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ART. 27 COST. E LA SUA APPLICAZIONE SUL REGIME CARCERARIO

ART. 27 COST.

«La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna de nitiva.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere

alla rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte»

Comma 1:

Non ci sono nel nostro ordinamento responsabilità penali di tipo oggettivo. Nel diritto civile, invece, ciò

sono ipotesi di responsabilità oggettiva: in alcuni casi previsti cal cc qualcuno risponde per le condotte

dannose poste in essere da altri (es. genitori). Nel diritto penale è prevista solo una responsabilità non

personale che è quella del direttore del giornale: il direttore del giornale rispondeva insieme al giornalista dei

danni patrimoniali e delle eventuali sanzioni penali che scaturivano da una articolo di giornale di amatorio.

Risponde anche il direttore perchè si ritiene che esso abbia un obbligo di veri care controllo su tutte le

notizie che escono sul giornale.

Comma 2:

Le misure di prevenzione hanno due pro li di criticità costituzionale:

- principio di tassatività

nei confronti dell’art.25 non è rispettato molto il in quanto le categorie di cui le

lettere a,b e c sono molto generiche. Tant’è che la Corte dei diritti dell’uomo ha dichiarato la lettera a

incostituzionale 15

ff fi fi fi fi fi fi fi ff

- 27

Nei confronti dell’art. le misure di prevenzione trattano la persona come se fosse già un

condannato anche prima di una sentenza e quindi venendo meno la presunzione di non colpevolezza

Ciò non signi ca che prima di una sentenza di condanna uno non possa essere chiamato a scontare la

pena in carcere. Infatti, se un soggetto commette un grosso reato e viene colto in agranza o viene

sottoposto a un fermo in quanto sono presenti indizi inequivocabili della sua colpevolezza, il soggetto può

essere trattenuto in una cella di sicurezza per massimo 96 ore. Dopo di che se il giudice convalida l’arresto

il soggetto viene portato in carcere altrimenti verrà rilasciato.

Prima del processo il soggetto, a seguito della convalida dell’arresto da parte del giudice, può essere

misura di custodia cautelare.

trasferito in carcere in quanto si applica una Per far ciò devono ricorrere

almeno uno dei seguenti requisiti:

- rischio di reiterazione del reato

la pericolosità sociale o meglio il

- pericolo di fuga

Il

- pericolo di inquinamento delle prove

Il

Questi tre elementi devono essere sempre associati al fatto che il soggetto è stato arrestato in agranza o ci

sono gravissimi indizi a suo carico.

durata varia a seconda della gravità del reato:

La della misura di custodia cautelare se un soggetto di fa

6 anni di custodia cautelare decorsi i quali viene rilasciato e in seguito viene emanata una sentenza di

condanna a 8 anni, il soggetto deve fare solo altri 2 anni di carcere.

Anche all’interno delle carceri vi è un problema di sicurezza: si veri cano episodi di violenza sia tra i

detenuti che nei confronti delle guardie carcerarie (ci sono anche episodi di abuso di potere nei confronti dei

detenuti).

Comma 3: rieducazione del condannato.

La nalità della pena è la In realtà la nalità della pena è triplice:

- rieducazione del condannato

- rinserimento del condannato nella società dopo aver scontato la pena

- Funzione retributiva il condannato deve “pagare” per ciò che ha fatto. Tale nalità a sua volta assolve

a una duplice funzione:

- prevenzione speciale

funzione di la prevenzione riguarda il reo per assicurarsi che non

commetta nuovamente reato

- prevenzione generale

Funzione di la prevenzione riguarda la collettività perchè tutti devono

sapere che se commettono reato verranno puniti

funzione rieducativa

La secondo la Corte Costituzionale è prevalente anche rispetto alla nzione

sconti di pena.

retributiva. La funzione rieducativa interagisce con la funzione retributiva attraverso gli La

problematica sta nel fatto che non si riesce ad applicare la funzione rieducativa per tutti: ciò è attestato dal

fatto che ci sono persone che sono state in carcere per lunghi periodi, escono e poi commettono

nuovamente reato o persone che anche all’interno del carcere continuano a commettere reato. Quindi la

nzione rieducativa è una nalità che non è detto si realizzi.

Qui si inserisce il grande dibattito che riguarda l’ergastolo ostativo e il regime del cd carcere duro (art.41-bis

Ordinamento penitenziario).

Ergastolo ostativo problema di costituzionalità: la norma del cp che stabilisce la pena

➜ funzione

dell’ergastolo (= ne pena mai) si dice contrario a costituzione perchè contraddice la

rieducativa della pena: chi è condannato a vita nega la nalità rieducativa del reo (contraria a art. 27

cost). La Corte quando è stata investita dalla questione ha risposto che l’ergastolo ostativo, ossia

l’ergastolo che preclude anche l’accesso a misure preliminari, non è contrastante con l’art. 27 cost

bene cio

perchè anche gli ergastolani dopo un certo numero di anni possono essere ammessi al

della semi-detenzione (possono uscire per metà giornata). Quindi potendo tornare, seppur

parzialmente ad essere cittadini per mezza giornata, è possibile la nalità rieducativa della pena.

