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LXX, ovvero le traduzioni dei bibliotecari di Alessandria d'Egitto

che era stata richiesta dal re, e questa tradizione ha molti più libri. Ovviamente questa non è l'unica traduzione dall'ebraico al greco ma è la più autorevole (22, numero speciale per gli ebrei perché simboleggia il numero di lettere dell'alfabeto ebraico, con pochissime vocali). Quello che è interessante è che per il nuovo testamento non c'è ovviamente il corrispettivo in ebraico, e comprendono i quattro vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni, ma l'ordine in cui vengono proposti nel canone cattolico non corrisponde al vero ordine di esecuzione cronologico, inoltre solo quelli di Matteo e Giovanni sono vangeli scritti da dei veri apostoli, mentre quelli di Marco e Luca sono degli allievi che non hanno mai conosciuto Gesù e rappresentano un nuovo punto di vista.

-nuovo testamento: quattro vangeli, lettere di San Paolo, atti

degli apostoli, atti dei martiri, lettere cattoliche e apostoliche e l'apocalisse. L'ordine dei vangeli è chiaro ed il primo è quello di Matteo, con il compimento delle profezie della venuta del messia, ma l'ordine dei fatti presentati non corrisponde ad un ordine cronologico- blocchi omogenei. Tra tutti i testi, quello dell'apocalisse è il più tardo e particolare, mentre quelli più antichi sono quelli delle lettere di San Paolo, lettera ai Tessalonicesi e ai Romani sono così ampie che non risultano neanche delle lettere ma dei testi molto più sistematici. Se si fa una comparazione con il vecchio testamento, c'è più di un'analogia perché ogni blocco è speculare tra antico e nuovo con una lettura tipologica (Gesù: Abramo/Mosè) almeno nella visione di San Paolo. L'ordine dei vangeli non è del tutto casuale, ma è frutto di un lungo studio e di preparazione.

In cui molti altri vangeli sono stati eliminati, oppure sono stati epurati di alcune loro parti.

CANONE MURATONIANO(180)= elenco dei testi che coincidono con quelli del canone attuale. Come sappiamo il vangelo di matteo è più antico di quello di marco, che invece rappresenta il compimento delle profezie ebraiche e deve essere attribuito ad un apostolo. È meglio iniziare e finire con un apostolo, quindi l'ordine della bibbia è matteo, marco, luca e giovanni, ma l'ordine cronologico è marco, matteo, luca e giovanni, e le autentiche lettere paoline anticipano i vangeli a livello cronologico.

Lettere paoline: scritti in lettera vera o propria o trattati fatti a lettere che tradizionalmente sono attribuiti a san paolo, ma non tutti lo sono completamente (nelle chiesa greca le lettere cattoliche precedono le paoline)-APOCALISSE: è molto diversa da tutti gli altri scritti ed ha faticato ad entrare nel canone, ha uno sguardo verso il futuro con

un’ipotesi sulla creazione del nuovo testamento; viene scritto attorno al 33 e comprende la documentazione orale della trasmissione dei detti di Gesù, delle prime comunità cristiane. (primi scritti) = anche le prime lettere di San Paolo sono databili attorno al 50 o al 60, ovvero durante il suo terzo viaggio missionario. Le raccolte di parabole e detti e gli scritti di San Paolo influenzano fortemente il lavoro dei vangeli. – seconda fase: tra il 70 ed il 100 avviene la stesura dei primi vangeli, ma attenzione perché gli evangelisti non sono consapevoli di star seguendo dei vangeli ed il genere è nato dopo. Sappiamo che il più antico è il testo di Marco, ma è anche il più breve e mancano alcuni elementi, ci viene descritta però la caduta di Gerusalemme da parte dei romani ma non sappiamo se Marco è prima o dopo il 70. - IMPORTANTE: i vangeli sono sinottici, ovvero che possono essere letti in parallelo, perchéraccontano tutti gli stessi eventi, ovvero la vita di gesù, ma ognuno con un taglio diverso, enfatizzando o eliminando alcuni avvenimenti, con un tono più o meno semplice o spirituale; ma sappiamo che tutti gli altri vangeli sono stati influenzati da quello di marco poiché presentano molti più elementi. Il vangelo più posteriore è quello di giovanni che è anche quello dal tono più spirituale e misterioso (molti dicono che giovanni potrebbe essere anche lo scrittore dell'apocalisse). Nello stesso periodo vengono scritte anche le prime lettere di san paolo, ma quelle datate prima del 100 sono cattoliche di pietro o giovanni; dopo il 100 ci sono le lettere di pietro, giuda e giacomo e ci sono anche dei frammenti del vangelo di marco che sono datati al 50, ma attenzione, perché questa ipotesi è stata confutata. Lettere di san paolo: si possono datare a seconda dei percorsi e delle date dei viaggi e dei soggiorni di paolo. La

LEZIONE OTTAVA: Gregorio di Nazianzo: tra tutto quello che aveva prodotto, ci sono anche delle raccolte di epistole tra cui ci sono alcune che sono indirizzate (ipoteticamente) al futuro imperatore Giuliano l'apostata, che, dopo Costantino, decise di riportare il paganesimo in tutto l'impero. Oltre a ciò, decretò che i cristiani non potessero neanche insegnare nelle scuole, e quelle delle comunità cristiane vennero chiuse. Quindi l'obbiettivo di Gregorio è quello di dimostrare che Giuliano è nel torto.

GIULIANO: accusa i cristiani delle solite cose, come di essere troppo ignoranti, di incesto, di cannibalismo e di ateismo (il testo ha un tono terribilmente polemico e violento).

