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GHIANDOLE TUBULARI SEMPLICI
Sono tubuli circondati da cellule (il secreto, la mucina, non lega coloranti come l'ematossilina e l'eosina, perciò, il citoplasma lo vediamo bianco). Quando invece utilizziamo particolari coloranti che si legano alle parti glucidiche (ricche in mucina) le cellule vengono colorate (colorazione PAS).
Il citoplasma delle cellule mucose appare chiaro nelle colorazioni con EE. La secrezione mucosa è ricca di elementi proteici glicosilati con oligosaccaridi anionici per cui si possono colorare con il metodo PAS (colorazione rosso).
GHIANDOLA TUBULARE SEMPLICE GLOMERULARE (O A GOMITOLO)
Sudoripara: la componente secernente è costituita da uno strato di cellule epiteliali cubiche, il dotto escretore ha il diametro di dimensioni inferiore rispetto alla componente secernente (in basso). Il dotto può essere più o meno convoluto e si colora più intensamente.
GHIANDOLA TUBULARE RAMIFICATA
Ghiandola formata da numerose...
ramificazioni tubulari che congiungono in un dotto maggiore, che a sua volta comunica con l'esterno (stomaco)
GHIANDOLA ACINOSA RAMIFICATA
Ghiandola sebacea (secrezione olocrina)
La secrezione è il sebo: 60% lipidi (colesterolo e acidi grassi), lubrifica ed ammorbidisce i capelli e i peli, rende morbida la pelle e la idrata.
Le cellule di questa ghiandola hanno il nucleo al centro e sono di colore bianco.
[Con processazione del tessuto si perdono alcuni componenti (lipidi in questo caso) perché si usano dei solventi per attuare il processo che mi fa vedere il tessuto sul vetrino]
[Per poter osservare un tessuto si deve prima immobilizzare nella paraffina (cera) che è idrofoba, poi taglio la paraffina con il tessuto e ottengo delle fettine molto sottili. A questo punto si deve eliminare la paraffina, quindi pongo il vetrino in solventi e quindi anche il contenuto di determinate cellule viene perso, in questo caso vengono persi trigliceridi]
Nelle GHIANDOLE COMPOSTE vi sono
SECREZIONE SIEROSATanti adenomeri, ciascuno con il proprio dotto escretore che sbocca in dotti di calibro via via crescente (in altri termini è il dotto escretore che si ramifica). Vi possono essere delle ghiandole di grosse dimensioni che presentano una loro tipica organizzazione detta a lobi. In tal caso la ghiandola è rivestita da un connettivo denso detto capsula. Da questa si dipartono dei setti connettivali (detti interlobari) che dividono la ghiandola in lobi; dai setti interlobari si staccano setti connettivali interlobulari che dividono il lobo in lobuli.
GHIANDOLA ACINOSA COMPOSTA A SECREZIONE SIEROSA
Presenti in particolare nella parotide e nelle ghiandole salivari maggiori e minori.
Composta più dotti periferici di diverso calibro che confluiscono in un dotto maggiore principale. I nuclei delle cellule sono spostati alla base (devono fare spazio nel citoplasma per accumulare secreto) colore intenso perché sono ricche di proteine.
GHIANDOLA ACINOSA COMPOSTA A SECREZIONE SIEROSA
SECREZIONE MISTA
Presenti nella ghiandola sottomandibolare Pag. 12 a 40
Gli adenomeri sierosi sono costituiti da cellule che nei preparati istologici appaiono scure, a differenza degli adenomeri mucosi in cui le cellule appaiono chiare. La differenza di colorabilità è dovuta alla qualità del secreto:
- nelle cellule sierose è di solito ben conservato dai fissativi e si colora intensamente con tutti i coloranti (citoplasma eusinofilo);
- il muco, invece, è preservato solo parzialmente e non assume i coloranti (citoplasma bianco).
