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SCHEMA DELL'APPRENDIMENTO

1^ FINESTRA DI DIALOGO

ATTRAVERSO IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO

Questo schema venne messo in evidenza dagli esperimenti di I. Pavlov (1878-1936).

In uno di questi esperimenti, ad un cane veniva somministrato uno stimolo acustico (S.C.) immediatamente prima che gli venisse somministrato del cibo (S.I.). La presentazione del cibo stimola automaticamente, nel cane, la produzione di saliva.

Pavlov osservò che dopo aver ripetuto questa sequenza di S.C. e S.I. un certo numero di volte, il cane secerneva saliva alla sola presentazione dello stimolo acustico.

Si era dunque stabilito un nuovo apprendimento: associazione tra stimolo condizionato e la riposta (inizialmente incondizionata, naturale) condizionata di salivazione.

Situazione sperimentale del Condizionamento Operante

Un ratto affamato viene inserito in una gabbia in cui è presente una leva. Il ratto all'inizio esplora l'ambiente. Lo sperimentatore lascia cadere del cibo in

Prossimità della leva

Successivamente il cibo viene dato solo quando il ratto tocca la leva. Infine, la somministrazione di cibo avviene solo quando il ratto preme effettivamente la leva (ricompensa). Si è, dunque, stabilito un condizionamento operante. Cioè, il soggetto (es. il ratto) apprende che un comportamento genera conseguenze positive e, quindi, lo riproduce.

Psicologia della Gestalt

Oggetto di studio: fenomeni percettivi

Ricerche per spiegare come i processi mentali agiscano nell'elaborazione degli stimoli ambientali rilevante contributo per una psicologia sperimentale finalizzata all'esplicazione delle variabili interne, tramite misurazioni oggettive.

Ne derivano molte delle attuali conoscenze su meccanismi e processi alla base delle rappresentazioni sul mondo.

In questo ambito origina dalla consapevolezza che il riduzionismo dello strutturalismo e l'eccessiva enfasi posta dal comportamentismo sull'apprendimento per associazionismo stimolo-risposta, non.

erano in grado di rispondere alla domanda su come la complessità degli stimoli ambientali viene rielaborata attraverso i processi mentali

COGNITIVISMO

Lega un determinato stimolo ad una determinata risposta comportamentale

Intervengono atti elaborativi, integrativi ed interpretativi, e che tali atti sono funzionali espressione dell'attività encefalica

L'idea fondante è che lo psicologo debba necessariamente occuparsi dello studio dei processi mentali adottando una metodologia che consenta di misurare le variabili in modo oggettivo

ULRIC NEISSER: Si rifece a metodologie comportamentiste per lo studio dei processi cognitivi

Presupposto: i processi sono osservabili in modo indiretto, misurandone le variabili comportamentali a questi associati

Oggetto di studio = processi mentali con metodologie oggettive

Ne derivano tecniche terapeutiche oggi utilizzate per trattamenti di diversi disturbi psicologici

Il cognitivismo ha fornito dati sul funzionamento di processi psichici.

ponendo le basi per le nuove scienze cognitive e neuropsicologiche JEAN PIAGET: Focalizza lo studio e la ricerca sui processi cognitivi in rapporto con la strutturazione della conoscenza in età evolutiva. Teorizzazione detta: EPISTEMOLOGIA GENETICA. Avviene un adattamento all'ambiente tramite accomodamento e assimilazione. Ne derivano formulazioni teoriche su cui sono basati i moderni approcci sull'età evolutiva e la neuropsichiatria infantile. IL MODELLO DI FUNZIONAMENTO E2^ FINESTRA DI DIALOGO SVILUPPO COGNITIVO PROPOSTO DA JEAN PIAGET IL PARADIGMA EPISTEMOLOGICO-GENETICO Secondo Piaget, i processi cognitivi sono parte integrante del processo di adattamento tramite il quale si struttura un equilibrio tra il sé e l'ambiente. L'adattamento si attuerebbe attraverso l'utilizzo di due processi tra loro complementari e paralleli: l'assimilazione e l'accomodamento. - L'assimilazione: meccanismo attraverso il quale l'informazione nuova

è incorporata negli schemi preesistenti della mente dell’individuo. Attraverso l’applicazione di questo processo l’informazione esterna è elaborata mediante strutture sostanzialmente predefinite.

-L’accomodamento: secondo processo, complementare al primo, la cui applicazione determina una riorganizzazione delle strutture preesistenti e promuove la formazione di nuove strutture. Si applica infatti in condizioni in cui l’informazione, per le proprie caratteristiche di novità, non può essere elaborata utilizzando gli schemi preesistenti divenuti inadeguati. La risoluzione dei problemi nuovi richiede nuove soluzioni, nuovi schemi.

FINESTRA DI DIALOGO 2 (Fonte: Miller, 1987)

Per promuovere un adattamento funzionale e stabile dell’individuo, i due meccanismi di assimilazione e accomodamento devono agire in modo integrato cioè in equilibrio. Secondo J. Piaget, lo sviluppo dell’individuo sarebbe

Il processo di sviluppo cognitivo è caratterizzato dal passaggio da uno stato di equilibrio inferiore ad uno stato di equilibrio superiore fino a raggiungere forme di adattamento sempre più valide alla realtà. Lo sviluppo cognitivo procede, quindi, da attività indifferenziate di tipo riflesso (neonato) fino al raggiungimento del ragionamento formale dell'adulto attraverso processi successivi di differenziazione.

