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Madre responsiva alle richieste e sensibile ai bisogni di

o protezione

Il bambino in caso di separazione esprime il suo

 sconforto ma esplora l’ambiente sapendo di ricevere

risposta de segnala il bisogno

Emozione dominante gioia

o

 Ansioso-ambivalente 15%

Madre imprevedibile nella risposta ai bisogni del bambino

o Il bambino enfatizza i segnali di protesta nel

 momento della separazione dalla madre, non

esplorano l’ambiente se lasciati soli, al

ricongiungimento esprimono rabbia disfunzionale

Emozione dominante colpa

o

 Evitante-distaccato 20%

Madre insensibile ai bisogni del bambino

o Il bambino esibisce un eccesso di autonomia e di

 concentrazione sul compito, non mostra rabbia, al

ricongiungimento con la madre si mostra distaccato e

si mantiene a distanza evitando il contatto 3

Emozione dominante tristezza

o

 Disorganizzato 5%

Madre impotente di fronte ai bisogni del bambino

o Il bambino esibisce comportamenti incoerenti e di

 forte evitamento

Emozione dominante paura

o

 Attaccamenti diversi si possono avere anche con persone a noi

vicine

 Questi stili di attaccamento diventano modelli operativi interni

La capacità responsiva del genitore può essere ridotta se si trovano in uno stato

o di eccessiva preoccupazione in certi contesti, come in ambienti con alto livello di

stress come l’ospedalizzazione, le madri non rispondo in modo pronto ed efficace

ai comportamenti del bambino

 Famiglie ferite … invase … separate …

La stessa famiglia può passare nel tempo da un tipo di organizzazione a un’altra

o Organizzazione operativa

o Focalizzata sul fare le cose, sulla razionalità, lasciando sullo sfondo l’aspetto

 empatico

Gli aspetti legati al dovere sono più forti dei sentimenti, dell’empatia, della

 naturalezza della relazione

Possono coinvolgere i figli sani in questo carico oppure escluderli totalmente

 dalle prese di decisione e dalla cura del fratello

Organizzazione emotiva

o L’emotività è il punto centrale, il fare viene sottovalutato

 La risonanza emotiva, la comprensione empatica spinge i genitori ad una

 fusione e ad annullamento nel figlio malato, in cui perdono di vista loro

stessi, la loro coppia, la famiglia e gli altri figli, a volte sottovalutando anche

l’importanza del fare concretamente

Organizzazione di disinvestimento

o La famiglia mette in atto un meccanismo di ipostimolazione con graduale

 allontanamento emotivo che può portare al disinvestimento, ciò per

prepararsi ai peggioramenti ed eventualmente all’evento morte, di fatto

sottraendosi alla possibilità di vivere appieno la relazione, finché sarà

possibile

Questo tipo di famiglia si prende cura efficacemente del proprio figlio ma

 cerca di congelare, accantonare o negare sentimenti ed emozioni nel

tentativo di salvaguardare se stessi e gli altri figli e di controllare la

situazione istituendo una sorta di barriera emotiva

 Modelli operativi interni (MOI)

Sono rappresentazioni mentali della figura di attaccamento, di sé stessi e della

o reciproca relazione che entrano in gioco anche quando si è adulti

Sono modelli di “sé con l’altro” canovaccio-struttura di ogni relazione e

o predicono la memoria

Possono modificarsi con esperienze emotivamente riabilitanti grazie anche a tutori

o di resilienza (persone)

 Il bambino è

Un corpo che sente e conosce sperimentandosi all’interno di polarità, di contrasti

o rintracciabili in tutti i giochi che mette in scena: sono tutte condizioni di quell’unica

ricerca dell’esperienza di un sé corporeo vissuto in grado di dare senso al

mondo

 Corpo feriti … corpo invasi … corpi separati 4

Funzioni corporee vitali colpite che possono portare a conseguenze dinamiche e

o progressive

Alterazione del tono muscolare e dello scheletro

o Privazione sensoriale a causa degli elevati atti medici che porta a insicurezza,

o paura, angoscia, passività, ipereccitazione, …

Babywearing

o Per non avere un problema di un neurosviluppo il bambino nei primi mesi di

 vita deve avere il contatto pelle-pelle con i genitori; il contatto e l’accoglienza

sono un aspetto fondamentale per la sopravvivenza

 Approccio alla riabilitazione

Intervento precoce, multidisciplinare e intensivo nei primi anni

o Si tratta di un approccio centrato sul bambino, sulla famiglia e sul contesto

o La riabilitazione in età evolutiva è un processo complesso e dinamico, teso a

o promuovere nel bambino e nella sua famiglia la miglior qualità di vita possibile

Il processo riabilitativo ha un carattere olistico - in quanto si rivolge al bambino

o nella sua globalità fisica, mentale, affettiva, comunicativa e relazionale – ed

ecologico, poiché coinvolge la famiglia e il contesto familiare e sociale

 La salutogenesi

Negli anni 70 ha coniato la “salutogenesi” (cosa c’è all’origine della salute) che

o critica il modello tradizionale in cui l’obbiettivo dell’azione è la prevenzione, la

componente emotivo-motivazionale è la paura, l’inclinazione strategica è segnata

da cautela e prudenza, il focus è sulle persone a rischio, è presente un approccio

omeostatico in cui la relazione tra salute e malattia è bipolare (se c’è la salute non

c’è la malattia e viceversa)

