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SITUAZIONE: EPIGASTRIO
Si continua nel digiuno tramite la FLESSURA DUODENO-DIGIUNALE.
FORMA: 4/5 di una circonferenza
PARTI CHE LO COMPONGONO:
- DUODENO SUPERIORE (in giallo): a destra di L1. Intraperitoneale. Dal margine superiore di origina il LEGAMENTO EPATO-DUODENALE.
- DUODENO DISCENDENTE (in rosa): retroperitoneale.
- DUODENO ORIZZONTALE (in viola): retroperitoneale.
- DUODENO ASCENDENTE (in verde): a sinistra di L2. Retroperitoneale.
RAPPORTI:
-
- Duodeno superiore:
- Anterosuperiore FEGATO (faccia viscerale; lobo quadrato)
- Posteriore VENA PORTA e COLEDOCO (condotto escretore fegato)
-
- Duodeno discendente:
- Anteriormente FEGATO (faccia viscerale, lobo destro)
- Posteriormente RENE DX
-
- Duodeno orizzontale:
- Anteriormente INTESTINO TENUE MESENTERIALE
- Posteriormente AORTA ADDOMINALE e VENA CAVA INFERIORE
-
- Duodeno ascendente:
- Anteriormente INTESTINO TENUE MESENTERIALE
- Posteriormente PEDUNCOLO RENALE SX (arteria e vena)
L'epitelio di rivestimento è costituito da vari tipi cellulari, tra cui gli enterociti, le cellule muciparecaliciformi e le cellule neuroendocrine. L'asse del villo è formato dalla tonaca propria connettivale, all'interno della quale si trovano:
- Un'arteriola che arriva all'apice del villo e dà origine a una capillarizzazione
- Una rete di capillari venula che discende axialmente nel villo
Nella rete di capillari vengono assorbite le sostanze idrosolubili provenienti dall'intestino, come amminoacidi, monosaccaridi e alcune vitamine. Per i prodotti liposolubili, invece, è presente un vaso chilifero centrale, un piccolo vaso linfatico che inizia a fondo cieco all'apice del villo. Questo vaso assorbe il chilo, una linfa biancastra che contiene i chilomicroni, gocce di grasso derivanti dai lipidi assorbiti.
Nell'asse del villo sono presenti anche fascetti di muscolatura liscia derivanti dalla muscolaris mucosae sottostante.
Questa muscolatura conferisce al villo la capacità di muoversi a "stantuffo", promuovendo così la progressione delle sostanze assorbite (>>a livello del vaso chilifero). Nella tonaca propria, tra villo e villo, sono accolte delle brevi ghiandole tubulari semplici, le GHIANDOLE INTESTINALI. È costituita dai 3 citotipi dell'epitelio intestinale con l'aggiunta delle CELLULE DI PANETH: cellula con vacuoli nel citoplasma contenenti LISOZIMA, un enzima con funzione antibatterica, che è importante per regolare la flora batterica intestinale (microbiota intestinale).
2. Tonaca sottomucosa tessuto connettivo lasso che accoglie vasi e nervi ed accumuli di tessuto linfoide. Nel duodeno nella sottomucosa troviamo le GHIANDOLE DUODENALI (solo nel duodeno), che secernono muco alcalino contenente ioni bicarbonato con funzione tampone su acidità di ciò che proviene dallo stomaco. Attività importante per creazione ambiente
simil-neutro per attivazione zimogenipancreatici (enzimi pancreatici).
Tonaca muscolare strato muscolare circolate e longitinale.
Tonaca sierosa (quando c'è peritoneo) o avventizia.
INTESTINO CRASSO
SITUAZIONE: cieco+ colon ascendente fianco dx, trasverso mesogastrio, discendente fiancosx, color retto ipogastrio.
PARTI CHE LO COMPONGONO:
- CIECO CON APPENDICE VERMIFORME
- COLON
- INTESTINO RETTO
Intestino crasso è più breve del tenue, circa 1,7m. Calibro maggiore. Aspetto di superficie più irregolare. Ad intervalli regolari troviamo dei solchi circolari, delle strozzature. Tra solco e solco, la superficie presenta delle piccole evaginazioni delle "gibbosità". Al solco esterno, all'interno corrisponde una piega semilunare, mentre alla gibbosità esterna corrisponde una tasca, chiamata "haustra coli". Inoltre, sulla superficie troviamo dei nastri muscolari longitudinali chiamati "TAENIE".