→SIEROSE nucleo tondeggiante
→MUCOSA nucleo più schiacciato
In entrambe in nucleo è alla base per far spazio al secreto
Quando le sierose si dispongono a cappuccio intorno alle mucose si possono definire Semilune di Giannuzzi.
Il pancreas
Il pancreas è una ghiandola costituita da due componenti intimamente associate:
- → Componente esocrina sintetizza e secerne enzimi essenziali per la digestione riversandoli nel → duodeno GHIANDOLA ACINOSA COMPOSTA A SECREZIONE SIEROSA → - Componente endocrina sintetizza e secerne ormoni* (insulina e glucagone) nel sangue che regolano il metabolismo del glucosio. Le cellule endocrine sono definite ISOLE DEL LANGERHANS. Le unità secernenti hanno una struttura acinosa (o tubulo-acinosa) e sono rappresentate da cellule epiteliali piramidali sierose. Sono ricche di granuli di zimogeno (forme inattive di enzimi proteolitici quali tripsina, amilasi, lipasi). Nel pancreas, il dotto intercalare comincia nell'acinostesso e le cellule che lo tappezzano sono dette cellule centro-acinose e sono cellule epiteliali squamose. Secernono un fluido ricco di sodio e bicarbonato che serve a neutralizzare, nel duodeno, l'acidità proveniente dallo stomaco. *Gli ormoni (sostanze riversate nel sangue per raggiungere organi bersaglio) possono essere classificati in: - Peptidici: Sono prodotti a partire da aminoacidi. Una volta sintetizzati,
- Proteici nelle rispettive ghiandole endocrine prima di essere messi in circolo.
- Glicoproteici
- →Steroidi: Sono ormoni di natura lipidica e il loro precursore comune è il colesterolo
- →Eicosanoidi: Sono ormoni di natura lipidica e i loro precursori sono gli acidi grassi con un numero di C > 20
- ipotalamo
- ipofisi
- paratiroidi
- tiroidi
- surreni
- pancreas
- ovaio
- testicolo
- Endocrina: gli ormoni vengono immessi nel sangue o nel sistema linfoide ed attraverso essi giungono alle cellule bersaglio.
- Paracrina: l'ormone viene immesso nel liquido interstiziale circostante alla cellula che lo ha prodotto, dove sono presenti le cellule bersaglio.
- Autocrina: l'ormone agisce sulla stessa cellula che lo produce.
- Cellule C o parafollicolari (intorno ai follicoli tiroidei)
- Cellule (Glucagone nel pancreas)
- Cellule enteroendocrine
- Cellule S del duodeno (secretina)
- Follicolari tiroide, formano follicoli
- Cordonali sono la maggior parte ad esempio il surrene, formano cordoni.
- A secrezione proteica o glicoproteica (pancreas, adenoipofisi, paratiroidi)
- A secrezione amminica (midollare del surrene)
- A secrezione steroidea (corticale del surrene, corpo luteo)
- connessione meccanica (strutturale) ancorare
Sono immagazzinati:
GHIANDOLE ENDOCRINE:
AZIONE degli ormoni:
GHIANDOLE ENDOCRINE UNICELLULARI:
Le cellule parafollicolari producono la calcitonina, la quale abbassa la concentrazione di calcio nel sangue inibendo gli osteoclasti e stimolando gli osteoblasti a calcificare l'osteoide (minor calcemia).
Ghiandole follicolari (tiroide)In questa ghiandola, gli elementi secernenti, disposti su un'unica fila formano la parete dei follicoli (epiteliocubico semplice), che contengono al loro interno una sostanza amorfa chiamata colloide (sostanza derivata dall'attività delle cellule). La parete del follicolo è costituita da due porzioni cellulari: i tireociti o cellule follicolari e le cellule parafollicolari o cellule C.
