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O C O C
impostato su , poi traccio l’arco no a . Disegno
1 2 M M
quindi le primitive, indicate rispettivamente con e .
1 2
Ho già disegnato solo metà delle primitive per semplicità.
Successivamente, rappresento una coppia di denti in
contatto. Per comprendere meglio il disegno, ho lasciato
che il CAD generasse l’illustrazione. Tuttavia, per chiarire
ulteriormente il concetto, posso eseguire il disegno a mano
O O centri,
libera. Partiamo da e come con C come punto di contatto tra le primitive.
1 2
Disegno la sagoma di una ruota (anzi, sarebbe più corretto dire della sua super cie primitiva) per
visualizzare la struttura.
È importante ricordare che, nel disegno tecnico di un ingranaggio, si rappresentano solamente le
super ci primitive, mentre i denti non vengono tracciati, salvo casi speci ci di analisi. In questo
caso, rappresenteremo i denti per comprendere meglio il meccanismo.
almeno una coppia di denti sarà
Ora, in un determinato istante, in presa. Quando parliamo di
una coppia di denti “in presa”, intendiamo che i due denti sono a contatto e si scambiano una
forza. Il contatto implica che esista una posizione precisa nel piano in cui avviene l’interazione.
de nizione
Ricordate la di contatto tra due punti?
Due punti sono a contatto in una speci ca posizione.
Questo signi ca che, una volta stabilita la posizione del
piano, un punto assume una posizione speci ca e un altro
punto in contatto con esso assume la corrispondente
posizione opposta.
due punti, appartenente dente della
Consideriamo uno al
ruota uno al dente della ruota due.
e l’altro In una
determinata posizione di contatto, ciascun punto – uno del
dente della ruota uno e uno del dente della ruota due –
occupa esattamente quella posizione. Ora scelgo una
posizione di contatto speci ca, che chiamerò P . Questa
posizione P rappresenta il punto di contatto tra le due
ruote; vi si troveranno, quindi, un punto del dente della ruota
uno e un punto del dente della ruota due.
Per maggiore chiarezza, disegnerò questi punti. Tuttavia, nel rappresentarli, devo rispettare una
serie di condizioni fondamentali che vanno sempre soddisfatte. Procediamo quindi con il disegno.
Supponiamo, inoltre, che all’istante di rappresentazione
ruota uno
considerato, la stia ruotando con una velocità
ω ruota due
angolare , mentre la ruoti con una velocità
1
angolare opposta, dato che si tratta di ruote esterne.
Rappresento quindi i versi delle velocità angolari come
positivi, in modo da ottenere un rapporto di trasmissione
positivo. Disegnando le ruote in questo modo, si visualizza
sicamente il loro movimento.
Ora passiamo alla rappresentazione dei pro li dei due denti
a contatto. Per disegnarli a mano libera, comincio con il
pro lo del dente della ruota uno. Poiché deve esserci un
punto di questo pro lo che passa per P , traccio il pro lo in
modo tale che includa P come punto di contatto.
Osservate come disegno il pro lo: questo dettaglio anticipa
la forma del dente, che risulterà delineato in modo da
soddisfare le condizioni cinematiche del sistema.
fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi
Nella posizione attuale, un altro punto del pro lo del dente della ruota due si trova anch’esso a
contatto. Tuttavia, questa situazione si veri ca solo in questa speci ca posizione. Ora
far ruotare le ruote per un tempo t
supponiamo di : la ruota due si sposterà leggermente verso
destra, così come il dente coinvolto, che si muoverà anch’esso un po’ più a destra. Anche il dente
nuovo punto di contatto,
della ruota uno si sposterà di conseguenza, determinando un che P′
chiameremo “nuova posizione P’”. Supponiamo, per semplicità, che questa nuova posizione
si trovi in un punto leggermente spostato rispetto alla posizione iniziale.
I denti coinvolti nel contatto sono sempre gli stessi due. A questo punto, però, sorge la P′
quale sarà il punto del pro lo del dente della ruota uno che si troverà ora in ,
domanda:
ovvero, quale punto del pro lo si trasferirà in questa nuova posizione dopo il tempo t ?
O
Dato che il dente si muove assieme alla ruota, ruotando attorno al centro , tutti i punti del
1
O
pro lo del dente seguiranno delle traiettorie circolari con centro in . Pertanto, il punto del
1
P′ O
circonferenza centro
pro lo che si troverà in dopo il tempo t si situerà su una avente in 1
O no al punto in considerazione.
e raggio da 1 ruota uno
Se traccio questa circonferenza, posso individuare il punto speci co del pro lo della
P′
che si trasferirà in , dimostrando come il contatto lungo il pro lo della ruota uno si sposti
gradualmente da un punto del pro lo a un altro. P′
quale sarà il punto che si troverà in dopo il
Analogamente, per il pro lo della ruota due,
tempo t ? centro
Il movimento del pro lo della ruota due segue una traiettoria circolare con in
O O no al punto in considerazione.
e raggio da Tracciando questa traiettoria, posso
2 2 P′
identi care un altro punto speci co del pro lo della ruota due che si porterà in .
