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BAUDELAIRE

●​ spende follemente e conduce una vita sregolata (dandysmo)

●​ antropologia baudeleriana = tutti gli uomini vivono in uno stato di angoscia chiamato

spleen (inizialmente parola inglese che si riferisce a dolori fisici ma che poi assume

connotazioni psicologiche) che è sinonimo di ennui (letteralmente “noia” ma più

simile ad un fastidio/dolore)

○​ secondo i romantici chi non riesce a provare il massimo del sentimento cade

nell’ennui e prova il vague des passions superabile solo con l’incontro della

passione assoluta

○​ baudelaire ne contesta la validità: gli uomini sono spleenetici se non riescono

a realizzarsi ma di fatto nessun sentimento o passione potrà mai soddisfare lo

spirito umano

○​ tutti sono afflitti dallo spleen e dalla ennui, quindi da una condizione

psicologica diventa un concetto universale metafisico

○​ a suo contrasto baudelaire pone l’idéal cioè il desiderio assoluto presente

nell’anima di ogni uomo

○​ è proprio la fuga dallo spleen che causa un’angoscia esistenziale nell’uomo

che cercherà di fuggire sempre di più dalla disarmonia della natura tramite

l’artificiel

○​ è l’idéal che genera lo spleen, perché il desiderio di assoluto dell’uomo gli fa

disprezzare la realtà

○​ baudelaire vede nella modernizzazione della società la semplice ricerca

dell’uomo di allontanarsi dalla natura e quindi ne parla come una condizione

esistenziale che tutti possono comprendere

○​ l’artificiel però non basta perché ogni volta l’uomo ha bisogno di sempre più

grandi quantità per fuggire dalla realtà spleenetica, che però al termine del

suo effetto causa sempre più angoscia nel non raggiungere l’idéal portando

quindi alla follia o alla nevrosi

○​ però neppure la megalopoli (parigi) dimostra un successo, dato che è solo

una dimostrazione del fallimento umano e una collezione di orrori

○​ l’amore dei romantici secondo baudelaire è solo una grande illusione che può

prendere due pieghe: l’amore torbido e perverso (decadentismo) che è una

ricerca dell’artificiale in sé e l’amore angelicato che è comunque una forma

di artificializzazione

○​ esotismo = ricerca di luoghi distanti capaci di far scomparire lo spleen, che

però lentamente non possono più suscitare interesse e novità e riportano

all’angoscia dell’esistenza

●​ dandysmo = si collega alla fuga dal naturale per una ricerca dell’artificiale;

inizialmente solo un modo di vivere esteriore che poi diventa anche una condizione

di esistere, il dandy prova orrore verso il triviale e ricerca la bellezza, motivo che

porterà baudelaire a ritenerla una vera e propria via di fuga dallo spleen

●​ metafisica baudeleriana = l’uomo ha solo due direzioni di fuga dalla realtà

contingente dato che ormai l’idéal coincide con l’inconnu (ignoto)

○​ direzione infernale, abissale, perversa → decadentismo

○​ direzione paradisiaca, edenica, mistica → simbolismo

○​ baudelaire cambia l’asse romantico di amore-morte in bellezza-morte, questo

fa si che ogni azione dell’uomo sia giustificabile purché necessaria al

raggiungimento dell’assoluto e alla fuga dallo spleen

○​ la morte è l’unica soluzione certa alla follia dello spleen e della realtà naturale

nonostante comunque non ci sia alcuna garanzia dell’armonia dopo la morte,

motivo per cui si considerano anche dei rimasugli dell’idéal: l’arte e la

bellezza che sospendono lo spleen e ricostruiscono momentaneamente

l’armonia del mondo primitivo (artista possiede l’imagination)

●​ estetica baudeleriana = l’immaginazione, laddove né la scienza né la filosofia

riescano, ci consente di poter intuire l’assoluto e di creare collegamenti fra i segreti

del cosmo che poi vengono tradotti in opere d’arte

○​ colui che usa l’immaginazione (artista, poeta) offre all’umanità la

contemplazione della bellezza

○​ baudelaire usa esplicitamente delle tecniche di accostamento fra luoghi

apparentemente diversi ma riuniti dall’intuizione poetica dell’ordine universale

■​ paragone, metafora, allegoria (figure retoriche tradizionali)

■​ sinestesia, associazione tematica, il simbolo (figure retoriche

baudeleriane)

●​ sinestesia → effetti di una sensazione attribuiti ad una

sensazione diversa

●​ associazione tematica → due aree diverse che vengono

collegate tramite un arci-tema ma che in realtà non sono

compatibili sul piano esperienziale (paesaggio d’anima)

●​ simbolo →in ogni oggetto si cela l’arcana unità intuita dal

poeta tramite l’immaginazione, quindi l’oggetto cessa di essere

solo se stesso e diviene simbolo del tutto

MALLARMÉ (ermetismo, simbolismo)

●​ segnato dalla morte della madre e della sorella si rifugia nella scrittura

●​ a tournon si sente prigioniero, ma scrive alcuni dei suoi componimenti migliori

●​ terrorizzato dalla pagina bianca data la complessità di alcuni suoi componimenti

(hérodiade)

