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Dalla relazione aR = aR + ar + ar , che lega le accelerazioni relative di un elemento rispetto a riferimenti diversi, moltiplicando ambo i membri per la massa dell'elemento si ottiene la relazione
m aR = m ar + m ar + m ar
Nel riferimento inerziale m ar coincide con la forza effettiva F agente sull'elemento. Sostituendo e isolando rispetto a m aR si ha m aR = F + m aR - m ar . Quindi sul riferimento non inerziale alle forze effettive bisogna aggiungere i termini - m aR e - m ar che prendono il nome di forze apparenti. La prima Ftr = - m atr è la forza di traslazionisti , la seconda Fd = - m ad è la forza di deviazione, entrambe queste forze hanno verso opposto a quello delle accelerazioni. Le forze apparenti sono dovute alla presenza di altri corpi ma all'adozione di un rif non inerziale. In generale la forza inerziale dipende da t e dal punto del rif non inerziale occupato dall'elemento. La forza di deviazione Fd = - 2m wr x vr dipende dalla velocità relativa dell'elemento e dal tempo per il transito di wr. Se il moto del riferimento non inerziale rispetto a quello inerziale, è traslatorio Fd = 0 mentre Ftr vale per tutti i punti e varia col divenire di t. Se il moto è anche rettilineo tale forza ha dire est , e se il moto è uniforme cioè T' RU anche il secondo riferimento è inerziale ed Ftr = 0 . Se il moto del rif non inerziale risp a quello non inerziale è rotatorio allora alle fisse si affiancano a ) m wr x r e b ) m wr x ( wxr ) sia Ftr che Fr = 0 e se r ad l'asse di rot. Se il moto d'influenza indicando con Q la proiezione di P sull'asse si ha Fr = m w2 i' QP che si
Chiama forza centrifuga
Gli rif. inerziale più comunemente usato è quello solidale alla Terra. (Solido al centro del sole è quarte gli assi, i cui orientamenti sono invariabili rispetto alle stelle). Il baricentro della Terra compie un moto rotorio di nota traslazione pressochè esente da velocità e sedere costante. Una Terra RC (solida al solere il centro della Terra e avrete orientamento invariabile rispetto alle stelle) si muove attorno al sole di moto traslatorio con accelerazione di traslazione pari a 6.10^(-3) m/s^2. Tale accelerazione per la rotazione della propria posta del fenomeno moto è trascurabile e la Terra può essere considerata come inerziale se si trascurano la forza di traslazione e l'attrazione su gli altri corpi celesti.
Rispetto a tale riferimento il moto della Terra, in rotazione con velocità angolare, avente direzione dell'asse è uzoto da S o V, quindi la forza di traslazione si riduce alla forza centrifuga. La somma della forza di attrazione terrestre e della forza centrifuga si esterna come
P = G m H/r2 versP + m w2rP
che è proporzionale alla massa dell'elemento in cui agisce. In prossimità della sup terrestre esso è uguale a P = mg dove g è dell'accelerazione di gravità. La dire camina a P e a g si chiamano verticali, e i piani t ed essa si chiamano orizzontali.
Il moto di un elem vincolato ad apparten a una sup può
essere rappresentato da due sole incognite curen (es sfera).
Se è vincolato ad apparten a una linea l'incognita
cinen è 1 sola s(t).
I vincoli unilaterali non indicano il num di p.d.l.
perché se un elemento si stacca della sup. (a più
finiti ! ) il suo num. di p.d.l. è 3.
Se vincolo unilater vale per le coordinate dei punti
accetti dall'elemento la condizione φ(1,v,z) ≥ 0
dove la disequazione vale per p.ti ORDNIARI
(l'elem non è soggetto a + vincoli) mentre l'equatl
vale per i punti da CONFINE (l'elemento sia contu
con la sup unic. quindi è soggetto a + vincoli.)
A seco do puct che costituisco da traettoria si muov
moti ordni. o da confine.
y vincol anare e limitare (distribuito) la posizione dell'elemen
limita indistruttamente la velocità e gli spost di...
Se l'elemento el vincolato ad appartenere a una sup U e
dopy devono essere fopeati ad esa. la condizione di tepeoria
tra v e la sup si exprime U·n=0 da cui
∇φ ∇φ ∇φ x + y + z = 0
dato che
∇φ = (∂φ/∂x, ∂φ/∂y, ∂φ/∂z)
U = (x,y,z)