Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 17
Istologia Pag. 1 Istologia Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 16
1 su 17
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CELLULA MUSCOLARE CARDIACA

Cellula perché formato da tanti elementi singoli, da tante cellule, che

prendono il nome di cardiomiociti, che hanno una forma di breve

cilindro biforcato all’estremità, e il nucleo in posizione centrale. Dal

punto di vista morfologico non è un sincizio, ma si comporta come tale

in quanto le cellule sono accoppiate elettricamente

CELLULA MUSCOLARE LISCIA

Cellula leggermente allungata e il nucleo in posizione centrale.

MUSCOLO SCHELETRICO

All’interno di un muscolo in cui noi abbiamo tantissime fibre, nel citoplasma che

prende il nome di sono presenti queste strutture, le

sarcoplasma, miofibrille.

Queste ultime rappresentano l’unità contrattile del muscolo e sono composte dalla

sovrapposizione di filamenti sottili di e filamenti spessi di l’interazione tra queste due genera la contrazione muscolare.

actina miosina,

La membrana plasmatica prende il nome di All’interno della fibra muscolare

sarcolemma.

abbiamo un reticolo endoplasmatico (reticolo svolge una funzione

sarcoplasmatico),

fondamentale. Il reticolo consiste in questa fitta rete di tubuli anastomizzati (interconnessi) tra di

loro, tanto è vero che confluiscono in una porzione più laterale, che prende il nome di cisterna

La cisterna terminale viene attraversata da una struttura, detto che non

terminale. tubulo T,

appartiene al reticolo ma non è altro che è un invaginazione della membrana plasmatica

(sarcolemma). Il tubulo T divide la cisterna terminale in due porzioni, di sinistra e di destra, e si

viene a formare un sistema che prende il nome di (2 cisterne+ 1 tubulo T).

triade

La contrazione seppure data dalla actina e miosina, avviene in presenza di calcio. Il calcio si

accumula a livello delle cisterne terminali. Quando arriva il potenziale d’azione, viaggia attraverso

tutta la membrana plasmatica, si in vagina a livello del tubulo T e da qui viene rilasciata a livello delle cisterne terminali, dove ci sono questi canali

ionici che si aprono e permettono la fuoriuscita di calcio che andrà a legarsi in una specifica porzione.

A livello della miofibrilla abbiamo tantissime bande (chiare e scure):

(isotropa): composta da filamenti sottili di actina

Banda chiara I (anisotropa): composta per un breve tratto dalla sovrapposizione di filamenti di actina e miosina

Banda scura A

e per la porzione centrale abbiamo solo filamenti di miosina.

La banda chiara viene attraversata da un altra struttura, la che è formata da tante proteine, che hanno il

stria Z,

compito di tenere insieme i filamenti di actina; la stria Z suddivide la banda chiara in due porzioni, una semi

banda I di sinistra e una semi banda I di destra.

La porzione di miofibrilla compresa tra le due strie Z prende il nome di unità

SARCOMERO=

morfofunzionale del muscolo striato scheletrico (2 semibande I+ 1 banda A)

MIOSINA

È una proteina che presenta una coda filamentosa è una testa globulare. Quando tante molecole di

miosina vengono messe insieme, la miosina si polarizza, cioè si distribuisce in un determinato modo;

tutte le cose si rivolgono verso l’interno e tutte le teste verso l’esterno.

ACTINA

È una proteina globulare formata da tanti monomeri di giactina che si assemblano insieme a formare

lunghe catene che prendono il nome di Factina che si avvolgono insieme ad alfa elica. A completare

l’actina contrattile intervengono altre proteine, la e la La troponina

tropomiosina troponina.

presenta tre strutture: una porzione (sub T) che si lega alla tropomiosina, una porzione più interna

che si lega al monomero di giactina (sub I) è un altra porzione più in alto che lega il Calcio (sub C).

Per potersi contrarre il muscolo il Ca si deve legare a questa struttura.

In condizioni normali la tropomiosina (a riposo): la miosina non può legarsi all’actina perché i siti di legame

sono mascherati dalla tropomiosina. in condizioni di riposo actina e miosina non possono interagire.

Il calcio, che verrà rilasciato dal reticolo sarcoplasmatico, si va a legare alla sub C della troponina. del calcio la

troponina cambia conformazione e si trasporta dietro la tropomiosina. Trasportandosi dietro la tropomiosina,

questa si sposta dei siti di legame, smascherandoli e finalmente la miosina si può legare all’actina. In assenza di

calcio non avremo il cambio conformazionale, la tropomiosina rimarrebbe al suo posto e i siti di legame

sarebbero mascherati.

Inoltre per effettuare una contrazione abbiamo bisogno di sottoforma di ATP perché in condizioni

energia

normali la testa dalla miosina ha un angolo di 45 gradi e in queste condizioni actina e miosina non possono

interagire perché la testa della miosina lega ancora l’ATP; perciò l’ATP viene idrolizzato e diventa ADP e le

teste vanno a formare un angolo retto, e finalmente la testa della miosina può legarsi all’actina (dove è già

intervenuto il calcio) .

A un certo punto dobbiamo tornare allo stato di riposo, perciò la miosina deve liberare ADP, e passa ancora da

un angolo di 90 a quello di 45, e in questo caso siccome sono ancora uniti si ha lo scivolamento dell’ actina sulla

miosina.

Quindi all’interno di un sarcomero quando si ha la contrazione muscolare, proprio perché i filamenti di actina scivolano su quelli di miosina, le due

strie Z si avvicinano, lo spessore delle due semibande I si riduce e lo spessore della banda A rimane invariato.