Secondo Piaget, per lo sviluppo dell'individuo avviene attraverso quattro stadi principali:

  • STADIO SENSO MOTORIO: Dalla nascita fino ai due anni. In questa fase il processo conoscitivo si attua mediante le prime esperienze sensoriali e motorie. Si divide in sei sotto-stadi o livelli.
  • STADIO PREOPERATORIO (fase pre-concettuale e del pensiero intuitivo): Dai 2-7 anni. Questo è il periodo in cui si sviluppa pienamente il linguaggio che consente la formazione dell'attività simbolica.
  • STADIO DELLE OPERAZIONI CONCRETE: Dai 7 ai 12 anni. In questa fase

L'individuo acquisisce una capacità particolarmente importante per lo sviluppo del pensiero astratto. L'individuo apprende la reversibilità del pensiero (o pensiero reversibile), definita dalla possibilità di invertire la sequenza delle operazioni mentali consentendo il ritorno alla fase iniziale.

STADIO DELLE OPERAZIONI FORMALI: Dai 12 anni. In questa fase si assiste al pieno sviluppo del pensiero astratto, delle capacità ipotetico-deduttive.

PSICOLOGIA DINAMICA: La teoria psicodinamica del comportamento e dei processi mentali che si è sviluppata dall'iniziale lavoro di Sigmund Freud ha esercitato un'influenza profonda sulla psicologia, la psicoterapia e la psichiatria moderne. Freud elaborò una teoria compiuta del funzionamento della mente e dello sviluppo dell'individuo sia normale che patologico. La teoria psicoanalitica ha una elevata coerenza interna ma, come lo stesso Freud rilevava, le basi teoriche.

supposte non erano pienamente suffragabili da evidenze scientifiche. Alla base dell'ipotesi psicoanalitica elaborata da S. Freud è il principio del determinismo psichico. Nulla si verifica casualmente nell'organizzazione mentale. Il determinismo psichico, unitamente all'ipotesi sull'esistenza di meccanismi psichici inconsci alla base del funzionamento di processi cognitivi e del comportamento dell'individuo e la formulazione di alcuni concetti cardine quali "pulsione" (fattore motivazionale di base), "meccanismo di difesa" e "transfert" (o "traslazione")3 FINESTRA DI DIALOGO. IL PARADIGMA PSICOANALITICO

determinismo psichico

Il è un concetto cardine del modello psicoanalitico. Secondo questo principio nulla si verificherebbe in modo casuale nell'organizzazione mentale ma, al contrario, gli eventi mentali sarebbero connessi funzionalmente con le variabili che li hanno preceduto e che possono

Nella teorizzazione psicoanalitica di S. Freud, l'apparato psichico era concepito come organizzato in differenti sistemi in relazione tra loro. S. Freud propose in periodi successivi due modelli di funzionamento dell'apparato psichico con diverse componenti, modelli definiti "topiche".

Nella seconda topica S. Freud propone un'ipotesi definita strutturale dell'apparato psichico. Secondo questa ipotesi l'apparato mentale sarebbe costituito da tre istanze tra loro in interazione dinamica.

I. L'istanza dell'Es: Comprende l'insieme delle pulsioni di tipo libidico e aggressivo che rimangono a livello dell'inconscio, non sono dunque accessibili alla coscienza. L'energia che è associata alle pulsioni tende costantemente alla scarica seguendo quello che venne definito come "processo primario", cioè la ricerca del soddisfacimento immediato del bisogno (pulsione).

L'Es sarebbe l'istanza

La struttura della personalità secondo la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud si compone di tre istanze psichiche: l'Es, l'Io e il Super-Io.

I. L'Es: Istanza psichica che rappresenta le pulsioni istintuali e i desideri primari dell'individuo. Con il procedere della crescita si svilupperebbero le due istanze psichiche successive.

II. L'Io (Ego): Istanza psichica che regolerebbe l'apparato motorio e percettivo, le funzioni di osservazione, giudizio e memoria. Attraverso queste funzioni l'Io eserciterebbe un'azione di monitoraggio e verifica sull'ambiente al fine di promuovere il processo di adattamento, attraverso il mantenimento dell'equilibrio tra le spinte interiori e le richieste del mondo esterno. Dunque, l'Io ha la funzione di programmare il soddisfacimento delle pulsioni in funzioni delle esigenze/condizioni della realtà esterna promuovendo la dilazione del soddisfacimento delle pulsioni e promuovendo il principio di realtà che si contrappone al processo primario ovvero al principio del piacere.

Una funzione particolarmente importante dell'Io sarebbe quella di controllare i meccanismi psichici di difesa. In particolare,

Sono degli strumenti, la cui utilizzazione avviene in modo prevalentemente non consapevole, per far fronte all'ansia associata ai conflitti interiori ed a conflitti con l'ambiente esterno.

III. Super-Io: All'interno di questa istanza quell'istanza che sarebbero incluse le funzioni di divieto e che si formerebbe il sistema dei valori dell'individuo (le norme comportamentali). Più in dettaglio, il Super-Io rappresenterebbe una sorta di coscienza morale - con un funzionamento prevalentemente non consapevole per il soggetto - in grado di definire giudizi in rapporto al sistema di valori interiorizzato.

Io, Una caratteristica molto importante del funzionamento delle tre istanze psichiche, Es e Super-Io, che si colloca alla base della teoria psicoanalitica dell'apparato psichico, è la loro interazione dinamica e continua che determina condizioni di equilibrio a livello differenti, in funzione delle fasi dello sviluppo dell'

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Renein di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Costa Alberto.