1. INTESTINO CIECO
(viola)à inizia a fondo cieco, non è la diretta continuazione dell'ileo, che sbocca sopra al cieco, al confine con colon ascendente (valvola ileo-ciecale). Intraperitoneale. La parete mediale del cieco riceve in alto lo sbocco dell'ileo e in basso orifizio APPENDICE VERMIFORME. L'appendice vermiforme è un prolungamento molto sottile, lunghezza variabile 7-10cm. 2. COLON: a. ASCENDENTE (verde chiaro): dal cieco arriva fino al fegato. b. TRASVERSO (giallo): si porta trasversalmente dal fegato alla milza. c. DISCENDENTE (blu): dalla milza alla parte sx del bacino. d. COLON SIGMOIDEO (rosso): si continua con INTESTINO RETTO. 3. INTESTINO RETTO: lunghezza di circa 7 cm. Composto da una parte più lunga e dilatata AMPOLLA RETTALE, e parte più stretta CANALE RETTALE, di circa 3 cm. ANATOMIA MICROSCOPICA L'intestino crasso, avendo una funzione principalmente escretrice e minimamente assorbente (ioni e acqua), ivilli non sono necessari e quindi la mucosa è liscia.
- Mucosa: epitelio
- a. cilindrico semplice NO VILLI. Enterociti(<<), cellule mucipare e celluleàneuroendocrine. La cellula più rappresentata è la CELLULA MUCIPARACALICIFORME. Il muco ha la funzione lubrificante, molto importante in questo segmento.
- b. Tonaca propria con ghiandole tubulari semplici (Ghiandole intestinali)
- c. Muscolaris mucosae
- Tonaca sottomucosaà connettivo lasso con vasi e nervi
- Tonaca muscolare strati: interno circolare e esterno longitudinaleà24
- Tonaca sierosa o avventizia
FEGATO
Grossa ghiandola annessa al tubo digerente, la più voluminosa.
SITUAZIONE: regione ipocondrio dx, epigastrio e si spinge in ipocondrio sx.
FORMA: forma di un ovoide appiattito in senso cranio-caudale a cui manca la parte inferiore sx.
FACCE, MARGINI e PARTI CHE LO COMPONGONO:
- FACCIA ANTERO-SUPERIORE o DIAFRAMMATICA: lobo dx (++) e lobo sx (divisi dal legamento falciforme)
VISCERALE Lobo sx (a sx del solco sagittale sx), lobo dx (esterno al solcoàsagittale dx), lobo quadrato (sotto al solco trasverso), lobo caudato (sopra al solcotrasverso)
3. FACCIA POSTERIORE unica parte del fegato non rivestita dal peritoneo, area liberaào nuda, che aderisce al diaframma retrostante.
4. Margine antero-inferiore fra faccia diaframmatica e visceraleà
5. Margine postero-superiore fra faccia diaframmatica e posterioreà
6. Margine postero-inferiore fra faccia posteriore e visceraleà
RAPPORTI
1. Faccia diaframmatica: intraperitoneale, presenta l’origine del legamentoFALCIFORMEa. DIAFRAMMA, legato a fegato da legamento falciforme.
2. Faccia viscerale: presenta 3 solchi: solco sagittale sx e dx e solco trasverso (forma di H)che dividono la faccia in 4 lobi: Lobo sx, dx, caudato e quadrato. Il solco trasversorappresenta l’ilo del fegato, cioè il punto di entrata di condotti e vasi. L’ilo del fegatopresenta: ARTERIA EPATICA
PROPRIA (entra sangue arterioso al fegato), VENA PORTA(entra nell'organo che porta al fegato i prodotti dell'assorbimento intestinale che devono essere rielaborati dal fegato) e, in uscita, CONDOTTO EPATICO (condotto escretore del fegato). Il condotto epatico è molto breve e si unisce al condotto cistico dando origine al COLEDOCO.
Nel solco sagittale di sinistra abbiamo nella metà anteriore, due residui embriologici: LEGAMENTO ROTONDO (residuo di una vena della circolazione fetale, la vena ombelicale). Nella metà posteriore c'è il LEGAMENTO VENOSO (residuo del condotto venoso della circolazione fetale).
Nel solco sagittale destro nella metà anteriore c'è un sacchettino verde chiamato CISTIFELLEA o COLECISTI, a livello della quale si deposita la bile prodotta dal fegato.
Nella metà posteriore del solco sagittale destro abbiamo la vena cava inferiore che è intimamente aderente al parenchima epatico. Vena cava inferiore
che riceve tutto il sangue che ha circolato all'interno del fegato, tutto il sangue refluo proveniente dal fegato. Nel punto di contatto dei vari organi con il fegato entra in rapporto troviamo delle impronte:
SX:
- I. GASTRICA
- I. ESOFAGEA (esofago addominale)
DX:
- I. DUODENALE
- COLECISTI
- I. RENALE e SURRENALE
- I. COLICA DX
La faccia viscerale è completamente rivestita da peritoneo e da questa faccia si originano 2