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“SQUADRISMO” CONTRO GLI OPPOSITORI
Il fascismo-movimento si a erma attraverso fenomeni anche che disturbano l’ordine pubblico e
sociale, come il famoso fenomeno dello squadrismo, in cui le squadre fasciste che indossavano la
camicia nera hanno l’obiettivo di colpire gli oppositori, quindi principalmente le sinistre, socialisti e
comunisti, ma anche liberali. Pensiamo che negli anni 20 già un socialista liberale come Piero
Gobetti viene ucciso a 25 anni, quindi ecco lo “squadrismo” contro gli oppositori. Il clima sociale
e politico in Italia si radicalizza e si polarizza tra queste due componenti, coloro che intendevano
a ermare il partito fascista e gli altri partiti.
L’ASSASSINIO DI GIACOMO MATTEOTTI (1924) - IL FASCISMO-REGIME
Nell’ottobre del 1922 Mussolini organizza la famosa “marcia su Roma”, ovvero un atto
dimostrativo, una grande manifestazione che percorre l’Italia, giunge a Roma e poi fermato
dall’esercito italiano, ma con lo scopo in qualche modo di incidere sull’andamento del governo. È
in seguito alla marcia su Roma che il re decide di a dare il governo a Benito Mussolini, il quale
aveva diretto la marcia su Roma da Milano. Quindi di fatto, la marcia su Roma diviene un atto
dimostrativo w un atto di forza, che dimostra anche la capacità del fascismo di radicarsi a livello
popolare.
Nel 1924 si svolgono le elezioni, che avvengono in un clima intimidatorio, molto violento, perché
c’è l’azione delle squadra fasciste. Da queste elezioni il perito fascista risulta tra i più forti ma è
qui che Giacomo Matteotti, deputato socialista, denuncia in parlamento i metodi che hanno
segnato la propaganda elettorale. Matteotti dopo questa denuncia, tre giorni dopo, viene ritrovato
cadavere nella periferia romana; era chiaro chi era il mandante. È un momento di crisi del
fascismo perché l’assassinio di Matteotti era talmente evidente, seppure non si vegano le prove,
era talmente evidente la motivazione. Allora Mussolini, che da giornalista aveva una certa
capacità di cogliere il sentire dell’opinione pubblica, lascia passare dei mesi. La reazione
all’assassinio di Matteotti è molto forte, perché le forze politiche cioè socialisti, comunisti, liberali,
abbandonano il parlamento ed è la vicenda del cosiddetto Aventino. Di fatto, se da un lato
emerge questa forte opposizione al fascismo e ai suoi metodi, dall’orrore l’Aventino lascia il
parlamento nelle mani del fascismo, tanto che Mussolini poi nel gennaio del 1925 torna in
parlamento, pronuncia un famoso discorso in cui si assume la responsabilità politica e morale di
tutti i fatti accaduti (ammettendo le proprie responsabilità nella vicenda Matteotti); di fatto, inizia la
costruzione del regime totalitario, dal 25 cominci il totalitarismo fascista.
Nel 1926 le prime leggi che vengono emanate dal fascismo vengono chiamate fascistissime,
perché
- sopprimono i partiti politici (tranne il Pnf)
- molti antifascisti fuggono all’estero, soprattutto in Francia, dove gli antifascisti continuano a
lavorare ed impegnarsi per la propaganda contro il fascismo
- molto antifascisti vengono arrestati e con nati in luoghi isolati, mandati al con no politico
Quindi, dal 26, quello stato liberale, che era stato duramente provato dalla prima guerra mondiale,
si svuota totalmente e quindi tutto il sistema liberale che era stato creato nei decenni a partire dal
1861 si sfalda sotto i colpi della guerra da un lato e l’a ermarsi del fascismo, quindi l’idea di uno
stato forte, che potesse rinvigorire le sorti dell’Italia dall’altro.
Mussolini lancia l’idea della “quota 90” cosiddetta, per risollevare l’economia italiana nel giugno
del 26 punta ad aumentare il valore della lira. Questo implica tutto un aumento del costo della
vita.
ff ff fi ff ffi ffi ff fi fi
LA RICERCA DEL “CONSENSO” - CHIESA E FASCISMO: PATTI LATERANENSI (1929)
Il fascismo ha bisogno del consenso. Mussolini coglie l’importanza di allargare la base di
consenso degli italiani e qui entra in gioco la questione dei rapporti con la chiesa cattolica, perché
l’Italia è cattolica, maggioranza dei cattolici, e quindi Mussolini punta ad ottenere il consenso dei
cattolici, ma questo non era possibile se non si giungeva ad una riconciliazione con lo stato
italiano, quello stato con cui la chiesa aveva rotto i rapporti nel 1870 e che erano rimasti interrotti.
Questa è una grande operazione politica di Mussolini, ai giunge dopo svariate trattative nel 1929
ai Patti lateranensi. La riconciliazione tra lo Stato e la Chiesa risolve la “questione romana” che
era rimasta sospesa, era rimasta una questione nodale di decenni post-unitari. Si giunge a questa
rma degli accordi per diversi motivi.
- Mussolini, infatti, rmò gli accordi perché aveva bisogno di ampliare sempre di più il proprio
consenso soprattutto nel mondo cattolico. Non a caso, le elezioni che si tennero
successivamente si conclusero a favore del duce, che ottenne con un ampi consensi. Inoltre, lo
stesso ponte ce Pio XI de nì Mussolini “uomo della provvidenza”, per aver risolto il contrasto
tra Stato e Chiesa.
