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La distribuzione degli utili in un istituto non profit

L'istituto non profit è vietata la distribuzione degli utili quindi se si è creato questo istituto per nascondere un'attività a tutti gli effetti gli utili non si possono distribuire quindi come fare? Possono dire io lavoro nell'istituto e possono far uscire i soldi dall'istituto aumentando il costo del personale per far uscire i soldi quindi aumento gli stipendi. Ricavi, entrate 100 altri costi 50, costo del lavoro 50, l'utile si è azzero quindi i soldi anziché uscire come utile escono prima come costi. Gonfiare dei costi o creare costi fittizi per servizi che non ci sono oppure i beni aziendali, intestare all'istituto beni che poi sono indirizzati alle persone, compro una villa che poi usano. Gli accertamenti che fanno le agenzie delle entrate riguardano anche questo. Quando osserviamo il bilancio in generale pensiamo che l'utile è distribuito come il compenso del capitale proprio ma prima.

dell'utile ci sono dei costi che se aumentano l'utile diminuisce, seabbiamo una impresa famigliare e potremmo anziché distribuire l'utile, magari i famigliari lavoranohanno tutti uno stipendio alto per cui chi analizza i bilanci deve guardare la adeguatezza deicompensi -> quando si analizzano i bilanci si guarda la congruenza. Il fatto che sia vietata ladistribuzione degli utili non impedisce che gli utili anche sottoforma di costi vengano distribuiti.Gestione patrimoniale degli istituti non profit = insieme delle operazioni con le quali un istituto,un'azienda investe in mezzi monetari che ha in eccesso rispetto a quanto richiesto dalla gestionecaratteristica per avere dei redditi aggiuntivi. Questi istituti hanno una gestione patrimonialenon molto rilevante ma spesso questi istituti beneficiano molto di lasciti testamentari odonazioni, quindi, hanno patrimoni importanti da gestione.Gestione finanziaria è l'insieme delle operazioni

attraverso le quali un istituto copre il proprio fabbisogno finanziario. Una parte importante della copertura del fabbisogno finanziario deriva dal capitale in prestito, quindi l'impresa deve rivolgersi alla banca per ottenere un finanziamento. La banca, a sua volta, deve valutare il merito creditizio dell'azienda, ovvero se è opportuno concedere un prestito o meno. Per fare ciò, la banca valuta la capacità dell'azienda di restituire il finanziamento e richiede la presentazione dei bilanci dell'impresa, che dimostrano la sua capacità di rimborsare il finanziamento. La banca effettua quindi un'analisi di bilancio. Nelle imprese, i ricavi derivano dalla vendita di beni e servizi. I ricavi sono calcolati sottraendo i costi dal reddito. Pertanto, l'impresa mostra alla banca il suo reddito. I ricavi di un'impresa sono determinati dal prezzo per quantità, ovvero quanti beni o servizi vengono venduti e a quale prezzo. Il bilancio riguarda il passato, quindi rappresenta la situazione finanziaria dell'impresa in un determinato periodo di tempo.

Mostra i dati storici nel 2022, mostra il bilancio del 2021. Alla banca interessa ciò che otterremo in futuro e quindi l'impresa deve fare delle previsioni sugli utili che avrà. Una neoimpresa non ha una storia, chiedo alla banca di finanziarmi, la banca chiede quanto utile conseguiro anche per avere altri soci per decidere se entrare in società guardo se avrò ricavi e i costi. Quindi bisogna fare una previsione dei ricavi e dei costi. Quanto è facile o difficile fare delle previsioni sul reddito futuro di un'impresa? Facciamo un piano a tre anni 23, 24, 25 il 23 prevedo di vendere tanto e avere questi costi, uguale nel 24 e 25. Devo fare una previsione dei costi -> costo del lavoro, affitto, energia non è difficile, sappiamo quanto è lo stipendio di un dipendente, l'affitto ecc. anche per una neoimpresa. Gli altri costi aziendali sono le materie prime ma non è difficile si chiede quanto costa per esempio il legno.

Ecc. L'affitto se vogliamo aprire una palestra lo sappiamo i costi. Sul fronte dei costi non è complesso fare una previsione. Sul fronte dei ricavi è più complesso, il calcolo delle quantità. Apriamo la palestra sappiamo i costi, abbiamo visto il posizionamento di mercato ma quanti ne vendiamo? Però succede che un'impresa, ad esempio, un'impresa esistente ha uno storico, un passato a cui attingere però questo è l'andamento. Un istituto nonprofit come fa a fare delle previsioni? Ci può essere una parte di vendita di servizi ma la donazione è più difficile da prevedere rispetto alla vendita di scarpe, la donazione è frutto di un atto volontario di persone, per questo l'incertezza dei redditi è molto difficile perché deriva da delle donazioni che sono difficili prevedere. La gestione finanziaria istituti nonprofit è la stessa in tutti gli istituti, operazioni attraverso

lequali si copre il fabbisogno finanziario ma la capacità di indebitarsi è minore perché c’è menocertezze sulle entrate, è difficile andare in banca e dire fammi un finanziamento perché avremmoun assegno di euro di donazioni, hanno incertezza più elevata sui redditi perché una parterilevante delle loro entrate deriva dalle donazioni che sono più difficili da prevederne rispetto allavendita di un bene e quindi in questi istituti una parte delle operazioni svolte riguarda found raisingla raccolta di contributi, stimolare le donazioni.Quando guardiamo la tv c’è la pubblicità di un istituto nonprofit, usano fare il marketing come leimprese ma vendono la loro attività, stimolano la donazione quindi anche la campagna di raccoltafonti sono equiparabili a quelle che fanno le imprese per vendere i loro prodotti.Esempio sito Cesvi -> istituto non profit che opera in ambiti diversi, non

