RISONANZA MAGNETICA
Utilizza radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, ovvero la radiofrequenza
Si utilizza per studiare i tessuti molli del corpo umano attraverso lo studio dell’idrogeno in essi
contenuti
Utilizza un’interazione fra
Campo magnetico (fisso)
o La risonanza magnetica funziona grazie ad un magnete superconduttore (la
corrente passa senza grandi difficoltà a bassa resistenza) che ha tantissimi
avvolgimenti per due motivi
1. Spire di niobio-titanio che ha una resistenza molto bassa
2. Questo magnete è raffreddato da elio liquido nelle spire, tramite compressione
È di 1,5 tesla quello delle risonanze magnetica standard, anche se esistono
risonanza magnetiche a campo più basso (0,5 tesla) e a campo più alto (fino a 3
tesla)
Rimane sempre attivo giorno e notte grazie al funzionamento di un compressore
che mantiene l’elio a uno stato liquido
Gli spin dei protoni, che sono il movimento di rotazione degli atomi di idrogeno,
girano liberamente una volta che il soggetto viene introdotto all’interno del
magnete questi si orientano tutti in maniera parallela e antiparallela all’asse
principale del campo magnetico iniziando a girarci intorno come se fossero delle
trottole 14
L’allineamento non è perfetto e il protone possiede un movimento di
rotazione, lo spin, lungo l’asse principale del campo magnetico statico B0
Girano con una frequenza (giri al secondo) che è proporzionale al campo
magnetico
Questo moto è denominato di PROCESSIONE e la sua frequenza è regolata
dalla EQUAZIONE DI LAUTERBUR: ω = γ x B 0
ω = frequenza di processione (quanti giri fa al secondo) in MHz è
o uguale a 63 MHz
γ = rapporto giromagnetico in MHz/Tesla è fisso
o B = intensità del campo magnetico in Tesla
o 0
Impulso di radiofrequenza (variabile)
o Questo impulso viene dato da una bobina trasmittente e viene ricevuto da una
bobina ricevente
Impulso a 63,86 MHz uguale alla frequenza di precessione a 1,5 T
Questa frequenza si trova nello spettro delle onde radio e non è noto un
effetto dannoso della radiofrequenza della risonanza magnetica
Gli ultravioletti sono a frequenze elevate ciò si può collegare alla
o presenza di tumori a seguito ad un’esposizione
Il vampo magnetico variabile è determinato da una radiofrequenza che noi
induciamo al nostro spin e a questi facciamo fare una deflessione dell’angolo
prestabilito che di solito è o di 90° o di 180°, in questo caso abbiamo una
deflessione di 180° quindi tutti i protoni che erano paralleli diventano antiparalleli
Quando stoppiamo la radiofrequenza il
nostro spin ritorna a quello di partenza,
questo movimento di ritorno alla partenza
dipende da come è messo lo spin nel
tessuto Il ritorno dello spin lo registriamo
o grazie a una bobina a gradiente e
viene registrato da una bobina
ricevente: entrambe le bobine sono contenute in una bobina che
viene posizionata sul segmento da esaminare
Si vanno a registrare, tramite queste due bobine, due
parametri principali: il tempo di rilassamento longitudinale
(T1) e il tempo di rilassamento trasversale (T2), ognuno di
questi è codificato secondo diverse sequenze 15
Rilassamento longitudinale T1
Aspetto anatomico la materia grigia è grigia, la materia bianca è bianca
(perché il T1 è molto sensibile al grasso) e il liquor è nero
Rilassamento trasversale T2
Contrasto opposto la materia grigia è chiara, la materia bianca è scura e
il liquor è bianco
La risonanza magnetica è una tecnica che utilizza immagini multiparametriche …
o Il flair ci permette di vedere
meglio le lesioni e vediamo la
materia grigia chiara, la
materia bianca scura e il liquor
nero 16
… e immagini multiplanari (3 piani: sagittale, coronale e assiale, però si possono utilizzare
o anche dei piani obliqui in casi di necessità)
TAC vs RM
o In TAC il contrasto tra la materia grigia e la materia bianca è molto basso, mentre in
RM questo contrasto è elevato
Entrambe le tecniche hanno una buona risoluzione spaziale, il contrasto è migliore
nella RM e il tempo è breve nella TAC mentre nella RM è più lungo
Per questo la TAC viene utilizzata nell’emergenza urgenza e la RM in tutto il
resto che non deve essere immediato
Acquisizione volumetrica o 3D
o Vantaggio acquisire tutto il volume
Svantaggio l’acquisizione dura di più e se il paziente si muove viene perso tutto
Agio RM
o Si effettua senza contrasto
È una sequenza unica che ha il grosso vantaggio che, non utilizzando il mezzo di
contrasto, viene usata per i controlli dei vasi cerebrali
Un’altra sequenza che si chiama Time of Flight studia la velocità degli spin nei vasi
RM pesata in diffusione
o Vediamo la diffusione del moto delle
molecole dell’acqua nel corpo
Nel tessuto cerebrale l’acqua è confinata
nelle cellule e quindi tutti il liquido
interstiziale si muove meno che nel liquor
perché è intrappolato nel tessuto
In alcune condizioni patologiche vediamo
edema, un accumulo di liquido nel 17
