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COSE AGGIUNTIVE DEL MANUALE:

L’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE PENALE: LIMITI TEMPORALI, SPAZIALI E

PERSONALI

La legge penale italiana trova applicazione in base a precisi criteri temporali, spaziali e personali,

criterio di territorialità,

delineati negli articoli 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9 e 10 del Codice Penale. Il sancito

dall’articolo 6, stabilisce che la legge penale si applica ai reati commessi nel territorio dello Stato,

includendo il suolo, il mare territoriale, lo spazio aereo sovrastante e qualsiasi altro luogo soggetto

luogo di commissione del reato,

alla sovranità italiana. Il secondo la stessa norma, è de nito sia

come il luogo in cui si veri ca l’azione o l’omissione sia quello in cui si produce l’evento.

reati commessi all’estero,

Per quanto riguarda i l’articolo 7 prevede alcune ipotesi in cui la legge

penale italiana è applicabile anche al di fuori dei con ni nazionali, come nel caso di delitti contro

lo Stato italiano (ad esempio, alto tradimento o spionaggio), falsi cazione di monete o altri mezzi

di pagamento, o delitti commessi da pubblici u ciali italiani nell’esercizio delle loro funzioni.

delitto politico commesso all’estero,

Inoltre, l’articolo 8 disciplina il includendo sia i delitti diretti

contro l’ordine politico dello Stato sia quelli comuni, purché abbiano una motivazione politica.

delitti comuni commessi

L’articolo 9 estende l’applicazione della legge penale italiana ai

all’estero cittadini italiani,

da subordinandola però a determinate condizioni, come la presenza

del colpevole sul territorio italiano e la richiesta del Ministro della Giustizia. Analogamente,

delitti commessi all’estero

l’articolo 10 regola i casi in cui la legge penale italiana si applica ai da

cittadini stranieri, purché il reato sia punito anche dalla legge del luogo in cui è stato commesso

e il colpevole si trovi in Italia senza rischiare l’estradizione.

rinnovamento del giudizio riconoscimento delle sentenze penali straniere

Il e il sono previsti

per garantire che le decisioni giudiziarie estere possano produrre e etti giuridici in Italia, purché

rispettino determinate condizioni, come l’assenza di con itti con l’ordine pubblico italiano.

L’estradizione è un istituto giuridico internazionale che consente a uno Stato di consegnare un

individuo, presente sul proprio territorio, a un altro Stato che lo richiede per sottoporlo a processo

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penale o per l’esecuzione di una pena già in itta. In Italia, l’estradizione è regolata dall’articolo

della Costituzione, dal Codice Penale e da speci ci trattati internazionali. È uno strumento

essenziale per garantire la cooperazione tra Stati nella lotta contro il crimine, rispettando al

contempo i diritti fondamentali della persona.

attiva passiva.

L’estradizione può essere o Si parla di estradizione attiva quando l’Italia richiede a

un altro Stato la consegna di un soggetto, mentre si de nisce passiva quando è l’Italia a ricevere

la richiesta. Per essere concessa, l’estradizione deve rispettare determinati requisiti, tra cui la

doppia incriminazione, che richiede che il fatto per cui si procede sia punito come reato sia nello

non può essere concessa se il reato per cui è

Stato richiedente sia in quello richiesto. Inoltre,

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richiesta è di natura politica, come previsto dall’articolo 10 della Costituzione e dall’articolo 26

del Codice Penale.

Un altro principio fondamentale è il divieto di estradizione per reati puniti con la pena di morte

nello Stato richiedente, a meno che non vi siano garanzie su cienti che tale pena non verrà

Questo divieto ri ette la tutela dei diritti umani

eseguita. sancita dall’ordinamento italiano e da

numerose convenzioni internazionali. L’estradizione è inoltre subordinata al rispetto del diritto a un

giusto processo nello Stato richiedente e alla garanzia che la persona non sarà sottoposta a

trattamenti inumani o degradanti.

procedimento di estradizione

Il è complesso e prevede un controllo giurisdizionale e una

giudice

valutazione politica. Il valuta la legittimità della richiesta e veri ca il rispetto delle

l’autorità governativa

condizioni previste dalla legge e dai trattati, mentre decide se concedere o

negare l’estradizione, considerando anche motivazioni di ordine pubblico e interesse nazionale.

Questo equilibrio tra funzione giuridica e decisione politica mira a garantire una cooperazione

e cace tra Stati, tutelando al contempo i principi fondamentali del nostro ordinamento.