TESSUTO MUSCOLARE STRIATO CARDIACO

È formato da tante cellule, cardiomiociti uniti insieme. si comporta da sincizio perché i cardiomiociti sono

accoppiati elettricamente. All’interno del cardiomiocita abbiamo l’alternanza di bande chiare e bande scure,

però le cellule sono strettamente connesse le une alle altre tramite i (giunzioni)strutture che

dischi intercalari=

possono essere trasversali o longitudinali. Quelli trasversali sono i desmosomi e le cellule li sfruttano per

rimanere adese le une alle altre. Quelli longitudinali sono Gap Junction e sono giunzioni strette, cioè le

membrane dei due cardiomiociti si fondono insieme e vengono interrotti dalla presenza di canali ionici; quindi

accoppiano elettricamente le due cellule. Ecco perché alla contrazione di un singolo cardiomiociti

automaticamente si contraggono tutti gli altri.

Differenze scheletrico- cardiaco:

L’unica differenza sta nel reticolo sarcoplasmatico, che in questo caso è più semplice: presenta questi

tubuli che a un certo punto confluiscono in una zona più grande, abbiamo sempre un Tubulo T e si forma

una Diade (1 tubulo T+ 1 cisterna terminale).

Ma il meccanismo di contrazione è lo stesso.

MUSCOLO LISCIO

Le cellule non presentano quella striatura, anche se la contrazione è sempre affidata ad actina e miosina che si distribuiscono in modo eterogeneo

nel citoplasma. La contrazione è molto più lenta.

All’interno della cellula abbiamo la membrana plasmatica, il citoscheletro, l’actina e la miosina. anche nella muscolatura liscia la contrazione è

calcio-dipendente e il calcio non si lega all’actina ma alla miosina. Perché in condizioni di riposo, la miosina del muscolo liscio risulta agglomerata,

presenta sempre una coda e una testa ma in riposo la cellula risukta globosa perché la coda si

ripiega sulla testa; in questa condizione i siti di legame della miosina risultano mascherati.

Quindi per potersi legare deve passare da questo stato globoso a uno stato rilassato. Per fare ciò

abbiamo bisogno di ATP, dobbiamo scinderlo in ADP e per fare ciò dobbiamo attivare una

chinasi che a sua volta per attivarsi ha bisogno della calmodulina, che si attiva solo se gli arriva il

calcio. Il calcio si lega a questa proteina, si va a formare il complesso calcio-calmodulina che attiva

la chinasi, che porta all’idrolisi dell’ATO in ADP che libera energia. L’energia viene sfruttata dall

miosina che passa da uno stato inattivo globoso a uno stato rilassato dove l’actina può interagire

con la miosina e può avvenire ma contrazione.

TESSUTO NERVOSO

Tipo di tessuto in cui l’elemento principale è la cellula, il NEURONE, che propaga gli impulsi nervosi.

Per poter esercitare la propria funzione il neurone ha bisogno di cellule accessorie, dette cellule biliari.

Encefalo (cavità cranica) e Midollo spinale (canale vertebrale)

SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC): tutto ciò che è al di fuori del SNC (nervi e gangli nervosi)

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP):

Chi trasmette l’impulso nervoso è sempre IL NEURONE

Il 98% di questo tessuto è nel SNC e il 2% è ciò che troviamo fuori.

Nel tessuto nervoso non c’è matrice extracellulare, però i vasi arrivano lo stesso, tant’è vero che abbiamo

una fitta rete di capillari continui, detta barriera ematoencefalica, che rende possibile il nutrimento delle

cellule del sistema nervoso.

Tutte le sostanze devono oltrepassare questa barriera ematoencefalica e per poterlo fare hanno bisogno

di altre cellule che mimino un po’ la matrice extracellulare, che sono gli astrociti.

Solitamente è il tessuto connettivo a ricevere la risposta infiammatoria, in questo caso è assente ad

eccezione delle meningi (unica infiammazione che può avvenire (meningite)).

Due tipi principali di cellule:

• Neuroni: che trasmettono l’impulso nervoso

• Neuroglia: astrociti, oligondendrociti, microglia, cellule ependimali (SNC) e cellule di Shwann (SNP)

I NEURONI

Cellule che presentano:

1. un corpo cellulare o soma o pirenoforo

2. dei prolungamenti detti dendriti: portane le informazioni in maniera afferente (dall’esterno

verso l’interno)

3. un unico prolungamento detto assone: porta le informazione in maniera efferente

(dall’interno verso l’esterno)

• Neurone unipolare: un soma, un corpo cellulare e un unico assone

• Neurone bipolare: un soma, un corpo cellulare, un unico assone e un dendrita

• Neurone pseudounipolare: un soma, da cui si crea un cono di emergenza che si biforca a

T e ha una porzione che va in alto e una che va in basso che da origine a un unico assone

• Neurone multipolare: un soma, un assone e tantissimi dendriti

Hanno sempre e comunque un soma e un assone

MIDOLLO SPINALE

Formato da sostanza bianca (assoni minimizzati) e sostanza grigia (solo pirenofori). Al centro

presenta il canale ependimale formato da ependimociti che producono il liquor.

PIRENOFORO

Rappresenta la centrale. Tutte le informazioni arrivano alla centrale,

vengono rielaborate e poi trasmesse. Devono viaggiare lungo

l’assone ed essere rielaborate in periferia.

RER, apparato di Golgi fortemente sviluppato, mitocondri è un

nucleo eucromatico (DNA è despiralizzato) significa che è una

cellula mo

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher miriamcorra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Carnevale Gianluca.