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ROMANZO: gotico e satirico (realista) che nasce in opposizione e in polemica con quello eroico
Il romanzo gotico e satirico (realista) si contrappone e critica il romanzo eroico in diversi aspetti:
- Qualità delle avventure che sono narrate, che non sono eroiche ma comiche, svolte in ambienti popolari. Avventure stravaganti;
- Estrazione sociale dei personaggi, molto bassa;
- L'occhio con cui si guarda la realtà e come la si rappresenta, si critica la realtà, creando una rappresentazione distorta. Ovviamente in senso opposto a quello idealista, ma ci sono la molteplicità e la frammentazione del racconto che li accomuna.
Gli autori di questo genere sono:
- Charles Sorel, maestro del genere, autore di "La vraie histoire cominque de Francion" e "Le Berger extravagant";
- Paul Scarron, autore abbastanza eccletico, scrive "Roman comique" che è pubblicato in due parti (1651-57). È la storia di avventure di questa troupe di comici con la popolazione locale nella Loira. Presenza del volgare, quindi.
fa ridere. Quando valutiamo del romanzo comico barocco non dobbiamo metterlo in opposizione con quello aristocratico, poiché non si oppone come genere borghese e aristocratico, e non dobbiamo pensare sia un genere ai tempo popolari. Ci troviamo davanti a un'espressione colta diversa del romanzo storico che parte da presupposti letterari.
Sempre nella corrente realista abbiamo la poesia libertina e barocca. Gli autori di rilievo sono:
- Théophile de Viau --> è un po' il caposcuola di tutti anche se non si può parlare di una vera scuola. È colui che si oppone fortemente a Malerbe (è colui che è considerato uno dei primi teorici del classicismo), propone uno stile che la chiarezza venga dal buon senso, è considerato come un riformatore della lingua francese. Quando si parla di classicismo, parliamo di "regole". Perché si oppone a Malerbe? Perché detesta le imposizioni letterarie e manifesta con grande
Sofferenza a queste regole, a questo insegnamento tecnico dato a priori. È un poeta molto indipendente da qualsiasi ispirazione. Per lui la cosa fondamentale è il primato dell'ispirazione... la sua poesia si impone fortemente per la presenza dell'autore (io personale) e ripesca dei temi che ormai erano un po' inconsueti per la poesia francese. Non solo tematiche nuove ma cerca anche dei metri che ad esempio Malerbe aveva completamente escluso nelle sue regole per la poesia come per l'esempio l'ottosillabo o l'alessandrino. Definisce uno stile. È anche filosofo e sarà il capofila del gruppo dei poeti libertini attivi più o meno nel 1620. È presente la poesia religiosa -> produzione di opere di alta qualità. Ritorna verso il 1640, mai tematica completamente scomparsa. Opera di Tristan L'Hermite "Les fils de la Saint-Vièrge", Antoine Godeau "Paraphrase des Psaumes de David"
TEATRO
- L'afflusso in questi castelli e in queste sale teatrali di compagnie e comici italiani -> portatrici di opere nuove e stimolanti.
- L'ingresso di Richelieu nel teatro -> strumento di propaganda politica. La nuova legislazione sugli attori emanata da Luigi XIII che da un parte sancisce e dall'altra auspica uno status meno incerto dell'attore -> riformazione del teatro in tutte le sue forme.
- Ascesa della borghesia -> le sue nuove esigenze in qualità di pubblico.