Prima lettera: c'è l'incontro con Giuliano e lo scontro. Viene ribadita una legge che nel 362 in cui veniva vietato ai cristiani di essere insegnanti o d'insegnare nelle scuole.

ma non hanno una vera conoscenza della verità. Gregorio sottolinea che la fede cristiana non è solo una questione di credere, ma richiede uno studio approfondito delle Sacre Scritture e una comprensione profonda della dottrina cristiana. Inoltre, Gregorio afferma che i cristiani non si limitano a credere, ma vivono secondo i principi della loro fede, dimostrando così la loro cultura e la loro moralità. Per quanto riguarda l'accusa di Giuliano riguardo alla diffusione del messaggio divino della missione cristiana di conversione, Gregorio afferma che la conversione non può essere imposta o forzata, ma deve essere una scelta personale. Gregorio sostiene che la conversione avviene attraverso la persuasione e l'esempio dei cristiani, che vivono secondo i principi del Vangelo e testimoniano la loro fede agli altri. Infine, Gregorio fa riferimento alle entità demoniache pagane chiamate "terichini", sottolineando che queste sono solo false divinità che ingannano le persone. Gregorio invita l'imperatore a respingere queste false divinità e ad abbracciare la vera fede cristiana. In conclusione, Gregorio utilizza la lettera per difendere la cultura e la moralità dei cristiani, sottolineando l'importanza dello studio e della comprensione della fede cristiana. Inoltre, Gregorio respinge l'accusa di Giuliano riguardo alla diffusione forzata del messaggio cristiano, sottolineando che la conversione deve essere una scelta personale. Infine, Gregorio invita l'imperatore a respingere le false divinità pagane e ad abbracciare la vera fede cristiana.

filosofiche (l'ha detto lostesso pitagora).-LEZIONE DI LOGICA: evidentemente nelle opere di giuliano compare molte volte iltermine ellenistico, ed a questo punto si apre una discussione su che cosa vogliadavvero dire questo termine; ha molti significati ed indica le popolazioni che parlano ilgreco, ma nel greco cristiano indica i pagani. Forse per giuliano questo termine indicala religione, ovvero quella pagana, ma per gregorio è la lingua che anche i cristianoparlano.Quindi seguendo tale ragionamento, non si possono escludere i cristiani nella cultura,visto che tutti e due parlano la medesima lingua, invece da un punto di vista religiosose indica il paganesimo, una religione senza senso e senza fondamento, il termineassume un significato dispregiativo per i cristiani (nota a parte, giuliano non eraellenistico, ma amava moltissimo la lingua e la cultura greca)-quindi gregorio non comprende da che cosa si possano escludere i cristiani, perchéparlano la stessa lingua

E comprendono anche quella alta, e non solo quella bassa, quindi se Giuliano voleva escluderli dalla cultura doveva farlo sia con quella alta che con quella bassa, quindi la cosa non vale più.

ORAZIONE 38: tratta della teofania ovvero la nascita di Gesù (tempo di permanenza a Costantinopoli). Qui è necessaria una piccola parentesi perché nella chiesa orientale si festeggia lo stesso giorno anche l'epifania, mentre in quella occidentale c'era già una netta distinzione - vedi anche il fatto che il giorno di Natale in realtà è stata contrapposto al giorno di una festività pagana. Questa è un'orazione per la festa della natività che comincia ad essere ben distinta dall'epifania; nella prima parte si esprime la gioia per la nascita di Gesù, ma anche la paura e la disperazione per i peccati commessi, con l'ammonizione di rimanere vergini (sono presenti delle citazioni ai salmi ed ai testi biblici).

come elemento per ammaliare i fedeli).- (Processo d'innovazione dei tempi) ci sono molte frasi che spezzano il periodo, ma anche un grande accumulo di concetti. La scrittura diventa uno strumento di comunicazione di concetti comune e dunque le frasi non sono lunghe, e ci sono delle antitesi che formano dei concetti più complessi: gesù è senza madre e senza padre terreno (abolimento della legge naturale). Attenzione perché è presente una tendenza ad accumulare i concetti - tipico della scrittura orientale. (i pagani e gli eretici parlano solo perché hanno prurito alla lingua) Teofania/epifania: festa del 6 gennaio, quindi siamo nel momento in cui si è dato un nome alla nuova festa, ma visto che c'è ancora un po' d'incertezza si usano due nomi. - CARMI DI GREGORIO: 18000 versi. Sono una parte molto originale della sua produzione perché sono componimenti vari di carattere teologico ed anche autobiografico, in

Generale abbastanza brevi e sono presenti anche dei componimenti funebri (vedi quello dell'arrivo di Basilio, uomo con cui aveva avuto una grande amicizia, ma che col tempo si erano allontanati, ed il componimento è per la madre di Basilio Nonna.)

Carme della virtù: indirizzato ad un giovane anonimo, che doveva essere introdotto ai precetti della virtù come desiderio della conoscenza di dio. Nell'indicare la vera virtù a questo giovane, Gregorio gli dice di donare se stesso a dio, e che le persone ricche e famose in confronto a quelli che possiedono virtù, non hanno niente.

Attenzione: vedi l'immagine ricorrente del corpo che imprigiona l'anima (teorie riprese da Pitagora e da Platone che sono state cristianizzate. L'anima tende a dio, ma il corpo la tiene lontana.)

Carme sulla natura umana: l'incipit ha un tono vagamente pessimistico e sembra quasi premoderno, ma solo un'esagerazione, deriva dalla dicotomia tra corpo ed anima.

La tristezza dell'anima è dovuta alla prigionia dell'anima all'interno.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eginarth di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura cristiana antica mod 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Varalda Paolo.