○​ hérodiade → opera difficile sia per il lettore che per mallarmé stesso, che non

riuscirà mai a completarla, poiché si pone come l’esito di una nuova lingua e

di una nuova estetica

●​ in mallarmé si crea una crisi di origine metafisico dato che giunge alla conclusione

che l’assoluto sia corrispondente al vuoto (néant) che cercherà di spiegare in “igitur”,

opera che non verrà mai conclusa ma che avrà più uno scopo quasi terapeutico

●​ distribuisce a giornali e riviste pezzi del “livre” opera che sogna dal periodo di tournon

ma che teme non riuscirà mai a realizzare

●​ viene nominato prince des poètes alla morte di verlaine

●​ metafisica mallarmeana = parte dalla base di baudelaire e dedica il resto della sua

vita alla ricerca di una profonda comprensione dell’analogia universale

○​ creazione poetica come strumento di conoscenza del trascendente

○​ nulla mallarmeano → concetto di origine idealistica che si può sintetizzare

come la dimensione idealmente sufficiente ma impossibile da definire

○​ questo porta alla morte di dio e alla rivelazione dell’inganno religioso,

comunque riconosciuto da mallarmé come un’invenzione sublime dell’uomo

●​ estetica mallarmeana = il nulla e la bellezza sono i due generatori del pensiero

estetico mallarmeano

○​ la parola è l’unico strumento di cui dispone il poeta, il cui compito è quello di

trasmettere i misteriosi legami dell’universo e di poter trasmettere l’ignoto

○​ la parola poetica ed il verso sono l’elocuzione el nuovo da cui nasce

l’ermetismo mallarmeano, nel senso che esprimeranno il mistero dell’ignoto

trascendente

○​ oggetto nominato → non più un oggetto presentato nella sua datità

referenziale ma sfumandolo con tutti i rapporti che lo fanno esistere, non

rendendolo più un oggetto ma una finestra sull’assoluto

○​ per questo mallarmé faticava a scrivere, perché ogni rappresentazione

doveva avvicinarsi all’assoluto, paragonabile all’atto della creazione

VERLAINE (simbolismo, decadentismo, poesia melica)

●​ dipendenza dall’alcol che gli rovinerà la vita

●​ di primaria importanza la dimensione musicale e gli elementi fonoprosodici della

poesia

●​ influenzato da baudelaire e da victor hugo in “poèmes saturniens” dimostra una forte

eterogeneità tematica ma una diversità formale nella stesura dei metri che diventano

più corti e di versi dispari

●​ la poesia di verlaine spesso si nutre delle esperienze e dei sentimenti del poeta

●​ verlaine spaccato in due fra la necessità di andare incontro ad i suoi vizi (alcol) e le

sue tendenze omosessuali ma anche alla costante ricerca di purezza e affermazione

artistica

●​ in “fêtes galantes” presenta un mondo elegante e raffinato ma en sourdine tramite

l’uso di suoni ovattati con una musicalità sottile: versi brevi, rime interne, assonanze

e consonanze, giochi sugli accenti primari e secondari del verso

○​ utilizza delle iconografie provenienti dalla pittura del 700 francese

●​ questa raccolta attirerà l'attenzione di rimbaud che la dirà “c’est fort bizarre, très

drôle; mais vraiment, c’est adorable” per poi successivamente in un’altra lettera

definire verlaine “un vrai poète”

●​ per un periodo abbandona l’alcol e scrive “la bonne chanson" con uno stile più

globale e semplice

●​ rinuncia al suo diritto di non presentarsi in guerra e a causa delle gravi condizioni

psicologiche ritorna a bere, scatenando fortissimi scatti d’ira nei confronti di chi lo

circonda

●​ verlaine e la moglie si trasferiranno per un periodo a casa di quest’ultima alla ricerca

di più sicurezza dalle insurrezioni parigine e pure rimbaud verrà invitato

(successivamente cacciato)

●​ in uno scatto d’ira contro la moglie viene definitivamente allontanato alla casa

assieme a rimbaud, da qui cominceranno una serie di vicissitudini per entrambi

(separazione con la moglie ma verlaine non vuole, fughe in belgio e in inghilterra,

rimbaud che se ne va e verlaine che lo implora di ritornare, verlaine minaccia di

suicidarsi nel caso la moglie lo voglia lasciare, verlaine spara a rimbaud e lo ferisce

al polso, verlaine arrestato dalla polizia)

●​ la poesia di verlaine è melica (versi destinati ad un accompagnamento musicale),

musicale e successivamente verbale e ancora meno narrativa, il poeta deve sfruttare

al massimo la musicalità del testo quasi in modo da renderlo funzionale senza parole

●​ rimbaud lascia comunque delle influenze nella poesia di verlaine sia da un punto di

vista di esperienze che verlaine riporterà nei testi sia da un punto di vista stilistico

●​ durante la prigionia avviene la separazione definitiva fra verlaine e sua moglie e

questo lo farà avvicinare a dio e al cristianesimo

●​ proverà una nuova passione per un suo studente, lucien létinois

●​ in “sagesse” sono numerosi i sonetti con sperimentazioni a livello metrico e

fonoprosodico (modifiche e giochi sugli accenti tradizionali dell’alessandrino)

●​ è verlaine che darà la definizione dei poètes maudits

●​ verr&

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A.A. 2023-2024
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandro.stefanutti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Modenesi Marco.