiste, vecchie e moderne e percorre la storia da Platone fino agli scrittori romantici europei. Questo libro diventa un manifesto non ufficiale per un numero di suoi amici filosofi e dei trascendentali, che rigettavano la visione di Locke, secondo cui la mente è un recettore passivo delle sense impression, ma invece apprezzano Coleridge, secondo cui la mente è attivamente creativa e intuitiva.
Nel 1840 manifesta il suo rifiuto nel partecipare alla comunità riformista, si dichiara quindi scettico. L’opera “Experience”, del 1844, si caratterizza i di un maggiore scetticismo, causato dalla morte del figlio e dell’importanza nel continuare ad agire nel mondo. Sempre nello stesso anno, con “Emancipation of the Negroes in the British West Indies” dichiara apertamente la sua opposizione contro la schiavitù. Nel 1855 pubblica l’opera “Lecture on Slavery”, sui diritti
individuali e sullamente individuale divina, a difesa dei diritti delle donne, quindi del voto.I testi di Emerson hanno reso molti suoi ammiratori engagés e sono pieni di domande, a cui i lettoridevono rispondere. L’autore mette in evidenza l’importanza del Self-Reliance, secondo cui i lettoridevono credere alle loro idee e prenderle in nuove e diverse direzioni.
L’OPERA
L’opera è un famoso discorso di Emerson, che lui consegnò come una conferenza alla Phi Beta Kappa Society, in cui saluta il presidente dell’Harvard College. In questo discorso Emerson spiega come è ora di creare una nuova identità culturale americana, in quanto l’America indipendente deve liberarsi dall’influenza europea. Secondo Emerson, non bisogna più dipendere dal passato europeo, quindi propone un riconoscimento americano in cui gli americani useranno l’America come fonte per la loro ispirazione creativa.
favola come allegoria: "One Man" viene diviso in molti uomini diversi lui è tutto, quindi anche il lavoro, ma viene suddiviso e quindi ciò che una volta era efficiente non serve più alle persone viene trasformato da una cosa a più cose e in queste distribuzioni lo scolaro diventa intelletto, un "man thinking", e nella società diventa pensatore o vittima del pensiero di altri pensatori. ANALISI Lo scolaro riceve diverse influenze: 1. dalla natura perché è importante la sua influenza nelle nostre menti e rappresenta il suo stesso spirito lo scolaro deve essere educato nell'osservare il mondo naturale perché solo così può trovare le somiglianze tra le loro menti e la natura (hanno entrambe un potere); conoscendo la natura aumenteranno anche le proprie conoscenze 2. dal passato, in cui il miglior tipo di influenza è rappresentato dai libri, che contengono informazioni importanti,Ma possono anche essere un'influenza pericolosa sul presente la società del tempo influenza ogni libro scritto: secondo Emerson, la società deve creare la propria verità e la cultura degli altri non deve impedire di creare i loro pensieri originali. Emerson apprezza il genio creativo e il pensiero originale dell'uomo: deve essere un "bookworm", che attinge alla conoscenza del passato, ma non deve essere sottomesso. Nonostante i pericoli, ci sono piaceri e benefici nella lettura: le conoscenze trovate nei libri possono fornire nutrimento ai grandi pensatori. Le scuole devono concentrarsi sulla promozione della creatività anziché sullo studio a memoria.
Dalle azioni, quindi dai lavori sia fisici che mentali: quelli fisici hanno un'importanza secondaria, ma sono pur sempre essenziali. Le azioni passate di una persona sono convertite in pensieri le attività recenti richiedono più tempo, proprio come una larva ha
Bisogno di tempo per potersi trasformare in una farfalla. La vita ideale di uno studioso si alterna tra attività fisica e mentale, in cui quest'ultima porta ad acquisire un carattere più forte.
Dai doveri e dalla fiducia in sé stessi per fungere da depositi di conoscenza. Si deve condividere l'essenza di quella conoscenza con persone di tutte le classi ed età. La conoscenza è una valuta pericolosa, che richiede coraggio da parte dello studioso (a differenza della paura che è frutto dell'ignoranza).
In conclusione, troviamo un paragone dello sviluppo della civiltà americana a quella di un bambino che si sviluppa in un bambino.
La prima metà dell'Ottocento è un momento di domande e insoddisfazioni e si confronta il vecchio con il nuovo.
Nel paragrafo finale viene sottolineata l'importanza dell'individuo; l'enfasi dell'americano sull'individuo è un concetto importante.
individui a seguire il loro istinto e a cercare la propria verità interiore. Egli sostiene che ogni persona ha una connessione diretta con la divinità e che dovrebbe seguire il proprio sentiero unico nella vita. Emerson critica la società e la conformità alle convenzioni sociali, sostenendo che queste limitano la libertà e l'autenticità dell'individuo. Egli invita le persone a essere coraggiose e a seguire il proprio cuore, anche se ciò significa andare contro le aspettative degli altri. Emerson crede che la natura sia una fonte di ispirazione e saggezza, e che attraverso la contemplazione della natura si possa raggiungere una comprensione più profonda di sé stessi e del mondo. Inoltre, egli sostiene che l'autoaffermazione e l'autosufficienza sono fondamentali per la realizzazione personale. In sintesi, Emerson promuove l'importanza dell'individualità, dell'autenticità e della connessione con la natura come strumenti per raggiungere la felicità e la realizzazione personale.