Carcere duro problema di costituzionalità: il regime del carcere duro sarebbe incompatibile, sì con

➜ divieto di trattamenti disumani e degradanti

la nalità rieducativa della pena, ma sopratutto con il

previsti dall’art. 27 cost e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (Carta di Nizza) e dalla

Convenzione Europea dei diritti dell’uomo.

↪︎ 41- bis

il nasce come strumento di contrasto rispetto alle rivolte carcerarie e per

mantenere l’ordine nelle carceri. Questa esigenza originaria ad oggi non c’è più: ad oggi il

strumento di repressione della criminalità

41-bis, dopo l’emergenza ma osa, serve come

organizzata. Infatti tale articolo non si applica a tutti i detenuti ma solo ad alcune categorie

16

fi fi fi fi fi fi fi fi fi

fi fi fi fl fi fi fl

4-bis l.354/75:

di detenuti previste dall’art. ma osi, terroristi, tra canti di stupefacenti, che

hanno commesso reati sessuali.

La nalità del 41-bis è impedire che questi soggetti non possano più comunicare con le

organizzazioni criminali di cui hanno fatto parte o, più spesso, ne sono stati i leader

legami

(rescindere tra il reo e l’organizzazione criminale).

Il 41-bis presenta una serie di misure molto più repressive di una normale condanna (sedia

inchiodata la pavimento, impossibilità di a ggere foto/e etti personali alle pareti, riduzione

dei contatti [1 visita al mese da pareti o conviventi invece che 6 al mense da chiunque],

vetro divisorio, rotazione degli addetti alla sorveglianza per impedire episodi di corruzione o

minacce). In alcuni casi la Corte Costituzionali è intervenuta per dichiarare l’incostituzionalità

di alcuni commi nei quali le disparità di trattamento rispetto agli altri detenuti era

ingiusti cabile: ad esempio, ill divieto di poter cuocere cibi in carcere, o l’impossibilità di

poter scambiare e etti personali con altri detenuti. La misura del 41-bis è stabilita dal

Ministro della Giustizia, Tribunale di Sorveglianza

di conseguenza è competente il di

Roma.

DASPO URBANO E SPORTIVO prevenzione amministrativa personale atipica.

Il DASPO sportivo è una misura di È una misura di

prevenzione adottata dal questore in quanto limitativa della sola libertà di circolazione. DASPO è l’acronimo

di Accesso Manifestazioni Sportive”. l. 401/1989

di “Divieto È disciplinato dalla e non dal Codice

Antima a. ART. 6, l.401/1989

«Il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive

speci camente indicate, nonché a quelli, speci camente indicati, interessati alla sosta, al

transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, nei

confronti di:

a) coloro che risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o

cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze

abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza;

b) coloro che, sulla base di elementi di fatto*, risultino avere tenuto, anche all'estero, sia

singolarmente che in gruppo, una condotta evidentemente nalizzata alla partecipazione attiva

a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza

pubblica o da creare turbative per l'ordine pubblico nelle medesime circostanze di cui alla

lettera a);

c) coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non de nitiva, nel corso dei

cinque anni precedenti per alcuno dei reati di cui all'articolo 4, primo e secondo comma, della

legge 18 aprile 1975, n. 110, all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, all'articolo 2,

comma 2, del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modi cazioni, dalla legge

25 giugno 1993, n. 205, agli articoli 6-bis, commi 1 e 2, e 6-ter della presente legge, per il reato

di cui all'articolo 2-bis del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, convertito, con modi cazioni,

dalla legge 4 aprile 2007, n. 41, o per alcuno dei delitti contro l'ordine pubblico o dei delitti di

comune pericolo mediante violenza, di cui al libro secondo, titoli V e VI, capo I, del codice

penale o per il delitto di cui all'articolo 588 dello stesso codice, ovvero per alcuno dei delitti di

cui all'articolo 380, comma 2, lettere f) e h), del codice di procedura penale, anche se il fatto

non è stato commesso in occasione o a causa di manifestazioni sportive;

d) ((soggetti)) di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d), del codice delle leggi antima a e delle

misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, anche se la

condotta non è stata posta in essere in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

1-bis. Il divieto di cui al comma 1 può essere disposto anche nei confronti di soggetti minori di

diciotto anni che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età. Il provvedimento è noti cato

a coloro che esercitano la potestà genitoriale.

1-ter. Il divieto di cui al comma 1 può essere disposto anche per le manifestazioni sportive che

si svolgono all'estero, speci camente indicate. Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive

che

Dettagli
A.A. 2022-2023
46 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudia.penna99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Pistorio Giovanna.