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Granulocita perché nel citoplasma

presenta granulazioni che mancano

nei monociti e negli eritrociti;

precisamente è un neutrofilo poiché

le granulazioni non si colorano ma

sono azzurrofile,il nucleo è polimorfonucleato ovvero presenta 4 lobature

(riunite da un sottile ponte). Meno lobature ha il nucleo, più è giovane il

globulo . GLOBULI ROSSI

Il globulo rosso misura 8 micrometri ed è un disco biconcavo, ovvero presenta

una doppia concavità dovuta al fatto che il nucleo è stato perso. Strutturalmente

è formato da una membrana plasmatica e dal sottostante citoscheletro. La

membrana dell’eritrocito è costituita da fosfolipidi e colesterolo. Essa è

sostenuta dal citoscheletro e questa caratteristica permette all’eritrocita di

potersi spostare facilmente nei capillari e viaggiare “impilato” con altri eritrociti.

Le proteine che formano lo scheletro della membrana sono molto plastiche e

quindi è necessario che siano presenti perché possono modellare l’eritrocita,

tirandolo da un lato o dall’altro.

Contengono emoglobina, cioè il pigmento che dà loro la colorazione rossa, ed è

la molecola che si occupa del legame con l’ossigeno e con l’anidride carbonica e

che quindi conferisce alla cellula un ruolo fondamentale della respirazione.

Nell’immagine in basso possiamo vedere al microscopio elettronico la piastrina

in alto ed il globulo rosso in basso.

Inoltre possiamo dire che per ogni globulo bianco, abbiamo 1000 globuli rossi

che vengono immessi in circolo dal nostro midollo (al secondo circa 3x10 ). Nei

6

globuli rossi possiamo trovare: 66% acqua, 33% proteine di cui 95% emoglobina

(poiché è responsabile di trasporto di ossigeno e anidride carbonica), mentre il

5% di altre sostanze. In ogni eritrocito ci sono fino a 300 milioni di molecole di

Hb. L’emoglobina presenta al centro un gruppo prostetico eme con l’atomo di

ferro, il quale si lega all’ossigeno.

I globuli rossi hanno una vita media di circa 120 giorni e sono molto plastici,

poiché riescono a modificare la loro forma quando passano a livello della milza

attraverso capillari molto sottili (6 micrometri) in cui macrofagi sono in grado di

riconoscere l’antigene di superficie “invecchiato”, tanto da catturarli e

fagocitarli (eritrocateresi).

Se c’è un’alterazione a livello dell’eritrocita e prevalgono alcune proteine

rispetto ad altre, gli eritrociti avranno un’alterazione notevole della loro funzione

e permeabilità, perché saranno diversi dal normale.

Ad esempio queste proteine a birillo tirano la membrana in altezza e se

prevalgono, l’eritrocita sarà più allungato; se invece prevalgono la spettrina o

l’actina, l’eritrocita sarà più allargato.

ALTERAZIONE DEI GLOBULI ROSSI

ANEMIA: riguarda la diminuzione dell’Hb oppure dei globuli rossi;

● IPOCROMIA: il colore dei globuli rossi può essere meno rosso e questo

● è dovuto ad una cianosi (quando il sangue è meno ossigenato).

MICROCITOSI/MACROCITOSI: eritrociti piccoli che funzionano di meno o di

● più;

ANISOCITOSI: alterazioni nella grandezza degli eritrociti (forme diverse)

● POICHILOCITOSI: forme bizzarre

Quando le proteine del citoscheletro variano, gli eritrociti non hanno più una

forma biconcava ma si può verificare un’anisocitosi ovvero:

SFEROCITOSI (sotto forma di sfera), è una malattia autosomica dominante

● ELLISSOCITOSI (sotto forma di ellisse)

● OVALOCITOSI (sotto forma di uovo)

● STOMATOCITOSI (sotto forma di stoma)

In queste figure possiamo vedere gli stomatociti (hanno anche una forma

oblunga) indicati con la freccia; gli ovalocitosi con microcitosi (perché sono

piccoli) è frequente in Africa.

Un altro eritrocita è il DREPANOCITA, ha la forma di una falce e quindi non può

svolge la funzione di ematosi (trasformazione del sangue da venoso in

arterioso per assunzione di ossigeno, che avviene a livello dei capillari

polmonari). Questo eritrocita è responsabile della DREPANOCITOSI (anemia

falciforme). CLASSIFICAZIONE DEI LEUCOCITI e proprietà

Granulari: presentano granulociti nel citoplasma e si dividono in base alla

● colorazione in neutrofili (granuli azzurrofili); eosinofili (quando si colorano

con eosina con colore fra il rosa e l’arancio); basofili (quando sono blu)

Agranulari: si distinguono in monociti e linfociti

Nel sangue ne sono presenti circa 7000, nei bambini sono di più, infatti si parla di

linfocitosi fisiologica.

Se il numero varia tra i 20000-40000 per millimetro cubo, sarà indice di

infezione.

Hanno un movimento ameboide che permette loro di spostarsi nelle aree di

invasione e lesione per rispondere ad alcuni stimoli chimici (chemiotassi), infatti

la maggior parte dei leucociti si trova al di fuori del circolo ematico

(principalmente nel connettivo lasso e nel tessuto linfatico), e usano

quest’ultimo quasi come un mezzo di trasporto per raggiungere le varie zone del

corpo. Ma migrazione dei leucociti è detta DIAPEDESI

GRANULOCITI

Sono cellule bianche cosi definite perche presentano dei granuli nel citoplasma

sono facilmente riconoscibili in quanto presentano un nucleo segmentato che si

divide in lobi. Quanti più lobi ha, più è vecchio il granulocita. Questi si dividono

in: Neutrofili: hanno un nucleo centrale diviso in 2-5 lobi e presentano una

 cromatina molto densa. Il citoplasma è relativamente abbondante e

debolmente acidofilo.