Osservando il movimento del punto di contatto tra i due pro li, notiamo che sul pro lo della ruota
uno il contatto ha percorso un tratto speci co, mentre sul pro lo della ruota due ha percorso un
tratto di erente. Questi tratti non hanno la stessa lunghezza, il che implica che il punto di contatto
si muove a velocità diverse sui due pro li. Di conseguenza, si veri ca uno slittamento tra i due
pro li, noto come strisciamento.
Come possiamo fare in modo che, quando le ruote si spostano nel tempo t , la velocità
relativa tra i punti di contatto – che abbiamo visto essere diversa da zero – non introduca
componenti indesiderate? componente
In particolare, abbiamo osservato che la tangenziale
della velocità relativa, o di strisciamento, è diversa da zero, poiché abbiamo considerato i punti in
prossimità del contatto.
Quindi, come fare a nché non vi sia una componente della
normale velocità relativa? È
fondamentale evitare la componente normale perché, come abbiamo già discusso molte volte,
essa darebbe origine a forze di urto e distacco che sottoporrebbero il sistema a sollecitazioni
elevate, generando vibrazioni e problemi di stabilità nel movimento. collegate
Per ottenere questo risultato, dobbiamo considerare una coppia speci ca di curve, alle
Perché proprio le polari?
polari. Poiché il rotolamento delle polari senza strisciamento è ciò che
determina il moto relativo del sistema e ci permette di calcolare accuratamente le traiettorie di
qualunque punto del sistema. Vi ricordate? Le polari, in un dato moto rigido piano relativo,
l’una sull’altra senza strisciare.
rotolano
Ora, esiste un’altra coppia di curve, collegate alle polari, che si muovono insieme a esse. Tuttavia,
componente
queste curve sono progettate per garantire che esista solo una tangenziale della
velocità relativa, evitando quella normale. Queste curve sono chiamate “pro li coniugati” nel
contesto del moto rigido piano relativo.





 fi
fi
fi fi ff fi fi
ffi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi
pro li denti pro li coniugati
Dimostriamo ora che, se i dei sono progettati come nel moto
rotolamento polari, velocità relativa punto di
relativo determinato dal delle allora la in ogni
contatto posizione di contatto componente
– o meglio, in ogni – avrà esclusivamente una
tangenziale. non vi sarà alcuna componente normale della velocità relativa,
In altre parole, e
quindi non ci saranno urti o distacchi tra i pro li dei denti.
Chi sono le di questo
polari moto rigido piano relativo? Sono le super ci primitive, ossia le due
circonferenze che rotolano l’una sull’altra senza slittamento. Ricordate la proprietà fondamentale
di una coppia di pro li coniugati in un certo moto rigido piano relativo? Questa proprietà
normale pro li posizione contatto
a erma che la ai nella di – una normale comune, poiché i
a contatto, tangente comune
pro li, essendo hanno una –
centro di rotazione istantaneo C
passa per il .
pro li a contatto
Immaginiamo di avere i in una determinata
se traccio la ai in quel
posizione; normale pro li punto di
e i sono allora la passerà
contatto pro li coniugati, normale
per C . Inversamente, i pro li devono essere progettati in
passi
modo tale che la normale in ogni posizione di contatto
per il centro di rotazione istantanea. Perciò, avendo già
disegnato il punto C , so che questa costruzione è corretta.
tracciando la retta che passa per il punto C e
In e etti,
per la posizione di contatto, si osserva che questa è
e ettivamente la normale ai pro li, risultando perpendicolare
alla tangente comune.
Ora, come avrei dovuto procedere per costruire questo disegno in maniera corretta? Prima di
disegnare
tutto, avrei dovuto le super ci primitive, individuare il punto C – che rappresenta il
punto di contatto delle primitive e il centro di rotazione istantanea del moto relativo. Nel moto
assoluto, cioè nello spazio sso, C resta sempre in quella posizione. Tuttavia, nel moto relativo
tra le ruote, il centro di rotazione istantanea si sposta: se considero la ruota uno rispetto alla ruota
due, questo centro si muove lungo la circonferenza della ruota due; se invece considero la ruota
due rispetto alla ruota uno, allora il centro si muove lungo la circonferenza della ruota uno.
Procedendo con la costruzione, scelgo una posizione iniziale di contatto che appartenga a una
certa retta passante per C , che de nirò come normale ai pro li. Traccio quindi questa retta
normale e scelgo la posizione di contatto su di essa. Successivamente, disegno la tangente alla
retta normale in quel punto di contatto. A questo punto, posso tracciare due piccoli archi, uno per
ciascun pro lo, che siano tangenti esattamente in quel punto.
In questo modo, il disegno è coerente con il fatto che i pro li in nitesimali intorno alla posizione di
contatto sono coniugati, assicurando il corretto moto relativo delle primitive.
O O
Dati i punti , e C , disegno le circonferenze
1 2
corrispondenti alle super ci primitive delle ruote. Sebbene
queste circonferenze non siano fondamentali per l’analisi, ci
aiutano a visualizzare il sistema. Suppongo, quindi, che la
normale ai pro li, che deve necessariamente passare per C ,
ipotizziamo che i
sia rappresentata da una retta N . Ora,
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