L’immunità è un istituto giuridico che garantisce l’esenzione da obblighi o responsabilità legali

per determinati soggetti o categorie di persone, limitando l’esercizio della giurisdizione dello

Stato. Si basa su esigenze di tutela di funzioni particolari o su regole di rispetto reciproco tra Stati

e organismi internazionali. L’immunità può derivare sia dal diritto interno di uno Stato, sia dal

diritto internazionale, e trova applicazione in ambiti come la politica, la diplomazia e il diritto

costituzionale.

immunità derivanti dal diritto pubblico interno

1. Le sono stabilite dalle norme costituzionali e

ordinarie di uno Stato per garantire il regolare svolgimento delle funzioni pubbliche. In Italia,

68 Costituzione

l’articolo della prevede che i membri del Parlamento non possano essere

chiamati a rispondere per le opinioni espresse e i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Questa

immunità, chiamata “insindacabilità”, tutela la libertà di azione e di opinione dei parlamentari,

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principio di autonomia del potere legislativo.

salvaguardando il Inoltre, l’articolo della

Costituzione stabilisce l’irresponsabilità del Presidente della Repubblica per gli atti compiuti

nell’esercizio delle sue funzioni, salvo in caso di alto tradimento o attentato alla Costituzione.

immunità derivanti dal diritto internazionale

2. Le riguardano soprattutto gli Stati e i loro

rappresentanti, in virtù del principio di sovranità e dell’esigenza di garantire rapporti paci ci e

immunità degli agenti diplomatici e consolari,

rispettosi tra le nazioni. Tra queste rientrano le

Convenzione di Vienna del 1961 e del 1963.

disciplinate dalla I diplomatici, ad esempio, godono

di immunità penale, civile e amministrativa nello Stato ospitante, per evitare interferenze con le

loro funzioni u ciali. Analogamente, i capi di Stato e di governo, nonché altri funzionari, godono

di immunità personali durante il mandato per preservare la loro indipendenza e neutralità nelle

relazioni internazionali.

Le immunità internazionali comprendono anche quelle attribuite alle organizzazioni internazionali e

ai loro funzionari. Tali esenzioni sono volte a proteggere l’autonomia di enti come le Nazioni Unite

o l’Unione Europea, permettendo loro di operare indipendentemente dagli ordinamenti nazionali.

Queste immunità si estendono alle sedi, ai documenti e, in alcuni casi, anche ai beni delle

organizzazioni, per evitare intrusioni indebite da parte degli Stati ospitanti.

natura giuridica delle immunità

La risiede nella loro funzione di tutela dell’autonomia e

dell’indipendenza di determinate funzioni o soggetti rispetto alla giurisdizione statale. Esse non

costituiscono privilegi personali, ma sono strumenti funzionali, strettamente connessi al ruolo che

ambito

il soggetto ricopre o alle nalità perseguite dall’ente o dall’organismo cui appartiene. In

interno, le immunità proteggono l’equilibrio tra i poteri dello Stato e garantiscono il regolare

svolgimento delle attività istituzionali, come nel caso dei parlamentari o del Presidente della

ambito internazionale,

Repubblica. In esse derivano dal principio di sovranità degli Stati e dalle

regole di diritto internazionale consuetudinario e pattizio, assicurando il rispetto delle relazioni

diplomatiche, l’e cacia delle organizzazioni internazionali e la cooperazione tra le nazioni. Le

immunità, non sono assolute e devono essere esercitate nel rispetto dei principi

tuttavia,

fondamentali del diritto, come la tutela dei diritti umani e la giustizia internazionale.

In sintesi, le immunità, sia interne sia internazionali, sono strumenti giuridici essenziali per

garantire il rispetto delle funzioni pubbliche e delle relazioni tra Stati. Esse non sono però

assolute: devono essere interpretate nel rispetto dei principi fondamentali del diritto, come la

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tutela dei diritti umani e la lotta contro l’impunità per gravi crimini internazionali, come i crimini di

guerra e i crimini contro l’umanità.

LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE E L’USO LEGITTIMO DELLE ARMI

Nel diritto penale italiano, alcune situazioni particolari escludono la punibilità di un

consenso

comportamento che, altrimenti, sarebbe quali cato come reato. Tra queste rientrano il

dell’avente diritto, l’esercizio di un diritto, l’adempimento di un dovere e l’uso legittimo delle

armi, articoli 50, 51 e 52 del Codice Penale.

concetti regolati dagli

consenso dell’avente diritto,

Il disciplinato dall’articolo 50, si veri ca quando una persona

autorizza un’azione che le arreca un danno, purché riguardi un diritto disponibile. Ad esempio, un

intervento chirurgico è lecito se il paziente consente, dato che il diritto alla salute, pur essendo

fondamentale, può essere oggetto di autodeterminazione. Tuttavia, questo principio non si applica

ai diritti indisponibili, come la vita, poiché il nostro ordinamento non consente di acconsentire a

comportamenti che ne mettano a rischio l’integrità.

di un diritto,

L’esercizio regolato dall’articolo 51, stabilisce che un’azione compiuta nell’ambito di

un diritto riconosciuto dall’ordinamento non costituisce reato. Un esempio tipico è quello di un

giornalista che pubblica informazioni rilevanti per il diritto di cronaca, purché lo faccia nel rispetto

dei limiti previsti dalla legge, come la verità dei fatti e l’interesse pubblico. Anche il medico,

nell’ambito della professione sanitaria, agisce esercitando un diritto (e un dovere) nel

somministrare cure.

di un dovere

L’adempimento è previsto anch’esso dall’articolo 51 e riguarda le situazioni in cui

una persona compie un’azione imposta da un obbligo giuridico. Si pensi a un pubblico u ciale

che usa la forza per eseguire un arresto, purché lo faccia rispettando i limiti di legge.

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Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Culo.roy4le. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Centonze Francesco.
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