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INTERLINGUA

Il primo studioso a definire questi processi è Larry Selinker. Si tratta di un sistema linguistico che si viene a formare quando un individuo inizia ad apprendere un'altra lingua oltre la propria (L1). Questo sistema linguistico è autonomo, regolare e funzionale, non un sistema di errori. Il sistema dipende molto dalla L2 che stiamo cercando di acquisire, dai fattori di apprendimento (interni all'individuo oppure esterni, dunque ambientali), dalla L1 e da altre eventuali lingue.

Si distingue tra apprendimento e acquisizione di una lingua:

  • Apprendimento = apprendiamo una lingua all'interno di un contesto guidato (es. scuola);
  • Acquisizione = processo naturale (es. contatto diretto con parlanti nativi).

Selinker identifica 5 processi che si verificano nella formazione dell'interlingua: esso si sviluppa sulla base dell'imput che il materiale linguistico ci fornisce. Trasformiamo poi l'imput in output facendolo nostro.

per poi riutilizzarlo sotto forma di (influenzati dalla nostra L1).

LANGUAGE TRANSFER

  1. Utilizzo elementi della L1 all'interno della L2. Questo trasferimento è positivo nel caso in cui l'elemento trasferito coincide in entrambe le lingue, negativo se non coincide (es. pronuncia, modi di dire);
  2. STRATEGIE DI COMUNICAZIONE (consce)

Nel momento in cui non si possiede piena conoscenza della L2, possono essere messe in atto strategie differenti per raggiungere comunque l'obiettivo comunicativo;

TRANSFER OF TRAINING

  1. Se nello svolgimento di esercizi ricorrono frequentemente gli stessi elementi, sarà condizionato ad usare questi stessi in futuro.
  2. STRATEGIA DI APPRENDIMENTO DELLA L2

Imput Intake Output -> -> -> Noi formuliamo delle ipotesi sull'utilizzo degli elementi linguistici e poi testiamo queste ipotesi all'interno del discorso aspettandoci un feedback dall'interlocutore (es. memoria);

OVERGENERALISATION

Quando, ad esempio,

utilizziamo erroneamente la forma del participio di un verbo regolare per uno irregolare che non riusciamo a ricordare. Le ricerche condotte nell'ambito della linguistica acquisizionale hanno rivelato che, pur nella varietà individuale dei percorsi di apprendimento, esistono delle sequenze fisse di acquisizione, cioè tappe per così dire obbligate, che tutti gli apprendenti seguono nello stesso ordine, anche se magari con tempi molto differenti l'uno dall'altro o con esiti finali più o meno avanzati. Per esempio, tutti gli apprendenti all'inizio producono singole parole, cui ancora non è stata attribuita una classe morfologica, e formule, cioè moduli prefabbricati di linguaggio che vengono appresi come un tutt'uno e i cui componenti non vengono analizzati singolarmente nel loro rapporto tra forma e significato. Superata questa fase, gli apprendenti cominciano ad assegnare alle parole una classe morfologica, distinguendo peresempio i nomi dai verbi, e iniziano a utilizzare per ogni parola una forma base, cioè scelta come neutra tra le varie forme flesse presenti nell'input. Le interlingue evolvono successivamente in un continuum di varietà di apprendimento via via più "grammaticalizzate", nelle quali le regole della lingua di arrivo emergono secondo traiettorie comuni, seppure con ampi margini di variabilità individuale. Anche se gli apprendenti nel loro percorso di sviluppo linguistico seguono delle sequenze e delle strategie regolari e quindi prevedibili, non bisogna pensare che tutto ciò che si trova nell'interlingua sia prevedibile e sistematico. Lo sviluppo della grammatica è un processo graduale, che procede "a pelle di leopardo". Una struttura pertanto può comparire in alcuni contesti, ma non in altri. Non possiamo affermare "Oggi lo studente X ha imparato ad accordare i nomi con gli aggettivi", perché tra la

Totale assenza di accordo nominale e l'accordo sempre corretto possono passare molti mesi, a volte anni, durante i quali l'accordo comparirà solo in certe strutture e non in altre, oppure, anche relativamente alle stesse strutture, l'accordo comparirà in modo più o meno frequente, secondo una logica probabilistica e non categorica.

Non è possibile quindi prevedere con assoluta certezza in quale direzione evolverà ciascun aspetto dell'interlingua di un apprendente: occorre sviluppare una sensibilità che permetta di capire, volta per volta, quali sono gli aspetti su cui l'apprendente sta focalizzando l'attenzione, i punti deboli del sistema, dove c'è fermento e probabile mutamento.

Dettagli
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrea_garrisi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Giampaolo Maria Teresa.