Sono cellule con attività antimicrobica, in particolare contro batteri e miceti. Per

poter svolgere la loro attività devono migrare verso il sito di infezione e

distruggere, tramite fagocitosi, l’agente infettivo. Tramite un processo di

migrazione chiamato chemotassi, raggiungono direttamente il sito

danneggiato.

In questa immagine possiamo notare: al centro un granulocita neutrofilo ed

intorno le piastrine (di colore viola) di piccole dimensioni. I neutrofili hanno un

movimento ameboide, hanno una funzione fagica e soprattutto sono le cellule

pus,

dell’infiammazione, infatti quando si forma il è il residuo di tutti i neutrofili

che sono stati distrutti. Questo è il secondo cromosoma

Corpo di bar

X o , presente nei

neutrofili dei soggetti di sesso

femminile (XX). Da questa

immagine

possiamo

capire che il citoplasma è costituito da granuli acidi che si colorano con eosina

(lo stesso colorante che ha colorato l’eritrocita) ed il nucleo in questo caso è

bilobato (con due lobi uguali).

Basofili: ha una colorazione

 basica (blu), sono tutti granuli

che coprono le lobature del

nucleo, infatti alla sezione

istologica non vediamo il

nucleo. Essi sono presenti in

quantità molto bassa 0-1%,

sono simili ai mastociti ed

hanno un’implicazione nelle

reazioni allergiche, quindi

possiedono recettori di superficie per il frammento delle IgE. Sono dotati

anche di movimento ameoboide. La loro funzione principale è quella di

produrre e liberare nel sangue e nel tessuto connettivo le sostanze

conservate nei granuli: eparina e

Eosinofili: istaminahanno: granuli acidofili; un nucleo bilobato (con

 due lobi uguali), hanno l’azione di partecipare alle reazioni

antiparassitarie ed a quelle allergiche, eliminando i complessi

antigene-anticorpo. Quindi se partecipano alle reazioni parassitarie ad

esempio, ci dobbiamo aspettare che in un bambino che ha l’OSSIURIASI

o TENIA SOLIUM, il numero dei granulociti acidofili che di solito è 2-4%,

in questo caso sia molto alto.

LINFOCITI

(Viola nell’immagine) invece lo distinguiamo perché è una cellula con il nucleo

molto grande che presenta una lieve indentatura e il citoplasma molto scarso,

a volte il citoplasma non è nemmeno visibile, anzi è ridotto ad un sottile bordo.

Abbiamo numerosi tipi di linfociti, però i linfociti T e B, sono un’altra cosa

rispetto all’osservazione, perché per vedere se siano T o B, si devono fare

reazioni particolari. Rappresentano le cellule dell’immunità specifica

I MONOCITI

Non sono cellule con granuli, hanno una caratteristica in dentatura del nucleo, il

reniforme

quale ha una forma a ferro di cavallo ovvero è e nella porzione centrale

fenditura.

è presente una

Esse sono cellule fagocitarie e si possono anche fondere per formare cellule

giganti, partecipano inoltre alla risposta antigene-anticorpo, presentando

l’antigene. Quindi sono presenti nel sangue e tramite il flusso sanguigno arrivano

alla zona che presenta infiammazione.

LE PIASTRINE

Le piastrine sono piccoli frammenti citoplasmatici che svolgono un ruolo

fondamentale nel processo della coagulazione del sangue. Le piastrine si

formano nel midollo osseo dalla frammentazione del citoplasma dei

megacariociti.

Hanno dimensioni di 2-3 micrometri e possiamo notare che invece il globulo

rosso è più grande. La piastrina, oltre a presentare lisosomi, mitocondri,

presentano anche numerose granulazioni e numerosi microtubuli. Esse sono

costituite da due sistemi calanari. Si può avere anche una PIASTRINOSI (un

eccesso di coagulazione del sangue).

L’attivazione delle piastrine, l’emostasi, avviene in seguito a una lesione che

scatena una serie di eventi fisiologici: le piastrine si attivano e raggiungono la

parte lezione aderendo e aggregandosi formando il tappo emostatico che

evita la fuoriuscita del sangue.

Qui abbiamo eritrociti, piastrine e il reticolo della

fibrina (in giallo).

RICAPITOLANDO:

ERITROCITI: privi di nucleo

PIASTRINE: parti dei

megacariociti

GRANULOCITA NEUTROFILO: ha più lobi ma i granuli non hanno una colorazione

specifica EOSINOFILO: ha due lobi ma la colorazione è rosa-arancio

BASOFILO: ha una colorazione bluastra ma quello che vediamo qui, non lo

vediamo nel vetrino

MONOCITA: ha la classica fenditura del nucleo

LINFOCITA: cellula con scarso citoplasma

In questa immagine vediamo eritrociti (anche impilati, che sono normali) e le

piastrine. In questa immagine, la

freccia gialla indica il

GRANULOCITA NEUTROFILO,

la freccia rossa, il

GRANULOCITA EOSINOFILO

Una serie di GRANULOCITI NEUTROFILI. Il primo è giovane (due lobi), il secondo ha

due lobature, il terzo è un po’ più invecchiato (più lobature), il quarto è la stessa

cosa.

Una serie di GRANULOCITI EOSINOFILI

Questi sono GRANULOCITI BASOFILI, poiché non si vedono le lobature ed il

nucleo è tutto pieno di granuli blu

Questi sono gli stessi granulociti neutrofili (ad e

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Publisher
A.A. 2021-2022
24 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giu.abba01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Papaccio Gianpaolo.