Il barocco si presta molto alla formattazione del testo, con l'uso di tag html:
drammaticità e trova nel teatro la forma espressiva più adeguata a desternare conflitti e tensioni, spiritualità ma allo stesso tempo cosciente degli abissi della miseria terrena. Molto sensibile alla contraddittorietà di tutte le situazioni, anche dello stesso essere umano. La peculiarità dell'azione drammatica barocca rispetto a quella del '500, risponde a questo sdoppiamento alla dualità. Nel barocco ci sarà sempre una struttura in cui due principi contrari agiscono in tensione e contrapposizione tra loro. Possono essere due emozioni o l'opposto dell'altro ma che alla fine si uniscono (pastorali o tragicommedia); conflitto tra una condizione iniziale di armonia o di stasi e un intervento esterno di segno contrario che determina la separazione definitiva e irrimediabile dei due termini inizialmente uniti (tragedia); conflitto tra due passioni o due dimensioni ma all'interno dello stesso personaggio e questo conflitto.può dissolversi felicemente o irrimediabilmente; tuttavia, in entrambi i casi si tratta sempre di una situazione di tensione e conflitto che trova nell'espressione drammatica la sua forma più naturale. Grazie a questi molteplici fattori, nel periodo compreso tra il 1620 e il 1660 si assiste a una straordinaria fioritura di testi e autori, nonché a una vivace riflessione teorica, critica e poetica. Si verifica anche un contrasto tra generi, tendenze e correnti che dimostra la vitalità del teatro. Inizialmente, trionfano i generi "nuovi" conformemente al Modernismo, come la tragicommedia e la pastorale. A partire dagli anni '30, si registra una progressiva affermazione di un rinnovato genere comico. Negli anni '40, si assiste alla ripresa della tragedia, che assume un ruolo di primo piano nella produzione teatrale. LEZIONE 3 Teatro come genere di massimo spicco. L'innatadrammaticità espressiva del Barocco Visione tragicomica 1620-40 --> genere sempre più praticato 1650-60 --> calo progressivo Crisi più pesante --> dopo il 1660 la tragicommedia scompare Genere misto Aspetti comici ed aspetti tragici, ricco di molteplici episodi (travestimenti, riconoscimenti, avventure) Provvidenza - i protagonisti sono personaggi illustri con qualità straordinarie Gusto del Seicento Sensibilità barocca --> caducità e mutevolezza della condizione umana Gusto Aristocratica --> grandi imprese, eroi straordinari, sentimenti; tende a ridurre il campo di successo sociale della tragicommedia In tutto questo deve al teatro tragicomico acquistare delle regole ed (non ho capito la parola) ad una dignità (deve acquisire un marchio, una legittimità) 1630 --> testi che daranno questa legittimità 1607-1631 --> si tenta il recupero di una tradizione greco-latina; Tratti caratteristici del genere classico --> autoriclassici Euripide e Plauto Come lo si fa? Attraverso una mediazione teorica e pratiche che proviene dall'Italia. Compendio della poesia tragicomica e di altri testi polemici in cui è proposto di recuperare questa vena classica. Quando i teorici si rifaranno, rimarrà la mediazione italiana. Questo tentativo di costruire questa tradizione è subordinato da due principi: 1. Principio edanistico --> l'arte deve soddisfare l'esigenza del gusto; 2. Principio del relativismo --> il gusto cambia a seconda dei tempi e a seconda dei Paesi --> il gusto della Francia dell'epoca è quello che vogliono soddisfare indipendentemente dalla tradizione. L'elaborazione teorica Honoré d'Urté --> prefazione a Sylvanire? 1627 François Ogier, Jean Mairet e Marechal --> riflessione nella tradizione e danno un'elaborazione teorica che concerne sia la tragicommedia della pastorale. Influenza forte e marcale del Pastorfida? (opera)italiana)--> modello per entrambi e comincia a spuntarel'unità di tempo--> prima regola ad essere proposta e discussa.Il genere tragicomico si definisce irregolare nella sua composizione ed avventuroso e sentimentale nei suoiintrecci--> rimarrà invariato
All'inizio--> tragicommedia ha rapporti stretti con la pastorale. In comune hanno modelli adottati e lapoetica
Primi autori--> Jean de Schelandre, Auvray, Rayssiguier, Pichou, Marechal e Pierre du Ryer.
Tragicommedie--> argomenti estratti dall'Astrée senza l'epiteto di pastorale; episodi storici recenti e poconoti; altri romanzi Cervantes
1630-40--> i legami si attenuano. Due generi nuovi si caratterizzano in maniera autonoma
Jean de Rotrou, Georges de Scudéry--> alternano tragedie, commedie e tragicommedie in (?)
Jean Mairet--> prima tragedie e commedie e poi tragicommedie
Contatti con altri generi--> la commedia, non solo teatro francese ma anche la commedia spagnola(Rotrou).
La commedia spagnola ha caratteri tali (struttura, libero e intrecci) per cui era molto assimilabile alla tragicommedia francese -> la sua imitazione portò alla creazione di un buon numero di tragicommedie.
Linea così sottile tra commedia e tragicommedie: la tragicommedia eroica (storica o pseudostorica) -> più vicina alla tragedia (ritorno di moda) 1650 -> fine della tragicommedia. Thomas de Corneille e Philippe Quinault.
Tutto ciò priva la TC di una solida identità.
Contatti=ganci -> la tragicommedia ha esercitato sugli altri generi una potente attrazione che ha influenzato i loro caratteri. Tutti gli altri generi gli sono debitori. Secondo genere: il dramma pastorale -> andamento simile a quello della tragicommedia -> ma declino più rapido.
All'inizio: molti aspetti in comune:
- Intrecci complicati
- Temi amorosi
- Fonti specie romanzesche (Astrée)
- Lieto fine che segue della situazione drammatica
- I modelli
- Dimensione sentimentale
- Ambientazione stessa (limite per gli intrecci) con situazioni topiche:
- Amore non ricambiato
- Gli incantesimi
- Conflitti amore-onore
- Conflitti amore-avaria
- Amore contro la legge
- Sostituzione