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PREGHIERA A DIO

Non è dunque più agli uomini che mi rivolgo; sta a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi e di tutti i tempi: se le deboli creature perdute nell'immensità, e impercettibili al resto dell'universo, hanno il permesso di osare di chiederti qualcosa; a te che hai dato tutto, a te i cui decreti sono immutabili come eterni, degnati di guardare con pietà agli errori annessi alla nostra natura; che questi errori non causano le nostre calamità. Non ci hai dato un cuore per odiarci e mani per massacrarci; aiutatevi vicendevolmente a portare il peso di una vita dolorosa e transitoria; che le piccole differenze tra gli abiti che coprono i nostri corpi deboli, tra tutte le nostre lingue insufficienti, tra tutte le nostre usanze ridicole, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre condizioni così sproporzionate ai nostri occhi, e così uguali davanti a voi; che tutte queste

Piccole sfumature che contraddistinguono gli atomi chiamati uomini non sono segnali di odio e dipersecuzione; […] Che tutti gli uomini si ricordino che sono fratelli! Voltaire è un deista, quindi crede in Dio. Questo capitolo è una preghiera a Dio, che serve come indicazione agli uomini raffinati che non possono combattersi tra loro per motivi legati alla religione perché dice: "Dieu17de toute les êtres, de tout les monde, de tout les hommes". È una fraternità ormai laica o comunque all'insegna del pluralismo religioso.

CAPITOLO IV

SI LA TOLÉRANCE EST DANGEREUSE, ET CHEZ QUELS PEUPLES ELLE EST PERMISE

La fureur qu'inspirent l'esprit dogmatique et l'abus de la religion chrétienne mal entendue a répandu autant de sang, a produit autant de désastres, en Allemagne, en Angleterre, et même en Hollande, qu'en France : cependant aujourd'hui la différence des religions ne

cause aucun trouble dans ces Etats; le juif, le catholique, le grec, le luthérien, le calviniste, l'anabaptiste, le socinien, le mennonite, le morave, et tant d'autres, vivent en frères dans ces contrées, et contribuent également au bien de la société. L'Irlande peuplée et enrichie ne verra plus ses citoyens catholiques sacrifier à Dieu pendant deux mois ses citoyens protestants, les enterrer vivants, suspendre les mères à des gibets, attacher les filles au coude de leurs mères, et les voir expirer ensemble; ouvrir le ventre des femmes enceintes, en tirer les enfants à demi formés, et les donner à manger aux porcs et aux chiens; mettre un poignard dans la main de leurs prisonniers garrottés, et conduire leurs bras dans le sein de leurs femmes, de leurs pères, de leurs mères, de leurs filles, s'imaginant en faire mutuellement des parricides, et les damner tous.

en les exterminant tous. C'est ce que rapporte Rapin-Thoiras, officier en Irlande, presque contemporain; c'est ce que rapportent toutes les annales, toutes les histoires d'Angleterre, et ce qui sans doute ne sera jamais imité. La philosophie, la seule philosophie, cette sœur de la religion, a désarmé des mains que la superstition avait si longtemps ensanglantées et l'esprit humain, au réveil de son ivresse, s'est étonné des excès où l'avait emporté le fanatisme.

SE LA TOLLERANZA È PERICOLOSA E TRA QUALI PERSONE È CONSENTITA

Il furore ispirato dallo spirito dogmatico e dall'abuso dell'incompresa religione cristiana ha versato tanto sangue, ha prodotto altrettanti disastri, in Germania, in Inghilterra, e perfino in Olanda, come in Francia: però oggi la differenza delle religioni non causare problemi in questi Stati; l'ebreo, il cattolico, il greco, il luterano,

Il calvinista, l'anabattista, il sociniano, il mennonita, il moravo e tanti altri, vivono come fratelli in questi paesi e contribuiscono ugualmente al bene della società. L'Irlanda popolata e arricchita non vedrà più i suoi cittadini cattolici sacrificare a Dio per due mesi i suoi cittadini protestanti, seppellirli vivi, impiccare le loro madri alle forche, legare le loro figlie ai gomiti delle loro madri e vederle morire insieme; aprite le pance delle donne incinte, tirate fuori i bambini formati a metà e dateli in pasto a maiali e cani; Metti un pugnale nelle mani dei loro prigionieri garrotti, e conduci le loro braccia nel seno delle loro mogli, padri, madri, figlie, immaginandosi l'un l'altro di fare parricidi, e dannati tutti terminandoli tutti. Lo riferisce Rapin-Thoiras, un ufficiale quasi contemporaneo in Irlanda; è quello che riportano tutti gli annali, tutte le storie d'Inghilterra, e che senza dubbio non sarà mai imitato.

La filosofia, l'unica filosofia, quella sorella della religione, disarmò le mani che la superstizione aveva insanguinato pertanto tempo, e la mente umana, risvegliandosi dalla sua ebbrezza, rimase stupita degli eccessi a cui l'aveva portata il fanatismo.

Il capitolo IV è una raccapricciante descrizione dei crimini commessi dagli uomini, in cui Voltaire desidera suscitare emozioni; cosa che non accade in Candide o l'Optimisme, dove vuole ridicolizzare e dove basta ridere.

Dieu de tout les hommes : sei tu Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi e di tutti gli uomini.