Dice che il vero obiettivo dell’azione è la promozione, la componente emotivo-

o motivazionale è la speranza, l’inclinazione strategica è orientata all’affronto delle

sfide della vita, il focus è su tutte le persone, è presente un approccio

eterostatico in cui la salute è una competenza normativa e la relazione tra salute e

malattia è bivariata (l’assenza di malattia non vuol dire che c’è salute e viceversa)

L’approccio tradizionale ha al L’approccio basato sulle capacità ha

centro al centro

La terapia, che agisce sul bambino La promozione del bambino e delle

come rimedio a malattie o problemi risorse che possiede per vivere bene

connessi

La competenza specialistica come La responsabilizzazione di bambino e

univo punto di riferimento per risolvere famiglia che contribuiscono con

problemi conoscenze essenziali

Il deficit del bambino e le debolezze I punti di forza del bambino e dei suoi

della famiglia familiari

Il servizio come entità separata Le risorse della rete sociale estesa

Il professionista che determina di La famiglia che, insieme al bambino,

cosa ha bisogno il bambino e la sua esprime richieste cui il professionista

famiglia risponde

 La voce dei siblings

Bisogna dare un nome e un significato a ciò che accade

o Possono essere coinvolti nel percorso di cura del fratello e sentirsi utili

o È importante renderlo partecipe per renderlo anche più sicuro

 Bisogna mantenere una relazione di scambio e di gioco con il fratello

 malato

Spesso viene lasciato dietro le quinte, può causare degli stress psicologici,

 anche se hanno bisogno di dare un nome e un significato a ciò che succede

5

Bisogna riconoscere e poter esprimere e condividere i sentimenti negativi relativi

o alla situazione

Bisogna mantenere la propria identità all’interno della famiglia

o Il fratello malato ha tutte le attenzioni, mentre il fratello sano viene lasciato in

 disparte

 Bisogna vivere momenti di normalità ed esclusività con i genitori;

loro per non farlo sentire in disparte possono alternarsi oppure

possono lasciare il bambino malato con qualcuno (parenti, …) per

potersi ritagliare uno spazio con il bambino sano

Bisogna coltivare un proprio spazio di individualità ed autonomia con i pari

o Bisogna favorire una comunicazione adeguata e tempestiva tra i genitori, l’equipe

o curante e i sibling rispetto alle condizioni della sorella o del fratello malato nelle

diverse fasi cruciali di malattia

Bisogna supportare i sibling nel poter vivere positivamente le loro esperienze

o con i pari (scuola, sport, …) promuovendo in loro le risorse necessarie per

affrontare domande, osservazioni, sguardi sociali relativi alla condizione di malattia

del fratello

Bisogna sostenere i genitori nel prestare attenzione ai loro bisogni e ai vissuti

o

 Lo sviluppo cognitivo

Teorie di modelli in successione di “scoperta”

o Maturazionale

  Il bambino nasce con già quello che serve, è preprogammato a livello

endogeno su base genetica

 In questo modello non vi è possibilità di cambiamento

Comportamentalista

  Non tutto si basa sulla genetica

 È un modello determinato dal modellamento ambientale-educativo

Sociale-cognitivo

  Processo interazionale di graduale socializzazione in un contesto

strutturato dall’attività tutoria dell’adulto

 Possiamo prendere delle decisioni che fanno la differenza in termini

di sviluppo responsabilità personale

 Ci sono studi sulle tecnologie che dicono che queste modificano la

struttura del cervello se i bambini sono troppi sottoposti a esso e ciò

causa un minor sviluppo dell’area frontale e quindi un minor

autocontrollo/controllo degli impulsi

 Il comportamento è strettamente connesso all’ambiente (famiglia,

amici, …) con cui si viene a contatto

Jean Piaget (1896 - 1980)

o Uno degli aspetti che i primi scrittori hanno adottato dopo il maturazionismo

 è il fatto che lo sviluppo cognitivo è un aspetto che l’umano mette in primo

piano

L’adattamento al mondo è una caratteristica dell’uomo più intelligente

  L’intelligenza risponde a un bisogno di adattamento

Credeva che l’intelligenza fosse un caso particolare di adattamento biologico

 e che l’individuo è l’attivo costruttore delle proprie conoscenze

Sviluppò la teoria organismica in cui

  Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva della

specie

 L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con

l’ambiente 6

 Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono

innate ma si costruiscono grazie all’attività dell’individuo

Un bambino gioca e imita, sono due attività fondamentali di

o assimilazione e accomodamento che svolge

La lettura porta all’ascolto, all’immaginazione, all’attenzione,

o alla pazienza

L’immagine

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
14 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher daisyviola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica pediatrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Zannini Lucia.