- Gasparri, invece, rmò gli accordi perché la preoccupazione da parte della Chiesa era quella di
garantirsi uno spazio di azione autonoma in un regime che assumeva sempre di più i connotati
di un regime autoritario e dittatoriale, che negli anni 30 diventerà un vero e proprio totalitarismo;
inoltre, vi è l’idea che i patti lateranensi possano restituire alla chiesa cattolica quel ruolo
pubblico che aveva perso nel 1870; in più, il fascismo veniva visto in funzione anti-comunista,
per bloccare l’avanzata del comunismo nell’Europa occidentale
LA FORMAZIONE DELL’”UOMO NUOVO”
Se da un lato o patti lateranensi conciliano Stato e Chiesa, dall’altro il rapporto con il fascismo è
un rapporto contraddittorio. La chiesa non si appiattisce sugli obiettivi del regime, in particolare
riguardo alla formazione delle giovani generazioni, sul piano dell’educazione. Proprio a questo
proposito emergono i primi contrasti, perché la Chiesa non è d’accordo con questo
inquadramento giovanile e con gli obiettivi anche culturali del fascismo, tanti che nel 1931
vengono assaltate alcune sedi dell’azione cattolica dalle squadre fasciste, proprio su questo tema
dell’educazione dei giovani. Siamo nel 30, il fascismo punta alla formazione dell’”uomo nuovo”,
l’uomo fascista, a partire dalle giovani generazioni che devono essere inquadrate in organizzazioni
speci che. Fin dalla tenera età ad esempio vengono inquadrati ne i “Figli della Lupa” (6-8 anni),
associazione sia maschile che femminile, a cui il fascismo dà un ruolo.
Queste giovani generazioni vengono educate all’idea e all’uso della forza, quindi c’è tutta
un’esaltazione del detto latino “mens sana in corpore sano”, ma è un’esaltazione che insiste
molto sul vigore sico, quindi accentua molto il ruolo della mascolinità.
GIOVANI “AVANGUARDISTI” E GRUPPI UNIVERSITARI FASCISTI
Le associazioni fasciste includono un po’ tutte le fasce d’età, abbiamo i giovani “avanguardisti, i
l’età dell’adolescenza e poi i gruppi universitari fascisti. Esisteva il tesseramento.
LA GRANDE CRISI DEL 1929
Il fascismo, come anche il resto dell’Europa occidentale, si scontra con questa grande crisi del 29.
La crisi del 29 esplode negli Stati Uniti, quegli Stati Uniti che erano stati in ascesa no alla prima
guerra mondiale ed anche nei primi anni 20, Stati Uniti che rappresentavano la nazione più forte
nel panorama internazionale, che aveva determinato la vittoria della guerra. Negli Stati Uniti c’è
una crisi di sovrapproduzione, la produzione industriale non riesce ad essere assorbita dal
mercato e quindi questo crea uno scompenso economico, crea disoccupazione. Il dollaro si
svaluta fortemente, si entra in quella fase chiamata della “recessione”, cioè quando la
svalutazione supera i limiti e produce degli e etti devastanti.
IL CROLLO DELLA BORSA DI WALL STREET: IL “GIOVEDÌ NERO” (24 OTTOBRE)
Negli Stati Uniti la nanza aveva acquisito un ruolo molto forte tanto che molti cittadini americani
avevano investito sulla nanza. Questi investimenti, nel famoso giovedì nero del 24 ottobre,
vengono azzerati, quindi i cittadini americani perdono tutto ciò che avevano investito. Ci sono casi
di suicidio per questo giovedì nero.
LO SPETTRO DELLA DISOCCUPAZIONE: “UNEMPLOYED” E LA PERDITA DELLA CASA
fi fi fi fi fi fi fi fi fi ff fi
La disoccupazione cresce in maniera esponenziale. Si creano degli u ci appositi per la ricerca del
lavoro, per l’assistenza. Si parla di “unemployed” cioè disoccupati.
Molti cittadini americani perdono il lavoro e perdono anche la casa; si di ondono dormitori
pubblici e baraccopoli, sorte a ridotto delle grandi costruzioni urbane.
IL PRESIDENTE ROOSEVELT E IL “NEW DEAL”
Come reagiscono gli Stati Uniti in questa situazione? È il presidente Roosevelt che ha l’intuizione
di trovare una via di ripresa economica a partire dalla circolazione del denaro, cioè occorreva
rimettere in circolo il denaro, quel denaro che si era svalutato in maniera molto visibile. Allora
invenga il “New Deal”, ovvero il nuovo corso, che consisteva principalmente in programmi di
lavori pubblici, cioè la costruzione di infrastrutture di cui gli Stati Uniti necessitavano e che
ricreano posti di lavoro. Rimettono in circolazione il denaro, tanto che c’è una riforma monetaria e
poi viene abrogato il fenomeno del proibizionismo, quel divieto di importare alcolici, proprio per
favorire questa ripresa del mercato.
GLI EFFETTI DELLA CRISI IN EUROPA: LA DISCESA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Questa crisi è uno dei grandi eventi globali del 900 e che dimostra in qualche modo innanzitutto
che il capitalismo non era un sistema infallibile, mostra i limiti del cosiddetto mercato e della
produzione industriale ad ampio raggio. La crisi dagli Stati Uniti si trasmette immediatamente in
Europa. I paesi meno colpiti dalla crisi furono il Regno Unito, la Svezia, l’Ungheria, la Bulgaria e
l’URSS; quest’ultima paradossalmente si fondava su un sistema collettivista, quindi era un
mercato chiuso, non aveva concorrenza, e questa chiusura garantisce e protegge l’unione
sovietica dagli e etti devastanti di questa crisi, tanto che Stalin avvia i famosi piani quinquennali,
sull’industrializzazione dell’Unione Sovietica.
Nel giro di pochi anni il New Deal riesce a risollevare l’economia americana e in quel momento
vengono sospesi gli a