c'è la pubblicità compra i prodotti ma sostienici, 5x1000, donazioni in memoria, promuove la raccolta di fondi, vi sono le aree di intervento. Fanno un bilancio ma in questi istituti è importante la trasparenza, se non dimostriamo ciò che si fa non si fanno donazioni, devono dimostrare come utilizzano i fondi, le strutture. Dicono quante persone hanno beneficiato dei loro servizi, dicono che per ogni euro raccolto 88 centesimi servono per le attività sul campo. In questi istituti il bilancio non è come quello delle imprese, le informazioni rilevanti sono quante sono le persone aiutate, come si è stata sulla gestione dei soldi ecc.

L'assetto istituzionale

Ogni istituto, pensiamo ad una impresa, lo possiamo analizzare come un insieme di soggetti o portatori di interesse che offrono dei contributi per il funzionamento dell'istituto e in cambio ottengono dei benefici o delle ricompense. Un istituto può durare nel tempo se

c'è un equilibrio dai contributi e compensi che ogni portatore di interesse offre. Esempio pensiamo ad un lavoratore portatore di interessi fondamentale in un'attività impresa, dà il suo tempo, competenze, energie, attività in cambio ottiene uno stipendio quindi magari un posto di lavoro sicuro, un ambiente lavorativo che piace -> la vita dell'impresa sarà lunga se noi percepiamo che c'è un equilibrio tra quello che diamo e che otteniamo; il giorno che valutiamo che lavoriamo troppo e lo stipendio non è adeguato, non c'è più equilibrio tra contributo e ricompensa e cambiamo posto di lavoro. Gli istituti operano nell'ambiente, si relazionano con tanti soggetti e questi soggetti che hanno interesse rispetto alla vita dell'istituto li chiamiamo portatori di interesse (lavoratori, conferenti capitale prestito, concorrenti, fornitori ecc.) sono soggetti che hanno a che fare con la vita dell'impresa,

possono influenzarla o ne sono influenzati. Questi portatori di interessi offrono dei contributi per la vita dell'impresa e offrono dei benefici. Se un istituto dura nel tempo lo si deve all'equilibrio tra contributo e ricompensa. Andiamo sui fornitori (portatori di interesse) che forniscono servizi, materie prime, cedono un bene o un servizio che serve, una condizione di produzione, offrono un fattore produttivo e si aspettano di essere pagati, delle condizioni contrattuali favorevoli ecc. Offrono una condizione di produzione in cambio di un prezzo; una banca dà capitale sotto forma di capitale di prestito e si aspetta di essere rimborsata e che vengano pagati gli interessi nei tempi stabiliti nel contratto. Se l'impresa non restituisce il debito o non paga, la banca interrompe i rapporti. L'impresa spera che i clienti (portatori di interesse) restino in rapporto con l'impresa, anche lo stato ha tanti portatori di interessi così come gli istituti pubblici. Ogni

Istituto e portatori di interessi

L'istituto ha un insieme di portatori di interessi. I contributi dei vari soggetti sono complementari, il che significa che un'impresa per funzionare necessita dei fornitori, del capitale e dei vari contributi provenienti dai portatori di interesse. Talvolta può esserci una certa fungibilità, ovvero i contributi possono essere sostituibili gli uni con gli altri.

Condizioni di fungibilità

Ci possono essere delle condizioni di fungibilità tra alcuni di questi contributi? Tra alcuni di questi contributi possono esserci anche delle relazioni di sostituibilità gli uni con gli altri. Ad esempio, un singolo soggetto lavoratore può decidere di lasciare l'azienda o un cliente può non comparire più per l'azienda. Tuttavia, tra alcuni contributi dati da questi soggetti può esserci una sostituzione. Alcuni di questi soggetti possono cambiare il loro status, ad esempio un lavoratore può andare via o un cliente può cambiare e ne viene uno nuovo. Spesso le imprese...

fanno operazioni di acquisizione che avvengono tra imprese in concorrenza, un'azienda decide di acquisirla e diventare un' unica azienda quindi un concorrente può diventare parte dello stesso gruppo, un' impresa può decidere di aver bisogno di nuovi capitali per 1 milione di euro e questo possono venire o da conferenti di capitale proprio e quindi nel caso di una società i soci fanno nuovi conferimenti di capitali oppure si può decidere di chieder in banca un prestito quindi queste due modalità di copertura del capitale sono in parte sono fungibili, sostituzione l'uno con l'altro. In realtà se pensiamo al lavoro, le imprese quando fanno dei processi di automazione cioè sostituiscono il lavoro con le macchine quindi anche tra alcune condizioni di produzione c'è fungibilità, posso sostituire il lavoro con le macchine. Tra i vari portatori di interesse c'è competizione tra loro, il

Un lavoratore può essere in competizione, cioè avere interessi diversi, con i conferenti di capitale, con l'imprenditore. Lavoro e capitale -> perché i lavoratori possono essere in competizione con i conferenti di capitale propri.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofiadevecchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cerrato Daniele.