La forma delle cellule varia in rapporto allo stato funzionale dellatiroide: squamose (forma inattiva), cubiche(attività normale), colonnari (iperattività). La colloide si colora sia con eosina che con blu di toluidina. È PAS-positiva per la presenza di tiroglobulina. La tireoglobulina (Tg) è il principale costituente della colloide, contenuta all'interno dei follicoli tiroidei. Più dettagliatamente, si tratta di una glicoproteina iodurata (contenente iodio) prodotta dalle cellule della tiroide (i tireociti). All'occorrenza, la tireoglobulina viene riassorbita dalla colloide, quindi viene scissa per dare origine a triiodotironina (T3) e tiroxina (T4).- Tiroxina o T4 (contiene 4 atomi di iodio)- Triiodotironina o T3 (contiene 3 atomi di iodio) Regolano il metabolismo basale delle cellule e dei tessuti, la produzione di calore e influenzano la crescita e lo sviluppo del corpo. La tiroide quando deve immettere ormoni nel circolo sanguigno richiama la tiroglobulina nelle cellule dove ci sono gli enzimi che scindono la.tiroglobulina e quindi gli ormoni T3 e T4 fuoriescono dal versante opposto della cellula (che è circondato da vasi sanguigni). Nei follicoli, T3 e T4 sono inattivi (legati tra di loro) e definiti quindi tiroglobulina. Quando devono esplicare la loro funzione si separano, dal lume entrano nella cellula, vengono processati separatamente da enzimi e sul versante opposto rispetto al lume incontrano i vasi sanguigni.
Ghiandole cordonali
Cordoni di cellule che possono essere paralleli tra loro o organizzati più caotici.
Nel pancreas ci sono masserelle solide, tanti vasi sanguigni.
Componente stromale = tessuto connettivo Pag. 14 a 40
TESSUTO CONNETTIVO
I tessuti connettivi sono così denominati per la loro funzione di connettere vari tessuti:
I tessuti connettivi sono responsabili di diverse funzioni nel nostro corpo. Essi sono responsabili di collegare i tessuti tra loro, come i tendini che connettono i muscoli alle ossa. Inoltre, svolgono un ruolo importante nel sostenere e proteggere gli organi, come ad esempio lo stroma che sostiene gli organi interni, il derma che protegge la pelle e la gabbia toracica e la scatola cranica che proteggono gli organi interni.
Un'altra importante funzione dei tessuti connettivi è quella di consentire e facilitare il transito di sostanze e cellule nel nostro corpo. Essi sono responsabili del trasporto di sostanze nutritive e del metabolismo, così come della difesa immunitaria attraverso il transito delle cellule.
I tessuti connettivi sono caratterizzati da una abbondante matrice extracellulare, che è composta da fibre e sostanza fondamentale. Le fibre conferiscono robustezza al tessuto connettivo e sono di diversi tipi, come il collagene, le fibre reticolari e le fibre elastiche. La sostanza fondamentale è composta da glicosaminoglicani (GAGs), come l'acido ialuronico, il condroitinsolfato, il dermatan solfato, l'eparan solfato, l'eparina e il cheratan solfato.
Infine, i tessuti connettivi sono vascolarizzati e contengono diversi tipi di cellule che svolgono funzioni specifiche.
PROTEOGLICANI: Aggrecani, Decorina PROTEINE DI ADESIONE (glicoproteine): Fibronectina e Laminina Componente inorganica (Liquido tissutale) FIBRE COLLAGENE: Lunghe, resistenti ma flessibili. Si presentano in fasci. Buona resistenza meccanica. Poco estensibili FIBRE ELASTICHE: Più sottili, rete intrecciata e ramificata. Resistenti, ma più flessibili rispetto alle collagene. Abbondanti nella tonaca elastica delle arterie, in legamenti e tendini. Formano un reticolo. Sono più sottili delle fibre collagene. + lisil-ossidasi, + proteoglicani L'elastina è una proteina costituente il tessuto connettivo che è elastica e permette a molti tessuti dell'organismo di tornare alla loro forma originaria dopo essere stati sottoposti a forze di stiramento o di contrazione. L'elastina