La fanatisme : La filosofia, filosofia, sorella della ragione, ha tolto dalle mani dell'uomo, superstizione aveva insanguinato e la mente al risveglio di questa ubriacatura, si è stupita degli eccessi in cui l'aveva condotto il fanatismo.

I PRECURSORI DEL XVII SECOLO: Bayle aveva suggerito la via della

tolleranza (Commentaire philosophique... 1686)• Locke (considerato il padre del deismo, grande modello dell'Illuminismo) aveva scritto, in latino, una Epistola de tolerantia (pubblicato nel 1689), destinato a un pubblico di studiosi. Raggiungi un vasto pubblico... Si insiste sulla differenza che esiste tra il titolo di Locke, scritto in latino, e il Trattato di Voltaire: Locke aveva scritto per un pubblico ristretto e quasi nessuno può leggere la sua opera, perché il latino era noto agli uomini colti, non a tutti. Voltaire, invece, vuole raggiungere un pubblico più ampio: la sua strategia mira a mobilitare l'opinione pubblica dell'epoca. Riuscirà nel suo obiettivo. Non dimentichiamo però che nel 1750 più della metà dei francesi era completamente analfabeta. È davanti all'Europa dei Lumi che Voltaire perora la causa di Calas.

LE SACRE DE L'ÉCRIVAIN (1750-1830)

Paul Bénichou, Le sacre de

L'écrivain (La consacrazione dello scrittore) è un titolo inventato dal critico Paul Bénichou probabilmente pensando alla "Incoronazione del re" perché nel medioevo e nei secoli successivi era solito consacrare il nuovo re nelle chiese. Secondo Bénichou, dal 1750 al 1850 lo scrittore comincia ad assumere un ruolo che lo porterà ad essere qualificato come "intellettuale" nel XX secolo.

Essaye sur l'avènement d'un pouvoir spirituel laïque dans la France moderne. Il sottotitolo è significativo: "Saggio di un potere spirituale laico nella Francia moderna". Lentamente lo scrittore avrà un potere sempre più forte man mano che il potere della chiesa diminuisce e sempre più sarà lui a poter influenzare l'opinione pubblica.

Nelle prime pagine parla di Voltaire, non in particolare dell'affare Calas, ma di un articolo dell'autore.

all'interno dell'Enciclopedia dal titolo "Jeans de lettres".— Voltaire, avec son ordinaire acuité, a mesuré en peu de mots le chemin parcouru par les gens de lettres depuis la Renaissance; de philologues qu'ils étaient, observe-t-il, ils sont devenus philosophes, hommes du monde et guides de l'esprit humain: « C'est cet esprit philosophique qui semble constituer le caractère des gens de lettres [...] Ils furent écartés de la société jusqu'au temps de Balzac et de Voiture; ils en ont fait depuis une partie devenue nécessaire [...] Leur critique ne s'est plus consumée sur des mots grecs et latins; mais, appuyée d'une saine philosophie, elle a détruit les préjugés dont la société était infectée (1). » 1) Voltaire, articolo "Gens de lettres" da L'Encyclopédie (1737)Voltaire, con

Il suo abituale acume, ha misurato in poche parole il cammino percorso dai letterati dal Rinascimento; dafilologi che erano, osserva, sono diventati philosophes, uomini del mondo e guide delle menti umane (1): "É questo che sembra costituire il carattere dei letterati […] Furono ai margini della società fino al tempo dispirito filosofico; adesso ne sono diventati una parte necessaria (2) […] La loro critica (sforzo critico) non sarà più consumata sulle parole greche e latine; ma (la loro critica), appoggiandosi alla sana filosofia (dei lumi), ha distrutto i pregiudizi di cui la società era ammalata."

1) Il rinascimento aveva visto uno sviluppo molto forte della filologia perché finalmente si scoprì il passato, il mondo antico, si iniziarono a studiare le lingue antiche (non solo il latino, ma anche il greco, le antiche lingue semitiche ecc.). Per Voltaire essi non sono più dei

«filologi miopi sui loro libri» ma sono diventati degli uomini del mondo. A breve l'espressione Jeans de lettre diventerà stucchevole e si utilizzerà il termine écrivain o intellectuelle. Per i philosophes, a partire da Bayle, è importante distruggere errori, pregiudizi, luoghi comuni; il deismo è caratterizzato dalla distruzione di molti dogmi e misteri delle varie religioni, lasciando in piedi solo l'essenziale: Dio, creatore del mondo. all'epoca19 Jeans de lettre: les lettrés, termine impiegato per designare il ruolo di scrittore o intellettuale.20 Jean-Louis Guez de Balzac: scrittore francese del XVII secolo. Le XVIIIème siècle, en usant de la raison pour critiquer les valeurs qu'il croit fausses, pose les siennes à leur place. Ce qu'il appelle raison n'est pas seulement un moyen de mettre en cause et de dissoudre d'anciennes croyances; c'est un instrument deo "giustificazione propria dell'uomo" è ciò che dà fondamento alla sua dignità. Il Settecento, utilizzando la ragione per criticare i valori che considerava falsi, ha messo i propri valori al loro posto. Ciò che chiamiamo "giustificazione propria dell'uomo" è ciò che dà fondamento alla sua dignità. Il Settecento, utilizzando la ragione per criticare i valori che considerava falsi, ha messo i propri valori al loro posto.
Dettagli
A.A. 2022-2023
117 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariapia_sarcina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Mongili Alessandro.