tessuto, di conseguenza la diffusione aumenta se questo è vasogenico mentre
diminuisce se questo è citotossico
Edema vasogenico (extracellulare) danno alla parete di vasi sanguigni
che porta alla fuoriuscita di liquido plasmatico dai vasi al tessuto
circostante, è tipico di condizioni come tumori cerebrali, infezioni o traumi
cerebrali (in generale dove c’è un danno alla barriera ematoencefalica), il
danno se trattato può ridursi
Edema citotossico (intracellulare) le cellule del tessuto subiscono
danni e non riescono a mantenere il loro equilibrio ionico, quindi, c’è un
ingresso massivo di sodio e acqua nelle cellule che di conseguenza si
gonfiano, è tipico di condizioni come ischemia cerebrale, ictus o lesioni
traumatiche del cervello, il danno più persiste e più saranno presenti danni
permanenti
Effetto paramagnetico
o Nei tessuti cerebrali non c’è molto ferro ma in condizioni patologiche ci piò essere
un accumulo di questo nei gangli della base
L’accumulo di ferro che è para fisiologico quindi con l’età ne troviamo un
accumulo nei gangli della base
Diffusion Weighted Imaging (DWI) nell’ictus ischemico
o Con la risonanza magnetica si può anche vedere un trombo in fase acuta
Con la TAC lo riusciamo ad evidenziare quando il vaso non si riempie di contrasto
Invece nella risonanza magnetica si utilizza la TOF (Time Of Flight)
Con la risonanza magnetica e con la diffusione possiamo anche quantificare il
tempo di quanto è la restrizione della perfusione (ADC – Apparent Diffusion
Coefficent)
La materia grigia di un cervello sano ha un valore di 0,67 mentre nell’ictus
si può arrivare anche a 0,30-0,20 e con il passare del tempo si ritorna al
valore iniziale ma questo valore tenderà ad aumentare sempre di più
perché dove prima c’era tessuto cerebrale si forma un buco che viene
riempito di acqua
ADC differenza acuto, subacuto e cronico, in base al suo valore possiamo
capire quando tempo è successo l’ictus
ADC alto fase cronica
o ADC medio/quasi normale fase subacuta
o ADC basso fase acuta
o 18
La diffusione nella sostanza bianca e nella sostanza grigia è molto
o simile ciò che cambia fra le due è come si differenziano le molecole
dell’acqua
Sostanza grigia movimento isotropo, uguale in tutte le
direzioni
Sostanza bianca movimento anisotropo, non uguale in
tutte le direzioni ma segue il movimento delle fibre della
sostanza bianca
A seconda della causa dell’ictus non possiamo avere una localizzazione diversa
Per capire, in caso di emergenza, se l’ictus è ischemico o emorragico basta la TAC
perché si vede se questo è emorragico
La risonanza magnetica si attua se il paziente ha l’ictus al risveglio perché
non sa quando questo insorto e la risonanza serve per datarlo quindi se è
molto recente (non si vede nel Flair e compare edema citotossico in
diffusione) e meno recente (> 4,5 ore) (si vede nel Flair e compare edema
vasogenico)
Spettroscopia
o In questo non si ha un’immagine ma uno spettro
In quest’immagine vediamo un tumore con edema (liquido e per questo si
presenta bianco), così riusciamo anche a vedere se è presente una riduzione del
rapporto tra edema e acqua relegata nel tumore
Facendo il contrasto il tumore potrebbe non prenderlo, questo ci dice se è
presente un danno di barriera o meno
Questa alterazione la possiamo caratterizzare meglio con la spettroscopia:
andiamo a “prendere” un cubetto della nostra immagine di cui vogliamo 19
capire come sono i metaboliti e come si attribuiscono nei tessuti e in
questo modo otteniamo uno spettro dei metaboliti che è caratterizzato
dalla NAC, il picco del tessuto normale
Quando questo picco aumenta allora vuol dire che le cellule si
o stanno riproducendo molto e questo valore nei tumori cerebrali è
abbastanza proporzionale al grado di distribuzione delle cellule e
quindi può dirci la densità del tumore
MR con contrasto
o Quello che possiamo vedere con il contrasto non è il tessuto cerebrale, perché
questo rimane nei vasi se il tessuto cerebrale è sano mentre se avviene una rottura
di questa barriera allora il contrasto finisce nel tessuto cerebrale
La penetrazione del contrasto nel tessuto cerebrale ci da un’informazione
sullo stato di infiammazione: acuta o cronica
Il contrasto arriva anche nelle mucose nasali e nell’ipofisi
Perfusione
Possiamo anche studiare come si dispone il contrasto nei vasi e in
particolare non solo i vasi arteriosi ma anche quelli capillari e venosi
Il flusso è maggiore nella materia grigia perché si illumina di rosso, questo
vuol dire che è molto vascolarizzata, mentre la materia bianca si illumina di
blu o nero, questo vuol dire che il flusso è ridotto in questa zona
Il volume e la vascolarizzazione possono cambiare in caso di tumore molto
vascolarizzato perché in questo vedremo come i vasi del tumore si
riempiono per un aumento del flusso del volume
La presenza di volume elevato ci dice che il tum
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